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11: Concert part 3


Dal momento in cui Xiangling annunciò l'inizio del concerto, la luce dorata dei lampioni del porto si spense, lasciando gli spettatori immersi nel buio e nel silenzio. Un brusio confuso ed emozionato si diffuse nella piazza, illuminata soltanto dalla luce delle stelle. Childe si ritrovò per un istante a trattenere il fiato, quasi avesse paura di irrompere in quell'atmosfera sospesa, in quell'attesa colma di aspettative.

Fu il suono ruggente di una chitarra a farli sobbalzare ancora prima che le luci si accendessero, corde che sfregavano graffianti contro una mano che ancora non potevano vedere, prima che una figura avanzasse sul palco con passo fiero, ancora mascherata dal buio.

-ARE YOU READY, LIYUE HARBOR?- fu la voce che irruppe quando la figura si fermò in mezzo alla scena, sollevando un braccio.

-VAI, XINYAN!!!- rispose subito la voce alta e inconfondibile di Xiangling, che Childe individuò poco dietro di loro, quando voltò il capo, a cercare di farsi strada tra la folla insieme a Hu Tao, iniziando subito ad applaudire. Childe non ci pensò due volte a seguire il suo gesto, presto imitato da buona parte della piazza, che si aprì in un caloroso applauso e urla di incoraggiamento.

-XINYAN! XINYAN!! VAI! FAI IL CULO A TUTTI!- gridò subito dopo Hu Tao, rendendosi ancora più riconoscibile.Childe non poté fare a meno di ridere e di accodarsi a quel coro, invocando a propria volta il nome della cantante.

Xinyan a quel punto si chinò agilmente piegando un ginocchio, portando una mano a graffiare nuovamente le corde della chitarra, e sollevandola poco dopo fino a che sulla sua mano non si generò una fiamma infuocata. Un mormorio agitato e al contempo affascinato si diffuse tra la folla, mentre Xinyan apriva il palmo del tutto e lasciava che la propria mano si infiammasse, che piccole lamine di fuoco le avvolgessero le dita illuminandole il viso.C'era una luce diversa del suo sguardo, adesso che era sul palco: illuminata dalle fiamme, con i capelli scuri legati in due codini e adornati di borchie, con il trucco scarlatto a circondarle gli occhi e la postura fiera, sembrava davvero una rockstar di Fontaine, pronta a lasciar ardere il palco con la sua musica.

-TURN THE ROCK!- urlò, con voce carica di entusiasmo, prima di afferrare la chitarra per il manico e farle compiere un movimento agile e fluido, quasi stesse maneggiando una pesante spada. Intorno allo strumento, decine di fiamme vive la circondarono, seguite da un cerchio scarlatto che innalzò il suo fumo e il suo fuoco verso il cielo. Xinyan era una perfetta portatrice della sua vision pyro: capace di splendere in mezzo a ciò che la gente comune avrebbe visto come distruttivo, sorrideva senza paura, energica e pronta a iniziare il suo concerto.

-Lonely shadows following me..- cominciò a cantare la ragazza, la voce così forte che persino il microfono appariva superfluo per lei, mentre le fiamme lentamente si abbassavano, e i fari colorati del palco si accendevano, puntandosi su di lei. Childe sorrise all'istante, catturato dalla sua voce: Xiangling non aveva affatto esagerato quando aveva detto che la ragazza era una grande artista, ora che sentiva quanto stesse catturando il pubblico già a partire dalle prime note, mentre riprendeva a suonare la chitarra. Lanciò un'occhiata a Zhongli di sfuggita, per osservare una reazione, stupendosi di come fosse rimasto praticamente ipnotizzato, gli occhi dorati sgranati e le labbra che si muovevano a seguire il testo della canzone, ancora con discrezione.

-Ma...sai già il testo! Non vale!- esclamò Childe, dandogli una lieve gomitata di scherno sul braccio.

-Lonely ghost come calling..lonely voices talking to me..- rispose Zhongli con un sorriso, ricambiando il suo sguardo, cantando in sincrono con Xinyan ancora senza alzare troppo la voce. -Certo che lo so, te l'ho detto che sono un suo fan! Vedrai che il ritornello lo imparerai presto anche tu!- mormorò, avvicinando leggermente il viso al suo orecchio, per farsi sentire in mezzo alla folla.

