Capitolo 2 revisionato.
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Svegliarsi durante la notte non è molto vantaggioso. Perdere tutto il sonno arretrato non è vantaggioso per niente. Stanotte però non riesco a dormire, Jack è qui con me e dorme profondamente. Vorrei tanto essere al suo posto adesso, vorrei dormire e dalla faccoa direi anche che è spensierato. Le temperature finalmente si sono abbassate, era ora visto che tra poco arriverà Natale. Un po' di neve non guasterebbe a nessuno, no? Esco dal letto e mi affaccio dalla finestra che si trova nella stanza; fa un po' freddo lo ammetto, ma non mi dispiace tanto.  Mi sento molto nervosa e non so nemmeno il motivo. Mi sento molto strana, vorrei capire cosa mi stia prendendo ultimamente. Sento squillare improvvisamente un telefono e mi precipito più che posso per recuperarlo, visto che per poco non fa svegliare Jack. È il mio, è la telefonata che stavo aspettando:
"Ehi, ciao. Non ti sembra un po' tardi per chiamare?" rido come una scema e continuo a conversare per più di un ora fino a quando Jack non si sveglia:
"Lara? Dove sei?" domanda quasi gridando
"Fammi chiudere, ciao. Domani parliamo." sussurro e chiudo la chiamata.
"Si, arrivo. Ero giù per prendere qualcosa da bere." rispondo a Jack.
Appena arrivata in camera, Jack é ancora sveglio. È molto carino da parte sua preoccuparsi per me, però a volte sa essere pensate.
"Scusami, avevo sete e sono scesa per bere un po'." mi giustifico.
"Tranquilla. Come mai sei scesa fino in cucina, quando avevi una bottiglia sul comodino?" mi chiede quasi scherzando, come se sapesse che gli avevo mentito.
"Ah, scusami. Era buio e non ci ho fatto caso. Perdonami, amore." e lo bacio per fargli capire che è tutto tranquillo e che non deve preoccuparsi di niente.
Mi sorride e continua a dormire.
Finalmente si è addormentato, non sopporto quando cerca di sapere tutto. È la mia vita e me la gestisco io.
È tardissimo, è meglio che mi metta a dormire se non voglio essere così scontrosa anche domani mattina.

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Sfogliate per leggere la seconda parte.