Si dice che l'amore sia un sentimento potente, la cosa più vicina alla magia che esista. Non ho mai creduto molto a questa sciocchezza, ho sempre pensato che fosse un'invenzione arcaica dell'uomo per spiegare quello che scientificamente, nei tempi antichi, era impossibile illustrare, data la poca conoscenza del cervello umano.

Socrate, per esempio, definiva l'amore "la mancanza di qualcosa", per cui il desiderio deriva dalla voglia di colmare un vuoto.

Secondo altri scrittori più romantici, e illusi a mio parere, come Shakespeare, "l'amore è un fumo levato col fiato dei sospiri ."

Che sciocchezza!

L'amore, su base scientifica, non esiste, non è altro che un'illusione dell'uomo scaturita dall'aumento di serotonina e dopamina. Quello che avviene nel nostro corpo non sono altro che un susseguirsi di sensazioni positive; ci sentiamo più euforici e appagati a stare in compagnia di un'altra persona.

Per molto tempo questa sensazione di appagamento l'ho trovata in una forma molto meno complicata dell'amore: il sesso.

Anche quello attiva il circuito della dopamina, ovvero il centro di ricompensa cerebrale. In buona sostanza ricerchiamo ciò che il nostro cervello ha registrato come qualcosa di apprezzabile.

L'unico autore - filosofo - con cui mi sono trovato a condividere il pensiero e la sua definizione di amore è stato Nietzsche, il quale lo definiva come "un continuo ingannare e recitare la commedia di un'eguaglianza che in realtà non esiste."

Nessuna magia quindi, solo pura scienza o, appunto, un'illusione e questa è stata la mia verità per diverso tempo.

Forse il problema era che non credevo di meritare l'amore, con tutte le piccole attenzioni e la gioia che questo sentimento può regalarti.

Non pensavo che qualcuno avrebbe potuto farmi ricredere su questo argomento, finchè non ci ho sbattuto di naso e anche io sono caduto vittima di quell'illusione.

Mi rifiutavo di ammetterlo e soprattutto odiavo l'idea di pronunciare quelle due dannate parole:

Ti amo!

Come può quel mare in tempesta che ti porti dentro quando sei innamorato, quando vedi nell'altra persona l'essenza stessa della vita, essere riassunto con due semplici parole?

Una volta iniziato a provare questo sentimento, ho anche cominciato a pensare che "Ti amo" non facesse proprio per me.

Conoscevo solo un modo per dire che l'amavo e lo trovavo più adatto perché non era riduttivo.

Solo io conoscevo il significato recondito dietro quelle parole e nessun altro avrebbe potuto sussurrarle all'orecchio di quella persona con la stessa intensità e con lo stesso valore di come facevo io.

Per me ti amo equivaleva a dire:

Non ti lascerò cadere!

Ciao a tutti! Come va?

Finalmente ho pubblicato il prologo del mio romanzo. È un enorme passo avanti per me questo perchè ho trovato il coraggio di renderlo pubblico.

Non so ancora con quanta frequenza pubblicherò i capitoli perchè li sto ancora sistemando.

Nel frattempo spero che il prologo vi sia piaciuto!

Se vi va fatemelo sapere nei commenti qui sotto e lasciate una stellina!

Un bacio a tutti!