Capitolo 10
La mattina Jasmine si svegliò alle 6:00 in punto, come sempre, scese al piano di sotto, silenziosamente a fare del caffè per restare sveglia, trovando Antoine sul divano a leggere un giornale, sorrisi e gli diedi un bacio sulla guancia:<<Buongiorno.>>
<<Buongiorno.>> Disse sorridendo, prendendo il caffè che gli passò Jasmine:<<Grazie.>> Rispose poco dopo.
<<Stai andando al lavoro?>> Chiese incuriosito ma anche indagatorio.
<<No, no, mi sveglio presto per prepararmi.>> Disse bevendo il caffè zuccherato e salì al piano di sopra, mettendo il solito outif lavorativo, sistemò i capelli, aggiungendo un filo di trucco, sentendo dei sassolini che venivano lanciati contro il vetro della camera, ci diede uno sguardo e si avvicinò poco dopo alla finestra, aprendola, ma un sassolino le colpì la fronte:<<Ahia! Ma dove hai gli occh->> Arrossì di colpo:<<Ma che diamine ci fai qui? I miei si sveglieranno da un momento all'altro, va via. E poi come sai il mio indirizzo?>>
<<Scusami ma non rispondevi ai miei messaggi e nemmeno alle mie chiamate, mi sono preoccupato e sono venuto fin qui. Beh ho chiesto aiuto a Grace, ovviamente.>> Disse facendole l'occhiolino, per poi aggiungere:<<Aprimi, devo darti una cosa.>>
<<Non ti apro. E non voglio niente da te, sei fidanzato Caleb, non perseguitarmi.>> Disse guardandolo male.
<<Beh chi ti dice che sia amore, potrebbe essere anche semplice amicizia la nostra, no?>>
"Ora lo ammazzo" Disse fra sé e sé, prendendo il vaso, per tirarglielo sulla testa ma ad un tratto non lo vide più, sentì un fiato freddo sul viso e spalancò gli occhi trovandosi le labbra a pochi passi dalle sue:<<Posso entrare? O vuoi buttarmi giù dalla finestra?>>Disse guardandola negli occhi.
<<E-Entra.>> Rispose Jasmine, guardandolo negli occhi, totalmente rossa, così si scostò dalla finestra per farlo entrare: "Come ha fatto ad arrampicarsi così velocemente? Pelle fredda... Guarisce subito...Velocità...E' UN VAMPIRO!" Non ne era sicura ma la sua mente diceva tutto, beh dopotutto aveva sempre invidiato Elena e Damon, perché avevano una vita così spericolata e piena di misteri, ma soprattutto perché pensava che i vampiri fossero attraenti, ma non aveva mai immaginato di finire come lei un giorno, si risvegliò sentendo Caleb che le sventolava una mano davanti:<<Sono viva, sono viva.>> Disse ridendo, mettendo le mani sui fianchi.
<<Non eri arrabbiata? Comunque, volevo darti questa.>> Le porse la rosa nera che aveva dietro la schiena, Jasmine fece una faccia sorpresa, quasi scioccata e la prese, portandola subito al naso, chiudendo gli occhi, ma arricciandolo, aveva un odore pungente, era passato così tanto tempo che non ricordava più nemmeno l'odore, tali rose erano rarissime da trovare, infatti non capiva come avesse fatto sia a trovarla ma anche a sapere che le piacessero, aveva tanto da nascondere quel ragazzo misterioso:<<Grazie ma ciò non cambia il fatto che queste, le devi fare alla tua ragazza e non a me.>>
<<Sei gelosa?>> Chiese lui, con il suo solito sorriso beffardo, da prendere a schiaffi.
<<Io? Gelosa di te? Uno sconosciuto? Nah.>> Disse guardandolo da capo a piedi.
<<Uno sconosciuto che ti fa tremare il cuore?>> Chiese lui avvicinandosi, prendendola a sé, stampandole un veloce bacio sulle labbra, per poi sparire come sempre, come se fosse un'illusione, ad un tratto la madre aprì la porta della sua camera, chiudendo la finestra, voltandosi poi verso di lei con le mani sui fianchi:<<E quella rosa?>> Disse con tono indagatorio.
<<Questa?>> La indicò e sorrise:<<Un regalo di un'amica, me l'ha data ieri sera ma non l'avete vista perché ero salita in camera.>> Disse sperando che ci sarebbe cascata e quando annuì scendendo poi al piano di sotto, fece un sospiro di puro sollievo.
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