Capitolo 3
<<Alle 15:00.>> Disse la madre controllando l'ora, il tempo era già volato, erano le 14:00, infatti dopo che tutti finirono il pranzo, Jasmine si mise a lavare i piatti per aiutare la madre e quest'ultima si mise a sistemare la cucina, guardando poi la figlia:<<Dai, ci penso io qui, va a prepararti o arriverai in ritardo.>>Disse mettendole una mano sulla spalla e Jasmine annuì, asciugando gli ultimi piatti che mise sulla mensola e andò a prepararsi: indossò una maglietta corta, nera che lasciava scoperta di poco la pancia e dei pantaloncini dello stesso colore della maglietta e un piccolo scialle nero per non sembrare troppo scoperta, invece i capelli decise di farli mossi usando la piastra e come accessorio mise una bandana leopardata avvolta intorno al polso, successivamente passò al trucco, applicando solo un fondotinta chiaro e del mascara, prese la borsa contenente un raccoglitore, una penna e lo stretto necessario, andando verso l'azienda in cui era stata assunta; una volta lì l'assistente del capo, un uomo con occhiali, capelli neri e baffi si avvicinò a lei, in mano aveva una cartellina da lavoro, prima di proferire parola, si sistemò gli occhiali:<<Il Signor Horan l'aspetta, la prego di seguirmi.>>Disse iniziando a camminare per l'azienda, andando verso l'ufficio del suddetto capo, Jasmine durante tutto il tragitto si guardò intorno, sia spaesata che meravigliata della grandezza dell'azienda e del numeroso personale che vi lavorava, ma anche del fatto che non si confondevano e che indossavano tutti vestiti di classe, così si chiese se fosse vero che pagassero bene. Nel tragitto li fermò una donna molto snella e alquanto snob, infatti indossava un vestito unico nero con le spalline e una fascia sulla vita bianco, Jasmine pensò subito che quell'abito costasse una fortuna e che gente come loro non potevano di certo permetterselo, un'altra cosa che odiava delle persone, e quel trucco così eccessivo la faceva sembrare un clown che doveva entrare in un circo e non in un'azienda , insomma, la classica bionda snob dagli occhi chiari, mise a tacere la sua mente quando quest'ultima si voltò verso di lei, guardando Jake, l'assistente del capo con uno sguardo gelido, mentre quest'ultimo assunse uno sguardo alquanto terrorizzato, dicendo con voce tremante: <<M-Mi dica Signorina Alexis.>>
<<Salve anche a te... Coso.>>Disse non ricordandosi il nome dell'assistente, infatti lui ribatté in modo educato:<<Mi chiamo Jake, Signorina.>>
<<SH! Io ti chiamo come voglio, intesi? Ricordati che ho il potere di licenziarti.>> Disse alzando un po' la voce in modo alterato, guardando ancora Jasmine, porgendole un sorrisetto soddisfatto:<<Porta la nuova dal Signor Horan.>>
<<In realtà il mio nome è Jasmine.>>Dissi guardandola, odiava chi sbagliava il suo nome o chi dava etichette, nella sua vita ne aveva avuto addosso fin troppe, e altre potevano solo peggiorare la situazione.
<<E tu non ribattere che ti licenzio ancora prima di essere assunta.>>Disse andando via con superiorità, facendo risuonare nell'azienda il rumore dei tacchi sbattere contro il pavimento lucido, che diminuiva ad ogni suo passo.
<<E quella chi diavolo è?>>Chiese Jasmine a Jake.
<<Oddio... Iniziano già i licenziamenti.>>Disse lui tra sé e sé, terrorizzato, iniziando a sudare freddo, amava il suo lavoro e non voleva perderlo ad ogni costo, anche perché dal villaggio in cui veniva, perdere un lavoro significava fallimento nella vita e in tutto ciò che avrebbe fatto in futuro.
Si voltò poi verso Jasmine e rispose, dopo essersi aggiustato gli occhiali, tanto grandi da farlo sembrare un intellettuale, mentre Jasmine in lui vedeva una sottospecie di Harry Potter:<<Lei è la Signorina Alexis, la direttrice della facoltà creativa.>>
<<Oh... Ma un po' di camomilla le farebbe bene eh.>>Disse la ragazza stupita e trattenne una risata ma l'assistente la prese dalle braccia, iniziando a scuoterla, urlando:<<NON TI AZZARDARE A RIBATTERE, O QUI CI RIMETTEREMO TUTTI! Oddio, i licenziamenti, oddio, oddio.>> Disse allarmandosi, calmandosi poi in un secondo momento, per poi correre via all'impazzata con tutta la cartellina, Jasmine rise mordendosi il labbro per non far sentire la sua risata per tutta l'azienda, pensando: "Questo è tutto matto!" Ma proprio in quel momento la porta dell'ufficio del capo si aprì:<<Cos'è questa confusione?>>Disse, facendo girare tutti i colleghi dell'azienda e così anche Jasmine e fu lì che lo vide.
***
Ehilà, siamo giunti alla fine del 3° capitolo.
Come vi sono sembrati all'impatto Jake, Alexis e Jasmine?Fino adesso avete qualche personaggio preferito?Quale?
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