Capitolo 29
Flashback: Sei anni fa (Marzo)
Era il compleanno di Grace quel 14 marzo ed era una mattinata soleggiata ma allo stesso tempo fresca. Stranamente per strada sentiva tutti i rumori della piccola cittadina, le auto che passavano, le persone che passeggiavano e chiacchieravano allegramente e alcuni cani che abbaiavano in lontananza. Forse quel giorno così speciale, le faceva udire le cose che sempre c'erano state ma che lei, indaffarata com'era, non ci faceva mai caso.
Jared se ne era andato al lavoro sin dal mattino presto e le aveva lasciato una lettera di auguri e un piccolo pacchetto sul ripiano della cucina.
Era tipico di lui correre alla fattoria di buon ora, amava il suo lavoro e amava guadagnare per la sua famiglia e perciò ad ogni rincorrenza lasciava il suo pensiero sul tavolo o semmai, se faceva in tempo glielo porgeva direttamente quando rientrava, cosa assai rara.
Grace entusiasta prese per prima la lettera e rimase stupita dall'ultima frase.
"Ps: ho un desiderio da farmi esaudire da te in questi mesi a venire. Solo quando leggerai te lo dirò!" rilesse a voce alta.
Jared non era a casa in quel momento però lei sapeva benissimo cosa desiderava. Non poteva negare che il pensiero di Jared era molto forte, quasi una priorità ma in tutti quei mesi non era riuscita a soddisfarlo e si sentiva uno schifo.
Erano sposati da circa un anno e conosceva il marito come le sue tasche.
Lei però si sentiva frustrata perché per tutto quel tempo non era riuscita a rimanere incinta e dopo aver speso tantissimo tempo a provarci, si erano persi d'animo.
Era da circa quattro mesi che non ci provavano con l'intensità dei primi mesi di matrimonio.
'Se Dio vorrà ci manderà il frutto del nostro amore se invece non sarà così, al mondo d'oggi si possono adottare bambini. Ci vorrà tempo ma con la dovuta burocrazia possiamo tenere aperta questa opzione." diceva sempre Jared e Grace non fece a meno di pensare, in quel momento alla sua espressione sofferente.
Si gettò rumorosamente sulla sedia , facendola stridere contro il pavimento e prese il pacchettino ancora chiuso tra le mani.
La carta era piegata con cura, di un rosa perla, troppo curato per averlo fatto lui con le sue mani. Sfilacciò il nastro colorato e al suo interno vi trovò una collana con un ciondolo che rappresentava un angioletto, in argento.
Provò ad allacciarlo al collo ma invano, aveva bisogno dell'aiuto di Jared.
<<Buon compleanno mia regina!>> urlò Jared entrando dalla porta d'ingresso, all'improvviso.
<<G-grazie amore! Ma che ci fai qui, non dovresti essere al lavoro?>>
<<Sì infatti ma stavo passando di qui con il trattore e mi sono fermato. Piaciuto il pensierino?>>
<<Ma certo, grazie Jared! Stavo cercando di allacciarla ma non riesco...>> mise il broncio Grace.
<<Girati.>> Jared prese il suo dono mentre Grace teneva i suoi capelli in modo da non essere d'intralcio.
<<Hai letto anche la lettera?>> chiese Jared, mentre allacciò la collana, facendola ricadere sul petto della moglie.
Grace si girò e ammirò il piccolo ciondolo sul suo petto e poi incrociò il suo sguardo con quello di Jared, annuendo.
<<Sì che ho letto e so anche cosa vuoi chiedermi. Scusami tanto se non ho adempito ai doveri di moglie e di futura mamma. Prometto che ci riproveremo come un tempo.>>
Grace si gettò tra le braccia dell'amato e lo baciò con sensualità, confermando la sua promessa...
***
Flashback: Giugno
Quella mattina Grace non si sentiva per niente bene.
Sinceramente anche nelle giornate precedenti si sentiva indisposta, strana, come su un altro pianeta ma mai come in quel momento.
