Capitolo 24
Flashback 8 anni e mezzo prima
Bruce e Adam, i due consuoceri erano intenti a parlare animatamente su come disporre i mobili nella casa di Jared e Grace. I due conviventi avevano preferito far lavorare i suoi due "vecchi" ma il risultato tra i due non fu proprio eccezionale.
Grace e Jared erano appoggiati contro lo stipite della porta, divertiti dalla situazione e ogni tanto scuotevano la testa in sincronia per il grosso sbaglio che avevano commesso nella scelta, rimpiangevano di non aver scelto un tecnico solo per spendere meno.
<<Secondo me tra poco si menano...>> concluse divertita Grace.
<<Nah! Io credo che Bruce abbia ragione. Te l'ho mai detto di quella volta che mio padre ci mise tre ore per capire come andava montato uno sportello? Ecco, non fa al caso suo.>> disse Jared gesticolando con un bicchiere di succo di frutta fra le mani.
<<Oh, non sapevo... insomma pensavo fosse in grado di seguire le istruzioni.>>
<<Macché, dice che le istruzioni sono roba da femminucce.>>
<<Anche mio padre lo pensa. Chissà perché si ostinano così?!>>
<<Cavoli loro. Vado a dargli una mano prima che si infilino dei chiodi nelle mani.>> abbozzò un sorriso Jared.
Grace restò sulla soglia della porta intenta a guardare Jared entrare nel vivo della conversazione e in mezzo a sportelli sparsi per tutto il pavimento del salotto.
Se non c'era lui a dare una mano, doveva subirsi quel battibecco, qualche martello volante e la casa nuova semi distrutta oppure lei e Jared sarebbero andati a convivere tra cinque anni, data la lentezza dei due.
Per quanto riguardava la cucina, che aveva scelto esclusivamente lei, dato che ormai era diventato il suo habitat, era ultimata così come la camera da letto, almeno da svolgere normalmente la vita quotidiana.
Improvvisamente suonò il campanello e Grace corse schivando i vari attrezzi sparsi ovunque.
<<Vado io, non disturbatevi. Continuate pure.>> ridacchiò lei aprendo il portone.
Davanti a sé invece si palesarono le due consuocere, Catherine e Giselle, che già si adoravano ma con l'unione dei loro figli ancora di più, stramente dato che di solito c'è quasi sempre competizione.
<<Buongiorno cara! Ah, questi uomini sono proprio indietro. Ci mettiamo meno tempo noi a preparare il pranzo di Natale, vero Catherine?>>
<<E non solo Giselle ma pure la cena per il veglione di Capodanno e il pranzo di Pasqua... Tieni Grace, abbiamo preso questo servizio di piatto proprio in occasione delle feste natalizie. Attenta è fragile!>> replicò la madre di Grace.
<<Oh, grazie mille. Pensavo di esporla nella vetrinetta ma come vedete non è ancora possibile farlo...>> Grace fece un sorriso sgembo in direzione del padre e del futuro suocero.
<<Immagino che sia quell'incompetente di mio marito!>> blaterò Giselle gesticolando.
<<Sono desolata Giselle ma pure mio padre non è da meno. Niente da fare le istruzioni non sono il loro forte, preferiscono fare di testa loro.>>
<<Lo capirai meglio quando sarai sposata figliola mia.>>
<<No dai Jared è andato in loro soccorso. Sono sicura che sarà un brav'uomo di casa. Che ne dite di fare quattro chiacchiere in cucina?>>
<<Ah perché quella esiste?>> disse Catherine.
<<Sì, proprio ieri hanno sistemato l'isola. La sera prima io e Jared abbiamo cenato in pizzeria.>>
Grace accompagnò le signore in cucina e loro rimasero meravigliate dalla bellezza della stanza. Giselle e Catherine mormorano tra loro complimenti e chissà cos'altro, complici come due migliori amiche.
<<Devo dire che hai una cucina meravigliosa Grace!>> disse Giselle.
<<Sì, l'ho scelta io. È il mio angolo di paradiso.>>
<<Vogliamo preparare degli struzzichini per quei poveretti di là?>> dichiarò Catherine.
<<Ho il frigorifero vuoto ma ho del gelato alla panna e cioccolato in abbondanza e delle ciliege per decorazione.>>
<<Grave aver il frigo vuoto ma si può fare.>> la rimproverò sua madre, da ottima cuoca e Giselle annuì.
Grace prese le confezioni di gelato e estrasse della credenza delle coppette di vetro che aveva giusto sistemato ieri.
Giselle e Catherine come due brave casalinghe la aiutarono in ciò in cui davano il meglio di sé stesse.
Prepararono sei coppette colme di gelato con le ciliegine sopra e le servirono ai lavoratori.
Grace era contenta, si sentiva la padrona di casa, felice nel suo nuovo regno.
***
Finalmente il salotto era ultimato già da diverse ore, mentre Grace seguì il suggerimento di sua madre e Giselle ovvero riempire il frigo dato che rimanevano lì a cena per festeggiare l'evento.
Grace si impegnò a fare gli onori di casa, senza far mettere mano alle due donne e ricevette i complimenti di tutti, infine sistemò la tavola e lavò i piatti del nuovo servizio.
Dopo che tutti lasciarono la loro casa, Grace si accasciò sulla sedia sfinita ma felice.
Jared la prese in braccio e la portò in camera da letto, dove la gettò con delicatezza sul lettone e gli si gettò sopra ricoprendola di baci sul collo e sul viso. Insieme iniziarono a ridacchiare già eccitati da ciò che stava per succedere da lì a breve.
<< Te la senti?>> chiese Jared.
Grace annuì senza rispondere, il consenso era il suo respiro eccitato e lento. Prese Jared per la maglia e lo attirò a se, accarezzandolo con delicatezza e baciandolo con passione.
Prese il lembo di tessuto e glielo sfilò di dosso, mentre intanto la foga dei baci era diventata più insistente tanto da lasciargli le labbra arrossate. Anche Jared sfilò gli indumenti a lei, facendola rimanere con le mutandine di pizzo mentre la guardava mormorando eccitata su quanto fosse perfetta. Alla fine però anche quelle volarono in fondo alla stanza lasciandola nuda, sotto di lui che si stese su di lei facendola rabbrividire per il contatto dell'erezione, non ancora libera.
La lingua di Jared lambì il collo ed esplorò la bocca di lei, che si aggrappò a lui, mentre gli mordicchiò le labbra piene e morbide. Con foga Grace levò i boxer a Jared, liberando le loro voglie, finalmente.
Senza aver tempo di mormorare parole senza senso dettate dall'eccitazione, Jared la penetrò dolcemente come se fosse la prima volta. Lente spinte, dolci ma focose liberarono dalle loro bocche gridolini e dopo vari minuti spasmi di piacere.
Jared si accasciò su di lei senza far gravare il peso sul suo corpo e poi si spostò di lato, scostando la coperta su di loro. Grace lo abbracciò, sentendo il piacevole calore umano pieno d'amore e eccitazione e in un tacito consenso, riprendendosi varie volte fecero l'amore tutta la notte.
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