Xinyan si spostava sul palco, suonando e cantando come se non sentisse la stanchezza, come se il palco la stesse ricaricando ad ogni passo che percorreva sopra di esso, come se il suono sempre più caloroso del pubblico le trasmettesse lo stesso tepore del fuoco che tanto amava. Childe ricordò come, soltanto pochi minuti prima, si era chiusa nella sua insicurezza e nel suo terrore, e non poté che essere felice di vederla così libera e sciolta, supportata da battiti di mani e dalle persone in attento ascolto.

-Ah sì? Insegnamelo, allora!- ribatté Childe, sorridendo, iniziando a battere le mani a propria volta per seguire il ritmo.

-Sold my soul to the calling..sold my soul to a sweet melody..- proseguì a cantare Xinuan, prima di alzare la voce, il ritmo delle parole più veloce e incalzante, come se stesse per precedere lo scoppio di una melodia ancora più energica. -NOW I'M GONE, NOW I'M GONE, NOW I'M GONE...-

Prima ancora che Zhongli potesse rispondergli, la folla esplose a cantare il ritornello, mentre le fiamme tornavano a infiammare la chitarra di Xinyan e Childe, per un istante, si sentì come se il suono delle corde stesse battendo in sincrono col proprio cuore e fosse un tutt'uno con il porto di Liyue, immerso con esso nello stesso entusiasmo e partecipazione. Zhongli, che fino a quel momento era rimasto posato e discreto com'era suo solito, si aprì in un ampio sorriso, le mani che corsero a scontrarsi l'una contro l'altra mentre alzava la voce per unirsi a quel coro, e, per un istante, non fargli percepire nessun altra figura o suono.

-OH GIVE ME THAT FIRE...OH GIVE ME THAT FIRE...OH GIVE ME THAT FIRE..BURN, BURN, BURN!- cantò l'uomo, la voce bassa ma al contempo ben distinguibile dalle altre, forse perché carica di entusiasmo, il suo viso illuminato dalle luci del palco totalmente disteso in un'espressione felice.

Childe avrebbe davvero voluto prestare attenzione alle parole da imparare per poter cantare insieme a lui, ma si rese conto solo dopo qualche istante di essere rimasto fermo a fissarlo, distratto dalla sua visione, soltanto quando Zhongli gli rivolse lo sguardo gentile a propria volta.

-Ti piace?- domandò Zhongli, facendolo riscuotere, e Childe annuì prontamente, affrettandosi a seguirlo poco dopo, mettendo tutta l'enfasi di cui era capace per battere le mani a ritmo e seguirlo in quel canto.

-OH GIVE ME THAT FIRE..- cantò a propria volta, facendo annuire Zhongli di approvazione, che lo seguì all'istante. -GIVE ME THAT FIRE, BURN, BURN, BURN..- continuò a cantare, sollevando poi un braccio per iniziare ad accennare le prime mosse di ballo. La gente intorno a loro sembrò entrare in totale fermento, al contrario di Zhongli, che, seppur cantando e divertendosi, continuava a tenere le braccia leggermente rigide e a battere le mani, tanto che Childe ebbe quasi il timore di vederlo spintonato dalla folla e dai suoi movimenti sempre più bruschi. Pur sapendo quanto fosse irrazionale pensare che qualcuno potesse urtare un uomo di quasi trent'anni, ben più alto della media, per un istante gli posò una mano sulla spalla, avvicinandolo di più a sé, mentre alcuni ragazzi di fianco a lui si dimenavano già entusiasti.

Zhongli non fece alcuna rimostranza, compiendo un passo verso la sua direzione e rivolgendogli un cenno di ringraziamento col capo. Finito il ritornello, Xinyan tornò a cantare con un ritmo più lento, dimostrnado di essere anche perfettamente in grado di gestire due tempi musicali totalmente diversi.

-Tu non balli?- domandò Childe, alzando appena la voce.

