Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

1: PROLOGO -FAREWELL FROM LIYUE


"La noctilucous jade è un minerale raro, capace di brillare persino nell'oscurità delle caverne. Si dice che sia una gemma in mutazione, condensata durante la fioritura."

Liyue, 29 Agosto

Mia cara Tonya,

l'estate che ho passato qui a Liyue è stata la più bella della mia vita. Hey, so già che faccia farai quando leggerai queste parole insieme a Taucer e Anton. Mi metterai il broncio e dirai: "Perché nostro fratello è così ingrato? E lo scorso Luglio nella tenuta di campagna, allora, si è stufato? E i viaggi nella capitale? E le gite sul lago, non sono paragonabili a Liyue? Perché non se resta lì, allora?", già lo so. Ma io non voglio dirti bugie: non penso che dimenticherò mai come sono stato bene qui, con la mia stanza con la finestra aperta sul mare, circondato dai mercati, dalle montagne e da nuovi amici. Taucer, se stai leggendo anche tu (e non provare a nascondergli la lettera, Tonya!): conferma le mie parole, grazie! Raccontagli di quanto sono buoni i chop suey fritti che vendono vicino alla sala da thé, o com'è bello l'azzurro delle onde del porto. Un giorno vi porterò qui, tutti e tre; è una promessa.

Lo sai quanto mi mancate. Non vi farò aspettare ancora molto: ho deciso di partire la prossima settimana. Sono così contento di rivedervi! Vi ho anche preso una scorta di conchiglie azzurre che si trovano qui, sulle spiagge di Yoaguang Shoal: con un po' di sale e zucchero sul guscio sono buonissime da mangiare, dopo che ci fai l'abitudine! Cosa c'è, pensi che ti stia prendendo in giro? Beh, potresti avere ragione.

Aspettatemi con una torta, mi raccomando. Il giorno in cui vedrete arrivare un bel sole a Snezhnaya, saprete che sto arrivando anch'io.

A presto!

Ajak

Seduto sulla nave che l'avrebbe riportato a Snezhnaya, Childe accartocciò la lettera che aveva scritto soltanto tre giorni prima e la gettò in mare senza alcun rimorso. Ormai non aveva più alcun senso mandarla ai suoi fratelli: erano cambiate troppe cose nel giro di poche ore e l'estate che aveva descritto come magnifica era stata totalmente rovinata. La città che aveva tanto apprezzato ora gli appariva più fredda che mai, senza nessuno fermo sul pontile a salutarlo. Il porto di Liyue, con i suoi colori scarlatti e le bancarelle illuminate dai primi raggi del giorno, era praticamente deserto, forse ancora sconvolto dall'attacco del giorno precedente. Non c'era Xiangling che correva ad aprire il suo ristorante alle nove in punto, non c'era Xingqiu seduto su uno scoglio, col naso immerso nei libri, e, soprattutto, non c'era Zhongli a passeggiare ininterrottamente per le strade, con la mente assorta chissà dove.

C'era soltanto il vuoto più assoluto: la sua sarebbe stata una partenza fredda e grigia come le rocce della spiaggia che stava per abbandonare.

Childe non avrebbe dovuto stupirsi di lasciare Liyue completamente da solo, lo sapeva bene: non aveva avvisato praticamente nessun amico della sua dipartita imminente, né intendeva farlo: probabilmente, se avessero saputo che era stato proprio lui, la sera prima, a evocare Osial, un mostro marino, gli abitanti di Liyue sarebbero stati i primi a cacciarlo via a forza. Non pretendeva che capissero il motivo della sua scelta, o perché avesse seguito quell'ordine specifico dato dai suoi superiori, ma non era neanche pronto a dare spiegazioni, non così presto.

