capitolo 10
Così tornammo al residence, sicuri che un giorno saremo stati insieme.
"Notte principessa, ti aspetto", disse lasciandomi un piccolo bacio a stampo davanti alla mia stanza.
Ovviamente ho dovuto subito raccontare tutto a Chiara e Klaudia, che erano entusiaste.
Nei giorni seguenti facemmo finta di niente, sui social giravano già le prime voci, ma non stavamo ufficialmente insieme.
Intanto era iniziata la vera e propria corsa al serale, e quest'anno c'è stata una novità pazzesca. I professori del banco di canto avrebbero scelto uno degli alunni che secondo loro avesse avuto più talento e sarebbe stato una specie di "jolly", che avrebbe cantato sia coi bianchi che con i blu, e sarebbe stata seguita da importanti manager fino alla finale, e nel caso tutti fossero stati d'accordo avrebbe avuto un contratto con una casa discografica molto importante e sarebbe partito per un mese a Londra per aprire i concerti di Ed Sheeran. Cazzo. LONDRA. ED. Dovevo farcela. Mi misi a studiare come una matta, era il mio sogno. Intanto i DJ si trovavano in serie difficoltà con Rudy, che gli assegnò la maglia nera, il che vuol dire che sarebbero stati esaminati e avrebbero rischiato di uscire dalla trasmissione. No. Non ora.
Comunque ero felicissima perché quest' anno i direttori artistici erano Emma per i bianchi ed Elisa per i blu, e loro avrebbero sostenuto gli esami agli altri in caso di maglia nera.
Sia io che Alessio saremmo stati giudicati durante la puntata del sabato successiva, e non avevamo fatto altro che studiare come matti.
Uno di questi giorni Alex si avvicinò a me, e mi si sedette vicino sul divano abbracciandomi e disse:
"Sei stanca vero?"
Annuì togliendomi le cuffie.
"Ascolta ora devi far capire a tutti chi è Isabella, dimostra qual è il tuo scopo e mostra il tuo carattere al meglio, andrà benissimo ne sono sicuro. Allora, come ti definiresti?"
"Io ho la sindrome di Wendy, sono una bambina che vorrebbe giocare sempre, ma so che bisogna crescere e sono pronta a prendermi delle responsabilità".
"Allora all'esame fai capire questo ai professori. Ci riuscirai"
Era fantastico, riusciva a capire sempre ciò di cui avevo bisogno. E ora avrei lottato per me e per lui. So che mi amava, e sperava che io diventassi la novità di quest'anno, e io volevo farlo anche per me.
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