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Tutti immediatamente presero la propria macchina e andarono a casa propria.
Io, nel frattempo cercai il numero per noleggiare un camper perchè sarebbe stato molto più comodo per tutti quanti.
Appena arrivato a casa, feci velocemente le valigie e mi preparai mentalmente per affrontare il padre di Sasha.
Appena fui fuori dalla porta della casa di Sasha, bussai.
"Oh bene, ancora tu eh?" ringhiò l'uomo.
"Sono arrivato fin qui per avere il biglietto che ha scritto sua figlia e devo controllare la sua stanza. Magari ha lasciato qualche impronta" spiegai velocemente torturandomi le mani.
Lo sorpassai e chiesi: "dov'è la sua stanza?".
"Sali le scale prima porta a destra" rispose neanche guardandomi in faccia.
Salii velocemente al secondo piano e mi intrufolai nella stanza.
Il letto era ancora disfatto e c'erano fazzoletti ovunque: sul comodino, sulla scrivania, per terra...
Dio, cosa avevo combinato?
Mi avvicinai al cuscino e vidi che era sporco di nero.
Ma poi vidi qualcosa che avrebbe potuto aiutarmi: il suo tablet.
Lo presi tra le mani e lo esplorai con cautela cercando qualcosa che potesse essere utile per trovarla.
Andai nell'album delle foto e trovai un video.
C'era lei seduta sul letto con un fazzoletto in mano cercando di calmare i singhiozzi instabili, ci volevo essere io vicino a lei dicendole che ci sarei sempre stato.
Guardò l'obbiettivo e fece un respiro profondo.
"Ogni giorno che passa, la mia autostima va sottozero, non riesco a parlare, a ridere, a giocare; a fare tutto ciò che tutti gli esseri umani riescono a fare perché io non sono una persona normale, non sono come gli altri" tirò su col naso "oggi la gente giudica per qualsiasi cosa si faccia: vado in bagno, sei uno sfigato. Non parli, sei muta. Hai uno psicologo, sei un problematico. Tutto ciò che gli altri giudicano non dovrebbe importare, invece a me importa. E perché? Non lo so. Forse dipende dal fatto che... Che forse sono veramente muta, non riesco a parlare se non con Tay e Dylan. Mi stanno aiutando a rialzarmi e ci stanno riuscendo, ma Jade, cavoli, il suo commento mi ha distrutta totalmente. Non riesco più a non pensare che gli altri mi credano muta perciò scapperò di casa. Fuggo dalla realtà. Questo è da vigliacchi e ne sono consapevole, ma non posso farci niente, tutto quello che mi circonda diventa buio e io non voglio far diventare cosi anche Tay e Dylan.
Non voglio, ma scapperò lontano da qui e lontano da... Jade. Tutto ciò che mi circonda diventa sempre nero, scuro come il carbone quindi scappo. E sai dove? Ti do solo un indizio, si a te che stai guardando il video, che sarai Dylan o Tay. Un paio di pattini potresti trovare" e si concluse il video.
Una volta mi aveva detto che da piccola amava pattinare perché glielo aveva insegnato la sua mamma adottiva.
"Okay, allora... Pattini, pista di ghiaccio. Dannazione ci saranno miliardi di piste di ghiaccio al mondo. Come faccio a sapere dov'è?" riflettei.
Il campanello suonò e decisi che era l'ora di andarmene.
Andai giù per le scale e trovai due poliziotti che si stavano accomodando nel salone della casa.
Andai subito fuori prima che mi chiedessero qualcosa perché io avevo fretta. Avevo fretta di cercarla e vederla e abbracciarla e baciarla...
Mi avvicinai alla macchina e andai a recuperare il camper al noleggio.
***
"Ragazzi, dobbiamo partire il prima possibile. Domani mattina, alle sei vi voglio fuori casa ad aspettarmi" annunciai nella chiamata di gruppo.
"Hai trovato qualcosa?" chiese Riley preoccupata e sentii una porta chiudersi.
"Ha lasciato un video nel suo tablet e ha detto che è in una pista di ghiaccio. Cioè l'ha sottointeso" spiegai velocemente mentre misi una maglia nella mia valigia nera.
