21
Vidi un piccolo sorriso farsi strada sul suo volto e subito arrossii. "Tu, cosa?" chiese guardandomi negli occhi, i suoi erano illuminati e così scuri da farmi venire la pelle d'oca. Distolsi lo sguardo e lui accostò girando appena a destra. Poi mi prese il mento fra le mani e i nostri occhi si incrociarono ancora e questa volta rabbrividii. "Cosa hai detto, Sasha?" sorrise leggermente per la mia timidezza.
"Io ti amo" ripetei ancora e arrossii ancora di più quando sul suo volto vidi accendersi uno sguardo brillante. Non lo avevo mai visto così felice e questo mi rincuorò tantissimo. Un'ondata di energia invase le mie vene e sentii una scossa dietro la spina dorsale salire fino al collo provocandomi i brividi. "Sasha, io voglio che tu sia felice e che non ti senta obbligata. Se non ricambi, me ne farò una ragione. Non sei obbligata ad amarmi, hai capito?" mi chiese sempre con quello sguardo che sembrava leggermi dentro. "Sono sicura. Voglio permetterti di amarmi. Ho solo paura di innamorarmi io. Non voglio perdere la fiducia in te, Dylan. Ci conosciamo da poco, ma sembra che le tue mani calde, il tuo respiro, i tuoi occhi penetranti, le tue labbra così morbide e carnose, le conoscessi già" ammisi.
"Vuoi diventare la mia ragazza?" chiese sorridendomi sempre di più, il che mi fece sciogliere il cuore.
"Si" la parola mi uscì dalla bocca prima che potessi rimangiarmela.
"Devo sapere qualcos'altro sul tuo conto?" chiese passando il pollice sul mio labbro inferiore e facendo spostare lo sguardo sulle mie labbra.
"Lo scoprirai più avanti" gli feci la linguaccia, ma lui con i denti me l'afferrò tenendo la presa salda.
"Sei mia" disse non mollando la mia lingua per poi unire le sue labbra alle mie. Il bacio mi fece scoppiare il cuore come nessuno mai.
"Dovremmo andare" sussurrai a un millimetro dalle sue labbra, cercando di riprendere fiato.
"Andiamo allora" rispose lui, ma nessuno dei due era intenzionato a muoversi.
"Sai però prima cosa voglio?" chiesi sorridendogli.
"No" mi fece un piccolo sorriso.
"Voglio che mi baci" affermai.
E unì nuovamente le sue labbra con le mie. Una nuova sensazione si diffuse nel mio stomaco, come se andassi a velocità massima in una discesa infinita.
Ci staccammo e ripartimmo per il nostro interminabile viaggio.
***
"Allora, non voglio intromettermi... Ma perché sei scappata?" domandò Riley alzando un sopracciglio elegantemente.
La guardai in quei occhi verdi e profondi. "volevo solo cambiare aria" dissi giocherellando con la cannuccia e sorridendole, cercando di reprimere uno sbadiglio.
"Come vuoi" alzò gli occhi al cielo con un sorrisetto sulle labbra.
"è successo qualcosa di interessante... Mentre ero via?" chiesi facendo un ghigno sghembo e spalancai la bocca quando vidi le sue guance diventare rosse.
Smisi subito di giocherellare con la cannuccia e appoggiai le mani sul tavolo attirando la sua attenzione, all'istante.
"Io e Cole... Ehm... Dai! Mi metti in imbarazzo così!" disse coprendosi la faccia bordeaux con le mani e a quel punto non potei fare a meno di riderle in faccia per il suo tenero imbarazzo.
"Va bene, va bene.." alzai le mani in segno di resa. "Poi mi racconterai i dettagli" annunciai io.
"Quali dettagli?" chiese una voce alle mie spalle.
"Niente Dylan" si affrettò ad aggiungere Riley leggermente rossa in volto.
"Okay, non mi intrometto" disse prendendo una sedia da un altro tavolo e si sedette a cavalcioni su di essa.
"Allora, gli altri stanno arrivando?" chiesi guardando negli occhi Dylan che non smetteva di fissarmi.
"Stanno prendendo delle cose da mangiare, non chiedermi niente" disse appoggiando le braccia conserte sullo schienale della sedia.
Poi Dylan si spinse verso Riley e le sussurrò qualcosa all'orecchio, ma io sentii comunque. "Finalmente ci siamo fidanzati".
La ragazza spalancò gli occhi e la bocca dallo stupore e subito diventai rossa dall'imbarazzo. "Quando avevi intenzione di dirmelo?!" urlò lei eccitata battendo le mani come una bambina di cinque anni.
"Riley, calma calma. Non..." cercai di fermarla, prima che iniziasse a parlare a vanvera.
"Avrò cinque bei nipotini, diventerò zia! Oddio perché non me lo hai detto prima, Sasha!" proprio per evitare questo, pensai. "Allora sei incinta di quante settimane? Hai fatto il test? L'avete già fatto? Oh mamma lo avete già fatto. Si si. Avrò tre nipotine femmine e due maschi! Che cosa carina avere cinque figli della stessa età! Così passeranno l'infanzia, l'adolescenza e tutto il resto insieme! Che cosa dolce! Ma non pensate che state correndo troppo? Volete già dei figli? E dopo a chi li lasci mentre siete a scuola? Assumete una baby-sitter o..."
"Frena, frena, frena" disse Dylan facendo un gesto strano con la mani, interrompendola.
"Noi non abbiamo ancora fatto niente, men che meno lei è rimasta incinta" annunciò lui scoppiando poi a ridere.
"La cosa sta degenerando" borbottai io. "cerco di mantenere la mia verginità ancora per un po'" dissi io guardando il bicchiere nelle mie mani, imbarazzata.
Riley sputò l'acqua che c'era nel bicchiere. "Sei ancora vergine?!" chiese cercando di non scoppiare a ridere, ma di divertente non c'era niente.
"Si" disse fulminandola con lo sguardo.
"Cosa?!" chiese Dylan stupito quanto Riley.
"Sono ancora vergine" ripetei cercando di non guardare in faccia nessuno dei due.
"Allora, ragazzi, ripartiamo?" chiese Cole davanti a noi.
"Andiamo" rispondemmo tutti.
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