Capitolo 19
<<Caleb...Mi hai lasciata senza parole.>> Disse sorridendo:<<Eh si, sei uno stronzo e uno stupido. Dal primo momento che ti ho visto sono rimasta sorpresa da te, non solo perché sei un figo ma anche per la tua intelligenza, il tuo carattere, il tuo fare premuroso. Il fatto che ti preoccupi, che sei maturo ma allo stesso tempo infantile. Mi fai divertire, mi fai sorridere e l'amore è complicato, fino adesso non l'avevo mai capito ma con te è tutto così...Diverso, più bello. Ti amo Caleb Horan e ti amerò per sempre.>> Confessò super imbarazzata dato che per un attimo quel mondo sembrava solo apposta per loro, come se tutti fossero spariti, amare è questo: andare sulle nuvole prima di cadere. Nonostante ciò Jasmine si buttò fra le sue braccia, per poi baciarlo.
Caleb le mise l'anello e la strinse a sé, nel mentre tutti i colleghi battevano le mani, facendo un "Ow" di gruppo in modo tenero.
La serata proseguì tutta per il meglio, le persone si divertivano, ballavano e avevano aperto perfino i regali, tra tutti questi Jasmine trovò un ricettario; lo apprezzava comunque ma sapeva che Caleb non avrebbe più mangiato i suoi piatti, il solo pensiero la fece ridere, le piaceva far parte della sua vita. Arrivata a casa, la madre notò subito l'anello, prese la sua mano fra le mani, facendo una faccia scioccata:<<Oddio ti sposi?>>
<<No mamma, ma che dici, mi sono fidanzata.>>Disse Jasmine arrossendo.
<<Lo conosco?>>Chiese la madre, dubbiosa.
<<Non credo.>>Disse Jasmine, arrossendo nuovamente.
<<Tanto so che è il Signor Caleb. Ormai non so più cosa fare con te...Comunque almeno fammelo conoscere, domani invitiamolo a pranzo, dai.>>Disse sospirando.
<<A pranzo? Così presto?>>Chiese Jasmine impanicata, sia sul non fare danni, che su l'outif che avesse scelto.
<<Si, mandagli un messaggio su.>> Disse la madre per poi sbadigliare:<<Io vado a dormire, ti stavo aspettando...Tanto so che ormai la ribelle di tua sorella arriverà tardissimo. Buonanotte tesoro.>>Disse nel mentre si recava verso la camera al piano di sopra.
<<Buonanotte mamma.>> Disse Jasmine sorridendo, recandosi anche lei verso la sua camera. Arrivata si tolse il vestito, per poi struccarsi e indossare il pigiama, sorridendo come un'ebete, guardando l'anello al suo dito. Lo tolse e lo poggiò sul comodino per non perderlo durante la notte.
****
Al mattino come al solito la sveglia aveva il suo ritorno, ricordandosi che doveva andare al campeggio, si alzò di scatto, infatti si era svegliata prima. Alle 5:00 in punto iniziò a preparare il tutto e truccarsi, in modo veloce ma anche estremamente assonnato, aveva dormito due ore e non le bastava. Avendo tutto pronto decise di preparare come ogni mattina il caffè, facendolo anche per Antoine che leggeva il giornale dopo averle dato il solito buongiorno; al piano di sotto, in cucina scese la madre, si svegliava sempre presto per svolgere il solito lavoro da casalinga:<<Buongiorno mamma.>>
<<Buongiorno tesoro.>> Disse sorridendo, dopo aver dato un bacio ad Antoine:<<Dove vai?>> Chiese indagatoria, guardando le valige.
<<Oh scusami se non te l'ho detto prima ma sto partendo per un campeggio di due giorni circa. Ho vinto un concorso al lavoro di designer. Mi dispiace di non avertelo detto prima ma l'ho saputo solamente ieri mattina e con la festa e tutte le cose successe ieri sera non mi sono più ricordata. Saluto Alexia e vado.>> Disse andando verso la sua camera, bussando:<<Ale?...Ale?>> Non ricevendo nessuna risposta, aprì la porta, scendendo poi di corsa al piano di sotto:<<Non c'è.>>
<<Come...Non è tornata. Adesso mi sente.>> Disse la madre prendendo il cellulare, chiamandola ma nessuna risposta. Così iniziarono tutti a preoccuparsi:<<Jasmine, la cercheremo con l'aiuto della polizia, non pensarci, divertiti. La troveremo...Andrà tutto bene.>>Disse la madre. Jasmine poco convinta annuì, aprendo la porta e recandosi in taxi verso l'aeroporto.
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