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10: Concert part 2

-Preferisci sederti o stare in piedi? - domandò Zhongli, guardandosi intorno. Avevano passato soltanto una decina di minuti in compagnia di Xinyan e dei suoi amici, ma la piazza aveva già iniziato a riempirsi di persone, piccoli gruppi che puntavano alle panche spostate vicino alle scale, o agli spiazzi vuoti vicino al palco. Childe non dovette riflettere molto a tal proposito, prima di rispondergli : l'idea di assistere al concerto in prima fila, vicino agli amplificatori e all'emozione di sentirsi parte di una folla, era decisamente più allettante. Adorava prendere posto nelle poltrone comode e imbottite dei teatri durante le opere o gli spettacoli a Snezhnaya, così come adorava godersi quei momenti di intrattenimento da seduto, senza perdere un solo istante di ciò a cui assistiva. Ma aveva come la sensazione che un concerto rock lo avrebbe emozionato molto di più se avesse potuto restare in piedi, libero di ballare e di muoversi a piacimento.

-In piedi, se per te non è troppo faticoso.- rispose, con tono scherzoso. Nonostante i modi di fare talvolta poco espansivi inizialmente potessero suggerire il contrario, Zhongli non gli sembrava una persona permalosa, motivo per cui stava iniziando a prenderci confidenza, al punto tale da poter scambiare qualche battuta. Quella sensazione piacevole di leggerezza che lo aveva accompagnato durante il loro pranzo tornó a ripresentarsi, mentre osservava divertito la sua reazione.

-Perché, hai creduto alle battute di Hu Tao sulla mia vecchiaia?- ribatté Zhongli, la fronte corrugata ma le labbra distese nell'accenno di un sorriso ormai rassegnato. -Per me non c'è alcun problema, comunque, mi sembra una sistemazione conveniente.-

-Può darsi.- rise Childe, facendogli poi cenno di seguirlo sotto al palco, dove alcuni spazi erano ancora liberi. Da quell'angolazione, avrebbero avuto un ottima visuale sul concerto, a cui non vedeva l'ora di assistere. -Non ho ancora capito quanti anni hai, ora che ci penso.-

-Ventotto, non tanti più di te.- rispose Zhongli, fermandosi a propria volta. Il suo sguardo corse brevemente alla scena che aveva di fronte, come se stesse valutando la sistemazione delle impalcature sul porto, prima di tornare a rivolgerlo a Childe, scrutandolo con le sopracciglia leggermente inarcate e pensierose.

-Sei stato gentile, prima, con Xinyan e i ragazzi.- disse l'uomo, dopo qualche istante, come se avesse ponderato a lungo quelle parole.

Sorpeso da quel complimento, Childe si limitò a scrollare le spalle con una mezza risata, non sapendo bene come reagire, ma non infastidito. -Modestamente, lo so. Avevi dubbi? Sono già la star della città.-

-Già, che domande. Mostri spesso una buona autostima, può essere vantaggiosa se usata bene.- sorrise appena Zhongli. Childe si trattenne a stento dal dirgli che, in realtà, lui non era sempre così sicuro di ciò che faceva o diceva, ma che fingere di esserlo riusciva a trascinarlo ad agire più facilmente: aveva come l'impressione che lo sguardo attento di Zhongli l'avesse già notato da un pezzo.

-E a te piace davvero la musica rock, o l'hai detto per essere gentile, invece?- gli chiese Childe, un po' per cambiare argomento, un po' per sincera curiosità.

-Mi piace moltissimo, quasi quanto il the.- replicò Zhongli, parlando con il tono rilassato che era solito adoperare quando parlava di un argomento che gli andava a genio. -Adoro il suono delle chitarre, sentire la batteria picchiare forte e il ritmo veloce delle canzoni. Perché, non si direbbe?-

-Pensavo fossi più un tipo da violini e pianoforte.- ammise Childe, non con tono di scherno: dati i gusti così antiquati di Zhongli, gli era venuto quasi scontato associarlo ad altri generi musicali.

