Una settimana dopo iniziò il serale. Quando arrivi ad un punto così non riesci a realizzare la cosa, sei in quel posto strano che guardavi da casa sognando con poche speranze di esserci un giorno. Comunque eravamo tutti concentratissimi sulla prima puntata, pur provando migliaia di emozioni.
Uno di questi giorni mi trovavo in casetta dai blu e mi diressi verso la camera. Entrai e vidi l'amore mio che dormiva con le cuffie alle orecchie e con dei fogli sul letto. Mi sdraiai vicino a lui, guardai il suo viso e gli accarezzai il ciuffo. Poi, lentamente, lo baciai sulla sua bocca sottile mentre ancora lui era nel suo mondo. Mi staccai dalle sue labbra, lui aprì gli occhi e mi sorrise dolcemente.

"Buongiorno", disse stiracchiandosi.

"Amore mio, sono le cinque del pomeriggio" scherzai con lui.

Eravamo soli in camera, così aproffitai per parlargli di un discorso che era rimasto in sospeso

"Ale, quella sera... nella hall dell'hotel... io non stavo dormendo, e ti ho ascoltato..."

"Ma dai davvero? "

"Sì... è successo qualcosa a tua sorella Ale?"

"Vedi... è difficile. Tre anni fa è stata vittima di un incidente, purtroppo è stata danneggiata gravemente alla schiena, e ora è paralizzata... prima di venire ad Amici le cose non stavano andando per niente bene, e niente, tu me la ricordi così tanto, e mi sono sfogato..."

"Dai, vieni qui" , lo abbracciai, nascondendo il mio viso nel suo petto.

"Mi dispiace, mi dispiace tantissimo... tu come stai?"

"Eh... io sto. Sei arrivata tu ed hai scombussolato la vita completamente. Ho subito pensato che mi saresti stata vicina, e sicuramente ora sto meglio"

"Io ci sarò sempre per te", affermai.

"Perché tu sei il mio infinito", mi disse.

"Noi siamo infinito", precisai io, abbracciandolo ancora più forte.

Mi strinse a sè, buttandomi sul letto. Mi accarezzò con delicatezza la gamba, mentre mi baciava con tutto il suo amore.

"Sei stanco?"

"Sì, tanto"

"Dai, alziamoci e andiamo in sala 2, ho una sorpresa per te".

"Che cos'è?"

"Sorpresina, tu vieni e basta".