-Non rientra nelle mie abitudini.- ammise Zhongli, il tono formale come al solito, prima di stringersi nelle spalle. -Dovrei tentare?-

-Certo! Ti divertirai di più!- gli assicurò Childe, porgendogli poi una mano. -Inizia con qualcosa di poco elaborato, neanche io sto facendo chissà che!- aggiunse, alzando la voce per farsi sentire sopra alla musica e cercando di parlare il meno possibile, desideroso in ogni caso di seguire la canzone. -Prova a seguirmi!-

Zhongli, leggermente titubante ma con espressione incuriosita, gli porse il braccio a propria volta, permettendogli di stringere lievemente la presa poco sopra alla sua mano, intorno al polso.

-Solleva il braccio e saltiamo!- disse Childe, tornando a dimenarsi e saltare sui propri piedi, riprendendo a cantare, memorizzato ormai il ritornello.

-D'accordo..- rispose Zhongli, ancora visibilmente dubbioso, prima che tentasse di stargli dietro, iniziando a saltare a propria volta, mentre Childe tornava a sollevare ed agitare il braccio, trascinando il suo con esso.

-Perfetto, visto?- rise, notando l'espressione di Zhongli che da confusa si era mutata in divertita.

-Non è così male.- ammise l'uomo, smettendo di saltare ma accennando qualche movimento con l'altro braccio, ancora un po' rigido. Era evidente ormai a Childe che non avesse l'abitudine di danzare in pubblico, e che a dispetto delle sue movenze solitamente fini ed eleganti, in pista sembrava leggermente fuori posto. Ma il sorriso che gli aveva velato le labbra era testimone di come stesse cercando di andare oltre alla sua difficoltà : si stava iniziando a divertire anche facendo qualcosa a cui non era abituato, e a Childe, per il momento, bastava per continuare a prendersi confidenza. Era talmente abituato ad essere guardato storto e a scrollare le spalle davanti a chi lo trovava troppo invadente e spigliato che era decisamente un sollievo notare che, quanto meno, Zhongli non era infastidito dal proprio comportamento, bensì incuriosito.

-Prendi entrambe le mie mani e prova.- propose Childe, voltandosi quel poco che bastava per mettersi di fronte a lui. Zhongli, che come sempre indossava i guanti, si sistemò a propria volta per intrecciare le dita alle sue, così da poter seguire più comodamente i passi rapidi e non del tutto coordinati di Childe, che prese a spostarsi avanti e indietro mentre lasciava dondolare le braccia.

-Nessun cliente mi prenderà più sul serio dopo questa mia performance scadente.- osservò Zhongli, lasciando cadere lo sguardo alle loro mani, avanzando di un paio di passi con estrema attenzione, quasi temesse di pestargli i piedi. La sua presa era delicata e a malapena percepibile, i suoi movimenti ancora troppo a scatti, eppure sul suo viso era scesa un'espressione di pace che aveva spazzato, per un istante, la leggera malinconia che Childe aveva iniziato a riconoscere nel suo sguardo. Forse la musica e la spontaneità dei gesti di Childe stavano scrollando via le sue preoccupazioni, o forse era soltanto una sua impressione. In ogni caso, non era male sperarci.

-Perché, scusa, ai funerali devi ballare? Mi pare un po' inappropriato da parte tua, Xiangshieng. - non poté fare a meno di ridere Childe. Quando Zhongli rise a propria volta, l'illusione di avere una minima influenza sul suo umore non poté fare a meno di crescere.

****

Da quando era iniziato il concerto, Childe aveva ormai perso la cognizione del tempo. Le canzoni di Xinyan erano perfettamente distinguibili l'una dall'altra, differenziandosi sia per il ritmo, che per il testo , che per il genere vero e proprio, quando si dedicò anche a dei brani più lenti e delicati. Eppure, non aveva la minima idea di quanti minuti fossero trascorsi : dopo aver esaurito le forze per ballare insieme a Zhongli, si erano limitati a rimanere in attento ascolto osservando il palco, animandosi solo di tanto in tanto, a dei passaggi più veloci.

Fu una pausa dettata da Xinyan stessa a farlo riscuotere, quando la giovane si fermò e i fari illuminarono più intensamente la sua figura.

-Siete ancora con me, Liyue Harbor? - domandò la cantante, il tono che ancora sprizzava di entusiasmo, prendendo il microfono in mano. Un coro esplosivo le rispose in cenno di assenso, facendole comparire sul volto un sorriso soddisfatto.

-È già finito? - domandò Childe, leggermente in apprensione: era stato talmente piacevole trascorrere quei minuti, godersi quella musica insieme a Zhongli che non sembrava perdersene una sola nota, che quasi aveva paura di ritornare alla sua vita reale, di ripiombare in camera e pensare ai suoi doveri. Era arrivato a Liyue soltanto da un giorno, ma non aveva ancora metabolizzato a dovere il fatto che, il giorno dopo, avrebbe già dovuto incominciare a lavorare e forse complottare contro di essa.

-Forse, ma mi sembra strano. Magari vuole salutare il pubblico con un ultimo brano.- ipotizzó Zhongli, a bassa voce. Aveva il viso leggermente accaldato per via del ballo, e i capelli corvini, solitamente ordinati, gli si erano leggermente scompigliati, con i ciuffi ribelli che ora gli fendevano il viso.

-Grazie, grazie e grazie ancora! - esclamò Xinyan, piegandosi in un'inchino di sincera gratitudine, prima di risollevare il capo e portarsi una mano al cuore. -Grazie agli amici che mi hanno supportato fino a questo momento: Xiangling, che è stata la prima a incoraggiarmi, a Xingqiu, Chongyun e Hu Tao, ai miei fan, a chi mi ha dato un'occasione oggi per la prima volta. E grazie anche alla Tiangquan, la signorina Ningguang, che mi ha consentito di utilizzare questo spazio sul suolo cittadino. Grazie a tutti! - proseguì Xinyan, indicando il pubblico.

Molti sguardi inevitabilmente si puntarono su Ningguang, che si limitò a sorridere in segno di approvazione.

-Adesso, prima di lasciarvi, però, vorrei cantare un'ultima canzone insieme a una persona molto importante per la nostra città!- proseguì Xinyan, cercando il soggetto in questione tra il pubblico, scrutando la folla di fronte a sé per trovarla. -Per chi non lo sapesse, oggi il capitano della Crux, Beidou, ha rimesso piede in terraferma dopo averci liberato da pericoli e mostri! Festeggiamo il suo ritorno tutti insieme!-

Childe, nel sentirla chiamare capitano, ricollegò il nome di Beidou alla piratessa che li aveva salutati poco prima che iniziasse il concerto, con la benda sull'occhio e i lunghi capelli castani.

-BEIDOU! BEIDOU! BEIDOU!- iniziò ad acclamarla la folla, con caloroso entusiasmo. La donna avanzò tra gli spettatori, che si spostarono in due diversi lati della piazza per lasciarla passare. Childe e Zhongli si fecero da parte, mentre Beidou si avviava verso gli scalini del palco, salutando la folla con un gesto energico e fiero, con il mantello sulla sua schiena che svolazzava come mosso da una brezza marina. Childe sapeva ancora poco di lei, ma la città sembrava in totale adorazione nei suoi confronti: a Snezhnaya aveva visto un simile entusiasmo soltanto per la Tsaritsa in persona, e decisamente molto più contenuto. Evidenetemente, era un'abile guerriera ed eroina.

-Grazie per l'accoglienza, mia cara Liyue! Anche se l'oceano sarà sempre la mia casa, Liyue è il mio cuore. Sono sempre felice di tornare qui, in questo porto sicuro.- disse Beidou, portandosi una mano al fianco e indicando Xinyan con l'altra. Parlava con un tono fiero, come se fosse abituata a rivolgersi a un ampio pubblico. -E che concerto meraviglioso abbiamo ascoltato stasera! E' un onore per me poter cantare con Xinyan!-

Xinyan sorrise, prima di imbracciare di nuovo la chitarra e iniziare a suonare la melodia, alternando il pizzicare delle corde al picchiettare sulla superficie rigida, tamburellandovi sopra. Il ritmo che stava creando ricordò a Childe una canzone che l'equipaggio cantava mentre solcava i mari, muovendosi senza paura tra le onde. Il ritmo della musica si sovrappose ai battiti del suo cuore, mentre iniziava ad ascoltarne le parole.

-There once was a ship that put to sea, the name of the ship was the Billy of Tea, the winds blew up, her bow dipped down, oh blow, my bully boys, blow..- iniziò a cantare Beidou, sorprendendo il pubblico con una voce bassa e forte, che si uniformò perfettamente a quella di Xinyan, che la seguì poco dopo.

Proprio com'era stato per il ritornello di Xinyan, di nuovo il pubblico di Liyue riprese a cantare con entusiasmo, compreso Zhongli, facendo sussultare Childe. Ci volle meno di pochi secondi prima che sentisse le voci di Hu Tao, Xiangling, Xingqiu e Chongyun raggiungerlo, circondandoli e partecipando al coro. A sorprendere ancora di più Childe, tuttavia, fu l'arrivo di Ganyu, Keqing e persino Ningguang, che ancora non stava cantando, ma osservava la scena con la sua consueta espressione acuta, senza tuttavia il solito sorriso furbo ad increspava le labbra.

-FINALMENTE SIAMO RIUSCITI A VENIRE PIU' AVANTI!- esclamò Hu Tao, dando una pacca sulla spalla di Childe per farlo riscuotere, mentre Zhongli per un istante si interrupp, sollevando le sopracciglia. -AVANTI! SOON MAY THE WELLERMAN COME, TO BRING US SUGAR AND TEA AND RUM...- cantò la ragazza, seguita allegramente dagli amici: Xiangling con lo stesso entusiasmo, Chongyun a bassa voce, discretamente, e Xingqiu con tono più calmo e misurato, ma un sorriso incuriosito a illuminargli l'espressione.

-La tua amica è molto brava a cantare!- osservò Ganyu, rivolgendosi a Ningguang. Ningguang strinse le labbra in un sorriso tirato, tenendo le braccia conserte al petto senaza ballare, mentre osservava Beidou, scuotendo appena il capo.

-Per l'ennesima volta: Beidou non è mia amica. E' una fuorilegge che continua a prendersi gioco di me. Dovrò scambiarci due parole, dopo la sua performance.- la sentì dire Childe, con il tono controllato, ma non potendo fare a meno di notare una punta di irritazione nel suo sguardo.

-Ciao, Zhongli! Vi state divertendo?- domandò poco dopo Ganyu, voltandosi verso di loro, e rivolgendo un cenno del capo anche a Childe, cordialmente. Keqing lo osservò a propria volta, palesemente molto più scettica e diffidente ma sforzandosi comunque di rivolgergli un cenno di saluto, mentre Ningguang continuava a osservare Beidou, indispettita.

-Il concerto è splendido.- osservò Zhongli, ammirato. -Spero che anche Childe l'abbia gradito.-

-Avete degli ottimi artisti, e le canzoni sono molto belle!- intervenne Childe, seguendo poi di nuovo i gesti di Hu Tao, che fece cenno a tutti loro di stare attenti al ritornello.

-PRONTI?- li incoraggiò insieme a Xiangling, prima di appoggiare una mano sulla spalla di Zhongli e una su quella di Childe, mentre Xiangling trascinava dietro Xingqiu e Chongyun.

-SOON MAY THE WELLERMAN COME, TO BRING US SUGAR AND TEA AND RUM- cantarono tutti insieme, prima che anche Ganyu e Keqing si unissero con la strofa successiva, avvicinandosi appena a loro. -ONE DAY, WHEN THE TONGUING IS DONE, WE'LL TAKE OUR LEAVE AND GO! SOON MAY THE WELLERMAN COME..-

Childe non fece fatica a seguire quelle parole, come non fece fatica a riprendere a ballare, avvicinato dalla presa amichevole di Hu Tao, e con Zhongli che di tanto in tanto gli lanciava delle occhiate, come per assicurarsi che si stesse divertendo.
Non fece fatica a perdere per un istante il filo propri pensieri, a sentirsi di nuovo immerso in quel calore della città, in una serata dove le lanterne splendevano e le note musicali li facevano sentire pieni di energia, in cui le persone intorno a lui volevano coinvolgerlo e lui non si sentiva più fuori posto. E forse era proprio quello il problema, o ciò che temeva Signora più di tutto: il fatto che per lui fosse così semplice sentirsi come uno di loro, solo perché lo trattavano con una gentilezza che, fuori da casa propria, non aveva più ricevuto né cercato da tempo.

La sua mente per un istante si spostò a Snezhnaya e alla Tsaritsa, al giorno in cui gli aveva appuntato l'insegna da Fatui sull'uniforme e aveva sentito, finalmente, di appartenere a qualcosa di più grande, di poterla aiutare a seguire il suo piano e di svolgere il suo compito finale. Ripensò a quando la Tsaritsa aveva promesso a tutti loro che un giorno, quando avrebbero finito il loro piano, sarebbero stati liberi di ballare come in un eterno carnevale, gettando via le loro maschere e svincolandosi da ogni paura.

Forse il carnevale assomigliava a quel concerto a Liyue, al pranzo di poche ore prima o alla sensazione di pace e di libertà che aveva provato camminando per le sue strade, una sensazione che a Snezhnaya ormai sentiva solo a Morepesok, la sua città natale. Forse, se non avesse seguito il piano della Tsaritsa, nemmeno a Liyue ci sarebbe più stata una pace del genere, come in nessun'altra delle sette nazioni: probabilmente, anche se in quel momento non poteva spiegargli ogni cosa, un giorno i nuovi amici che stava conoscendo a Liyue lo avrebbero ringraziato.
Forse, un giorno futuro non avrebbe più temuto di esporsi troppo , non avrebbe più calibrato le proprie parole quando chiacchierava con Zhongli, e non avrebbe più provato il timore che, in realtà, stessero tutti fingendo di trovarlo simpatico senza realmente volerlo in mezzo a loro: doveva soltanto pazientare di concludere il piano della Tsaritsa, e avrebbero compreso ogni cosa. O almeno, così sperava. L'opzione opposta era che invece tutti loro finissero per detestarlo, che Signora facesse del male a Xiao e avrebbero visto in lui non solo un traditore, ma un pericoloso mostro. E l'idea iniziava a non lasciarlo indifferente.

-Childe, ti senti bene?- domandò Zhongli, a bassa voce, quando finì la canzone, probabilmente notando il suo sguardo improvvisamente distante e disperso. Childe sbattè un paio di volte le palpebre, come tentando di uscire dalla foschia confusa che era diventata la sua mente, sforzandosi di sorridere.

-Certo! Sono solo poco abituato a queste serate.- ribatté, mentendo. Per fortuna, mentre si concludeva il concerto con applausi e incoraggiamenti, l'arrivo di Beidou e Xinyan in mezzo alla folla distrasse Zhongli, che si limitò ad aggrottare appena la fronte, come se fosse poco convinto di ciò che aveva detto.

-Bravissima, Xinyan!- esclamò Xiangling, fiondandosi ad abbracciare la ragazza, seguita poco dopo dagli altri amici.

-Concerto grandioso, davvero.- aggiunse anche Zhongli, educatamente.

-Grazie mille!- esclamò Xinyan, ancora entusiasta e visibilmente elettrizzata, con un breve inchino.

Childe le fece i complimenti a propria volta, prima di seguire con la coda dell'occhio Beidou che faceva cenno a Ningguang di spostarsi leggermente, prima di porgergli un pacchetto contenente una collana di perle ambrate, lo stesso colore che la donna indossava spesso.

-E' un regalo per me? Dovresti sapere bene che ho abbastanza oggetti comprati col mio stesso denaro per farmi corrompere da quelli degli altri, mia cara Beidou.- la sentì dire Childe, il tono gentile ma leggermente sarcastico. La sua postura era ancora composta, con le braccia conserte, come se non volesse farsi avvicinare da nessuno.

-Lo so benissimo, infatti l'ho rubato.- ribatté Beidou, orgogliosamente, senza fare una piega. Zhongli non si trattenne dal mettersi ad ascoltare a propria volta, voltandosi quasi impercettibilmente e tendendo le orecchie.

