Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Capitolo 2 Un nuovo inizio (parte seconda)

RATRI

Finito di sistemare i vestiti e miei effetti personali, tra cui la foto dei miei genitori che ho posato sul comodino, i miei libri e gli album di famiglia che invece ho riposto sulle mensole della libreria, scendo al piano di sotto.

Non mi è difficile trovare la porta dello studio di Michey, anche perché è aperta. Busso contro lo stipite per palesare la mia presenza, dato che non è solo, e lui allora alza lo sguardo su di me per poi invitarmi a entrare con un gesto della mano.

Anche questa stanza è suggestiva come le altre. Ci sono una scrivania dietro cui c'è una libreria grossa tanto quanto quella nella mia camera, due poltrone e un divano dall'aspetto antiquato e a completare l'ambiente c'è un caminetto.



«Ratri mia cara, lui è mio fratello minore Blazej.»

Michey mi presenta un bel ragazzo alto, dai capelli neri corvini un po' incolti, che gli incorniciano un viso dai lineamenti raffinati. Quando mi avvicino e incontro i suoi occhi, mi rendo conto che hanno un colore incredibile: sono di un blu intenso, non ho mai visto delle iridi così nitide.

"Wow, ma in questa famiglia li fanno con lo stampino della perfezione?"

È bello tanto e forse più del fratello maggiore. Mi rivolge un debole sorriso e non mi tende la mano, le tiene entrambe serrate nelle sue tasche. Non appena lo guardo negli occhi abbassa subito lo sguardo, forse è solo molto timido.

«Piacere di conoscerti Ratri.»  lo dice con un tono delicato e la sua voce ha un suono piacevole, nulla a che vedere con il suo atteggiamento distaccato.

«Ti volevo fare i complimenti per il quadro, è davvero molto bello.»

Lui alza lo sguardo e questa volta mi fissa con più intensità.

«Davvero? Voglio dire, pensi davvero che sia bello?» Me lo chiede come se non credesse fosse possibile che io possa apprezzare la sua arte. Credo di capire cosa intendesse quando ha detto che suo fratello non crede nelle sue potenzialità.

«Sì, ovvio che lo penso, o non te lo direi. Hai davvero molto talento.» confermo sicura e gli strizzo l'occhio.

Questa volta il suo sorriso è molto più ampio e sincero.

«Tu hai qualche passione?»
«La musica prima fra tutte e poi beh, mi piace molto leggere.»

Vivo davvero per la musica, è da sempre la mia fedele compagna, soprattutto mi è stata di aiuto nell'ultimo anno, ascoltarla a tutto volume mi è servito per non sentire i miei pensieri e concentrarmi solo sulle parole delle canzoni che facevo rimbombare nella mia stanza.

Blazej sembra soddisfatto della mia risposta.

«Se vuoi... se vuoi posso mostrarti la nostra biblioteca.» Mi chiede timido e poi passa una mano tra i capelli arruffati. Infine distoglie lo sguardo, come se avesse paura di un rifiuto da parte mia. Mi intenerisce la sua timidezza.

«Certo, fammi strada!» Gli dico entusiasta e i suoi occhi si illuminano. Michey annuisce compiaciuto nel vederci andare d'accordo.

Usciamo dallo studio e attraversiamo l'atrio per arrivare al lato opposto della casa. Anche qui ci sono due porte e Balzej apre quella più a sinistra. Mi cede il passo e mi ritrovo in un ampio salotto. Credevo che lo studio di Michey fosse la libreria, ma mi sbagliavo, questa è una vera e propria biblioteca con tanto di scala a chiocciola scorrevole per raggiungere i libri più in alto. Ci sono scaffali su misura che ricoprono ogni parete, ciascuno carico fino a scoppiare di libri di ogni genere.
È magnifica e maestosa.



«Puoi venire qui quando hai voglia di leggere, ci sono due divani comodi e un camino che d'inverno riscalda la stanza.»

Oh, sì, l'ho notato, in confronto quello nello studio di Michey è una stufetta. Questo è immenso, occupa metà della parete a nord della stanza ed è in marmo bianco.

«Credo che questa diventerà la mia stanza preferita della casa.»

Gli sorrido, ma mentre lo guardo noto alle sue spalle un quadro che occupa mezza parete.

«Hai fatto tu anche quello?»
Annuisce e di nuovo si passa una mano tra i capelli.

«In realtà, tutti i quadri che vedi in casa li ho fatti io.»