"Okay, fatemi capire... Lei è in una pista di pattinaggio in chissà quale parte del mondo?" ironizzò Cole.
"Braaavo... Hai capito qualcosa nella tua vita" lo prese in giro Cameron.
"Ragazzi basta, non è il momento di scherzare. La nostra amica è chissà dove e forse anche in pericolo e voi festeggiate perché Cole ha capito qualcosa?" sbottò Riley.
"Okay, calmiamoci tutti. Ora vi spiego cosa ho in mente di fare: domani mattina alle 6 vi voglio tutti fuori la vostra casa, ho prenotato un camper cosi staremo più comodi. Faremo a turni e guideremo io, Cole e Cameron" spiegai cercando di chiudere la valigia.
"Ehy, perché io non posso?" sentii lo sbuffo di Riley.
"Femmine al volante pericolo costante" scherzò Cameron.
"Ah si? Maschi e preservativi, attenzione ai vestiti" ribatté lei seccata.
"Oh, puoi dirlo forte..." dicemmo nello stesso istante io e Cameron mentre Cole scoppiò a ridere.
Sentii suonare il campanello della mia casa e andai subito al piano di sotto per andare ad aprire la porta.
"Ehy" mi saluto salutò Jade.
"J-Jade... Ehm, che ci fai qui?" chiesi senza parole. Non le era bastata la scenata che avevo fatto in cortile?
Vidi che dietro di lei aveva un borsone e due valigie, mentre lei si torturava le mani.
"Ascolta... Io non sapevo che Sasha aveva dei problemi a parlare. Mi spiace averla trattata cosi, se mi avessi avvisata non l'avrei mai offesa" disse con sincerità.
"Pronto? Dylan? Cosa succede?" poi mi ricordai della chiamata telefonica e che ero ancora in linea.
"Un.. Un secondo" balbettai cercando di capire il perché Jade era li.
"Vorresti venire con noi, non è vero?" chiesi facendo un respiro profondo dilatando di poco le narici.
La feci entrare insieme ai suoi bagagli e chiusi la porta alla spalle.
Lei annuì timorosa della mia reazione e io l'abbracciai.
Insomma se voleva venire con noi c'era pure un motivo e il motivo era Sasha. Lei non sapeva ciò che le era successo in passato, perciò non poteva capire come si era sentita e come è stata trattata.
"Va bene" sussurrai vicino al duo orecchio.
Mi staccai da lei e chiusi la conversazione telefonica mentre accarezzavo la vita stretta di Jade.
"Cosa vuoi fare?" bisbigliò.
"Lo sai..." risposi.
La presi per la vita e la feci mettere a cavalcioni su di me. Poi portai a termine il mio lavoro.
-spazio me-
Ciao a tutti, so che questa parte non vi interesserà, ma voglio dirvi quanto sia importante per me Shawn. So che non l'ho mai conosciuto, ma le sue canzoni, il suo sorriso, i suoi occhi, mi hanno aiutato a ridere più spesso. All'inizio ho preso sottogamba questa storia, ma da quando ho capito che Shawn è una persona speciale, ho voluto prenderla più seriamente. Come starete notando anche voi, le visualizzazioni crescono di giorno in giorno e questo mi da la forza di continuare a scrivere. La scrittura è stata da sempre uno sfogo per me, infatti scrivevo il diario segreto (che ho tutt'ora), scrivevo sui polsi delle citazioni che mi piacevano, ma da quando ho scoperto questa app. ho capito sin da subito che il mio mondo sarebbe cambiato al meglio. E infatti così è stato. Adesso quando scrivo ho la forza di sorridere e sentirmi libera da un peso enorme che ho sulle spalle. Tutto questo lo devo a voi. A voi che mi avete dato la forza di continuare, riempendomi di stelline, visualizzazioni e commenti del tutto positivi.
Adesso che vi ho ringraziato con tutto il cuore, volevo avvisarvi che tra poco uscirà il trailer della storia. Contenti? ❤❤
Princesses
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