-Guardalo bene quando arriverai a casa, e capirai. È della flotta di Inazuma che ha attaccato i carichi dei nostri mercanti il mese scorso, quelli che hai dovuto risarcire con i fondi del governo. Gli abbiamo dato una bella lezione e rimandati indietro con la coda tra le gambe.- rise Beidou, senza mostrare il minimo pentimento. -Quella è la collana del loro capitano. Se non ti piace puoi venderla e recuperare i soldi, oppure metterla alla faccia sua. Personalmente, penso che ti donerebbe molto.-

Ningguang, per la prima volta da quando l'aveva vista Childe , per un istante sembrò sia sorpresa che divertita, probabilmente non abituata a una persona con dei metodi particolari e schietti come quello di Beidou.

-Con gli altri oggetti rubati, risarciró io le famiglie, quindi non temere per questo, okay? - proseguì Beidou, interrompendosi giusto per prendere un sorso di alcool da una fiaschetta che portava allacciata alla cintura, con totale naturalezza. -Ahh, finalmente! Stavo morendo di caldo!-

La compostezza e l'eleganza di Ningguang contrastavano ulteriormente, di fronte ai modi scacciati dell'altra donna, che sembrava del tutto immune alla sua aurea di soggezione e potere.

-Non metto in dubbio le tue buone intenzioni, ma i tuoi metodi continuano a essere illegali. Ci sono delle leggi apposta per regolare i conti.- rispose Ningguang, probabilmente desiderosa di mantenere la propria autorità.

-E se entrambi i nostri metodi fossero validi?- chiese Beidou, facendosi seria per un istante. -Tu dietro a una scrivania e io sul campo. Cambiano i modi, ma non le intenzioni.-

-Non ho intenzione di discuterne in questo luogo.- rispose Ningguang, con tono calmo e controllato. -Vieni domani alla Jade Chamber e pensa a darmi dei buoni motivi per non farti arrestare o multare.- proseguì, inflessibile. -Sarai anche una brava persona, Beidou, ma agli occhi delle altre nazioni sei una fuorilegge, e non metterai la mia città nei gua.-

-Ci vediamo per un the, allora.- concluse soddisfatta Beidou, prima di strizzare l'occhio. -Preparati anche per farti di nuovo battere a scacchi.- aggiunse, prima di salutare il resto del gruppo e andarsene.

-Non la sopporto. Fa sempre di testa sua.- commentò Ningguang, con le labbra strette in una smorfia, quando Beidou sparì dalla sua vista. Keqing e Ganyu si lanciarono uno sguardo significativo, mentre si trattenevano dal mettersi a ridere.

-Lo dici sempre, ma poi la inviti ogni volta che torna a Liyue.- commentò Keqing, scrollando le spalle,prima di guardare Childe e Zhongli con le sopracciglia inarcate. -E voi, non avete niente di meglio da fare che origliare? -

-Eravamo qua a fianco! - si giustificó Childe, senza scomporsi. Keqing non sembrò molto convinta, mentre Ganyu si intromise, per calmare le acque.

-Sarà bello ricevere Beidou alla Jade Chamber. A lavoro ci siamo quasi sempre solo noi tre per tante ore.- commentò, più allegramente.

-La fiducia è come una pietra preziosa, rara e difficile da guadagnare. Per questo apro difficilmente le porte della mia casa.- commentò Ningguang.

-Io vorrei troppo vederla!- si intromise Hu Tao, fino a quel momento impegnata a parlare con Xinyan e gli altri amici, che si unirono anch'essi alla conversazione.

-Un giorno forse ne avrai l'occasione. - rispose educatamente Ningguang, accennando un sorriso.

-Anche io vorrei ammirarne i dipinti e i reperti storici.- commentò Zhongli.

-Concerto alla Jade Chamber? Stasera è andata bene!- propose Hu Tao, indicando orgogliosa Xiangling.

