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8

"Filosofia non serve a nessuno!" esclamò Tay di fianco a me.
Era passata quasi mezz'ora da quando Riley e il mio amico avevano iniziato a bisticciare su filosofia.
Riley sbatté forte la forchetta sul tavolo. "E invece si!" protestò lei.
"Va bene. Va bene, abbiamo capito. A qualcuno piace filosofia e ad altri no!" esclamò Cameron alzando le mani in modo teatrale.
I due sbuffarono contemporaneamente, cercando di darsi una calmata.
Cole mi diede una spallata. "Allora, come va con il tuo boy?" chiese vicino al mio orecchio.
"Il mio, chi?" chiesi confusa e frustata per la sua invasione nei miei confronti.
"Con Dylan." disse facendomi l'occhiolino.
"Non abbiamo... proprio iniziato niente" protestai.
Alzò un sopracciglio e poi scoppiò a ridere facendo girare alcuni studenti del primo anno. "Credi che io sia cosi stupido? Non sai come lo guardi tu o come lui guarda te?" soffocò un ennesima risata.
"Certo... Che lo so. Lo guardo... Come si guarda... un amico" confessai mangiando l'ultima forchettata di pasta.
Scosse la testa e mi guardò stupito mentre io gli lanciai un'occhiataccia.
I ragazzi si misero a parlare della loro squadra di calcio, mentre io e Riley eravamo mute senza saper che dire.
Lei si avvicinò a me, con la sedia e mi sussurrò all'orecchio. "Sabato, c'è la partita di calcio. Io devo esibirmi con le cheerleader. Tu vieni vero?" domandò.
"Cosi starei... da sola sugli... spalti? No, grazie" dissi con un sorriso forzato.
"E dai chiedo a Liv se puoi venire a sederti con noi sulle panchine." insistette. Scossi di nuovo la testa, ma lei ripeté la frase precedente.
Sbuffai ancora una volta e mi arresi e promisi che ci andai insieme alle sue amiche 'gambe secche'.
"Allora ti veniamo a prendere verso le sette e mezza, va bene? Così io e le mie amiche abbiamo il tempo per cambiarci i vestiti." affermò battendo le mani come una bambina piccola con allegria.
Sorrisi alzando gli occhi al cielo, finché la voce di Dylan non mi richiamò.
"Sasha" disse vicino a Cole.
Annuii per fargli capire che l'avevo sentito.
"Ce l'hai una sigaretta?" domandò con svogliatezza mentre metteva i piedi sul tavolo.
Annuii e mi girai per poi mettere le mani nelle tasche e tirare fuori le mie amate e l'accendino.
"Vai fuori!" esclamò Cameron infastidito dalla puzza di fumo.
Dylan si alzò e mi propose di andare insieme a lui fuori per fumare.
"Certo" risposi prendendo la mia giacca insieme alla borsa.
Quando uscimmo un'aria gelida da mettere i brividi, mi fece venire la pelle d'oca.
"Sasha..." sussurrò con voce roca.
Mi voltai dall'altra parte ripetendomi continuamente di essere forte. Dovevo essere forte.
"Non puoi lasciarti tutto dentro" disse ancora avvicinandosi di più a me. Mi voltai dall'altra parte chiudendo le palpebre sperando di non crollare da un momento all'altro.
"Va bene cosi, piccola. Va bene cosi" disse.
E crollai.
"Cosa ne sai tu, eh?!" urlai perdendo finalmente il mio ultimo briciolo di autocontrollo.
Lo spinsi bruscamente va da me per avere un po' di spazio per parlare e cercare di fare respiri regolari dato che sentivo come un groppo in gola che bruciava.
Il mio singhiozzo si fece sentire dopo pochi secondi, quando crollai a terra sulle ginocchia.
Mi misi a testa in giù mentre i capelli mi coprivano il viso e le lacrime scivolavano sulla mia faccia.

"It's a beautiful disaster..." disse mr. Brown vicino al mio orecchio.
"La conosci questa canzone?" domandò con voce suadente mentre io cercavo di slegarmi i polsi da dietro la sedia.
Scossi la testa impaurita.
"Beh, sai è una bella canzone. Triste, ma molto significativa è importante che tu la sappia. Ti si addice piuttosto bene. Tu sei un bel disastro, Sasha. Io non riesco a capirti dentro, ma sei bella. Sembri quasi una modella, ma non fai per me, diciamo che abbiamo un po' di anni di differenza. Non voglio finire in prigione solo per aver abusato su una ragazzina." disse pensieroso.
"Devo fare qualcosa di molto, molto più grave se voglio che in prigione, o anche fuori, tutti mi rispettino." disse grattandosi la barba nera come il carbone.
"E sai cosa voglio fare?" domandò ancora con voce maliziosa.
Scossi la testa impaurita, mentre lui girava attorno.
"Rispondi!" urlò mentre io rabbrividii.
"No" dissi sicura.
Tirò un coltello fuori dalla tasca del suo pantalone e si avvicinò pericolosamente a me.
Quando la lama sfiorò il mio fianco, sussultai facendo un balzo dalla parte opposta.
"Cerchiamo la pace, a costo di farvi la guerra" canticchiò.
"Con quattromila baci, Giuda ci avrebbe sterminati" continuò mentre la lama andava leggermente più a fondo.
"Perche spesso chi ti giudica è il primo che poi ti trucida"
"La vita fa schifo, il panorama è bellissimo" disse infine mentre conficcò il coltello nella mia pelle e un urlò abbandonò le mie labbra.

"Sasha... Cosa è successo?" domandò Dylan riportandomi alla realtà.
"Io... Da piccola..." farfugliai.
Tutti i ragazzi che stavano passando in quel momento si fermarono a vedere la scena.
"Non voglio parlarne... Basta, Dylan. Non insistere... ti prego" lo supplicai mentre altre lacrime mi bagnavano il viso. Il mio singhiozzo si fece sentire ancora una volta, mentre mi ripetevo ancora di essere forte e di non farmi vedere debole da nessuno. Avevo già dimostrato di essere debole a poche persone, ma... Ma loro ne avevano approfittato, anche troppo.
"Dai andiamo a casa" mi sussurrò dolcemente all'orecchio, mentre io mi riprendevo cercando di alzarmi con gambe tremanti.
Mi prese per la vita e finalmente mi sentii al sicuro.
Mi sentii al sicuro da quegli insulti, da quelle ferite, dal pianto, dai singhiozzi, dal dolore, dalla cattiveria, dalla violenza, dal male.
Dal mio passato.
Con lui mi sentivo al sicuro dal mio passato.

-spazio me-
CIAO, RAGAZZIII!!!
Allora, vi devo dire un po' di cosucce...
Allora intanto grazie mille per le visualizzazioni perché stanno salendo di giorno in giorno. Mi fa piacere che la storia vi stia piacendo.
Come seconda cosa vi volevo dire che d'ora in poi aggiornerò regolarmente ogni settimana di domenica.
E come terza e ultima cosa vi volevo dire che (anche se siamo lontani da giugno) piano piano gli aggiornamenti saranno sempre di meno perché quest'anno all'esame mi voglio impegnare al massimo. Specialmente perché andrò nel liceo linguistico. Vabbeh... Che vi posso dire?
GRAZIE MILLE PER IL SUPPORTO!💝

Princesses

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