-I violini..sono uno strumento che c'è da voi?- si informò Zhongli, interessato. -Comunque, mi piace ascoltare quasi tutto. Gradisco la musica in generale, non preoccuparti.-

-Sì, degli strumenti a corde che si suonano con un archetto. Mio fratello sta imparando a suonarlo. È bravo, sai? A parte quando lo fa alle due di notte.- rise Childe, scuotendo il capo, ricordando con un po' di nostalgia i momenti passati con Anton, quando, ancora piccolo, aveva cercato di spiegargli come posizionare le dita per trovare le giuste note. Era sempre stato portato per la musica e l'arte, e probabilmente era meglio così: almeno avrebbe condotto una vita più tranquilla della sua, che era una delle sue priorità assolute. -C'è qualcosa che a te non piace, ora che ci penso?-

-Parli spesso dei tuoi fratelli.- osservò Zhongli, lo sguardo incuriosito e al tempo stesso quasi intenerito, anche se Childe si augurava che non fosse soltanto la propria impressione. -Vivi da loro quando sei là? O non li vedi spesso?-

-Torno a casa durante le vacanze, di solito. Il resto del tempo lavoro per i Fatui nella capitale. Mi piace stare con loro. Sono il più grande, e quando erano piccoli mi seguivano sempre, o si infilavano nel mio letto per farsi leggere le fiabe. Ora stanno trovando ognuno la sua strada e vogliono già un sacco di regali da Liyue.- spiegò Childe, non volendo scendere troppo nei dettagli professionali, ma al contempo desideroso di fornigli qualche informazione in più, o condividere qualche ricordo con lui. -Anton sarà migliorato molto col violino, ora che non lo vedo da un po'. Io non so suonarlo bene, ma se vuoi ti faccio ascoltare qualcosa. Tanto mi hai detto che ti piace ogni tipo di musica, quindi peggio per te.- sogghignò, prima di aggiungere. -C'è qualcosa che a te non piace, comunque? Mi parli bene di tutto e non lo ritengo umanamente possibile.-

-Quanti sono i tuoi fratelli? Anton e altri due, giusto? Mi hai nominato anche Tonya se non sbaglio.- provò a ricordare Zhongli, sorprendendolo con la sua memoria decisamente ferrea, prima che aggrottasse la fronte in un'espressione pensierosa. -Cosa non mi piace? Beh..- con grande stupore di Childe, il viso di Zhongli si distorse in un'espressione totalmente disgustata, prima che aggiungesse, con tono freddo e infastidito. -I molluschi. Li detesto con tutto me stesso. Sono un cibo decisamente..-, aggiunse, sospirando profondamente. -..ripugnante. Una disgrazia per la cultura alimentare.-

A quell'affermazione detta con tanta, inaspettata convinzione, Childe non poté fare a meno di scoppiare a ridere di gusto, portandosi una mano alla pancia.

-Ho detto qualcosa di divertente?- si stupì Zhongli.

-La tua faccia..non mi aspettavo così tanto odio da parte tua!- tornò a sghignazzare Childe. -Ti fanno così schifo?-

-Li odio. Posso dire di odiarli senza pensarci due volte.- affermò nuovamente Zhongli, incrociando le braccia al petto. -Hanno una consistenza così gommosa e un odore terribile..e pensa che vivo sul mare. Vorrei dargli fuoco, se potessi, ogni volta che li vedo in qualche piatto.-

-Bene, domani zuppa di vongole da Xiangling, allora!- Childe si permise di dargli una pacca leggera sulla spalla, ironico. Zhongli non sembrò infastidito, benché non reagì neppure molto visibilmente, limitandosi a mantenere il suo consueto portamento composto e ad accennare un sorriso.

-Non ci provare nemmeno, Childe. Preferirei bermi del veleno puro che quella pietanza immonda.- affermò Zhongli, aggrottando la fronte, prima di interrompersi e realizzare cosa l'altro avesse detto. -Aspetta, domani pranziamo insieme?-

-Se ti va, io ho sempre una pausa per le dodici.- rispose Childe, scrollando le spalle, prima di sorridere. -Ma purtroppo non potrò fermarmi così tante ore come oggi! Iniziamo a lavorare, ormai.-

-Non è un problema, ti ho trattenuto anche fin troppo oggi.- rispose Zhongli, gentilmente, prima di fingere un tono offeso. -Ma senza vongole, ovviamente.-

-Affare fatto.- asserì Childe, prima di riallacciarsi al discorso precedente. -Comunque ricordi bene, mia sorella si chiama Tonya, ed è la più grande dopo di me. Le piace molto scrivere e leggere, ed è per questo che adora ricevere le mie lettere ogni settimana. Poi c'è Anton, il musicista, e infine il piccolo Teucer, che per ora vuole fare l'avventuriero ed è il più spericolato, e ha una grandissima passione per i giocattoli.Cerca sempre di costruirne di nuovi e personalizzati.- Childe non realizzò neppure di quanto la propria espressione stesse mutando, nel raccontargli della propria famiglia: c'era un motivo se solitamente evitava l'argomento di fronte agli altri Fatui, consapevole che rappresentasse la propria maggior debolezza e fragilità, come ogni cosa che amava. Passioni, interessi, sentimenti, erano dettagli che tendeva a racchiudere dentro di sé nel momento in cui temeva che qualcuno potesse intaccarli. L'espressione attenta e rispettosa di Zhongli, però, lo aveva fatto parlare quasi prima che riuscisse nuovamente ad allontanare quei pensieri e ricordi.

