66. È un mistero
Harry e Louis arrivarono a casa e trovarono ad accoglierli la piccola Grace, in compagnia di Anne e di Des, che si erano occupati di lei durante la loro assenza.
" Papà! " gridò la bimba non appena li vide.
Corse loro incontro e Louis non esitò a prenderla in braccio e a farla volteggiare come un piccolo aeroplano.
" Allora " intervenne Anne " tutto bene? "
Harry e Louis si guardarono negli occhi, poi il riccio disse:
" Diciamo che abbiamo avuto una sorpresa..."
Des si alzò in piedi agitato e, gesticolando, sproloquiò:
" Non teneteci sulle spine, cosa è successo? "
" Beh " disse Louis " il fatto è che non avrete più un nuovo nipotino, ma due..."
Anne si mise una mano sulla bocca ed iniziò a piangere.
Des, invece, quando realizzò ciò che il genero aveva appena detto, si lasciò cadere direttamente sul pavimento con lo sguardo perso nel vuoto.
Harry gli fu subito accanto preoccupato, ma l'uomo gli sorrise e gli accarezzò dolcemente la pancia.
" Sono così felice " sussurrò " sai già se sono maschi o femmine? "
" No " mormorò Harry " ma in ogni caso, essendo monozigoti, saranno identici "
" È fantastico " intervenne Anne " tanto più che noi in famiglia, che io mi ricordi, non abbiamo mai avuto parti gemellari "
" Nemmeno nella mia " aggiunse Louis " certo...a mia memoria, perché i miei genitori sono morti da tempo e di altri parenti non ho proprio ricordi "
" Papà " borbottò Grace avvicinandosi a Harry " dove è il mio fratellino? "
" È nella mia pancia " sussurrò Il ragazzo " ma sono in due, tesoro. Avrai due fratellini o due sorelline "
Grace spalancò gli occhioni, poi fissò insistentemente la pancia del padre e allargò le piccole braccia grassottelle.
" È un mistero " cinguettò come un'adulta e tutti scoppiarono a ridere.
Alla fine Des e Anne tornarono a casa propria e la piccola Grace ottenne il permesso di andare a dormire da loro.
Harry e Louis rimasero da soli e il riccio, un po' stanco, si sedette sul divano e si accarezzò la pancia con tenerezza.
All'improvviso le sue mani vennero coperte da quelle più piccole, ma più calde di Louis e il suo cuore cominciò a battere all'impazzata.
" Ehi, piccolini " sussurrò Louis a bassa voce " siamo i vostri papà e non vediamo l'ora di conoscervi "
Harry sorrise commosso, si voltò verso il marito e mormorò:
" Ti amo da impazzire "
" Anche io, piccolo, anche io " disse Louis con affetto e sancì la fine di quella giornata splendida con un lungo bacio.
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