Deve avere un talento naturale se, così giovane, ha arredato un'intera villa con i suoi quadri.

«Sei davvero bravo!» gli ripeto mentre mi avvicino al quadro.

Con la coda dell'occhio noto che controlla ogni singolo movimento che faccio. Non ho intenzione di toccare il suo capolavoro, non so come potrebbe reagire, ma sono incantata dal paesaggio che ha dipinto. È un mare in tempesta al tramonto; è molto realistico e, se lo fisso per troppo tempo, ho l'impressione di essere davvero in balia del mare.

«Posso chiederti cosa ci trovi di tanto bello?»

«Non saprei, ma mi trasmette qualcosa: agitazione, rabbia, emozioni forti insomma.»

Mi volto nella sua direzione, ma non c'è. Lo trovo invece dietro di me e sussulto. Non l'ho sentito muoversi, ero davvero così immersa nei miei pensieri?

«Ti ho spaventata?»

Mi chiede agitato e per la prima volta ho un contatto con lui. Mi tocca la spalla per assicurarsi che io stia bene. Gli sorrido e scuoto la testa .

«No, solo il tuo quadro mi ha incantata e non ti ho sentito muoverti.»

Ritrae la mano, come se quel breve contatto lo avesse scottato e la nasconde di nuovo in tasca.

"Paura del contatto?"

Devo fare uno sforzo sovrumano per non essere invadente e chiedergli cosa ci sia che non va. Ma lo conosco da pochi minuti, non posso pretendere che si apra con me e mi racconti la sua vita o le sue fobie.

«Allora? Blazej è stato un buon padrone di casa?»
Mi volto poichè sento la voce di Michey che, con flemma, si avvicina noi.
«Ottimo.» Rispondo a Michey e rivolgo un occhiolino complice a Blazej. Mi sorride con una smorfia buffa che gli fa arricciare il naso. A parte la questione del contatto anche Blazej mi sembra un tipo a posto.

Michey tira fuori il suo orologio da taschino e sospira, dopo di che si avvicina al fratello.

«Dov'è Veicht?» Gli chiede sottovoce, ma non abbastanza perchè riesco a sentire il suo tono infastidito.

Hanno tutti dei nomi molto particolari e questo mi fa sentire meno strana.

«Credo che sia ancora a passeggiare nella tenuta, dopo che avrà... ehm finito, tornerà.»

Non so di cosa parlano, questo è un scambio di battute a cui io non sono invitata. Perciò mi volto e continuo a guardare il quadro in modo tale da lasciare loro la privacy.

Dopo qualche minuto è Michey a venire da me, poichè mi comunica che vuole mostrarmi quella che lui chiama la "sala da ballo" . Solo nel momento in cui metto piede all'interno capisco perchè la chiama così: è un ampio salone con dei finestroni enormi che danno sul giardino. Ci sono divani disposti lungo il perimetro della stanza e un bellissimo pianoforte nero è posto al centro della sala. A completare il tutto, c'è una zona bar in mogano e un lampadario antico.

Questi ragazzi potevano permettersi la migliore colf in circolazione, eppure hanno deciso di offrire una delle loro stanze a me.

Ricchezza e umiltà. Un bel connubio, anche se lo trovo molto strano. Non c'è nulla di snob in loro, sono educati e gentili, nulla che ci si aspetti da persone ricche come loro, insomma.

Passo il pomeriggio in loro compagnia. Non ceno, non sono affamata, sono solo molto stanca perciò mi ritiro in camera. Mi voglio fare una doccia e poi mettermi a letto, ma prima esco sul balcone per fumare una sigaretta. Mi sorprende trovare un posacenere sul tavolino del balcone, ma non ci faccio troppo caso lì per lì.

Finito di fumare, vado nel bagno. Anche questo, come il resto delle stanze, è grande abbastanza per farci entrare sia una doccia che una vasca ovale. Sollevo la testa e sopra la vasca c'è un lucernario. È magnifico, potrò farmi un bagno caldo mentre mi godo il cielo stellato.

Ed è proprio quello che ho intenzione di fare.

Bene ragazzi qui incontriamo anche il secondo fratello, che ve ne pare?

Fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto, noi ci vediamo al prossimo capitolo con il punto di vista di Veicht

Secondo voi come prenderà la scoperta della presenza di Ratri a casa sua ? 🤣

Un besito a tutti 😘

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro