17: On The Shore
-Dovevo portarmi dietro un sacchetto.- commentò Childe, mentre raccoglieva la quindicesima conchiglia del giorno, chinandosi sulla sabbia. Erano passati soltanto pochi minuti da quando erano usciti dalla grotta e Childe aveva finito di
raccontargli dell'abyss e del suo passato, ma a Zhongli sembrava già una persona diversa, più libera e spensierata. Era come se, confessandogli quei segreti, si fosse liberato da una delle maschere più pesanti che era solito indossare. Dopo essersi scrollato via di dosso una cappa di dolorosi ricordi, Childe ora vagava per la spiaggia con i piedi immersi nell'acqua bassa, lo sguardo più sicuro e rasserenato.
Zhongli era totalmente grato di quanta fiducia Childe avesse risposto nelle proprie mani durante quei racconti, così come era consapevole del perché ora sembrasse più a suo agio di fianco a lui. Gli era capitata la stessa cosa soltanto poche ore prima, quando gli aveva parlato di Guizhong e aveva ricevuto la sua attenzione e il suo supporto: si sentiva meno costretto a fingere, meno trattenuto dalle catene invisibili del proprio passato.
Ormai il sole stava iniziando a tramontare: l’acqua rifletteva le sfumature scarlatte del cielo e Childe era completamente illuminato da alcuni raggi dorati, i capelli scompigliati dal vento come onde dell'oceano.
C'erano almeno dieci tipi di piante e cristalli diversi, intorno al Fatui, eppure Zhongli, per qualche istante, non poté che concentrare la propria attenzione soltanto sulla sua figura, sul modo in cui il suo volto si era totalmente disteso e i suoi occhi si erano fatti più gentili. Avrebbe voluto che fosse più semplice abbassare lo sguardo, ma era difficile imporsi di rinunciare alla felicità che iniziava a provare anche soltanto guardandolo, una sensazione di sollievo che lo invadeva nell'animo e di cui non riusciva più a privarsi.
Avrebbe voluto che Childe restasse a quel modo per sempre, libero dai demoni che lo perseguitavano. Gli si era stretto il cuore quando aveva percepito la forza del suo abbraccio alla fine del suo racconto, e si era scostato malvolentieri, quasi avesse temuto di non poterlo più proteggere una volta tornato lonfano da lui. Zhongli non riusciva ancora a credere che il Fatui avesse affrontato un luogo pericoloso come l'abyss praticamente da solo, per addirittura tre mesi, e gli sembrava quasi miracoloso che Childe fosse ancora lì, in mezzo agli umani.
-Ti serve una mano a portarle?- domandò Zhongli, avvicinandosi a lui senza però ancora chinarsi.
-Penso di farcela, aspetta.. - rispose Childe, frugando nelle tasche per valutare quanto spazio ancora avesse. Per un attimo dovette estrarre la noctilucous jade, e a Zhongli non sfuggì la premura con cui la trasferì nell'altra tasca, lanciandogli uno sguardo quasi affettuoso. Aveva preso realmente a cuore il paragone che Zhongli aveva fatto tra lui e quella pietra, e il Dio non poté che esserne felice.
-Ecco fatto!- disse Childe, sistemate le conchiglie, rialzandosi in piedi e tornando a camminare al fianco di Zhongli, rivolgendogli lo sguardo. -Per che ora pensavi di tornare?-
-Non ho particolari impegni per stasera, quindi decidi pure tu. Devi lavorare?- domandò Zhongli, educatamente.
-Ho una riunione dopo cena con Signora e gli altri, verso le nove. Dobbiamo valutare il bilancio degli affari. Uno sballo, guarda, non puoi capire!!- rispose Childe, tradendo una nota di insofferenza nel tono di voce. -Però i teleport sono veloci, quindi.. posso restare ancora un paio d'ore, anche se vorrei fermarmi di più. Questo posto è proprio figo.-
Zhongli non stentava a crederlo: anche lui sarebbe andato avanti a camminare per ore insieme a Childe, cullato dal suono delle onde e dall'aria fresca sul viso che accompagnava i loro passi.
-Possiamo tornare qui un'altra , non preoccuparti. - lo rassicuró, lanciando un'occhiata di fronte a sé per valutare quanto fossero distanti dalle borse. Zhongli non aveva lasciato dentro nulla di prezioso, ma iniziava a sentire il freddo del vento sulla pelle ancora scoperta. -Se ti fa piacere. Non voglio rapirti e metterti nei guai.- aggiunse, accennando un sorriso divertito.
Childe tacque per un istante, finendo di riporre le conchiglie nelle tasche e camminando al suo fianco, scuotendo il capo con una breve risata. -Non puoi rapirmi se sono consenziente. Mi piace passare del tempo con te.-
Zhongli non poté fare a meno di ampliare il sorriso; mentre stava pensando a come replicare, dovette però interrompersi, sentendo delle voci familiari vicino a loro.
Vicino al bagnasciuga, in prossimità di alcuni scogli, c'erano sedute Ningguang e Beidou, impegnate in una partita di scacchi. Avevano disposto un tavolino pieghevole di fronte a loro, e Ningguang aveva lo sguardo concentrato sul gioco, elegantemente accomodata su una poltroncina pieghevole. Beidou, invece, era seduta su un telo da spiaggia e teneva in mano un bicchiere, prendendo qualche sorso mentre aspettava la mossa successiva dell'altra.
-Scacco matto.- sentì Zhongli dire a Ningguang, con voce posata e sicura. La tianquan appoggió con grazia un pezzo bianco sulla scacchiera, decretando la sua vittoria con l'accenno di un sorriso fiero.
Sembrava elegante persino in quel contesto, con il copricostume bianco e dorato, i lunghi capelli color avorio raccolti in una treccia e il trucco ancora immacolato. Zhongli non poté fare a meno di notare, mano a mano che lui e Childe si avvicinavano alle due donne, che Ningguang indossava la collana che Beidou le aveva regalato al concerto.
-L'ha messa, alla fine, la collana.- sussurró Zhongli rivolto a Childe, prima di avvicinarsi a loro e essere notati. -Mi sa che avevi ragione allora.-
-Sei proprio un pettegolo, Xiangsheng.- scherzó Childe, dandogli una lieve gomitata, prima di socchiudere gli occhi con aria furba. -Il tuo spirito di osservazione non mi delude mai.-
-Ohhh, ma guarda chi vedo all'orizzonte, Zhongli Xiangsheng e il suo amico della terra del ghiaccio! Ciao, ragazzi! - esclamò di colpo Beidou, sollevando per un attimo lo sguardo dalla scacchiera e sventolando la mano in un cenno di saluto, prima di ricambiare lo sguardo di Ningguang.
-Già, hai vinto. Era anche ora, dopo due partite perse, mia cara.- sogghignó la piratessa. Aveva anche lei raccolto i capelli in una crocchia dietro la nuca, e portava un abito rosso, ricamato con disegni di ancore nere come l'inchiostro.
-Sei già così stanca da non poter affrontare una rivincita, Beidou carissima? Dobbiamo farne cinque per decretare quale sia la migliore tra noi due. Anche se un'idea già ce l'avrei.- ribatté Ningguang, senza scomporsi, prima di voltare il capo verso Childe e Zhongli, ormai a due passi da loro tavolino. -Buonasera.-
-Beidou,Tianquan. Spero di non recarvi disturbo.- le salutò educatamente Zhongli, accennando un sorriso cortese. -Vi vedevo molto impegnate con gli scacchi. Avete preso una giornata di vacanza? -
-È una vecchia tradizione tra me e Ningguang.- confermò Beidou, sistemandosi meglio sul telone per prendere un altro sorso dalla sua bottiglia. -La prima volta che sono andata in visita alla sua Jade Chamber, ho deciso di sfidarla a scacchi. E sono stata la prima persona a batterla in tutta Liyue!-
-Quindi sto ancora cercando di vendicarmi. Ha intaccato la mia reputazione.- ribatté Ningguang, lasciando tuttavia intavedere l'accenno di un sorriso divertito. - In ogni caso sì, Beidou si fermerà qualche giorno a Liyue, dunque ha insistito per farmi concedere qualche ora di riposo. Questo posto è molto gradevole, devo dire.-
-Non c'è niente di meglio di respirare l'aria fresca del mare per lasciare andare via tutti i pensieri negativi!- esclamò Beidou, con un sorriso, prima di far cenno ai due uomini di sedersi vicini a loro. -Volete qualcosa da bere? Vi stendo un telo. Tra poco torneranno anche Ganyu e Keqing.-
-Certo, eccoci!- rispose subito Childe, prendendo posto sul telo di Beidou e lasciando un po’ di spazio per Zhongli, che si sedette di fianco a lui.
Beidou frugò in una borsa in cerca di bicchieri, versando poi a Childe e Zhongli della birra fresca. -Prego, prego! Tanto siete grandi e reggete bene, giusto?-
-Faremo del nostro meglio. Grazie mille.- sorrise Zhongli, prendendo un sorso della bevanda.
-Alla peggio sarà Beidou a prendersene la responsabilità.- scherzò Ningguang, prima di farsi più seria, scrutando Zhongli con un sopracciglio leggermente inarcato. -E ditemi un po’, da quanto è che siete qui? Stavi portando il nostro ospite a fare un tour?-
-Da dopo pranzo: siamo andati al Qinqce Village, al Mingyun village e infine qui, a Yoaguang shoal.- rispose Zhongli, con tono pacato: non aveva potuto fare a meno di notare una punta di sospetto nello sguardo della Tianquan, ma non si sentiva di biasimarla, vista la situazione.
Con la coda dell’occhio, notò che anche Childe si era messo in allerta, motivo per cui si prese la libertà di posare una mano sulla sua spalla per un breve istante, per rassicurarlo: non era certo un segreto che Ningguang non si fidasse troppo dei Fatui, ma Childe non stava facendo nulla di rimproverabile, e la donna non sembrava comunque dell’umore di prendersela direttamente con lui. -Questo è uno dei luoghi che preferisco in tutta Liyue.-
-Anche io, devo dire. Venivo qui quando ero una bambina, per cercare sassi e conchiglie pregiate da vendere sulle spiagge.- raccontò la donna, fissando per un istante un punto lontano di fronte a lei, come persa nei suoi ricordi. -Mi sembra passata una vita intera da quando avevo così poco tra le mani.-
-Ningguang..- disse Beidou, abbandonando per un istante la consueta espressione scherzosa e fiera per assumerne una preoccupata. La sua mano si fermò per un istante su quella di Ningguang, ancora posata vicino alla scacchiera.
-Non preoccuparti, Beidou. Per me è motivo di orgoglio ammettere di essere partita dal basso e di puntare alla cima. Me lo sono guadagnato.- rispose Ningguang, con un sorriso sicuro. Zhongli era già a conoscenza del passato di povertà della Tianquan, ma fu leggermente stupito di sentirglielo ammettere con tanta fierezza: era stimabile vedere come avesse reso motivo di orgoglio la sua umile origine.
Forse, proprio perché aveva vissuto in mezzo al popolo, Ningguang aveva un interesse più spiccato per le diverse classi sociali presenti in città, oltre che una conoscenza più vasta nei campi commerciali, considerati erroneamente inferiori da altri regnanti precedenti. Nonostante il sjo carattere spesso difficile da comprendere, mascherato da formalità e autocontrollo, Zhongli si sentiva tranquillo in sua presenza, e trovava che fosse la persona più adatta a governare la sua amata Liyue.
-E tu che cosa ne pensi di Yoaguang shoal? Ti piace Liyue? Ti vedo spesso in giro.-domandò Ningguang a Childe, tornando a scrutarlo. Parte della severità del suo sguardo si attenuó, mutando in curiosità.
-Liyue mi piace moltissimo. Il mare qui è molto diverso da casa mia, da noi è raro fare il bagno, dato che fa sempre un freddo assurdo.- rispose Childe, prima di rivolgere lo sguardo a Zhongli, senza mascherare la propria gratitudine. Col passare del tempo, sembrava sempre più difficile anche per lui gestire le proprie espressioni in sua compagnia.
-Zhongli è una buona guida, sa praticamente tutto: è un miracolo quando non sa qualcosa.- osservò Childe, con uno sbuffo divertito. -Ho il privilegio di avere con me un'enciclopedia parlante.-
-Mi lusinghi, ma temo che il vero miracolo, qui, sia che tu non ti sia addormentato durante il tragitto, con le mie spiegazioni.- ribattè Zhongli, divertito e lusingato al tempo stesso.
-Allora, chi ha vinto?- domandò improvvisamente una voce alle loro spalle, interrompendo la conversazione.
Zhongli voltò il capo quel tanto che bastava per individuare le figure di Keqing e Ganyu, entrambe con degli abiti estivi lilla e azzurri. Avevano i piedi nudi ricoperti di sabbia e i capelli leggermente bagnati, segno che avessero approfitato del bel clima per fare un bagno. Con una certa rassicurazione, Zhongli notò che il volto di Ganyu era gioviale e disteso, in compagnia delle amiche: finalmente stava iniziando a farsi strada nella società di Liyue, non più emarginata per la sua natura da mezza qiling.
Anche Keqing aveva l'aria riposata, e si accorse dela presenza Zhongli e Childe soltanto in un secondo momento, sgranando appena gli occhi con perplessità.
-Quando siete arrivati?- domandò, senza troppi giri di parole, sistemandosi meglio il cappello da spiaggia sui capelli. - Vi ha invitati Ganyu?-
-Ciao, ragazzi, state bene?- sorrise Ganyu, scuotendo poi il capo, in risposta alla domanda di Keqing. -No, non sapevo neanche fossero in giro. Siete qui in gita?-
-Precisamente. Ho portato Childe a visitare i luoghi più belli di Liyue. Questa è soltanto una delle nostre tappe. Ci sarà molto da vedere.- replicò Zhongli, lasciando trasparire un certo entusiasmo di fronte a quella prospettiva. Childe si sarebbe fermato ancora diverse settimane, e sembrava aver gradito parecchio quell'incontro, al punto tale che Zhongli dubitava sarebbe stato l'ultimo.
-Hm, capisco..ma voi due girate sempre appiccicati? Siete sempre insieme, ormai.- fece notare Keqing con noncuranza, sollevando un sopracciglio e sedendosi di fianco a Ningguang insieme a Ganyu, posando per terra un pallone da spiaggia e una borsa pesante.
Un silenzio tombale si impadronì della conversazione, non appena Keqing esordì a quel modo, porgendo poi il bicchiere a Beidou per farsi versare della birra, come se nulla fosse. Zhongli lanciò cautamente un’occhiata a Childe, che si era precipitato a bere un sorso più generoso di birra per evitare di rispondere, mentre Beidou stava sogghignando senza ritegno. Probabilmente si stava vergognando a morte e stava ancora valutando che cosa dire: non poteva di sicuro biasimarlo, dopotutto.
-Certamente: ho promesso a Childe molti tour.- replicò Zhongli, cercando di non scomporsi, cercando poi l’appoggio di Ganyu con lo sguardo. Fortunatamente l’amica si precipitò a dargli man forte, aggiungendosi alla conversazione.
-Anche io una volta sono andata con loro, Zhongli organizza delle belle gite.- osservò Ganyu, con un sorriso leggermente tirato, sperando di sembrare convincente.
-Ah, non lo metto in dubbio che le gite di Zhongli siano divertenti, considerato che Childe non se ne perde neanche una.- rispose Keqing, ironica, senza fare una piega. Zhongli non poté fare a meno di aggrottare la fronte: nonostante Keqing fosse nota per essere diretta, non pensava che sarebbe addirittura arrivata a fare un’osservazione del genere: era davvero quello che la gente pensava di lui e Childe? Era così evidente che passassero tanto tempo insieme e si divertissero?
-Ma senti, tu dici sempre tutto ciò che ti passa per la testa?- si decise finalmente a rispondere Childe, simulando una breve risata, in cui Zhongli percepì facilmente una punta di imbarazzo e nervosismo. -E poi come fai a saperlo? E’ solo la terza volta che ti vedo!-
-Basta parlare coi negozianti di Liyue o con la gente sul porto: spettegolano un sacco su come il nostro serio e professionale consulente funebre sia diventato inseparabile dal Fatui ricco con i capelli rossi. Non ci vuole tanto a fare collegamenti.- ribatté Keqing, mentre si sistemava meglio i capelli lilla ancora bagnati di acqua marina, stringendo i lacci con cui raccolse due folri codini. -Per quanto riguarda il mio modo di fare, sì, è vero: dico tutto ciò che mi passa per la testa, anche quello che la gente non ha il coraggio di dire. Ho detto qualcosa che non va? Non è una cosa negativa quella che dicono su di voi.-, osservò, prima di rabbuiarsi appena e chinare appena il capo, - Sono stata abituata a vivere in mezzo a nobili e persone false..e non voglio essere una che parla alle spalle.Ma.. sì , in effetti dovrei stare più attenta a non urtare la sensibilità di qualcuno.-
-Hm, io direi che con Keqing si può lavorare bene, di certo non dice mai bugie.- osservò Ningguang, evitando di bere la birra ma intenta a scaldare del tabacco per usare la sua sottile pipa bianca da fumo.
-Esatto. Almeno mi sento al sicuro, così.- aggiunse Ganyu.
-.. grazie.- replicò Keqing con sorpresa, tentando di nascondere un sorriso più aperto.
-Beh..- cercò di rispondere Childe, scrollando le spalle e tentando di ironizzare, grattandosi nervosamente la nuca. -Non sono così ricco come dicono, tanto per cominciare. -
-No? Tutti quei regali che ho sentito che fai a Zhongli, quindi..- iniziò a dire Keqing, sollevando appena le sopracciglia.
-Keqing, scusa, quante racchette hai portato dietro?- intervenne Ganyu, probabilmente per distrarla e cambiare argomento,timorosa che Keqing potesse metterli di nuovo in tremendo imbarazzo.
-Ah..almeno una decina.- rispose Keqing, indicando la borsa da spiaggia. -Giusto, vi va di giocare un po'? -
-A cosa? - domandò Zhongli, in parte incuriosito e in parte desideroso di cambiare argomento, visto quanto Childe sembrava in procinto di volersi sotterrare sotto la sabbia.
-È un gioco che viene da Monstadt! Hanno sistemato questa zona per i turisti solo di recente, quelli del villaggio qui vicino. Sostanzialmente, ci sono delle tavolette di legno appoggiate sulle rocce e devi farci rimbalzare contro la pallina, colpendole con la racchetta.- spiegò Beidou.
-La squadra che fa tornare più volte indietro la palla è quella che vince. C'è un conteggiatore automatico sulla tavoletta che segna il punteggio, percependo il tocco della pallina.- aggiunse Ningguang, prima di annuire. -Io sono aperta alla sfida potrei prendermi una pausa dagli scacchi. Mi metterò in squadea con Beidou.-
-Troppa paura di essere sconfitta anche in questo, se no?- rise Beidou, prima di alzarsi in piedi e prendere una racchetta per Ningguang e una per sé stessa, entusiasta di iniziare a giocare.
-Assolutamente no, di certo non contro di te.- ribatté Ningguang, prendendo una racchetta da Beidou e aspettando che gli altri si alzassero.
-Io allora mi metto in squadra con Keqing,va bene? - propose Ganyu, seguita da un cenno di assenso dalla ragazza dai capelli lilla.
-Non mi sembra che ci restino molte altre opzioni, allora. Zhongli, vediamo di non sfigurare con la nostra squadra.- disse Childe, con un sorriso di sfida, porgendo una racchetta a Zhongli e iniziando ad avviarsi verso l'area di gioco. Zhongli seguì il resto del gruppo restando per un attimo in disparte, stringendo la racchetta e guardandoli mentre si allontanavano, vicini a Childe come se piano piano avessero smesso di temerlo.
Chissà come si sarebbero comportate quelle ragazze, se avessero saputo che era il loro dio? Si sarebbero mai permesse di invitarlo a giocare, gli avrebbero mai offerto un bicchiere fresco o avrebbero mai fatto quelle battute fin troppo confidenziali su lui e Childe? Avrebbero scherzato con lui, lo avrebbero invitato a sedersi in mezzo alla sabbia di fianco a loro, senza troppe cerimonie?
Zhongli sapeva già, in cuor suo, che la risposta fosse negativa. Eppure non poté fare a meno di pensare che forse era quello ciò di cui il suo vecchio amico, il dio di Monstadt, Barbatos, gli aveva parlato, raccontandogli di quanto amasse mescolarsi agli umani. Forse era quello che Guizhong aveva inteso quando gli aveva detto di provare a comprenderli: camminare in mezzo a loro, essere trattato come loro pari e essere invitato a divertirsi era per lui un evento del tutto nuovo, ma che finalmente era felice di poter affrontare.
-Zhongli, ci sei?- domandò Childe, voltandosi verso di lui a controllarlo, prima di rivolgergli un sorriso scherzoso. - Non vorrai che io dica a Hu Tao che sei veramente troppo vecchio per starci dietro!-
-E tu non vorrai mica che io cambi squadra, hm? - gli resse il gioco Zhongli, accelerando il passo e facendolo ridere.
-Sentite, ora che ci penso, Xiao esce mai con voi? - domandò Childe, rivolto alle ragazze.
-Con me sì, a volte, con loro quasi mai.. forse un paio di volte in gruppo, sì. Come mai? - rispose Ganyu, sorpresa.
-L'ultima volta che l'ho visto abbiamo un po'.. Discusso. Mi chiedevo se potessi, non so.. Averci un confronto più amichevole su alcuni aspetti.- disse Childe, lasciando Zhongli inevitabilmente confuso. Sapeva chd a Childe era dispiaciuto di aver dato una brutta impressione a Xiao, ma non pensava che ci avesse rimuginato su così tanto. Una parte di lui era perplessa, ma l'altra, tuttavia, felice che Childe volesse impegnarsi a cambiare quella situazione.
-Vorresti parlarci?- domandò Zhongli.
-Sì, ecco..sto iniziando a conoscere un po' di gente a Liyue e vorrei scambiarci due chiacchiere. Dov'è che va di solito? Pensate che mi ascolterebbe?- rispose Childe.
-Al Wangshu Inn, una zona vicino al mare ben collegata dai teleport.- replicò Ganyu, sorridendo. -Puoi sempre provare, mi sembra un bel gesto se non altro.-
-Va bene, grazie. Allora intanto iniziamo a giocare, dai. Ci siete?- Childe si avvicinò alla pedana con un sorriso impaziente, sforzandosi di lasciar dissipare ll'espressione pensierosa di poco prima. - Chi inizia? -
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