Capitolo 26
POVS CALEB
Passammo tutta la notte in ospedale, la cosa più brutta di tutte fu l'attesa. Nonostante fosse un vampiro non voleva usufruire di tutti i suoi poteri dato che non voleva fare di Jasmine una cavia da laboratorio, era l'amore della sua vita e avrebbe fatto di tutto per lei, anche rischiare la sua immortalità. Il consiglio vampiresco aveva delle regole parecchio rigide:se un vampiro trasformava un umano senza il loro consenso sarebbe stato esiliato dal mondo vampiro. Nonostante fosse stata la sua casa, nonostante la sua famiglia fosse al corrente dei danni che avrebbe causato, era pronto ad andare contro tutto e tutti pur di salvarle la vita. Ormai il sole era alto nel cielo ma Jasmine non si era ancora svegliata, aveva flebo e tubi ovunque, così come le fasciature, il suo cuore era appeso ad un monitor che segnava i battiti cardiaci, c'erano; ma molto lenti e deboli, così Caleb si alzò andando dal medico che si era occupato di lei:<<Quando si sveglierà?>>Chiese tenendo ancora la mano della ragazza sulla sua.>>
<<Scusi signore, ho bisogno di un familiare.>>Disse il medico sistemandosi gli occhiali.
<<Lei è già maggiorenne sono il suo ragazzo e ho il diritto di sapere il suo stato sanitario.>>Affermò parecchio allarmato, cercando poi di calmarsi.
<<Non si sveglierà, ecco la verità. Purtroppo seppure i battiti sono presenti non è in grado di subire un trapianto di cuore, i battiti sono troppo deboli e rischierebbe solo di morire sotto operazione, mi dispiace. Può pensarci un attimo prima di spegnere il monitor.>> Spiegò il medico, afflitto:<<Signor Horan, gli lascio il tempo per pensare, avrete bisogno di stare da soli.>>Disse per poi uscire dalla stanza.
Caleb si sedette nuovamente al suo fianco facendo un bel respiro, guardando afflitto la ragazza ormai più morta che viva giacere sul letto ospedaliero.
<<So che avresti voluto una morte migliore e soprattutto so che non te la saresti aspettata a 18 anni. Scusami se non ti ho detto la verità e se ti ho mentito fin dall'inizio ma posso prometterti che al tuo risveglio ti racconterò tutto. Si, tu ti sveglierai e continueremo la nostra vita insieme, lontano da qui, lontano da tutti, come avevamo deciso. So che mi credo un mostro per aver ucciso James, a dire la verità io ti conoscevo già, eri così bella...Così pura e ingenua mentre lo aspettavi. Ero geloso di ciò che aveva lui e della sua vita...Così ho puntato a te, ma non è stato un dispetto o un gioco. Io sono davvero innamorato di te e in amore si fa di tutto, dopotutto me l'hai insegnato tu e non sono pronto a perderti, non adesso.>> Disse stringendo la sua mano, se fosse stato un umano sicuramente sarebbe stato in lacrime.
<<Scusami per tutto quello che ti ho causato e che ti causerò.>> Disse Caleb avvicinandosi al suo collo, fermando lo sguardo sulle sue vene ormai visibili, sentendo subito i canini allungarsi, gli occhi tingersi di rosso sangue e il famoso bruciore alla gola che reclamava sete, così finì per azzannare il suo collo con i denti, avrebbe voluto assaggiarla prima di trasformarla, ma poiché aveva bisogno di forze per la fase successiva si staccò subito prendendo un bel respiro. Sapeva già che non ci avrebbe ripensato, così si diede un morso sul polso ed essendo un vampiro la guarigione iniziò a circolare, fece bere il suo sangue a Jasmine portando poi le mani ai lati della nuca in modo da spezzarle il collo con un colpo secco, così il famoso macchinario legato al suo cuore iniziò a suonare ma Caleb si affrettò a spegnerlo per non fare avvicinare i dottori.
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