Capitolo 24
Arrivare alle sette davanti il caffè in cui speravo di poter lavorare non fu affatto facile. Dovetti alzarmi alle sei e fare una doccia veloce, poi vestirmi in fretta e partire da casa venti minuti prima per essere puntuale.
Avrei potuto chiedere un passaggio a Tyler, ma quando partii non era ancora tornato dalla sua corsa mattutina, quindi dovetti arrangiarmi.
La cosa più semplice fu ritrovare la strada giusta per arrivare alla caffetteria. Stavo cominciando ad ambientarmi, e a conoscere le strade di Chicago, a almeno quelle che erano più vicine a casa. Ero sempre stata brava ad orientarmi, mi bastava essere in un posto una sola volta e poi riuscivo a ricordarlo nei minimi particolari, diciamo solo che avere una memoria fotografica è un ottimo alleato per ogni situazione che ti può capitare nella vita.
Mi ritrovai davanti il caffè che erano le sette meno cinque, da fuori non si riusciva a capire se dentro ci fosse qualcuno, così provai ad entrare.
-Ah, eccoti qui. Sei in anticipo.- Mi accolse il cassiere del giorno prima con un sorriso. -Allora Sarah, come ti ho già detto ieri, oggi farai semplicemente un turno prova, e se te la caverai bene il posto sarà tuo. Spero che sia tutto chiaro. In fondo non c'è molto da capire.-
-Sì, ho afferrato tutto.- Lo guardai sorridente, anche se non sapevo nemmeno il suo nome.
-Perfetto.- Mi disse prima di sparire dietro una porta, che probabilmente portava alla cucina. Lo sentii gridare qualcosa, e poco dopo tornare seguito da una ragazza. La cameriera del giorno prima.
-Jess, lei è Sarah. Sarah, lei è Jessica, ed è anche la persona che ti illustrerà ogni cosa. Nel caso avessi bisogno di qualcosa chiedi a lei.- Il cassiere fece le presentazioni, eppure mi sembrava strano che non si fosse reso conto che non sapevo ancora come si chiamasse.
Jessica lo guardò sicura di sé. -Adesso puoi anche andare, qui ci penso io.- Lui la prese in parola e sparì nuovamente oltre la porta.
Jessica mi prese sotto bracciò e mi portò a fare un giro del locale. -Stai tranquilla, Emmett sembra un tipo strano e troppo precisino... e in realtà lo è, ma conoscendolo vedrai che è simpatico.- Io le credetti e la seguii, pronta ad assimilare ogni parola e gesto che mi veniva detto o mostrato. Non avevo nessunissima voglia di essere ancora disoccupata.
Grazie all'aiuto di Jessica non ebbi alcun problema, e quando arrivarono i primi clienti mi sentii sicura e mi diressi verso di loro, pronta a servirli.
Stavo prendendo le ordinazioni quando entrò un ragazzo così bello da mozzare il fiato. Fermai per un secondo la mia corsa, lo osservai immobile finché lui non alzò lo sguardo su di me. A quel punto tornai a fare quello che stavo facendo prima, cercando di far finta di niente.
Non avevo tutta questa voglia di andare io a prendere la sua ordinazione, mi sentivo un po' imbarazzata per quello che era successo quando lo avevo visto entrare. Cercai Jessica con lo sguardo, volevo chiederle di andare lei stessa a prendere l'ordinazione dello sconosciuto irresistibile, ma vedendo che era troppo occupata mi arresi.
Mi diressi lentamente verso lo stesso tavolo i cui mi ero sistemata io il giorno precedente. Non mi diede il tempo di arrivare e chiedergli gentilmente se fosse pronto per ordinare, che lui parlò. -Il solito, per favore.- Disse lui tranquillo. Io rimasi interdetta, non sapevo cosa fare. Avrei voluto correre da Jessica e chiederle se lei sapeva cosa prendesse solitamente quel tizio, ma non mi mossi di un solo passo. Non so perché, ma quel ragazzo sembrava incantarmi.
Notando che ero rimasta lì. Impalata, senza aprire bocca, lui alzò lo sguardo verso di me, e un lampo di comprensione sembrò animarlo. -Oh, certo. Scusa. Tu devi essere nuova. Un caffè macchiato con due zollette di zucchero.-
Io afferrai subito il block notes che avevo infilato nella tasca del grembiule e scrissi l'ordinazione, quando alzai nuovamente lo sguardo su di lui, notai qualcosa di strano. Mi stava fissando come qualcuno fissa una persona che ha già visto da qualche parte, ma che non riesce a collegare con un nome. Dopo nemmeno un secondo abbassò lo sguardo e tornò a concentrarsi sul suo giornale.
Mi allontanai come se niente fosse, poi, quando ebbi preparato il suo caffè, glielo portai, e senza pronunciare un sola parola, me ne andai nuovamente.
Mentre continuavo a servire gli altri tavoli, ogni tanto, sbirciavo nella sua direzione. Lo vedevo sempre e soltanto leggere il giornale e bere con calma il caffè. Non osò alzare lo sguardo un'altra volta, almeno finché, poco più tardi, non ripiegò il giornale, lo posò sul tavolo e si diresse alla cassa.
Vedendolo pagare, approfittai del momento per avvicinare Jessica e chiedere qualche informazioni sullo sconosciuto. Lei appena mi vide indicare il ragazzo, sembrò capire. -Oh certo. Viene qui ogni mattina alle otto, puntualissimo come un orologio svizzero, e mezz'ora più tardi si avvia alla cassa per pagare.-
-Tutto qui? Non sai come si chiama? Niente?- Le chiesi io curiosa di sapere di più.
-No. So solo che viene ogni mattina, sempre con un quotidiano con sé, si siede allo stesso tavolo e ordina sempre un caffè macchiato con due zollette di zucchero. Ah, e da quando lavoro qui non l'ho mai visto in compagnia di nessuno. Non è molto socievole, e un tipo alquanto strano. Un paio di volte ho anche provato a scambiare due battute, ma niente.- Sembrava un po' delusa, forse sperava di poter rimediare un appuntamento con lui.
-E da quant'è che va avanti questa storia?-
-Da anni per quanto ne so io.-
Le parole di Jessica mi fecero tornare alla realtà. Tornai a guardarlo, lui ormai stava per andare via, aveva già pagato, ma prima di uscire, lanciò un sguardo verso il locale, e lo spostò finché non incontrò il mio. A quel punto, mi sembrò di vedere un lieve accenno di sorriso spuntargli sulle labbra, prima che sparisse oltre la porta.
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Hello everybody!
Sono tornata con un altro capitolo, so che non è granché, e che non è successo niente di interessante, ma spero comunque che non siate completamente deluse.
Mi chiedevo... voi cosa ne pensate del nuovo lavoro di Sarah? Credete che sia un po' troppo banale?
Comunque sia, spero che commenterete e voterete se il capitolo è stato di vostro gradimento.
Vi saluto! Alla prossima.:)
Ps. Stavo quasi dimenticando. Dedico questo capitolo ad una delle mie migliori amiche, che lo aspetta praticamente da quando ho cominciato a pubblicare il primo capitolo. Greeneyes__
So che non è come ti aspettavi, forse è un po' troppo noioso per te, ma spero ugualmente che almeno un po' possa piacerti, per l'altro capitolo che aspetti tanto, dovrai attendere ancora un po', mi dispiace. Comunque, fammi sapere che ne pensi, ci tengo molto al tuo parere, anche se non ti è piaciuto.
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