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Capitolo 9 Venerdì (parte seconda)

ALANORA

«Ehi, ho trovato il tavolo, andiamo!»

Blazej interrompe la nostra conversazione, ma ormai ci siamo detti tutto, almeno per questa sera. Michey mi cede il passo e io seguo il fratello più giovane in mezzo alla folla, fino ad arrivare al tavolo più vicino al palco. Abbiamo la visuale migliore di tutto il locale e sono sicura che Ratri sarà felice di vederci qui.

Blazej, con fare galante, lascia che io scelga dove sedermi e poi si accomoda accanto a me, mentre Michey prende posto di fronte a noi.

Poco dopo arriva anche Veicht con le nostre birre e ne porge una a ognuno di noi.
«Fratello, fratello, strega.» Come è ovvio sia, a me riserva un trattamento di scherno: allunga e marca volutamente l'ultima parola e la pronuncia quasi fosse un'offesa.
Alzo gli occhi al cielo, ma non ribatto. Ho promesso a Michey che avrei provato a mettere da parte le nostre divergenze, perciò considero Veicht solo uno stupido provocatore e nulla di più, la cosa migliore è ignorarlo.

Ciascuno di noi prende la sua birra e Michey propone un brindisi in onore di Ratri. Tutti battiamo il collo delle bottiglie l'uno contro l'altro, persino Veicht anche se, come al solito, lui deve differenziarsi in qualcosa. Infatti mentre tutti pronunciamo le parole "A Ratri" lui esclama:
«Alla bestiolina che spero non sia una cornacchia gracchiante.»

Michey gli dà una leggere gomitata e lui, come se nulla fosse, lo ignora e beve un lungo sorso della sua birra.

È strano vederli bere cose... normali, mi chiedo se gli faccia qualche effetto e se, oltre alle bevande, possano anche mangiare. Non mi va di fare questa domanda ora, non con Veicht qui, potrebbe rispondermi male, o non gradire la mia curiosità e io non voglio dargli un motivo per iniziare uno scontro.

Terrò la mia curiosità per me, per ora, nel frattempo anche io mi godo la mia birra.

«Alanora, ma tu non devi guidare dopo?»

Mi volto verso Blazej che mi guarda preoccupato, non mi aspettavo questa premura da parte sua e anche se trovo piacevoli le sue attenzioni, credo che sia un pochino esagerato.

«Ehm, ha solo cinque gradi, non mi ubriacherò certo con questa. E poi guarda che io l'alcol lo reggo benissimo, anche se non ho il tuo metabolismo.»

Scateno una risatina generale e Blazej, in evidente imbarazzo, passa la sua mano tra i suoi capelli corvini per poi stringersi nelle spalle. Si ammutolisce e io mi agito, l'ho offeso?
Cerco subito di rimediare, ma come? Non posso certo far sapere agli altri due fratelli quello che provo davvero.

«Signori, la bestiolina è sul palco.»



Veicht richiama la nostra attenzione e ci voltiamo tutti quanti verso il palco. Io, però, approfitto di questa momentanea distrazione: do un leggero colpetto con il mio ginocchio a quello di Blazej che si volta verso di me confuso. Io chiudo entrambi gli occhi e li strizzo un pochino. Dal suo sorriso capisco che ha afferrato le mie intenzioni.

"Mi ha fatto piacere la tua premura. Se mai alzerò troppo il gomito, spero che tu sia lì per me."

Mi sorride rivelando la sua dentatura perfetta... fin troppo perfetta. Se penso, però, che quei magnifici denti bianchi sono delle armi pericolose, mi sale un brivido lungo la schiena, ma evito di soffermarmici troppo. Il suo è solo uno splendido sorriso. Compiaciuta di questa cosa e, un pochino esaltata, salgo sulla sedia e inizio a gridare verso Ratri che ha appena iniziato a cantare.
«Wow, sei grande!»

Salto sulla sedia per farmi notare da Ratri che, mentre continua con la sua performance, mi sorride compiaciuta.

«Ehm, Al... queste sedie... non sono proprio l'ideale per fare la fan scatenata. Scendi perfavore.»

