Seconda parte Capitolo 5
Nuova parte del quinto capitolo.
Buona Lettura.
Lasciate voto e commento.
***********************
"Sono qui, vai, parla.", me lo dice appena entro, ma non mi guarda negli occhi, il suo sguardo è vago come se volesse evitarmi. Perché?
"Jack, io voglio parlarti.." gli dico quasi supplicando..
"E ti ho appena detto di parlare!" alza leggermente la voce quasi infastidito che io voglia parlargli.
So che è deluso, amareggiato, triste, non l'avevo mai visto così, questa situazione sembra averlo cambiato non solo dentro, ma anche fuori. Alla vista sembra molto stanco, la pelle è pallida, più del solito, il suo viso è spento. Devo mettercela tutta affinché lui si fidi nuovamente di me. Gli darò tutto l'amore che non ho potuto dimostrargli in questo periodo, se lo merita, più di me.
"Jack, ascoltami. Guardami negli occhi, ho bisogno di loro per prendere la forza che mi manca in questo momento.." lo supplico, ma lui continua a fissare il soffitto come se stesse cercando qualcosa di interessante, infischiandosene di me, e di cosa gli sto per dire. Con le mani prendo il suo viso. Al tatto sento la pelle molto secca e sento anche la ricrescita della barba sulle guance, ma lui sposta la testa per farmi capire che non vuole essere toccato. Questa sarà un'impresa. Devo mettercela tutta, devo metterci tutto l'amore che provo.
"Jack, ok, hai ragione ad essere arrabbiato con me. Lo so, hai perfettamente ragione. Sono una stupida, perdonami. Non so cosa mi sia successo, la paura, i dubbi erano diventati più grandi dell'amore che mi davi. Stavo annegando nei ricordi, nella paura di dimenticarti, nei dubbi che ogni giorno crescevano sempre di più. Jack, amore mio, perdonami, davvero. Non ho mai pensato di farti soffrire, non te lo meriti." gli dico quasi piangendo, intanto mi sono messa in ginocchio dinnanzi a lui con le mani sulle sue ginocchia. Vorrei fissare i suoi occhi, ma ha lo sguardo rivolto verso il basso. Si sta mordendo il labbro, e gli tremano le mani e con l'indice sinistro si asciuga le lacrime. Speriamo abbia capito.
"Jack, mi stai ascoltando? Dimmi qualcosa, ti prego. Non ce la faccio più. Due settimane senza tue notizie, senza te, senza le tue mani.." provo a baciarlo, ma si sposta nuovamente e vedo il suo viso inondato dalle lacrime, gli occhi rossi e le mani sudate. Si alza dal letto preso dalla disperazione e si mette le mani nei capelli
"Hai idea di quanto mi sia disperato in queste due settimane? Non credo proprio! Hai idea di quanto tu mi abbia fatto soffrire? Tu, colei che mi ha sempre fatto del bene, che mi hai portato a vedere con i miei stessi occhi cosa significa amare, tu che con le tue stesse mani mi hai insegnato a rendermi forte, proprio tu mi hai abbandonato quando avevo bisogno di te. Al diavolo le tue paure e i tuoi dubbi! Dov'eri quando io avevo bisogno di te?! Dov'eri queste due settim..." lo interrompo presa dal dolore e dalle parole forti..
"Ho pianto! Mi sono disperata per te! Per i miei maledetti dubbi, le mie paura insensate. Tutto insensato, una mia insicurezza ha fatto scatenare questo putiferio." sospiro e aspiro un po' d'aria, qui fa parecchio freddo, è notte fonda e la finestra è spalancata al massimo.
"E questi dubbi ora che fine hanno fatto?" mi domanda mentre si asciuga le lacrime sul viso.
"Questi dubbi hanno smesso di esistere, forse non sono mai esistiti. Forse era una mia paura. Forse avevo solo paura ad amare, ad ammettere a me stessa che sono in grado di amare, di amarti, più di quanto immaginavo." gli rispondo a volto basso, non voglio che lui mi guardi, mi vergogno troppo.
"Posso sapere perché sono spariti questi dubbi?"me lo domanda avvicinandosi verso di me.
"Perché..perc.. Perché ti amo! E non voglio soffrire più. Se ci amiamo perché dobbiamo soffrire? Jack so di averti delusa, ma perdonami, può capitare a tutti. So di aver reagito male, so di aver sbagliato tutto, ma l'unica cosa giusta che so di aver fatto, è stata quella di amarti." lo abbraccio più che posso sprofondando il mio dolore nelle sue braccia.
"Jack, ti amo."
"Non posso negarlo, non posso nasconderlo. Sarei bugiardo se ti dicessi che non m'importa più di te."me lo dice con il suo solito sorriso, anzi, forse ora è ancora più bello. Quel suo sorriso simile alla neve che si sta posando per le strade. Così puro, così freddo.
Le sue labbra si sono impadronite di me, della mia bocca e non posso fare altro che sottostare al loro volere, un volere piacevole, un sussulto al piacere. Quanto mi sono mancati i tuoi baci. Sento sul viso il suo respiro ghiacciato, tanto quanto questo vento, oserei dire che mi riscalda, anche se sembra strano. Mi adagia sul letto come una foglia appena caduta da un albero e mi guarda dicendomi "Era ora che mangiassi un po'. Chissà che sapore avrà la tua pelle." sorrido appena lo dice e inizia a togliermi il maglione. I miei occhi stanchi si concedono completamente al suo corpo, ma lui si avvicina all'orecchio e mi sussura
"Ehi, stanotte voglio dormire con te. Basta che mi abbracci e tutto andrà bene." mi da un bacio sul naso e poggia la sua testa sulla mia spalla.
Non desideravo altro che dormire con lui stanotte, finalmente dopo tanto dormirò con la consapevolezza di svegliarmi e trovare lui che mi guarda.
***********************
Che ne pensate? Finalmente i due si sono riuniti, ma non starei molto tranquillo se fossi in voi. Non tutto quello che viene descritto è davvero accaduto..
**********************
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro