26
Early morning, she wakes up
Knock, knock, knock on the door
It's time for makeup, perfect smile
It's you they're all waiting for
They go...
"Isn't she lovely, this Hollywood girl?"
And they say...
She's so lucky, she's a star
But she cry, cry, cries in her lonely heart, thinking
If there's nothing missing in my life
Then why do these tears come at night
Lost in an image, in a dream
But there's no one there to wake her up And the world is spinning,
and she keeps on winning
But tell me what happens when it stop?
They go...
"Isn't she lovely, this Hollywood girl?"
And they say...
Isn't she lucky, this Hollywood girl?
She is so lucky, but why does she cry?
If there's nothing missing in her life
Why do tears come at night?
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Perché sentivo questa canzone nella mia testa?
Cercai di aprire gli occhi, ma erano incollate come se ci avessero messo della colla Vinavil tra le palpebre.
"Sasha!" sentii urlare da qualcuno... Dylan.
Tentai di aprire gli occhi per incontrare ancora quegli occhi così profondi.
"Potremmo approfittare di questo momento, Dylan" le disse una voce femminile che subito dopo realizzai che fosse di Jade.
"Stai zitta!" la rimproverò subito Dylan.
La presa sulla mia mano si fece più forte quando vide che stavo cercando di aprire gli occhi delicatamente.
Quando li ebbi aperti cercai subito lo sguardo profondo e scuro di Dylan che ogni volta che lo incontravo sembrava una calamita per i miei occhi.
"Come ti senti?" mi chiese Dylan cercando di sorridermi leggermente, ma sembrava che però che per farlo gli costasse molto.
"Cosa è successo?" chiesi battendo le palpebre fra di loro velocemente, cercando di collegare ciò che era accaduto pochi minuti prima.
Cercai di alzarmi e lentamente ci riuscii senza che la testa mi girasse come una trottola.
"Credo che sia l'ora di andare a dormire, Sasy" mi disse Dylan cercando di sostenermi per non farmi cadere.
Mi sentivo girare la testa come se qualcuno, con delle mani ghiacciate, mi stesse prendendo la testa e sbattendola fortemente su un muro.
Quando arrivammo in camera Dylan mi prese in braccio e mi portò sul letto.
Sembrava fatto di piume.
Mi voltai verso Dylan che era seduto al bordo del letto e gli guardai la schiena: era scolpita e molto allenata.
"Vorresti dormire in questa camera con me?" chiese voltandosi e accendendo un fuoco dentro di me.
"Possiamo?" chiesi e la mia voce assonnata mi stupì da quanto era roca.
"Certo. Perchè no?" chiese facendo spallucce.
Ci pensai e la mia risposta non fu altro che fare su e giù con la testa.
Lui iniziò a togliersi la maglia e subito mi voltai dall'altra parte: non era per il fatto che non apprezzavo vederlo a torso nudo perchè devo ammettere che aveva un corpo tonico da urlo, ma pensavo che volesse fare altro piuttosto che dormire.
"Ehm, la maglia la puoi tenere" dissi con tono basso dato l'imbarazzo che si era creato dentro di me.
"Tranquilla, Sasy, non voglio fare niente. Ho solo caldo" annunciò. Ci credetti poco, ma annuii lo stesso.
"Che è successo prima?" chiese sorridendomi cercando di tranquillizzarmi, ma il suo sorriso non fece altro che farmi venire le farfalle allo stomaco.
Quando si tolse anche i calzini venne vicino a me e mi abbracciò: "non ti metti il pigiama?" chiese.
Mi alzai di malavoglia, staccandomi dal suo abbraccio che mi aveva provocato un leggero rossore alle guance.
Me ne andai in bagno subito dopo aver preso i pigiama e mi guardai allo specchio: avevo le occhiaie sotto agli occhi e i miei capelli sembravano un cespuglio. Sembravo appena uscita da un film horror.
Quando mi cambiai tornai a letto e andai da Dylan che era li ad aspettarmi con le braccia intrecciate dietro la testa.
Mi sdraiai di fianco a lui cercando di non mettermi troppo attaccata a Dylan, ma lui mi prese per i fianchi e mi avvicinai e lui.
Mentre mi abbracciava feci dei respiri profondi cercando di calmarmi, ma fu tutto inutile dato che il mio corpo si irrigidì quando le gambe di Dylan si intrecciarono alle mie.
Riuscii a vedere il suo sorriso nonostante il buio.
"Sai che non devi avere una corazza con me vero?" Chiese cercando di spingermi a parlare.
"Si" sussurrai con voce debole.
"Allora Sasha spiegami, spiega tutto. Devi buttare fuori le tue emozioni"
Scossi la testa: "non sono ancora pronta. Nessuno ancora sa il mio passato e non penso che per ora lo voglia raccontare a qualcuno" dissi.
Lui annuì dicendo: "se avessi bisogno di una mano per rialzarti, devi dirmelo perché se no va a finire che crolli del tutto" disse poi aggiunse subito dopo "E io questo non lo vorrei mai".
Mi girai verso il suo viso guardandolo negli occhi. Così profondi, così scuri. E subito pensai che forse mi amava veramente. Comunque gli occhi che brillavano pensai che ci tenessi davvero a me.
Lo guardai e dissi: "tu sai già tutto di me... Io non ho nient'altro da dire".
Lui mi guardò un po' divertito e disse: "tu che non hai niente da dire? ti tieni sempre tutto dentro Sasha e questo non puoi negarlo".
Sapevo che era così infondo, ma non avevo voglia di parlare né ora né mai. Specialmente con uno che si sentiva con Jade con uno che magari non ci teneva davvero. Non volevo parlare neanche con uno psicologo figuriamoci con un ragazzo che potrebbe in uno schiocco di dita dire a tutti i miei problemi e tutte le mie preoccupazioni a tutta la scuola.
Pensavo fosse bello sfogarsi dicendo le cose alle persone ma non si può mai sapere quello che nascondono sguardo a quello che potrebbe succedere da lì a poco appena sveli un segreto ad una persona.
Annuii e mi girai dall'altra parte per poi addormentarmi in un sonno profondo.
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