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Parte 28 Guè - Non avere più niente per poi ritrovare tutto

Quando torno a Lugano, concentro tutte le mie energie sul lavoro, scrivo nuovi pezzi dettati dal mio stato d'animo, progetto il nuovo album, l'uscita.
"Visto che hai bisogno di riprenderti, ti consiglio di abbandonare anche per un po' i social, ormai il tour è finito, non hai bisogno di sponsorizzazioni e la curiosità verrà incentrata sulla tua assenza, il nuovo album ne gioverebbe."
Siamo in riunione, ho stipulato il contratto con una nuova casa discografica e Joe mi ha dato una grande idea. Ho davvero bisogno di staccare da tutto, quindi accolgo con piacere questa proposta.

Qui tutto mi ricorda Camilla, ovunque mi giro vedo lei, non posso rischiare di impazzire, decido quindi di trasferirmi per un po' a Rio. Allontanandomi da tutto quello che mi riconduce a lei, se andassi a Miami, il discorso sarebbe uguale.
Devo capire, devo fare fede a ciò che mi ha raccomandato sua madre Sara 'Torna solo se sei convinto' lo devo a Camilla, lo devo a me stesso.

Ogni tanto ci sentiamo, non sa dove sono, non sa cosa sto facendo. La sua curiosità sul perché sia scomparso dai social mi fa aprire un varco di speranza, decido quindi di chiamarla più spesso, ma subito lei rialza il muro che aveva creato e mi chiede di non cercarla.

Il Brasile è uno dei miei posti preferiti e non solo per le belle donne, non sono un santo, non lo sono mai stato, ho scopato con qualcuna qui, ma il mio pensiero torna sempre a lei e dopo mi sento solo uno schifo, perché non posso avere ciò che voglio veramente.
La frenetica vita del Brasile, un paese così bello e così rovinato, mi aiuta a non pensare o almeno evitare per gran parte del giorno.
I mesi passano più velocemente qui, per un po' mi ha raggiunto Fabio, poi Fabrizio e quasi al termine del mio esilio forzato, mi è venuto a trovare qualche componente della mia crew.

Mi sono tenuto in contatto con Sara, stranamente, a differenza di suo marito Aurelio, sembra credere in me e Camilla e mi ha annunciato che si laureerà il 15 Giugno. Ho prenotato subito il volo di ritorno e non vedo l'ora di vederla. In questi tre mesi non è cambiato niente, solo che mi manca di più.
Quando torno a Lugano, ho una sensazione strana, desidero fortemente lei al mio fianco, la malinconia, anche dopo questi mesi di assenza, non mi ha dato tregua. Me la immagino con la mia t-shirt addosso, dopo aver fatto l'amore, che cucina per entrambi. Guardo il salotto e me la immagino lí, quando ci siamo tatuati e le coprivo il seno, sono geloso di ogni centimetro di lei.
Evito di guardare l'ingresso, ho fatto spostare il tavolo in vetro dove Camilla lasciò l'anello, per poi andarsene via, decido di scacciare quel pensiero ed immaginare il momento in cui la vedrò di nuovo.

"Frà io scendo a Roma" dico al telefono a Fabio, mentre carico il borsone nel bagagliaio
"Vai da lei?"
"Si, ci sarà la sua laurea"
"Mi raccomando Frà, non fare cazzate" mugugno un cenno di assenso e stacco la chiamata, sono smanioso di raggiungerla.

Arrivo all'hotel, faccio una doccia e mi preparo. Non vorrei dare nell'occhio oggi, ma vista la mia statura e il corpo pieno di tatuaggi, in un ambiente del genere sarebbe impossibile, a parte per la mia fama.
Arrivo nel momento in cui sta discutendo la tesi, scorgo i genitori di Camilla e li raggiungo nel bisbiglio generale di chi mi riconosce, Aurelio mi guarda visibilmente contrariato e mi fa solo un cenno con la testa per educazione, Sara mi dà una pacca sulla spalla e mi sorride.
Camilla è elegantissima, parla sicura di sé e una volta terminato, tutti la applaudono e io non posso non notare quanto sia sexy anche in tailleur, che le fascia quel sedere che mangerei a morsi. Quando si gira per cercare i suoi genitori, mi vede e mi sorride e io non credo di essere mai stato così felice, da quando mi ha lasciato.

Durante il brindisi di rito, noto che porta il mio anello, sono incredulo. Mi invita alla festa di stasera e io non vedo l'ora di rivederla. Elodie e Fabio mi raggiungono in hotel, sanno bene che Cami non li ha invitati solo per non fare un torto a me, se non fossi stato il benvenuto. Sono felici di farle una sorpresa, solo loro sanno che periodo di merda ho passato, meritato, ma sempre di merda.

Quando la mia Lamborghini entra nel vialetto di casa sua, tutti si girano, Camilla mi viene incontro, stasera sembra una dea, mi lascia senza fiato. Quando mi bacia, seppur sulla guancia, vorrei stringerla forte a me, ma mi trattengo.
Come già immaginavo, è felicissima di vedere anche Fabio ed Elodie, chissà se come me sta ripensando a tutti i momenti passati insieme.

