Si era precipitato fuori da casa ad una velocità simile che i due ancora dentro non erano riusciti a seguire i suoi movimenti, troppo sbalorditi dal suo gesto inaspettato.

Shota già preoccupato per la reazione avuta prima dal suo compagno, si precipitò fuori per seguirlo, la tessera da eroe provvisorio del ragazzo infilata in tasca dal preside senza che lui se ne accorgesse.

Le strade erano trafficate e per il corvino che le stava percorrendo in macchina, dato che era più lento del verdino e a piedi non riusciva a starci dietro, faticava a destreggiarsi in quel traffico che non faceva altro che rallentarlo.

I clacson suonavano a ripetizione mentre Izuku correva con tutte le sue forze, saltando qua e là dove la folla era troppo concentrata grazi al One For All attivatosi inconsciamente.

"Perché sto correndo?" si chiese mentre cominciava a sentire le urla di terrore e le esplosioni che alle sue orecchie erano inconfondibili, "Mi hanno fatto del male, dovrei solo tornarmene a casa da Shota a passare la serata con lui."

Le gambe ormai erano esili e colpivano il suolo con troppa forza ripercuotendosi sulla schiena che cominciava a dolore.

Il fiato cominciava a bruciargli i polmoni per lo sforzo della corsa, neanche con l'aiuto del One for All riusciva a compensare la mancanza di allenamento che dal giorno in cui aveva abbandonato la scuola aveva abbandonato.

Quando un urlo arrivò alle sue orecchie seguito da un'altra esplosione, solo in quel momento li vide.

Eijirou era a terra che faticava a tenere attivo il quirk mentre Katsuki continuava a far esplodere il sudore dalle sue mani mentre una figura ricurva si avvicinava.

Non era un normale villain che stava attaccando i due ragazzi, ma un nomu. Non ne erano più stati visti da dopo la guerra, quando il governo aveva rinchiuso tutti quelli trovati dopo la sconfitta di All for One.

«Muori.» gridò il biondo sollevandosi da terra grazie al suo quirk per gettarsi contro il mostro in modo che si concentrasse su di lui e non sul ragazzo che respirava pesantemente poco distante. Una grossa ferita a deturpargli l'addome.

L'esplosione colpì in pieno volto il nomu che però non subì alcun danno, anzi spinse in avanti il braccio per afferrare il ragazzo che non aveva avuto la prontezza di spostarsi abbastanza velocemente dopo l'attacco.

Le gambe di Izuku si mossero senza che lui se ne rendesse conto, scagliandosi contro il mostro che si voltò al suono della sua voce.

«Kacchan...» aveva urlato con il pugno già pronto per colpire il villain, il quirk attivo con le mille saette verdi a contornare il suo corpo.

Le sentì ancora prima che lo toccasse, le ossa che si rompevano per la forza del colpo.

Il suo corpo non reggeva più la forza del One for All, ma al momento non importava. L'unica cosa che aveva senso era sconfiggere quel rimasuglio del passato che rischiava di nuovo di portargli via il suo amico d'infanzia.

«Deku...» gemette Katsuki che era stato lanciato lontano quando il nomu aveva visto la nuova minaccia che gli stava correndo appresso.

Era atterrato vicino al suo compagno che lo aveva coperto con il suo corpo quando l'onda d'urto si era propagata dal verdino dopo il suo colpo.

I detriti volarono da tutte le parti, arrivando fino ad una macchina che miracolosamente era riuscita a giungere fino allo spiazzo in cui si stava svolgendo lo scontro.

Shota scese dalla macchina con in mano la valigetta con il costume del suo compagno che continuava a colpire il mostro nonostante le ferite evidenti che continuavano a comparire ad ogni movimento.

«Izuku...» urlò il corvino facendo capire al ragazzo che era arrivato.

«Shota, bloccalo.» disse semplicemente mentre cercava di imprigionarlo con le fruste nere, ma la sua forza sovrumana rendeva il compito impossibile.

Il quirk del sensei si attivò, privando per la maggior parte il villain dei suoi quirk, compresa la forza che si ridusse della metà, permettendo al verdino di immobilizzarlo.

Altri eroi accorsero in loro soccorso, anche la polizia arrivò con un paio di manette che permettevano di sopprimere i quirk.

Qualcuno riuscì a stordire del tutto il nomu grazie ad un quirk di tipo sonnifero, permettendo al verdino di accasciarsi contro il petto del suo compagno che era corso in suo aiuto.

«Sei stato fantastico, ma hai esagerato di nuovo.» disse Shota con un mezzo sorriso sulle labbra.

«Proprio come ai vecchi tempi.» rispose Izuku beandosi del calore del maggiore che lo stava cullando mentre aspettavano i soccorsi.

«Sì, proprio come ai vecchi tempi.»