Blazej mi fissa, non capisco cosa intenda finchè, una volta scesa, mi fa notare che una gamba della sedia è un po' instabile. Lui si alza e la va a scambiare con un'altra di un tavolo vicino.

«Grazie.» Gli dico mentre mi risiedo composta, ma voltata verso il palco.

«È fantastica non è vero?» Chiedo in generale con riferimento a Ratri.

«Sì, lo è!»
Ci voltiamo verso colui che ha pronunciato queste parole. Si è lasciato sfuggire di bocca queste parole, ma lo abbiamo sentito tutti.

Veicht alza gli occhi al cielo, ma so che è imbarazzato, il suo è stato di sicuro un pensiero a voce alta e adesso sono curiosa di vedere come lo giustificherà.
Alza le spalle e prende un sorso della sua birra.

«Canta bene, ha una bella voce. Posso dirlo, o è reato?»

«Oh, no, non è reato è solo... strano.» Gli risponde Blazej con una risatina sommessa.
«Falla finita!» Gli intima Veicht con uno sguardo che farebbe rabbrividire chiunque, tutti tranne i suoi fratelli. Infatti, Balzej, non sembra affatto intimorito, schiocca la lingua e ride di nuovo. Poi si gira verso Ratri e rimane in ascolto della sua voce.

«Summer has come and passed
The innocent can never last
Wake me up when September ends»

Non so se la canzone l'abbia scelta lei, o se era già nel repertorio della band, fatto sta che cantata da lei ha un significato molto più profondo e personale. Cantare della perdita dei genitori non deve essere facile, ma potrebbe anche essere uno sfogo. Eppure Ratri canta senza che la sua voce sia rotta dall'emozione, sembra a suo agio sulla scena.

Ora però che lei è ancora sul palco, ne approfitto per fare altre domande, questa volte più mirate.

«Michey quando hai intenzione di dire tutta la verità a Ratri?»

Non si aspettava la domanda, infatti mi guarda sconcertato; poi si volta verso Veicht, serra la mascella e lo rimprovera con gli occhi.

«Ah, no, non guardare me, questa volta non è colpa mia!»

Lui alza le mani per poi indicare Blazej con il mento. Il vampiro più giovane, allora, si stringe nelle spalle e abbassa lo sguardo.

«Sì, Michey, scusami, sono stato io. Volevo tranquillizzare Alanora circa le nostre intenzioni, e poi ho pensato che avrebbe potuto aiutare Ratri, nel caso si fossero manifestati i suoi poteri.»

Blazej ha uno sguardo colpevole, forse non dovevo essere così diretta, spero di non avergli creato dei problemi con il fratello.
Michey si fa pensoso, si strofina il mento e infine annuisce .
«Ne convengo anche io. Alanora potrai di certo essere un supporto, grazie alla tua conoscenza delle arti magiche.»

Tiro un sospiro di sollievo, non si è arrabbiato, nè infastidito. Sto per fare altre domande, ma Veicht si schiarisce la voce.

«Perdonami fratello, ma quale dei suoi poteri si dovrebbe sviluppare per primo?»

C'è qualcosa nel tono di Veicht che non mi convince, non che di solito quando apre la bocca io penda dalle sue labbra certo, ma è ambiguo e fin troppo innocente per i miei gusti.

«Presumo la preveggenza. È più facile che si sviluppi prima il potere passivo, piuttosto che quello attivo.»

«E di grazia, puoi dirci con precisione come si manifesta?»

Ora sono certa al cento per cento che il biondino trama qualcosa. È troppo "educato" nel porgere le domande, e quel maledetto sorrisetto poi, non capisco dove voglia andare a parare, ma di certo la sua non è solo pura curiosità. C'è qualcosa sotto ne sono sicura!

«Beh, di solito sono piccole visioni, mia moglie aveva dei piccoli capogiri prima di vedere qualcosa.»

Moglie?
La cosa mi sconvolge e non poco, chissà in quale epoca è stato sposato? Ed è proprio questa domanda che mi lascia scioccata.
Non ho nemmeno il tempo di elaborare la cosa che Veicht scoppia a ridere, lasciandoci tutti attoniti.

