*12*
Ieri abbiamo passato una serata molto emozionante, è da tanto che non guardavo un film con mia madre.
Mi alzo dal letto e comincio a farmi una bella doccia calda... per rilassarmi un pò e stranamente essendo in ottimo orario, riesco a piastrarmi i capelli e a prepararmi puntualmente.
Grace mi manda un messaggio e mi comunica che dobbiamo incontrarci alla fermata dell'autobus per andare a scuola assieme.
Uscendo dal portone di casa, scendo le scale e mi ritrovo all'ingresso del portone principale la faccia di Cameron che fa di tutto pur di irritarmi.
"Ma perchè me lo ritrovo sempre in mezzo ai piedi?" dico borbottando prendendo un ombrello.
Apro la porta ed esco.
Assieme a lui.
"Sai penso la stessa cosa di te, tranquilla Jerry" dice poco dopo indifferente con le mani in tasca.
Vorrei cambiare immediatamente strada.
Ma ho paura che potrei perdermi,perció cerco di evitarlo.
"Grace!" Dico venendole incontro.
"Jenny, come va?" Il suo sguardo si spegne quando vede Cameron salire sull'autobus.
"Tutto okay?" Dico interrogativa.
"Ehm... si... solo che mi sembra strano che Cameron vada nel nostro bus... di solito lui va in quello dei "vip" come lo definisce il suo gruppetto" dice salendo.
Faccio spallucce e mi siedo con lei.
"Mad?" Domando.
"Lei va nell'altro autobus essendo amica della sorella della strega." Risponde ridendo.
Cameron si trova 3 sedili avanti in più di me e non smetto di guardarlo. Accanto a lui si siede Matt e cominciano ad ascoltare la musica con un solo auricolare.
Arriviamo a scuola e ci sediamo ognuno hai propri posti per iniziare l'ora di arte.
Diciamo che sia l'ora che preferisco.
Si fa tutto tranne che disegnare, si urla si gioca ecc. Peccato soltanto che duri un'ora a settimana.
"Guarda chi c'è... la stronza che ci ha fatto perdere la partita..." dice Charlotte passandomi accanto.
"Dillo al tuo fidanzatino che non guarda dove cammina." dico continuando a disegnare indifferente.
"Lui ci vede benissimo, l'unica persona che qui non ci vede bene sei tu e tua madre che avete fatto le iscrizioni con gli occhi bendati." dice pavoneggiandosi.
"Cosa hai detto?" Dico alzandomi.
"Hai capito benissimo tesoro.." dice e se ne va.
È come un'ape. Appena finisce di pungerti se ne va.
Dalla rabbia dipingo la tela nera e bianca facendo un disegno astratto che non faceva parte dell'attività da svolgere.
Arriva l'ora del pranzo e non ho per niente fame.
"Ehi Jenny come va?" Dice Mad facendomi passare.
"Benino..." dico poco convinta.
aggrotta le sopracciglie.
"La stronzetta colpisce ancora..." dico e lei scoppia in una risata.
"Okay, okay, si tratta di Charlotte?" Dice ridendo.
"E di chi se no?" mangio una patatina.
"Psst..." dice una vocina sotto il tavolo.
"Ma cosa è stato?" dico calciando.
"Ahia!" dice la vocina.
Mi abbasso e vedo Grace guardarmi con gli occhi spalancati mentre si tocca la testa.
"Vi devo dire una cosa! Ora, proprio ora, Kira mi ha detto che nell'aula di Chimica c'è un buffet di dolci, in occasione del tredicesimo anniversario di questa scuola, andiamoci subito!" Dice a bassa voce.
"Credo sia grandioso, ma non capisco perchè tu ce lo stia dicendo sotto il tavolo!" dico ridacchiando.
"Perchè non è accessibile a tutti! Solo i primi 30 che arrivano, dai andiamo..." si alza da sotto il tavolo e ci accompagna nell'aula di chimica.
"Io dovrei essere a diet..." dice Mad ma poi si blocca guardando la fontana di cioccolato davanti ai suoi occhi.
"Forse la dieta potrà aspettare..." dice prendendo un bicchiere per assaporare la cioccolata calda.
"Sbrighiamoci o finirà tutto!"
"Wow, che bello, sei qui..."si lamenta Charlotte togliendomi il muffin dalle mani.
"Puó darsi.." affermo.
"Almeno potevi indossare qualcosa di più elegante dato che è una specie di riunione tra gli studenti popolari. Ma certo tu non puoi capirne perchè non sei una di loro!"
Respiro e cerco di non pensare al fatto di essere una calamita in grado di attirare sempre persone fastidiose attorno a me.
Prendo una Fanta dal tavolo quando qualcuno mi spinge facendomi cadere l'aranciata nel vestito di Charlotte.
"Oh, mio, dio, cosa hai fatto brutta invidiosa!!!!!??????" Urla tanto che tutte le persone presenti nella stanza si girano verso di me.
"Mi dispiace, è stato un incidente."
Mi giustifico quando mi mette in faccia una torta piena di panna.
Sento un "oh" provenire da tutte le persone dietro di me.
"Vuoi la guerra streghetta?" Dico buttandole in faccia un muffin.
"Jenny, contieniti, lasciala perdere.." dice Mad prendendomi per un braccio,ma non la ascolto e nel giro di 2 minuti cominciamo a lanciarci di tutto e di più.
"Mi sa che qui la cosa finisce a schifo.." dice Cam.
Le altre persone vanno anche loro all'avventura e si imbattono nella mischia, tra cui anche Cam e Nash che non fanno altro che ridere.
Più che una battaglia si puó considerare come una vendetta, hai dati fastidio a me? Beccati questa.
La stanza è diventata un manicomio, le sedie a soqquadro e la maggior parte dei dolci nel pavimento.
Tutto un tratto entra la signora delle pulizie.
"Che cosa avete combinato????" Urla isterica.
Silenzio di tomba.
"Bene. Chiunque sia stato ad iniziare avrà una punizione severissima ve lo giuro!" Se ne va sbattendo la porta.
"Sta chiamando la preside Jenny!" di avverte Mad.
"A me non importa,ci sono testimoni altri 29 ragazzi che hanno visto la scena che non sono io la responsabile, ma un'altra persona..." dico a braccia conserte sommersa di panna.
I ragazzi nella stanza sembrano agitati.
"Fossi in te non ne sarei così sicura.... loro sanno che non oseranno incolparmi e credo che la strada per la sospensione sia più vicina a te che a me, cara." dice Charlotte
Quanto la detesto.
Io rimango sconvolta dal potere che puó avere una ragazzina raccomandata.
"Questa è un'ingiustizia!" Dice Mad mettendosi in piedi nella cattedra.
"Non è giusto che debba pagare lei per una cosa che hai scatenato tu!" Aggiunge.
I ragazzi nella stanza sembrano molto disorientati.
"Bene allora facciamo una cosa. Mettiamo non fosse pienamente sua la colpa, voi ragazzi, non le farete avere quel che si merita, perchè ci ha fatto perdere la partita?" Dice spingendo Mad.
Che stronza.
Senza neanche dare agli altri il tempo di aprire bocca che entra il preside.
"Bene non uscirete da qui se voi non mi direte chi è stata/o il colpevole.."
dice in tono serio.
"A voi la parola....." aggiunge poco dopo..........
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