-Forse, tra qualche anno, quando l'avrò davvero resa grande quanto tutti i sette regni.- rispose Ningguang, con un sorriso fiero, riferendosi al suo famoso ed ambizioso progetto architettonico, prima di congedarsi. -Passate con una buona serata.-

Mano a mano che il pubblico lasciava la piazza o i gruppi di amici seguivano gli altri, Childe si sentiva sempre più reticente ad andarsene. Zhongli, notando la sua titubanza mentre rallentava il passo per tornare alla scalinata che lo avrebbe riportato in hotel, si fermò a rivolgergli un cenno.

-Qualcosa non va?-

-È solo che..mi stavo chiedendo se potrò divertirmi così gli altri giorni, o se Signora o altri mi vedranno e lo troveranno..inappropriato.- ammise, il petto stretto in una morsa.

-Partiamo subito per il nostro primo tour turistico domani dopo pranzo, allora, prima che possa dirti qualcosa.- rispose Zhongli, gentilmente, dopo qualche istante di silenzio. -Che cosa ne pensi?-

Childe annuì ben più velocemente di quanto avrebbe voluto.

-Pensi che Keqing ci odi?- domandò, dopo qualche secondo, ricordando l'irritazione della ragazza pochi minuti prima.

Zhongli,sorprendendolo, non si trattenne dal ridere piano, scuotendo il capo.

-No, non credo proprio. E' solo una persona molto diretta, se non altro con lei non devi aver paura di parlare con qualcuno di falso.- rispose, prima di sollevare appena un sopracciglio, con aria divertita. -E in effetti, ci stavamo un po' impicciando.-

-Un po' troppo.- ammise Childe, ridendo a propria volta. -Ma la scena tra Beidou e Ningguang era troppo divertente per farmi gli affari miei. Non hai detto che mandava via tutti i suoi pretendenti?-

-Pensi che Beidou sia una sua pretendente?- domandò Zhongli, leggermente pensieroso. -Sì, forse hai ragione.-

-Se lo penso? E' evidente! Le ha pure regalato una collana.- ghignò Childe. -Pensavo che avessi più spirito di osservazione, visto quante cose ti ricordi.-

Zhongli per un istante parve preso in contropiede, prima di fingere di indispettirsi, con uno sbuffo divertito.

-Diciamo che ci sono altre questioni che comprendo meglio. Inoltre, nessuno mi ha mai regalato una collana.- obiettò Zhongli, cercando di mantenere un sorriso divertito, incrociando le braccia al petto.

-Forse ti hanno regalato altro e non ci hai fatto caso?- non poté fare a meno di punzecchiarlo Childe, notando che, per una volta, sembrava leggermente in difficoltà, mentre teneva la fronte aggrottata e evitava il suo sguardo. Ricordò di quando gli aveva detto di non essere al momento legato a nessuno, spaesato quasi quanto nel momento in cui aveva dimenticato il portafoglio: forse c'erano alcuni aspetti in cui non aveva molta dimestichezza, e le relazioni erano una di quelle. In lui sembrava vivere un bizzarro contrasto tra un uomo sicuro, colto e raffinato, e una persona non del tutto ferrata in altri aspetti sociali che forse non aveva ancora avuto modo di scoprire: tra sé e sé, Childe non poteva fare a meno di trovare la cosa parecchio divertente.

-Non lo escludo.- ammise Zhongli. -Ma ne dubito. Ho una buona memoria e non mi sembra sia mai successo. Comunque, l'espressione sconvolta di Ningguang, ora che ci penso, è stata..-

-..epica. Non so come ho fatto a non scoppiare a riderle in faccia.- rise Childe, ricordando gli occhi della Tianquan che si erano sgranati di fronte alle parole di Beidou.

-Stai attento alla tua reputazione a Liyue, Childe.- lo ammonì scherzosamente Zhongli, le sopracciglia inarcate in un misto tra apprensione e divertimento. -Hai già dato del perennemente incazzato a Xiao, non ti conviene sfidare anche la reputazione della Tianquan.-

-Non preoccuparti.- lo rassicurò Childe con un sorriso, prima di iniziare ad avviarsi verso l'hotel. -Farò attenzione, Xiangsheng.- gli promise, anche se non era del tutto certo di poter rispettare la proprie parole.

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