C'era una sola persona che sapeva cosa aveva fatto, ed era contemporaneamente la persona da cui Childe stava scappando più in fretta e la persona che era più triste di lasciare a terra. Zhongli conosceva la verità e non aveva alzato un dito contro di lui; eppure, quel pensiero non lo consolava, non da quando aveva scoperto chi fosse realmente, ovvero Rex Lapis, il Dio di quel luogo. Pensare di aver trascorso mesi di fianco a un archon senza che se ne fosse reso conto era avvilente, ma, soprattutto, era deludente rendersi conto che Zhongli gli avesse mentito tutto quel tempo senza sforzo. Perché non gli aveva mai detto niente su chi fosse veramente? Gli aveva fatto comodo averlo vicino per non destare sospetti, dato che alla fine, inspiegabilmente, aveva persino stretto un patto segreto con Tsaritsa, la dea a cui Childe era fedele? Era un nemico, o un futuro alleato? Che cosa poteva volere da Tsaritsa, e adesso dov'era? Cosa ne pensava della sua partenza? Troppe domande lo tormentavano, e a nessuna di esse sapeva darsi risposta.

Scuotendo il capo, tentò di pensare ad altro : ormai ciò che doveva fare era stato compiuto, ed era arrivato per lui il momento di tornare a casa. Non poteva più tirarsi indietro: Liyue non era più il suo posto, e probabilmente non lo era mai stato; era un soldato di Sneznaya, ed era andato là semplicemente per eseguire i propri compiti.

Doveva andarsene al più presto, sforzandosi di non rimuginare su quella scelta. In fondo, in cuor suo, aveva sempre saputo che non avrebbe dovuto affezionarsi a quel luogo, luogo che gli avevano ordinato di combattere fin dall'inizio, a cui però si era inaspettatamente legato.

-Siete tutti pronti? Forza, che la stiva è piena e il viaggio è lungo!- esclamò allegramente il capitano Beidou salendo finalmente sulla nave, interrompendo il flusso incessante dei suoi pensieri. Childe si voltò a guardarla mentre avanzava con passo sicuro in mezzo ai passeggeri, trascinandosi dietro un paio di borse pesanti, senza dare alcun accenno di sforzo. La donna che avrebbe guidato la sua nave aveva una reputazione che la precedeva in tutta Liyue, e anche se Childe era stato abbastanza fortunato da  conoscerla già da settimane, non l'aveva mai vista sul suo posto di lavoro.

Con il suo sguardo fiero e il rispetto con cui il resto dell'equipaggio la osservava, Childe non stentava a credere che le voci che circolavano sulla sua forza e coraggio fossero vere. Beidou aveva i lunghi capelli castani sciolti sulle spalle come un mantello, e un occhio coperto da una benda, come si addiceva alla sua fama da pirata. Childe non poté fare a meno di chiedersi se nascondesse una ferita da combattimento: stando a quanto aveva sentito, la donna si era addirittura imbattuta contro a un mostro in mezzo all'oceano.

Proprio mentre Childe stava per indietreggiare, lasciando spazio ai nuovi passeggeri, sentì una voce che catturò la sua attenzione, una voce fin troppo familiare.

-Allora, torni a casa tua, Childe?-

Childe si ritrovò a sussultare quando riconobbe la figura dell'adepto Xiao, una delle persone con cui era riuscito a fare amicizia durante la sua permanenza, avanzare con passo deciso vicino al parapetto della nave. I suoi occhi dorati rilucevano furenti, e si puntarono dritti verso i suoi mentre lanciava a terra, con un tonfo, due pesanti bagagli. La sorpresa, per un istante, fece restare Childe quasi senza fiato, pietrificandolo in mezzo alla folla. Non contava più che intorno a lui ci fossero decine di persone pronte a partire: il fatto che Xiao fosse in mezzo a loro lo sconvolgeva. Cosa ci faceva lì? Che lo stesse cercando per vendicarsi direttamente di come si era comportato? Forse aveva scoperto che era stato lui a evocare il mostro marino e non vedeva l'ora di pestarlo: in fondo, Xiao aveva il compito di proteggere Liyue più di chiunque altro. Una nave, però, non sembrava certo il posto migliore per sfidare qualcuno a duello.

