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"Ciao tesoro" disse Tay quando rientrai a casa.
"Ehy" risposi io.
"Mi sembri molto stanca, com'è andata a scuola?" mi domandò.
"Bene" mentii.
Dopo aver finito di mangiare, mi avviai per andare in camera, ma qualcuno bussò alla porta. Scesi dalle scale e andai ad aprire.
"Sasha scusami tanto, non volevo" disse Dylan abbracciandomi con una presa piuttosto stretta. "Ti prometto che ti racconterò tutto ciò che vorrai sapere e tutto il mio passato, ma ti prego non lasciarmi" continuò.
Rimasi sbalordita e lo guardai. Poi quando la bocca decise di parlare, lo guardai.
"Dylan, io non ho mai pensato di lasciarti, mi sono solo sentita esclusa dalla tua vita.." ci ripensai "o per lo meno dalla tua vecchia vita. Penso che dovresti raccontarmi tutto come io ho fatto con te.." risposi.
"Va bene amore ti racconterò tutto d'ora in poi, ci proverò" disse abbracciandomi ancora.
"Vuoi restare qui per cena?" chiese Tay alle mie spalle.
Mi voltai stupita dalla sua mossa: solitamente Tay non faceva queste cose, era molto geloso e protettivo nei miei confronti ed invitare il mio ragazzo a casa mi aveva sconvolta.
"Certo, perché no?" rispose Dylan.
Gli sorrisi e gli aprii la porta.
"Forse la scorsa volta non ci siamo presentati proprio bene, quindi è meglio ricominciare" disse Tay imbarazzato.
"Certo, io sono Dylan" disse il mio ragazzo, porgendo la mano davanti a Tay che gli rispose subito dopo.
"Mary sta sera abbiamo un ospite!"
"Chi?" urlò Mary che stava scendendo le scale.
"Il ragazzo di Sasha"
Dopo che tutti si furono presentati, portai Dylan a fare il giro della casa. Quando avemmo finito, lo portai a vedere la mia stanza.
"Bella stanza" disse Dylan guardandosi intorno. "ma penso che sia più comodo e bello il letto" continuò.
Si tuffò sul letto e il letto fa un rumore strano. Merda.
"Perché ha fatto questo rumore?" chiese il mio ragazzo.
"Ehm non lo so.." dissi io cercando di mostrarmi indifferente.
"No no, ho sentito il rumore di una scatola che si è mossa." Si mise a testa in giù ed allungò il braccio cercando di prendere la mia scatola.
***
Avevo così tanta voglia di dolce, che andai in cucina. Sapevo che non mi era permesso a quell'ora del pomeriggio, ma avevo voglia di Nutella.
Uno scalino fece rumore e sentii mr. Brown che si girava nel letto.
Feci gli altri scalini con la miglior cautela del mondo. O almeno ci provai.
Aprii il cassetto e ci infilai il braccio dentro, cercando quella dannata Nutella.
"Sasha!" urlo mr. Brown
Salii di fretta le scale provando a non far rumore.
"Vieni in camera!" disse.
Mi avvicinai alla porta della sua stanza e aprii la porta. "Questa bambola te la regalo io" disse.
"Grazie.." balbettai.
Allungai il braccio per prendere la bambola ma lui la strinse fra le sue dita.
"Vuoi vedere una cosa?" chiese sedendosi.
Ogni volta che mi domandava ciò, dovevo avere paura.
Scossi la testa in segno di negazione, ma lui se ne fregò.
"Vedi questa bambola? È uguale a te, vedi? Capelli neri, occhi azzurri, magra. È identica a te. Quando l'ho comprata ho pensato che ti sarebbe piaciuta, ma poi ci ho ripensato." allungò il braccio per prendere il coltello che era sul comodino. "Vedi quanto è felice? Tu ora sei felice. Ma se dovesse succedere che tu proverai a scappare di casa, o a mancarmi di rispetto, guarda cosa accadrà."
Iniziò a colpire vicino al petto la bambola. Io mi irrigidii e iniziai a piangere. Mi voltai e scappi in camera mia. Dietro di me sentivo la sonora risata di mr. Brown.
***
"Ma che cosa c'è qua sotto?" Chiese Dylan.
"Nulla" mi affrettai a dire.
Non so come, ma riuscì a prendere la scatola e ad aprirla in 3 secondi.
"Una bambola?" Chiese corrugando la fronte. "Perché hai una bambola in una scatola sotto il letto?"
Evitai il suo sguardo incuriosito e mi morsi il labbro.
"Sasha, come tu vorresti che io parlassi del mio passato, io vorrei che tu facessi altrettanto" disse in tono di rimprovero.
Sapevo che non sapere tutta la verità sul mio passato, lo faceva stare male, perché ci stavo male anche io per il suo passato buio, ma non riuscivo a spiegarlo.
Dopo anni che mi ero trasferita, non c'era nulla da fare: la gola si prosciugò, come sempre.
Mille immagini frullarono nella mia testa, come fossero cartoline.
"Quando sarai pronta mi spiegherai tutto" disse rimettendo la bambola nella scatola per poi lanciarla sotto il letto.
"No, voglio provare a raccontare un pezzo della mia storia" dissi con prontezza.
Dylan sorrise e si mise comodo per ascoltarmi. Poi fece cenno con la mano di sedermi accanto a lui.
"Quando ero piccola, ero maltrattata, o almeno da quello che mi hanno raccontato. Io non ricordo nulla: ero troppo piccola" deglutii. "Così mi portarono in un orfanotrofio. Non sai cosa ho passato lì dentro. Era un inferno.. ci sono stata per 3 anni e mezzo finché una famiglia non decise di adottarmi. Io non vedevo l'ora di andarmene da quel posto, con la consapevolezza che finalmente io sarei stata meglio. Ma non fu così. Ero capitata in una casa di pazzi. Il mio padrone (così si faceva chiamare) ogni weekend chiamava i suoi amici ubriaconi per mandare giù qualche problema. All'inizio non fu così terribile. Insomma tutto il weekend dovevo stare in camera mia chiusa a chiave, ma quello che successe dopo, non riuscii a capirlo neanche io. Lui era triste e sconsolato. Si era lasciato con la ragazza. Così iniziò a bere ogni giorno. Ogni stramaledettisimo giorno. La sua giornata era fatta di alcol, fumo e sfogo su di me. Mi picchiava ogni giorno, appena tornava a casa, mi cercava e poi mi picchiava. Tornò insieme alla sua ex fidanzata, ma le sue abitudini non cambiarono affatto, anzi. Divenne ancora peggio, perché aveva capito che se lui avesse perso lei, lui avrebbe perso tutto. Come già una volta era successo."
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ciao ragazzi, sto passando un periodo un po' duro.. mi sono lasciata con il mio ex ragazzo, ma la sto superando. Non mi da fastidio il fatto che mi abbia lasciata, ma il periodo in cui l'ha fatto. Vi spiegherò tutto appena mi riprenderò un po', ve lo prometto.
Voi come state? Vi sta piacendo la storia?
Grazie per tutto il supporto che mi state dando e per tutti i messaggi che ricevo ogni giorno.. Vi amo davvero tanto! Per qualsiasi cosa io ci sono, ricordatevelo!!
Princesses
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