«La tua piccola streghetta ha già avuto un assaggio dei suoi poteri.»

Ha la piena attenzione di tutti, ci guarda uno per uno e poi si sporge in avanti e punta i suoi occhi verdi su di me.

«Alanora, ma tu credi davvero di aver perso perché Ratri è un asso della stecca?»

Spalanco gli occhi e subito collego: il suo capogiro è stata una visione, è cosi che ha vinto la partita.

«Ha barato!» Dico un po' infastidita.

«È probabile che non ne avesse affatto l'intenzione, ma sì, ha barato.» Puntualizza Veicht.

E brava Ratri!

Michey ci chiede delle spiegazioni e lascio che sia Veicht ha raccontare l'accaduto, anche perchè è l'unico che se ne è realmente accorto.

«L'ho capito nel momento in cui ha cambiato strategia.» Veicht conclude il suo discorso con una punta di soddisfazione nel tono.

«Magnifico! voglio dire, Alanora mi dispiace che tu abbia perso la partita, ma è fantastico che Ratri stia pian piano sviluppando i suoi poteri.»

Michey è elettrizzato, batte le mani come un bambino davanti a una torta di compleanno.
Mi lascio andare a una risatina, è davvero molto buffo, sopratutto se penso al fatto che ho davanti un vampiro pluricentenario.

«Sì, beh, appena saprà tutta la verità mi vendicherò a dovere!» Dico con una punta di stizza nella voce.


Finito il concerto, durato circa un'ora, Ratri ci raggiunge al tavolo, prende una sedia da un tavolo dietro di noi e si accomoda a capotavola.

«Ehi, Ratri sei stata davvero fantastica!» Le dice Michey e allunga una mano verso di lei, la quale non perde tempo e la stringe. Stessa cosa, più o meno simile, succede anche con Blazej che, seppur con timidezza, le rivolge una serie di complimenti e allo stesso modo, anche lui le stringe la mano.

Insomma la tocca senza problemi!

Non ha timore, nessuno dei due e mi chiedo come lei possa toccarlo senza sentire il bisogno di ritrarsi. La loro pelle dovrebbe ricordare il freddo della morte, è impossibile non rendersi conto che hanno una temperatura corporea inconsueta.

Un po' la invidio, riesce con tranquillità a far finta di niente.
Ma c'è un'altra emozione che si insinua nel mio stomaco e vi si attorciglia come un serpente con la sua preda. Non pensavo di poterlo provare, ma quando Blazej ha stretto la mano a Ratri per poi inondarla di elogi, la gelosia, quella perfida nemica di ogni innamorato, ha preso largo dentro di me.

Li osservo: ridono e scherzano come se si conoscessero da anni, mentre io, che vivo qui da sempre, solo negli ultimi giorni ho preso il coraggio di rivolgergli la parola.

Mi mordo la guancia e mi sforzo di ridere anche io, non voglio che venga notata la mia gelosia, soprattutto dal biondino di fronte a me, potrebbe usare questa cosa contro di me.

L'atmosfera è scherzosa, a discapito di quel che credevo, passare la serata insieme agli Andrews è stata divertente. Sono socievoli e divertenti, almeno due di loro lo sono di sicuro.

Per quel che riguarda Veicht, per il momento preferisco non attirare troppo la sua attenzione, ma lo osserverò con accortezza estrema, in modo da potermi fare un'idea più completa sul suo conto.



Ciao a tutti, come state ?

In questo capitolo, come spesso accadrà in molti altri, ci saranno in grassetto le parole di una canzone cantata da Ratri.

La musica è una parte importante del mio racconto, spesso servirà per comunicare tra i due protagonisti principali.

Per chi non l'ha riconosciuta la canzone è "wake me up when September ends" dei green day: è significativa perché parla della perdita di un genitore, perciò mi sembrava adeguata come prime canzone da far cantare a Ratri.

Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, fatemelo sapere con un commento e una stellina.

Noi ci vediamo nel prossimo capitolo con il punto di vista di Veicht, perchè il venerdì sera non è ancora finito.

Io vi mando un besito a tutti 😘

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