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Dimenticare il passato era una cosa faticosa e impossibile. Non so come Dylan c'era riuscito, ma io non ne avevo le forze e neanche la volontà per superare tutto ciò ne apparteneva al passato. Era una cosa che da una parte mi dava abbastanza fastidio, perché ogni giorno, ogni singolo giorno, dei flashback mi tormentavano, ma dall'altra parte lo tenevo con cura perché... Beh non sapevo neanche io il perché, ma in fondo, in fondo sapevo che il passato sarebbe rimasto come prima. Avevo sempre sognato di vivere in una casa a tre piani con mio marito e con i miei figli, magari un maschio e una femmina, o due gemelli, oppure tre bambini. Non sapevo cosa mi riservasse il futuro, e sinceramente non lo volevo neanche sapere perché sapevo che sarebbe stato doloroso.
Io non avevo nessun futuro.
Io non ero una bambina normale perché, per esempio, l'elementari, si le avevo fatte, ma con delle maestre che mi guardavano con compassione, non lo definirei frequentare una scuola.
Era passata un'intera settimana da quando Dylan mi aveva spinto ad affrontare il passato, solo che io non potevo farci nulla, dopo un po' che ci si prova si arrende.
Ma questo non era da me, anzi. Io volevo combattere, potevo combattere, ma non ne avevo le forze ed energie.
Com'era quel detto? <<volere è potere>>.
Si quel detto aveva assolutamente ragione e io potevo combatterlo, sapevo di farcela, ma non da sola.
Attraversai la strada e per poco non andai a finire addosso a una macchina nera con i finestrini oscurati.
Avevo conosciuto Riley, un'amica di Dylan. Mi stava molto simpatica e la parte più bella è che non c'era bisogno di spiccare parola con lei perché faceva un discorso peggio della Bibbia. Avevo conosciuto Cole, un compagno di squadra di Dylan. Anche lui era molto socievole, l'unico problema è che gli stavano antipatiche le persone che stavano on silenzio per non esprimere le proprie emozioni. Avevo conosciuto Cam, un altro compagno di squadra di Dylan. Oh si, quanto è figo... È il solito puttaniere della scuola e usa le ragazze solo per portarsele a letto. Come Dylan in fondo. Già, avevo scoperto che il mio 'amico' faceva la stessa identica cosa di Cameron. Non me lo sarei mai aspettata da lui, ma è cosi. E a quanto pare voleva darmi dei consigli su come dimenticare il passato cosicché mi sarei fidata molto più di lui. E a quel punto regalargli il mio primo bacio.... o qualcosa di più.
Sentii il cellulare vibrare nella tasca e mi accorsi che era Riley.
"Pronto?" risposi io avvicinando il cellulare all'orecchio.
"Sasha! Dove cavolo sei?" chiese facendomi allontanare il telefono.
"Arrivo" dissi e attaccai.
Era questa la cosa scomoda di avere dei cellulari: che si è obbligati a parlare. Iniziai a correre sotto lo sguardo di disapprovazione delle persone che erano di fretta quanto me.
Quando arrivai a scuola, il giardino era pieno di persone che non conoscevo.
Vidi una mano che si sbracciava e la seguii.
"Ehi, Sasha" mi salutò Dylan mettendomi il braccio sulle spalle.
Gli sorrisi e poi gli sussurrai vicino all'orecchio: "come hai dormito sta notte?"
"E chi ha dormito" rispose ad alta voce rispetto al mio sussurro.
Feci una risatina forzata, in imbarazzo e un po' a disagio.
"Sasha?" urlò un ragazzo biondo.
Ogni mio respiro era un dolore atroce li dove si trovava il petto. Sentivo il respiro cosi pesante che a fatica riuscivo a capire ciò che mi stava succedendo.
Aprii un occhio e vidi davanti a me un ragazzo biondo. Ma non un biondo naturale, quasi come se fosse grigio chiaro. Un grigio innaturale.
"Chi sei?" chiesi in un sussurro cercando di regolarizzare il mio respiro debole.
"Sono un ragazzo che ti aiuterà a curarti. E tu?" chiese con un tono dolce e tranquillo, sorridendomi e facendo spuntare quelle sue fossette deliziose.
"Sasha" risposi ancora dolorante.
"Come mai sei qui?" domandò ancora con i suoi occhi azzurri e curiosi.
Cosa ci faccio qui? Mi domandai mentalmente.
Scossi la testa mentre un piccolo ricordo iniziava ad accendersi nella mia mente.
Ero stata picchiata a sangue.
Chiusi nuovamente gli occhi.
"Stai zitta!"
"Sei solo una nullità!"
"Fuori da casa mia"
"Perché sei mia figlia?"
"Io ti uccido!"
"Scappa prima che ti strozzi"
"Non provare a parlare"
"Sei scema?"
"Ma quanto sei ingenua?"
"Ma sei proprio cattiva..."
"Vuoi che ti picchi?"
"All'angolo!"
"Girati di schiena e guarda il muro"
"Non. Devi. Parlare"
"Ti riempio di schiaffi"
"Ora puoi andare"
"Sei solo una bambina"
"Sei così stupida"
"Volevi scappare?"
"Non provare a toccare il cibo"
"Tu non meriti di vivere!"
"Sei la mia schiava!"
"Manco Dio ti vuole!"
"Prova a dire una sola parola..."
"Prova solo a battere ciglio..."
"In punizione!"
"Fai schifo!"
"Fai veramente molto schifo!"
"Ma chi ti vuole?"
"Fuori da casa mia!"
"Sei solo una piccola bambina indifesa''
"Non sai fare un cazzo!"
"Sei proprio una bella bambina..."
"Vogliamo divertirci?"
"Fai proprio cagare!"
Riaprii gli occhi di scatto mentre il bambino con gli occhi color oceano mi squadrava da cima a fondo. Una strana sensazione si propagò in fondo al mio cuore e nella mia mente.
Mi stava fissando come se fossi la persona più bella del mondo. Come se fossi l'unica presente in quella stanza.
C'eravamo solo io, lui e un milione di farfalle impazzite nel mio stomaco. Come dimenticarsi della propria prima cotta? Io ero innamorata di quel ragazzo con i capelli lisci come la seta che mi incoraggiava a non chiudere gli occhi, ma a lasciarli aperti per paura che io morissi da un momento all'altro.
E forse avrei ceduto se non fosse stato per lui, perché tanto cosa mi rimaneva se restavo viva? Niente: solo un milione di botte al giorno, digiuno per giorni, insulti su insulti.
Non avevo nessuna ragione per restare viva, ma forse quel ragazzino me ne aveva data una. Era solo lui la ragione della mia vita. Le prime cotte non si dimenticano mai, specialmente se ci eravamo innamorati di un pezzo di figo con capelli biondi ossigenati e occhi azzurri.
Il labbro inferiore mi tremò.
"Matthew?" sussurrai.
-spazio me-
PREMETTO CON IL DIRE CHE STO SCRIVENDO COME UNA PAZZA IN QUESTI GIORNI. SONO ARRIVATA A SCRIVERE IL CAPITOLO 13 CHE C'È IL "DYLAN'S POV"!!!
Detto questo, volevo ringraziarvi tantissimo per tutte le visualizzazioni e scusarmi degli errori ortografici!
Buonanotte ❤
Princesses
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