Non solo gli uomini
Giorgia camminava per la strada, andava di fretta.
L'aveva fatto un'altra volta. Era uscita di casa con quella gonna.
Quella gonna. Così corta. E lei ci era uscita.
Ora era difronte a lei, stava mangiando la pizza. Si erano viste per cena direttamente al ristorante. Era il loro anniversario.
Facevano un anno di fidanzamento insieme. E lei voleva farla incazzare proprio quella sera.
Puttana.
- Perché mi vuoi far incazzare, Chiara? - chiese Giorgia appoggiando le posate al piatto dopo l'ultimo boccone di pizza.
- Mh? - Chiara, che stava ancora mangiando, alzò lo sguardo verso la compagna. Giorgia alzò le sopracciglia.
- Vieni in bagno. Cameriere, il conto perfavore -
Le due si alzarono, Chiara seguì quasi tremante la sua ragazza nei bagni del ristorante.
Si ricordò la prima volta che era successo.
Stavano insieme da qualche mese, Giorgia era venuta a prenderla in centro dopo un giro di shopping con delle amiche. Le aveva salutate dandogli un bacio sulla guancia.
Non l'avesse mai fatto.
Giorgia era stata muta tutta la strada in macchina, ma una volta salite a casa sua aveva urlato.
- Cosa cazzo credi di fare Chiara? -
- Cosa? -
- Le hai baciate, brutta puttana -
- Non le ho baciate! -
- Ti ho visto! -
- Ma io ti amo! Amo solo te Gior... -
Le aveva dato uno schiffo sulla bocca, le si era rotto il labbro.
Chiara aveva tirato fuori gli occhi dalle orbite.
- Scusa, certe volte non mi so controllare - aveva detto abbassando gli occhi: - Ti amo troppo e sono gelosa -
- Tranquilla... non lo farò più - aveva risposto Chiara.
Ma iniziava tutto così. Uno schiaffo, scuse, giustificazioni. Due settimane dopo Giorgia era nervosa, e Chiara si era ritrovata con un occhio nero. Poi aveva comprato una gonna, ma era troppo corta. Tre costole rotte.
Era la gonna che indossava in quel momento. La aveva indossata per lei, la sua ragazza. Quella che amava.
Si chiusero nel bagno, Giorgia le tirò uno schiaffo:
- Sei una puttana. Quella gonna. -
- Ma io l'avevo messa per te! -
- E intanto ti ci hanno vista tutti! Tutti ti hanno guardata! - le tirò un altro schiaffo: - sei - uno schiaffo - una - altro schiaffo - puttana - pugno in faccia.
Chiara aveva iniziato a piangere.
- Perché... lo fai ? - si era attaccata ai vestiti della sua ragazza: - PERCHÉ! -
Giorgia la sbattè al muro.
- Ti sei messa quella gonna, perchè tutti ti vedessero - le sbattè la testa al muro - dillo, puttana -
Chiara continuava a piangere.
- L'hai messa per me dici? - le alzò la gonna corta con la mano libera, con l'altra la teneva per i capelli - E allora fatti scopare, puttana! -
- Non.. non qui... -
- Ah! Non qui dice lei - la testa fece un altro colpo contro il muro. Ormai a Chiara girava la testa.
Le mise la mano in mezzo alle gambe, scostò le mutande, poi Chiara si mise a strillare.
- zitta puttana! ZITTA! - le tappò la bocca, poi la lasciò andare.
Uscì dal bagno e pagò il conto, arrabbiata. Giorgia uscì dal ristorante lasciando la sua ragazza a piangere nel bagno.
- Pronto... polizia... la mia ragazza... -
- Mandiamo una pattuglia, stia tranquilla signorina - il commissario attaccò. Chiara li aspettò piangendo nel bagno.
Camminava in fretta, sapeva che lo aveva fatto solo per contrariarla. E lei le aveva fatto capire come la pensava. Punto. Solo questo.
O forse aveva esagerato.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro