Cosimo, Casa di Camilla, l'incontro con i genitori

Non sono mai stato così nervoso in vita mia, cerco di non darlo a vedere assumendo il mio consueto atteggiamento spavaldo, non so esattamente cosa dire, non so esattamente cosa fare.

Aurelio mi invita ad uscire in giardino con lui, è lui a rompere il silenzio imbarazzante
"Cosimo, dopo quello che è successo a Camilla e dopo tutto quello che hai fatto per lei, ho cambiato totalmente opinione su di te... fatto sta che vorrei capire se realmente sei pronto a questo cambiamento nella tua vita, anzi se lo siete entrambi, vi conoscete davvero poco, mi rendo conto che le cose scritte sul tuo conto saranno sicuramente romanzate e portate all'esasperazione, ma non voglio che mia figlia soffra ulteriormente"
Mi tolgo gli occhiali, per portare rispetto a quest'uomo che mi ha accolto in casa sua senza batter ciglio e non ha mai messo i bastoni tra le ruote né a me né a Camilla, faccio un bel respiro e metto in ordine i pensieri, mi risulta così facile far uscire le parole quando si tratta dei miei testi, ma questa situazione mi sta mettendo a dura prova.

"Sarò sincero con te, non sono mai stato un uomo fedele, ho avuto tante donne, ma a nessuna ho mai permesso di conoscermi veramente, con Camilla è stato diverso, dal nostro primo incontro ho capito che in lei c'era qualcosa di speciale, qualcosa che potesse salvarmi da quel muro di solitudine che avevo eretto intorno a me, io non sono perfetto, anzi sono il contrario della perfezione, ma quello che provo per lei è vero, è un sentimento forte e puro e io non posso ignorarlo, non sono più un ragazzino e una persona che sembra fatta apposta per te ti capita solo una volta nella vita, non posso permettermi di perderla."
Mi guarda imperscrutabile e mi poggia una mano sulla spalla "Nei tuoi occhi vedo sincerità, non sarà facile, ma credo che insieme ce la farete, anche Camilla ci tiene tanto a te, penso di non averla mai vista come da quando sta con te, però sappi che l'unica cosa a cui tengo davvero oltre a vederla felice, è che si realizzi anche lavorativamente, quindi ti chiedo su questa cosa di fare le mie veci, a Lugano ha un bel lavoro che l'aspetta, le mancano pochi esami alla laurea, prima di conoscere te, aveva perso un po' di vista i suoi obiettivi, ma sono sicuro che se avrà il tuo appoggio e sarà serena, riuscirà a raggiungere questo traguardo. Quindi questa è l'unica cosa che ti chiedo"

Camilla non avrebbe bisogno di lavorare, ma capisco che la propria indipendenza è importante ed è l'unica a poter un giorno portare avanti l'azienda di suo padre "Ti prometto che sarà così, sono certo che Camilla non avrà bisogno di essere spronata, ma se ce ne sarà bisogno, ci sarò io"

Dopo aver passato uno dei migliori capodanni della mia vita, torno a Lugano, è assurdo quanto in tre mesi la mia vita sia cambiata, quanto io sia cambiato.
Non penso più alle scopate, se non riguardano avere Camilla sotto o sopra di me, non mi interessa devastarmi, probabilmente era il mio rifugio per non pensare a quello che mi mancava, prima di conoscere lei ero più sereno solo quando ero riempito di lavoro, nei periodi di calma, cercavo di riempire il mio tempo e il mio letto, per non fermarmi a pensare.

Tornare qui da solo, quasi mi fa strano, torno però felice di sapere che Cami sta bene e che siamo pronti ad iniziare una nuova vita insieme.
La monogamia era sempre stata per me una cosa impossibile, a volte ho paura di avere una sorta di maledizione, dopo poco più di un mese solitamente ero lì a guardarmi di nuovo intorno, non mi bastava mai niente, probabilmente non era abbastanza ciò che avevo al mio fianco, perché con Camilla il tempo passa ma io la voglio sempre di più, anzi continuo ad allontanarmi dalla mia vecchia vita, come se fosse un letale virus.

I miei pensieri vengono interrotti dal campanello, è il mio manager
"Ciao frá, ci sono novità?" mi dà il cinque e poi si siede sul divano, io lo raggiungo
"Il disco sta andando bene, sei a un passo dal platino, ma devi tornare a Miami per incidere la bonus track di cui mi parlasti"
"Ok, quando?"
"Ma se vuoi anche tra un paio di giorni, tanto non hai altri impegni, almeno lavorativamente parlando..." non è molto felice da quando c'è Camilla nella mia vita, dice che mi toglie tempo, manco fossi un robot macina soldi che non può avere una vita privata, infastidito rispondo
"No, verrà anche Camilla con me, o hai qualche problema?" Notando il mio disappunto, subito si mette sulla difensiva "Ma assolutamente! Lo sai che sono felice per te, solo non dimenticarti delle tue responsabilità"
"Non ho bisogno di un supervisore, quindi evita queste cazzate."
Non torniamo più sull'argomento, non gli dico nemmeno che mi sposerò, tanto non sono cazzi suoi. Dopo aver parlato di altri impegni, sponsor e quant'altro, si congeda.

Camilla è felice di andare a Miami, quando arrivo a casa sua mi si arrampica addosso 'come un piccolo koala' come si definisce sempre lei, ha questa strana capacità di mettermi sempre buon umore, è cento volte meglio di qualsiasi droga abbia mai provato e non mi vergogno a fare questo paragone.

Siamo in volo, la prima classe ci permette di avere privacy. Dopo qualche ora sono talmente eccitato che faccio scorrere la porta dei nostri posti e inizio a baciarla.

Si accovaccia sopra di me e io non riesco a trattenermi, lo facciamo in silenzio, ad alta quota, a discapito di quello che si possa pensare, non l'avevo mai fatto prima. Mi piace guardarla dopo averlo fatto, ha le labbra gonfie e i capelli un po' arruffati. È la cosa più bella che mi sia mai capitata.
Dopo il pranzo ci addormentiamo, la sua testa sulla mia spalla e le nostre mani intrecciate. Arriviamo di giorno, guardo Cami che osserva ogni angolo dal finestrino dell'auto che ci porterà alla villa che ho affittato.

"Ti piace?"
Mi guarda sorridendo "Non ho mai visto niente di più bello, sono stata solo una volta in America, a New York, ma tutto questo sole e quest'aria un po' esotica la batte di gran lunga o forse sarà che sono con la persona giusta.." capisco da questa frase che a New York ci sarà andata con Carlo, le prendo la mano, mi piace condividere con lei esperienze nuove, mi piace pensare che le faccio bene quasi quanto lei fa bene a me.

"Questa casa è meravigliosa!" Questa volta ho scelto una villa che da direttamente sul mare, le ampie vetrate riempiono la casa di luce, tutto sembra più bello con lei intorno.
"Raggiungiamo la spiaggia!" Mi dice, con l'entusiasmo di una bambina
Rimaniamo lì a guardare il mare, spesso preferisco guardare lei che si gode il calore del sole sul viso piuttosto che il panorama

"Guarda che bella questa foto che ti ho scattato! Si nota la vera felicità" guardo incuriosito la foto in questione, quasi non mi ci riconosco, ho un sorriso vero e sincero, non proprio alla me
"È solo grazie a te se ho quel sorriso" mi guarda e mi stringe e io mi sento l'uomo più fortunato sulla terra.

Sentiamo entrambi in jet lag, quindi decidiamo di cenare a casa e poco dopo crolliamo entrambi, meglio così perché domani devo incidere.
Ci svegliamo molto presto, approfitto per farle sentire la mia eccitazione, lei mi bacia e lo facciamo intensamente, questa volta senza doverci preoccupare di orecchie indiscrete, lei si lascia andare, io eccitato, faccio lo stesso.

"Oggi devo andare in studio di registrazione, ti va di venire? Ci saranno anche Gionata e Fabio."
Prende un sorso di caffè "Ma certo che sì! Sono proprio curiosa di vedere uno studio di registrazione!"

Una volta pronti, saliamo sulla Mustang che ho affittato e raggiungiamo lo studio di registrazione, do uno sguardo alle gambe nude di Cami e le dico "Mi vuoi far morire di gelosia?" Ha degli shorts di jeans sfrangiati e una t-shirt bianca con lo scollo a V che fa intravedere anche il bel seno, lei si guarda e soffoca una risata, mi prende la mano e mi fa "Quando sei geloso mi ecciti" questa frase sussurrata all'orecchio mi reca un brivido e la farei mia qui, ma cerco di trattenermi.

Arriviamo allo studio di registrazione e succede quello che non avrei mai voluto. Ginevra è qui, con quel cazzone di Gionata.