Capitolo 8
<<DAMMI IL CAFFÈ'! DAMMI IL CAFFÈ'! COME TI PERMETTI A TRADIRMI COSI'. PER UNA CHE NON VALE NIENTE, NIENTE. >> Disse urlando a squarciagola, Caleb ormai senza pazienza, prese il suo viso, guardandola attentamente negli occhi:<<Tu non sei mai venuta qui, adesso andrai a casa e ti riposerai, domani in azienda ti comporterai bene con tutti, specialmente con Jasmine.>> Disse sorridendo appena, in modo vendicativo, come ordinato la ragazza andò verso casa, insieme ai dipendenti che uscivano pian piano da essa e come previsto Caleb andò in camera, vedendo Jasmine con una sua maglietta fatta a mo' di vestito che arrivava fino a sopra le ginocchia, essendo troppo lunga.
<<Wow.>> Gli scappò per poi girare lo sguardo, imbarazzato, per poi chiederle:<<Ti va di rimanere a cena?>>
<<No, ho da fare.>> Disse Jasmine in modo un po' freddo, mettendosi le scarpe e sistemarsi in modo veloce, per poi uscire da casa Horan senza salutarlo. Chiuse il cancello alle sue spalle e si recò verso la strada, fermando un taxi, aprì la portiera di esso guardando per un attimo la porta della casa di Caleb e vedendo che lui l'aveva aperta per andare verso di lei, salì sull'auto, facendosi portare verso casa, abbassando lo sguardo sul telefono.
<<Cazzo.>> Mormorò Caleb, dopo aver tirato un pugno al muro, scendendo verso il sotterraneo: <<Che fiori le piacciono?>>
<<Oh che c'è...La coppia felice ha appena litigato?>> Disse il ragazzo ridendo e si beccò un pugno dritto allo stomaco che lo fece vomitare all'istante, quel ragazzo avrebbe rovinato Jasmine, doveva fermarlo prima che ciò avrebbe degenerato.
<<L-Le rose nere.>> Mormora piano, sperando che il vampiro non avesse capito, spuntò un lieve sorriso sulle sue labbra, avendo un ricordo felice.
FLASHBACK
<<Daiii dimmi che nascondi dietro la schiena.>> Disse Jasmine, essendo molto bassa, dato che aveva 8 anni e il ragazzo davanti a lei 12:<<Non posso dirtelo, è una sorpresa, dai.>>
<<Ma io voglio saperlo!>> Disse lei mettendo il broncio.
<<No!>> Disse il ragazzo.
<<Va bene, allora non ti palerò più.>> Disse e il ragazzo sospirando, prese la rosa nera che aveva dietro la schiena e gliela porse:<<Ecco, piccola peste.>>
<<Wow...Come hai fatto??>> Disse meravigliata, rigirandosi quella meraviglia fra le mani.
Arrivata nei paraggi di casa sua, scese guardandosi intorno, per poi prendere il cellulare per controllare l'ora, erano esattamente le 20:30, era stata via tutto il giorno e i suoi genitori le avrebbero fatto di sicuro il quarto grado. Ad un certo punto si trovò il telefono a terra, dato che una ragazza l'aveva urtata, furiosa si voltò:<<Ehi.>>
<<Oddio scusa, Jasmine? Ciao.>>Disse prendendo il telefono e glielo porse.
<<Che ci fai qui?>> Chiese meravigliata, pensava che fosse una di quelle persone ricche sfondate come Caleb e Alexis, ora capiva perché stavano insieme, erano perfettamente uguali.
<<Oh... Beh io abito qui vicino>> Disse Grace imbarazzata.
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