Io e Fabio diamo un po' spettacolo, ma vedere Cami finalmente sorridente fa sciogliere il ghiaccio che ha attanagliato il mio cuore in questi lunghi mesi "Metti sta base" dico al Dj, prendendo una chiavetta dal taschino interno, quando inizio a cantare 'Punto su di te, giocherò per vincere.. Perché fino adesso ho perso già abbastanza...' i suoi occhi si illuminano e mima le parole a tempo con me, è un momento tutto nostro, la gente ci guarda incuriosita.

Finalmente mi concede del tempo da soli, è ancora arrabbiata, ma sento che anch'io gli sono mancato, le nostre mani si sfiorano e mentre sto per baciarla, veniamo interrotti dalla sua amica Lavinia. Cazzo.
Lei sembra ricordarsi tutto quello che è successo e si scosta bruscamente. Torniamo alla festa e questa atmosfera con brindisi, parenti e torte, non può non farmi pensare al matrimonio che ci sarebbe stato a breve, se non avessi rovinato tutto.

Cerco di non pensarci e godermi il fatto di essere di nuovo con la persona che amo.
Rimango fino all'ultimo, aspettando che vadano via tutti gli ospiti, quando finalmente siamo di nuovo soli ci sediamo ad uno dei tavoli in giardino, guardando le stelle
"Cosimo..." mi giro a guardarla, è bella da togliere il fiato, ma scorgo ancora tristezza nei suoi occhi "io non sono ancora pronta, non so se lo sarò mai, il mio pensiero va sempre lì" annuisco, ormai mi sento sconfitto "Non posso cancellare il passato Cami, posso solo scrivere un futuro diverso."
Annuisce anche lei e poi aggiunge "Vivendo nella stessa città forse potremo lavorarci.." si accende una speranza, sono incredulo, ha deciso comunque di venire a Lugano, mi alzo e lei fa lo stesso. La abbraccio forte "Farò qualsiasi cosa per te" lei mi sorride e si accoccola sul mio petto, il profumo dei suoi capelli mi riporta al nostro primo incontro e a quella magia che non si è mai spenta.

Camilla si trasferirà a Lugano tra due settimane, io non vedo l'ora, anche se non vivremo insieme, ma voglio rispettare i suoi tempi e farle capire che non ho mai smesso di amarla, mi ha chiesto di darle una mano a svuotare gli scatoloni e io ho subito ho accettato. Pur di stare con lei farei di tutto, dal giorno della festa non ci siamo più visti.

"Indovina dove sono?" Dice sorridente mentre riprende la casa totalmente bianca e vuota alle sue spalle "Perché non mi hai avvisato che arrivavi prima?" Mi sorride ancora di più "Volevo farti una sorpresa! Ti mando la posizione, mi raggiungi?" le sorrido anch'io, quanto mi sei mancata Cami, quanto mi mancava la tua voce, il tuo sorriso. Ti amo ogni giorno di più "Si, ti raggiungo subito"
Abiteremo a circa 20 minuti di distanza, casa sua è un piccolo attico al centro, più o meno nella zona dove ci siamo conosciuti, infatti le grandi vetrate affacciano sul lungolago.

Mi abbraccia da dietro, questo contatto improvviso mi fa sussultare e girandomi la abbraccio a mia volta. Ogni volta che siamo sul punto di baciarci, lei sembra bloccarsi e mi rifiuta, mi sta facendo impazzire.
Passiamo il resto della giornata a svuotare pacchi e sistemare cose, ogni singolo istante con lei è prezioso.

"Dopo tutta sta fatica che mi hai fatto fare, me la concedi una cena?" Lei arrossisce, come il primo giorno, come se la stessi di nuovo corteggiando, in fondo è così.
"Si, ce la meritiamo una cena!" Mi da l'ennesimo bacio sulla guancia, non ce la faccio più, prendo il suo viso tra le mani e la bacio con foga, lei ricambia, come se come me, non aspettasse altro, come se fosse esausta di combattere con la sua parte razionale. Mi gira la testa, ho aspettato questo momento per un tempo che mi è sembrato infinito

"Cosimo.." mi sussurra e io la bacio ancora di più.
La porto al Nibe, anche questo posto ha dei ricordi legati a lei, infatti prima di stasera non ci ero più tornato.
"Riguardo a prima..." inizia a dire lei ma io la interrompo, mettendomi sulla difensiva "Cami, non sono nato ieri, ho capito che non stiamo più insieme, non mi faccio illusioni" lei sembra delusa, ma si riprende subito e annuisce. Forse sono stato troppo impulsivo, come sempre.

Non vorrei riaccompagnarla a casa, vorrei che tornasse da me, mi saluta velocemente e la vedo scomparire dietro al portone.
Nei giorni a seguire ci sentiamo poco e non ci vediamo, probabilmente è offesa dal mio atteggiamento dell'altra sera ma ha anche iniziato il suo lavoro e deve ambientarsi, io le lascio i suoi spazi, anche se è dura.

Raggiungo per qualche giorno Fabio a a Milano per distrarmi, dobbiamo terminare un featuring che uscirà nel suo disco, quando finiamo di registrare, trovo svariate chiamate perse di Camilla, quindi la richiamo
"Ciao Cosimo, ti disturbo?"
"No Cami, ero con Fabio a registrare"
"Ti volevo chiedere se stasera ti va di vederci, magari ceniamo da me" non me lo aspettavo, ma Cami mi spiazza da quando l'ho conosciuta
"Ci vediamo verso le 9" dico, cercando di non sembrare troppo entusiasto
"Ok, a dopo" dice lei, visibilmente allegra.

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