-Xiao?! Che cosa ci fai qui? Il tuo abbigliamento non mi sembra adatto al freddo di Snezhnaya.- replicò Childe, cercando di mascherare la sua perplessità, prima di abbandonarsi a una breve risata, scuotendo il capo. -Cos'è, Zhongli ha finito i soldi e ti ha mandato a riscuoterli?- aggiunse, menzionando il loro amico comune con tono ironico, non potendo fare a meno di mettersi sulla difensiva. Aveva paura di cosa poteva succedere, di parlare con le persone che non era ancora in grado di affrontare, non quando non riusciva ancora ad affrontare realmente sé stesso.

Il muro di sarcasmo e leggerezza che stava ergendo davanti a sé era del tutto simile a quello che poneva di fronte alla maggior parte della gente ogni volta che si era sentito fuori posto, inevitabilmente diverso dagli altri. Per un po', durante quell'estate, persone come Xiao o Zhongli erano riuscite ad abbassare quelle sue difese, ma ora si erano di nuovo alzate più resistenti che mai. Provava una sorta di senso di colpa nei confronti di Xiao e un senso di sfiducia verso Zhongli, che cercava ancora disperatamente di scacciare dai suoi pensieri. Per un attimo, osservando Xiao con lo sguardo turbato, le sopracciglia aggrottate e le ciocche verdi scompigliate, non poté fare a meno di ricordare i loro pomeriggi passati a bere thé nel salotto di Zhongli nei giorni di pioggia, o le domeniche trascorse sulle montagne e tra i prati di Liyue, quando il sole splendeva alto nel cielo. Un mese prima, Childe, Xiao e Zhongli erano persino andati fino a Mondstadt insieme, eppure ora a Childe ora sembrava passata una vita intera e pareva strano ritrovarsi così vicino a uno di loro due, non ancora pronto a dargli spiegazioni.

-Non parlare di Zhongli in questo modo.- lo ammonì Xiao, duramente. Childe, nonostante la tensione, non poté fare a meno di replicare con uno sbuffo divertito: aveva imparato da tempo a non temere Xiao: anche se era un guerriero immortale, non lo spaventava più, [ non ] da quando aveva imparato a conoscerlo. Inoltre, il contesto in cui si trovavano avrebbe di certo frenato Xiao dal compiere qualunque azione avventata.

-Non hai risposto alla mia domanda: che cosa ci fai qui?- insisté Chide, appoggiandosi pigramente contro al parapetto della nave, un sopracciglio sollevato a mostrare la propria curiosità.

-Non sono io che parto.- precisò Xiao, più gentilmente. -E' stata una sua scelta consapevole, che io gli altri suoi amici rispettiamo, anche se siamo preoccupati per la sua sorte. Ha cercato di spiegarmi qualcosa su come tu sei soltanto una parte di tutto il piano e non hai colpe, e..- iniziò a replicare Xiao, abbassando cautamente la voce e aggrottando la fronte. -..su come il suo patto, invece, abbia un senso ben preciso. Ma ci ho capito poco, ti dirò.-

Childe, in quel momento, ringraziò di essere sorretto dal bordo robusto della nave: nel sentire le parole di Xiao, sentì le proprie gambe cedere. Comprese di chi Xiao stesse parlando ancora prima di sentire il suo nome: c'era soltanto una persona che aveva fatto un patto che lui non aveva affatto compreso e quel qualcuno era Zhongli, senza ombra di dubbio. Perché aveva preso le sue difese, insieme a Xiao? E dove si trovava, in quel momento?