-Una famiglia di artisti, insomma.- osservò Zhongli, apparentemente colpito. Childe non aveva potuto fare a meno di notare quanto attentamente fosse in grado di ascoltare, nonostante fosse una persona che spesso si intratteneva in lunghi discorsi, restando in silenzio con espressione concentrata mentre lo lasciava raccontare. -Dato che mi hai detto che anche a te piace recitare.-

-Oh, beh, sì, loro hanno molto talento.- ammise Childe, con un certo orgoglio. -E quando sei in un villaggetto sul mare, devi imparare a viaggiare con l'immaginazione. Mio papà ci raccontava sempre un sacco di storie sulle sue avventure, deve averci dato il suo stesso dono.-

-L'immaginazione a volte è ancora più utile della conoscenza, può aiutare le persone a stare meglio in molti ambiti, in effetti.- concordò Zhongli. -Ma penso anche che sia difficile avere la sensibilità per fare certe cose. Evidentemente la possedete, a casa vostra.-

Childe tacque per qualche istante, limitandosi ad annuire. Quando ripensava alla sua casa, a Morepesok, ora che non vi era più bloccato da tempo, relegato tra i confini di un villaggio troppo stretto per la sua sete di avventura, provava sempre una nostalgia bruciante quanto il fuoco che ardeva sulla paglia delle loro campagne. Una parte di lui sarebbe rimasta lì per sempre, nonostante per tanto tempo avesse provato ad evaderla con la mente.

-E tu? Sei da solo? Hai..una famiglia, dei fratelli, delle sorelle o dei genitori? O qualcuno di speciale?- domandò cautamente Childe, dopo qualche istante. Zhongli gli aveva menzionato più volte di essere cresciuto in un tempio, ma né lui né nessun altro cittadino di Liyue gli aveva menzionato nulla sulle sue origini o anche banalmente sul suo cognome. Chi era, da dove veniva, chi si era occupato di lui? C'era qualcuno da cui tornava a casa la sera, o che aspettava magari di sposarlo? C'erano dei genitori disponibili o anche solo un parente che gli stesse vicino?

La sua espressione per un istante si fece indecifrabile, tanto che Childe si sentì invaso dal senso di colpa, temendo di averlo ferito con una domanda troppo diretta: forse, se Zhongli evitava l'argomento, un motivo c'era.

-No, non ho una famiglia da quando ho memoria. Ma ci sono state delle persone che si sono occupate di me, e degli amici, e questo mi basta.- ammise, tradendo, per un istante, un dolore quasi antico negli occhi ambrati, prima di tornare a rivolgergli uno sguardo saldo e sicuro, come se avesse appena tentato di cancellare quei sentimenti negativi. -Ho Xiao e Ganyu, che vedo ogni settimana e conosco da tanti anni, e siamo come tre fratelli senza genitori.- raccontò, con un piccolo sorriso. -Hu Tao a cui mi sembra sempre di badare come una nipotina. Non dirglielo, però. Non farebbe altro che farmi sentire più vecchio se sapesse che l'ho detto.- si affrettò ad aggiungere, vedendo che Childe era già in procinto di ridere. -E altri ancora. Invece un'altra persona speciale, intesa in senso romantico, no, al momento non è presente nella mia vita, se è questo che intendevi.- concluse, prima di sollevarsi appena sulle punte dei piedi, notando un primo movimento agitarsi sul palco. Chongyun, Xiangling, Xingqiu e Hu Tao stavano già trascinando le casse sul palco, allestendo gli strumenti adatti per lasciar suonare Xinyan.

-Sono..contento che tu abbia queste persone vicino.- disse Childe, in totale onestà; non era solito parlare in maniera così seria, ma in quel momento, sentiva che era la cosa più spontanea e giusta che potesse fare.

Nuove figure a lui note iniziarono ad affollare la piazza prima che Zhongli gli rispondesse, rivolgendogli un cenno di gratitudine con il capo e notando Ningguang, Ganyu e Keqing cercare un posto tra le sedie, puntando alle tre riservate esplicitamente per loro.

-Non vengono qui davanti?- domandò Childe, indicando le tre donne a Zhongli.

-Non credo, magari dopo. Hanno prenotato i posti da tempo e assisteranno a tutto comodamente sedute. Forse è anche meglio per Ningguang non esporsi troppo alla folla, in fondo è la Tianquan.- spiegò Zhongli, con un accenno di preoccupazione.

Childe, in effetti, iniziò a notare un trambusto di uomini edonne avvicinarsi alla Tianquan, persone che irritarono palesemente la donna, che incrociò le braccia al petto e respinse con un sorriso sulle labbra, ma evidente disagio.

-Che cosa vogliono da lei?- domandò Childe, anche se temeva già di conoscere la risposta. Ganyu sembrava preoccupata, e Keqing in procinto di fulminare qualcuno, a giudicare, a distanza, da come si era alzata in piedi per scacciarli.

-Soldi, potere, importanza.- rispose Zhongli, con un sospiro. -Ningguang ha molti pretendenti, e per ora li ha rifiutati tutti, tranne forse una persona con cui però ha una relazione un po'.. complessa, non che io ci abbia capito molto dall'esterno.- spiegò, pazientemente. -Nella sua posizione, è molto difficile comprendere chi è interessato a te per quello che sei, e chi vuole soltanto sfruttarti. E' una donna molto forte, che si è costruita la sua fortuna da sola, pur avendo vissuto prima in povertà.- aggiunse, stupendo Childe, fino ad allora all'oscuro di quei dettagli. -Tiene molto alla nostra città ed è una persona totalmente rispettabile. Purtroppo, quando ricopri una carica così importante, però, devi proteggerti, non posso biasimarla. Penso che sia totalmente in grado di essere felice anche da sola, poi se dovesse capitarle qualcosa di positivo sarò lieto per lei.-

-Sai un sacco di cose su tutti, oltre che sugli oggetti, vedo!- osservò Childe, colpito però dal modo in cui Zhongli, ancora una volta, provava a difendere una persona che in quel momento non poteva ascoltarlo, cercando di mettere una buona parola per lei. Quella di analizzare gli altri e tentare di comprendere le loro motivazioni doveva essere una tendenza che aveva spesso. -Comunque, io troverei noioso provarci con qualcuno solo per i suoi soldi. Preferei decisamente guadagnarmeli da solo che prendere qualcuno per il culo. Metti anche che non mi piace proprio o mi sta sulle palle..-

-Sì, sono d'accordo, anche se dev'essere strano sentirlo da uno che si dimentica spesso il portafogli.- scherzò Zhongli, interrompendosi poi per spostarsi leggermente di lato, più vicino a Childe, notando una donna dai lunghi capelli castani e una benda sull'occhio, che passava dal porto alla folla, diretta verso le panchine.

-Beidou, buona sera. Sei arrivata in città in anticipo, alla fine?- domandò educatamente Zhongli, approfittando del momento in cui Beidou passò loro di fianco.

Voltandosi di scatto, Beidou rivolse a entrambi un gran sorriso, salutandoli con enfasi.

-Ciao!! Sì, giusto in tempo per il concerto, ho lasciato la nave ormeggiata giusto poco fa! Ganyu mi ha pure prenotato un posto in anticipo, ma credetemi, non me ne starò tanto tempo in panchina!- disse, con un sorriso spavaldo. Convincerò anche le ragazze a venire qua davanti a ballare, gli farà bene: lavorano tutta la settimana, hanno bisogno di svago.- aggiunse, fieramente, incrociando le braccia al petto. Aveva un fisico allenato e le spalle di chi era abituato a combattere spesso, motivo per cui Childe si ritrovò a pensare che la sua benda da pirata non fosse soltanto un ornamento, bensì un simbolo del suo mestiere. Beidou assunse un'espressione più apprensiva soltanto per un istante, prima che aggiungesse: -Soprattutto Ningguang, che mi sembrava molto stanca! Le ho anche preso un regalo.- aggiunse, con aria fiera. -Spero tanto che le piacerà.-

-Ma certo, vi aspetteremo, allora. Salutami Ganyu.- rispose Zhongli, seguito da Childe, che la salutò con un cenno della mano.

Beidou fece giusto in tempo a defilarsi verso le panche che il suono della voce di Xiangling, amplificato dal microfono, rimbombò per tutto il porto di Liyue, quando salì sul palco per presentare il concerto dell'amica.

-PORTO DI LIYUE, SIETE PRONTI? PRENDETE I VOSTRI POSTI, E TENETEVI STRETTI! DIRETTAMENTE DI RITORNO DA FONTAINE, LA NOSTRA XINYAN CI PORTERA', QUESTA SERA, LA MAGIA DEL ROCK 'N ROLL!-

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