Due settimane dopo

Harry sistemò gli ultimi vestiti nel borsone e poi si risedette sul letto con un profondo sospiro.

Prese il cellulare, guardò l'ora e poi lo ripose ancora sul comodino...si era preparato troppo presto, sua madre sarebbe venuto a prenderlo solo fra un'ora.

Infilò la lettera di dimissione nella tasca della giacca e poi si guardò in giro, lasciando libero corso ai suoi pensieri.

Fisicamente si sentiva meglio, aveva più forze nel corpo e più appetito, ma, emotivamente e psicologicamente, era uno straccio.

Non aveva più un lavoro, dato che, con quello che gli era successo, non poteva certo sostenere la fatica delle pulizie nelle aziende e, di conseguenza, non aveva più nemmeno il suo piccolo appartamento.

Certo, aveva i suoi figli e sua madre, ma la sua vita, comunque, non era più la stessa.

Sorrise al ricordo del suo ufficio, di tutti i soldi che maneggiava e di tutti gli affari che gestiva e si stupì nell'accorgersi che non era quello ciò che gli mancava e non erano nemmeno gli uomini con cui era stato né tantomeno John...

Ciò che gli mancava erano i giorni passati con Louis, i mesi trascorsi dopo aver perso tutto e anche i primi anni della loro relazione, quando erano felici e spensierati.

Aveva rovinato tutto, aveva rovinato tutto non sapeva nemmeno lui perché, forse per stupidità, forse per sfrontatezza, fatto sta che non poteva farci più nulla, non in quel momento, quando Louis si trovava 11.000 metri sopra di lui, in volo verso New York insieme a George.

Aveva visto solo poche volte il compagno del suo ex marito, ma gli erano bastate per fare il confronto con quello che lui era diventato.

George era elegante, brillante, faceva a Louis regali costosi, mentre lui era invecchiato, non aveva un soldo e non poteva più permettersi nemmeno di invitarlo a mangiare un gelato.

Chinò gli occhi, prese di nuovo il cellulare e ricontrollò l'ora....erano passati solo venti minuti.

Stava per riappoggiarlo sul comodino, quando questo suonò, annunciandogli una chiamata della madre.

La accettò e la donna gli disse che era in anticipo e che stava arrivando.

Harry le fu immensamente grato, la ringraziò e, dopo aver chiuso la comunicazione, controllò di avere preso ogni cosa.

Stava verificando di non aver lasciato nulla nel comodino, quando la porta della camera si aprì ed entrò sua madre.