Sentiva un peso sullo stomaco fare su e giù per l'esofago e una stanchezza inaspettata ,inoltre poteva giurare di essere di un colorito verdognolo in viso. Non aveva provato mai nella sua vita uno stato di malessere così forte ma non gli aveva dato peso, sarò stato un'indisposizione di qualche giorno e poi sarebbe tornata la solita Grace.
Forse era stato il cibo che l'aveva fatta stare così, alcune volte i peperoni le rimanevano sullo stomaco per tutta la giornata finché non li digeriva e proprio ieri sera li aveva preparati e mangiati con avidità.
Jared aveva notato il suo malessere che in quel momento stava peggiorando. Lei era stesa sul lettone, avvolta da uno strato di coperte, con gli occhi sbarrati per via della continua nausea che aumentava sempre più.
<<Accidenti Grace! Sei pallida come un cencio, sei sicura di non aver preso una brutta influenza?>>
<<No... voglio la medicina contro il mal di stomaco, sto da schifo Jared.>> mormorò lei.
Improvvisamente un conato di vomito interruppe le sue parole e la donna corse il più veloce possibile in bagno, chinandosi nel gabinetto e rigettando tutto ciò che aveva mangiato e pure l'anima.
Jared la seguì, trattenendo i suoi capelli tra le mani e facendole coraggio, un gesto che apprezzava dato che non tutti avrebbero sopportato la scena.
Grace dopo aver finito si sedette sul coperchio del water, dopo averlo tirato giù, si prese la testa tra le mani e pian piano si ricompose.
<<Jared mi puoi preparare quello che ti avevo chiesto prima? Per favore...>> abbozzò un sorriso.
Jared annuì preoccupato mentre Grace rimase sola nel bagno.
Per prima cosa si alzò e decise di spazzolarsi i denti per togliersi quel sapore acido dalla bocca, dovette farlo due volte prima di esserne certa di averlo eliminato completamente.
Il suo sguardo cadde sul mobiletto dove vi era appoggiato un pacco di assorbenti ancora chiuso, lo scrutò veramente pensierosa e fece un rapido calcolo mentale, qualcosa non tornava.
Ricominciò da capo e poi di nuovo ancora, non capendo se sbagliava o davvero il suo ciclo era in ritardo.
<<Impossibile, sono in ritardo di tre giorni. Sono regolare come un orologio svizzero!!>> si portò le mani alla bocca, in ansia.
Chiuse la porta a chiave per restare in intimità con se stessa e frugò dentro al cassetto alla ricerca di un paio di test di gravidanza che aveva sempre di scorta.
Fece pipì sul bastoncino e attese un paio di minuti, saltellando prima su un piede e poi sull'altro, in ansia e rileggendo varie volte le istruzioni.
Ormai lo sapeva a memoria me era meglio rileggere per esserne certa, una barra negativo, due barre positivo.
Il test giaceva sul lavandino con due enormi linee rosse ad indicare il motivo del suo malessere.
Jared bussò alla porta con insistenza ma Grace rimase fissa con lo sguardo sul test, incredula. Voleva trovare le parole giuste per dare la notiziona a suo marito, che tanto desiderava un figlio, probabilmente sarebbe svenuto dalla gioia.
<<Grace tutto bene? Apri questa benedetta porta!>> disse il marito.
<<Aspetta un momento, ti prego!>>
<<Grace o mi apri o sfondo la porta!>>
<<Solo un momento, è importante!>> disse Grace.
La donna riprovò una seconda volta con l'ultimo test di gravidanza rimasto, giusto per avere conforma che l'altro suo "fratello" non fosse fallato ma il risultato fu quello di prima.
Incintissima! Decisamente incinta, tra pochi mesi avrebbero avuto un piccolo o una piccola Barnes a dare gioia nella loro vita.
Prese i due test di gravidanza positivi tra le mani e si decise ad aprire la porta con una leggera titubanza, tremava dall'emozione.
<<Jared non è colpa dei peperoni, aspettiamo un bambino...>> disse Grace commossa mentre gli mostrava la conferma...
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro