5
-A sta sera.- Travis mi sorride appoggiato al muretto, all'ingresso della scuola.
Annuisco sorridendo e lo saluto con la mano.
Mentre mi avvio verso casa, racconto di Travis a Paul.
Mi avvisa delle sue conquiste e, in sostanza della sua reputazione qui.
-La sua ex è stata Jessica, una troia di quelle che non puoi immaginare, o perlomeno lo è diventata dopo che lui l'ha lasciata.
Poi...che posso dirti- porta una mano al mento- Sulla famiglia non si sa molto, se non che i genitori sono due infermieri in un ospedale fuori città. E che ha un fratello più piccolo.
-Uuu, interessante.-annuisco mentre salgo le tre scalette di casa.
-Devo andare, grazie delle informazioni- dico ridendo.
-E di cosa?- dice alzando le spalle-Anzi se ti servono su qualcun altro ricordati che ci sono. - dice facendomi l'occhiolino.
-Ciao- dico alzando la mano.
-A domani.
[...]
L'orologio riportato dal Tg segna le
5:47.
Mi alzo in preda al panico:
-Oddio, devo prepararmi.- urlo a me stessa.
Dopo aver fatto un inutile giretto sala-cucina cambio canale e metto un po' di musica.
Salgo in camera e controllo che top e pantaloncini siano al loro posto.
Mi faccio una doccia, mentre penso al fatto che stia per uscire con un ragazzo che conosco da un giorno:
-Che scema, avrei dovuto dire di no.
Mentre esco sento la porta sbattere:
-Tay?-Urlo sovrastando la musica.
-Cami, dove sei?-Risponde spegnendo la musica.
-Daiii, in bagno- Protesto.
Entra facendo uscire il vapore:
-Allora? Pronta?
-Non direi proprio- dico indicandomi in mutande e reggiseno.
-Hahaha vado in sala.
-Dove sei stata?
-Da Lisa.- dice alzando le spalle.
[...]
Mi guardo un'altra volta allo specchio per controllare il look, accompagnato da un semplice rossetto rosa scuro e mascara.
Mi spruzzo un po' di profumo e scendo sotto, inciampando per via delle zeppe nere slacciate.
-Tutto bene ?- Mi chiede preoccupata Tay, sbucando dalla sua camera.
-Hahah si si.- dico alzando una gamba per far vedere le scarpe.
-Posso immaginare le figure di merda di sta sera.- mi canzona divertita.
-Ah ah- rido ironicamente mostrando il dito medio.
Mi siedo sul divano e allaccio le scarpe.
Finalmente eccolo, il trillo del campanello che stavo aspettando da ore.
Faccio un respiro profondo, afferro un giubbettino nero e apro il portone, sorridente.
-Wow- afferma sorridendo.
-Graz...
-Dacci dentro Cami!- urla mia sorella dalla sua camera, interrompendomi.
Eccola, la prima figura di merda:
-Grazie Tay, grazie.-Le rispondo imbarazzata.
-Scusa.- dico scendendo le scalette.
-Tranquilla hahahah.- mi sorride- Con il fatto che andiamo in moto siamo pari- Continua facendomi l'occhiolino.
Mi porge un casco e rimango un secondo scettica.
La camicia bianca che indossa e la moto a cui si è appena appoggiato lo rendono ancora più bello, perfetto.
Insomma, sono stata fortunata a non aver messo un vastito, altrimenti in moto avrei mostrato la mia biancheria a tutti.
-Non avrai mica paura?-dice indossando il casco.
-No no.- In realtà sono piuttosto terrorizzata.
Indosso il casco giallo e nero, cercando di allacciarlo.
Impreco sottovoce e Travis ride avvicinandosi:
-Aspetta, faccio io- dice con la voce ovattata dal casco.
Me lo allaccia, lasciandomi una scarica di brividi ovunque.
Torna alla moto e si siede, con una facilità soprannaturale.
Stringo i pugni.
"Ok, non deve essere difficile...niente figuracce" dico riducendo la voce ad un sussurro.
Mi avvicino, rigida e cerco di portare la gamba dall'altra parte della sella, in un tentativo che fa ridere Cam.
Sospiro, quando finalmente mi siedo:
-Dove mi tengo?- chiedo tastando sotto la sella per trovare le tanto desiderate maniglie.
-A me.-Dice sicuro.
-Non ci sono le maniglie? -Dico insicura.
-Maniglie? Ah sì, ma non sono molto sicure.-dice mentre si gira a guardarmi con sguardo canzonatorio.
-Okkaaay.-Dico ridendo.-Non andare troppo veloce.
Metto le mani sui suoi fianchi.
-Ceerto- dice prolungando la parola troppo al lungo.
Mette in moto e prende le mie mani portandosele sulla pancia.
-Seriamente.Travis.
-Ti piacerà.
Non riesco a ribattere che siamo già in strada.
L'aria mi batte sul collo fastidiosamente, così avvicino il mio corpo al suo, per proteggermi.
I lampioni corrono velocemente intorno a me.
Ci allontaniamo dalla periferia e entriamo in città, accogliendo gli alti palazzi illuminati.
Le prime curve sono drastiche, ma più mi stringo a lui, più il tempo passa, più mi rilasso.
Comincio ad abituarmi a guardare il paesaggio scorrere così velocemente, tra auto, luci e suoni.
La strada si fa più stretta ed entriamo in un vicolo.
Riconosco il Pub, e le moto parcheggiate lì davanti.
[...]
-Non possiamo cambiare pub?
-No!-dice ridendo Travis.
Mi afferra una mano e mi trascina all'ingresso.
-Ormai è troppo tardi.Avresti dovuto pensarci prima.
Sospiro arresa:
-Ah, non credere a niente di quello che ti dicono. -affermo seria.
Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro