*4*
Mi precipito nell'autobus che sta per partire.
Delle ragazze mi guardano e ridono.
Senza alcun motivo.
Che strane le ragazze qui.
Cercando di ignorarle mi siedo accanto ad un ragazzo.
"Guarda con chi si è seduta..." mormorano.
Ecco New Orleans.
Chiudo gli occhi e cerco di mantenere la calma ed evitare di piangere.
Questa città non mi sta facendo per niente una buona impressione, da quando sono uscita di casa ho incontrato solo persone arroganti e insopportabili.
Guardo Instagram e vedo le foto dei miei "ex compagni di classe" ridere e fare facce strane. Alcune che si abbracciano, altre che ridono e molte che sorridono.
Mi mancano.
"Arrivati." Dice il ragazzo accanto a me svegliandomi dai miei pensieri..
"Oh si.. vero.." dico facendolo passare.
"Dove ti dirigi?" Chiede alzandosi.
"Gli ha parlato.. ti rendi conto Robby?" Sussura una ragazza tanto da farmi sentire.
Ma chi è questo? Brad Pitt?
"Violet Street 911." Dico confusa dai suoi occhi azzurri.
"Anche io, sai? Andiamo assieme?" chiede.
Distolgo un attimo lo sguardo dietro di me e noto le ragazze nascoste dietro al sedile a origliare la conversazione.
"Si certo!" Sorrido compiaciuta.
Rimangono stupite.
Non faccio a meno di ridere.
"Sei nuova? Non ti ho mai visto prima" dice.
"Si" scendo dall'autobus.
"Nate." Mi porge la mano.
"Jenny" gli sorrido ricambiando il gesto.
"Dove abiti?"
"Ehm..." bene. Non so come si chiama di preciso la via.. figure di merda mode on.
"Abito davanti al negozio Bershka." Riesco a dire dandogli qualche indizio.
"Steet Sunset?"
"Si! Hai fatto centro!" Dico ridendo.
Sono ridicola.
"In quel palazzo bianco con 8 piani?" Chiede.
"Si, io abito all'ultimo."
"davvero? Abitiamo nello stesso palazzo allora!" dice sorridendo.
Rimango sorpesa.
"Davvero?" Non so perchè ma sono sollevata.
Parliamo ancora un pò del più e del meno, fin quando vedo mia madre aspettarmi.
"Wow!! Finalmente c'è l'hai fatta!!! È da più di un'ora che ti aspetto!" dice arrabbiata. La fulmino.
"Coosa?? Ho passato la mattina più brutta della mia vita, avendo a che fare con persone insopportabili, non ho mangiato,e tu mi dici finalmente?" Dico salendo nel taxi.
Mangiamo al Mc Donalds.
"Ti piace?" Dice mia madre per rompere il silenzio.
"Non male." Dico.
"Chi era quel ragazzo, accanto a te prima?" domanda a testa bassa.
Ci avrei scommesso la casa che me lo avrebbe chiesto.
"Si chiama Nate, è un ragazzo che abita nel nostro palazzo, sai?" Le spiego
"Ah si?!" Dice più gasata di me.
Con tutta questa confusione mi sta partendo il mal di testa.
Torniamo a casa e accendo il pc, non vedo l'ora di parlare con il mio ragazzo.
In linea.
Metto in collegamento la webcam ed eccolo!
"Ciao!" dico sorridendo.
"eei." Dice freddo. Rimango delusa.
Non ci siamo sentiti da ieri, non vuole sapere come sto, se sono arrivata... ecc?
"Come stai?" Dico ridendo, sopravvalutando il fatto che sta scrivendo un messaggio sul cellulare,non degnandomi minimamente di uno sguardo.
"Bene." Punto. Bene.
"Anche io sai?" Dico stavolta un pò furiosa.
"Cosa hai fatto di bello in questi giorni?" Chiedo.
"Basket, nuoto, serate con gli amici, pizza, film solite cose."
Stavolta sto zitta, non saró certo io a fargli le domande.
Gli squilla il cellulare, lui si gira per prenderlo e risponde:
"Ehi, ciao! Come stai?, okay, arrivo ciao.." dice chiudendo la chiamata.
"Devo andare ci sentiamo domani."
Dice mettendosi la giacca.
"Si,ciao."
Decido di fare una bella doccia calda per alleviare i pensieri...
Ho la mente in aria. Come se ogni minimo pensiero o un piccolo dubbio affitti un viaggio di sola andata per entrare nella mia mente e ingigantirsi.
Avrei voluto dirgli che non mi era piaciuto il suo comportamento, indifferente, come se non avesse voglia di parlare con me. Ma sono molto stanca, ho voglia di riposare.
Domani mi aspetta una lunga giornata.
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