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Ad un tratto torno a pensare al fatto che sono in ritardo e divento seria...
Comincio a correre verso la mia classe, o perlomeno quella che pensavo fosse la mia.
Sussulto di nuovo quando il ragazzo mi prende per le spalle e mi blocca.
Io cerco di liberarmi dalla sua presa :
-Sono in ritardo! Per favore!
Tenendomi sempre per le spalle, mi fa girare verso una porta con la scritta: Riunione primo anno.
-Devi andare di là.
Dal suo tono di voce capisco che sta sorridendo.
-Il primo giorno i nuovi studenti sono tenuti a partecipare all'assemblea per le matricole.
Lo dice indicando l'aula davanti a noi.
Mi tiene sempre stretta.
Ha una presa forte che mi mette i brividi. Le sue mani calde sono tra il mio collo e le spalle.
-Vale anche per quelli che non sono al primo anno?- chiedo.
-Ah, quindi sei nuova, a che anno sei?
Imbarazzata gli scivolo tra le braccia e vado verso l'aula.
-Al quarto.Grazie.-dico mentre entro in classe.
La prima ora di assemblea passa molto lentamente. Ci spiegano come fare se si è in ritardo (non ho potuto non ascoltare questa parte, sono certa che mi servirà), dove si cambiano gli orari e altra roba varia.
Cerco di stare concentrata perché mi serviranno informazioni, ma non ci riesco.
Penso a quando ricontrerò quel ragazzo.
Ripenso ai suoi occhi sorridenti, il suo ampio torace e i capelli castani piu corti ai lati e lasciati ricadere in un ciuffo castano sopra.
Finita la prima ora leggo il programma che ci hanno consegnato.
Adesso ho un ora buca e decido di andare in cortile e ambientarmi un po'.
Noto che ci sono più studenti lì che dentro la scuola, non me ne stupisco.
Nonostante questa non sia una scuola molto grande ci sono tutte le categorie di studenti : i secchioni, gli stronzi e quelli simpatici, le troie, i solari, i delinquenti...
Nonostante fossi super eccitata di conoscere persone nuove, mi limito a sorridere.
Per ora ho fatto già una bella figuraccia, mi basta quella.
Mi siedo e comincio a chattare con Tay.
Le dico che è successo un macello ma la lascio sulle spine.
Lei mi avvisa che domani mattina sarebbe andata a prendere all'aeroporto Thomas, il suo ragazzo.
Sono fidanzati da un'annatto ormai, da quando io lo ero con il suo amico, Jake.
Non è durata molto, in quanto nessuno dei due provava chissà quale sentimento specisle.
Eppure loro si erano piaciuti e non poco, allora avevano cominciato e sentirsi e da allora non erano più riusciti a separarsi.
Così, quando un mesetto fa lui era partito per lavoro, lei era distrutta, anche se fortunatamente si è ripresa e ha continuato ad essere la sorellina di sempre.
E io ero rimasta single, anche se non mi lamentavo delle attenzioni dei ragazzi della mia vecchia scuola nel Michigan.
Quell'ora di libertà passa troppo velocemente, saluto Tay e torno dentro.
Mi sorpendo di non aver incontrato di nuovo quel ragazzo, ma mi concentro sul programma che ho in mano:
-Ok, ora ho...-Sussurro a me stessa leggendo il fascicolo.
Non faccio in tempo a finire, che con la coda dell'occhio lo noto appoggiato alla parete.
È con un paio di amici, sempre bellissimi.
Vicino a loro una bionda ammicca in sua direzione, lui ricambia con un sorriso malizioso.
Forse riesco a scamparmela, accellero il passo e peggioro la situazione.
Lui si gira e mi vede, sorride alzando la mano a mo'di saluto.
Io gli lancio un sorrisetto forzato e mi dirigo verso l'aula di storia.
Lo vedo staccarsi dal muro, sorpassare la bionda e avvicinarsi alle mie spalle:
-Ehi, non mi hai detto il tuo nome.
Decido di smettere di ignorarlo e mi giro e gli sorrido:
-Piacere, Camille, ma preferisco Cami- Mi presento porgendogli la mano.
-Camille...Mi piace.
Divento paonazza.
Mi vede arrossire e stringe la mia mano rimasta a mezz'aria:
-Travis.
"Travis, proprio un nome da figo"Penso tra me stessa e subito me ne vergognio.
Guarda la classe davanti a noi e corruca la fronte, poi il suo sguardo torna su di me:
-Storia? Non pensavo ci fosse ancora chi va a lezione di storia.-dice ridendo
-Bhe non penso mi regalino i voti.-Ribatto schietta.
-Dai salta questa volta.
-Hahah non posso permettermelo, oggi è la prima lezione.
-Dai, per favore. Hai detto di essere nuova, ti faccio fare un giro della scuola.
-Si sono nuova, ma non posso davvero, fino a poco fa non sapevo neanche il tuo nome.
-Appunto. Voglio conoscerti.- come lo dice il mio cervello va in fiamme.
-Hahah me?
-Sì, voglio conoscere te, Camille.
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