Capitolo 17
POV'S CALEB Stava mettendo il vestito e in un attimo fu pronto, sorrise quando sentì il campanello e andò ad aprire, trovandosi Alexia davanti.
<<Ciao, cosa ti porta qui?>> Chiese confuso, guardando com'era vestita, rimase a fissarla, era un vampiro si, ma sempre un uomo.
<<Beh mi chiedevo se potessimo passare una serata insieme, noi due.>> Disse mettendo le braccia intorno al suo collo, spostandosi i capelli da esso.
<<No, scusami ma ho una cena con un'amica.>> Disse mentendo.
<<E dai Caleb, che ti costa una sera io e te, come ai vecchi tempi.>>Disse Alexia, accarezzandogli il petto, sbottonando piano la sua camicia.
<<No, te l'ho già detto.>>Disse Caleb, aggiustandosi nuovamente, stava perdendo la pazienza.
<<Davvero? Jasmine, sempre Jasmine.>> Disse nervosa e lo spinse:<<Vediamo come ci arrivi alla festa.>>Disse ridendo.
<<Festa? Che festa?>>Corrugò falsamente la fronte.
<<Lo so che le hai fatto una festa a sorpresa, io so tutto e non sono scema.>>Disse guardandolo negli occhi, che presero pian piano un colore viola:<<Dirai a Jasmine che abbiamo passato una notte insieme.>>Non finì nemmeno la frase che Alexia cadde a terra, morta e con uno grande squarcio sulla schiena, rivelando la figura misteriosa:<<Non c'è di che, fratello.>> Disse l'uomo tornando normale.
<<Quando pensavi di tornare?>>Disse Caleb guardandolo.
<<Quando pensavi di dirlo finalmente a Jasmine?>>Disse Jake mettendo le braccia conserte:<<Caleb devi andare via, ti cercheranno e ti ammazzeranno.>>
<<Non posso. Non posso lasciarla qui, lei ha bisogno di me.>> Disse Caleb seriamente.
<<Caleb devi farlo. Prendi Alexis e cambia città, sposatevi e fatevi una famiglia, ne avrete bisogno.>> Disse Jake, mettendo una mano sullo stipite della porta sussultando poi quando Caleb vi diede un pugno, talmente forte da sfondarla:<<MAI!>>Urlò.
<<Caleb...Io so che l'ami e tanto ma l'unica che sa il tuo segreto è Alexis, l'unica che ti è stata vicino e che può effettivamente capirti. Io non potrò stare a lungo in questo corpo, purtroppo ma toccherà anche a me andarmene. O magari cambiare aria, usando quella stupida umana, Grace, credo si chiami così.>> Disse Jake, ridendo, i suoi occhi erano nero pece.
<<Non farle del male, è mia amica.>>Disse Caleb, calmandosi.
<<Si ma un demone ha bisogno di nutrirsi, secondo te perché è la mia ragazza? Perché l'amo? AHAHA, patetico, io non provo amore. E beh lei perde tempo con me, dandomi tutto ciò che mi serve per vivere: l'amore, la passione e il dolore. Perché senza dolore, cos'è l'amore? Niente. Hai dimenticato che siamo nati per soffrire? Che fine ha fatto il Caleb che conoscevo? Quello crudele. Penso che dovresti usare anche tu quella...Quella piccola serpe che ti ronza intorno.>>Disse ridendo, ma Caleb gli sferrò un pugno dritto in faccia e del sangue nero uscì dal labbro malamente spaccato di Jake:<<Il Caleb di un tempo è morto ormai. Combatti le tue battaglie e io combatterò le mie, fratello.>> Disse Caleb, marcando l'ultima parola, per poi recarsi verso l'auto, andando alla festa, tutto quel trambusto l'aveva trattenuto per circa un'ora, ed era in ritardo.
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