-Dovrei commuovermi, adesso?- rispose Childe, indispettito. -Ho visto che con i suoi piani si è già organizzato per bene. Sarà impegnato per un po', soprattutto a continuare a non darmi spiegazioni, immagino. Non ce l'ho con te, Xiao, sia chiaro. Ma Zhongli...non lo capisco proprio.-

-Childe.- rispose Xiao dopo qualche istante di silenzio, scuotendo appena il capo. -Lo so che sei arrabbiato con lui, ma non poteva dirti chi era veramente. Siamo in pochi a saperlo.- spiegò, sforzandosi di usare un tono più lento e paziente, che solitamente gli era estraneo. Childe storse appena il naso, ulteriormente irritato. Ora che sapeva che Zhongli era Rex Lapis, il Dio a cui l'adepto Xiao era legato da un giuramento, comprendeva meglio perché quei due fossero stretti da un'amicizia tanto salda, probabilmente durata secoli e secoli. Eppure, nonostante razionalmente realizzasse che era normale che fosse così, che non potesse aspirare alla stessa fiducia che Zhongli nutriva per i suoi adepti, non poteva fare a meno di sentirsi escluso drasticamente dalla sua vita. Non sarebbe mai arrivato neanche lontanamente a quel livello: se non fosse stato per i piani politici in cui lui e Zhongli si erano ritrovati invischiati, probabilmente non avrebbe mai scoperto la verità direttamente dalle sue labbra.

-Grazie di aver portato i miei bagagli, Xiao, ma non avresti dovuto disturbarti. Sei già costantemente spossato. Spero tu sia stato cauto.-

Una voce calma e premurosa fece voltare Childe di scatto, riportandolo brutalmente a terra con lo stesso impatto che avrebbe avuto un secchio di acqua gelida in pieno inverno. Anche Xiao sollevò lo sguardo di fronte alla persona che li aveva appena raggiunti, a metà tra il preoccupato e il seccato. Childe non ebbe neppure bisogno di guardarlo o di mettere a fuoco il suo volto per capire chi fosse: con la sua solita veste scura e il portamento composto di chi non si lasciava scalfire da nulla, Zhongli si era palesato di fronte a loro e stava cercando il suo sguardo.

Childe si costrinse ad affrontarlo, cercando di ignorare la morsa che gli strinse il petto semplicemente incontrando le sue iridi color ambra. Prima della notte precedente, si era ormai convinto di riuscire a leggere facilmente l'espressione dei suoi occhi dorati, imparando a riconoscere quando erano velati di malinconia o di gioia, nonostante la sua consueta espressione austera. Era riuscito spesso a scorgere la gentilezza nel modo in cui osservavano qualcosa o qualcuno che gli stava a cuore, mentre adesso gli sembrava di fissare una pietra immobile: splendente e luminosa, ma fredda e dura. Era tornato uno sconosciuto per lui, o forse lo era sempre stato.

Ma allora, che cosa ci faceva su quella nave? E perché Xiao sembrava suggerire che ci sarebbe rimasto?

-Eccolo.- mormorò Xiao, stringendo poi le labbra in una piega preoccupata. -Spero che faccia attenzione, nelle sue settimane future.-

-Attenzione per... cosa?- domandò Childe, temendo di conoscere già la risposta. Erano passati ormai mesi di quel momento, tre mesi che ricordava in ogni minimo dettaglio. Era quasi riuscito a credere di poterseli lasciare alle spalle, ma ora era quasi sicuro che non sarebbe mai riuscito a lasciarli andare, se Zhongli voleva restare.

-Per partire anche io per Snezhnaya.- rispose semplicemente Zhongli, chinandosi a raccogliere una delle sue borse come se niente fosse, tornando a guardare Childe soltanto pochi istanti dopo. -Sbaglio, o abbiamo ancora dei discorsi in sospeso?-



******
Ciao a tutti e grazie di aver iniziato la mia fanfiction! Verrà aggiornata due volte a settimana e sono già pronti più di dieci capitoli

Fatemi pure sapere se il prologo vi è piaciuto (adoro i commenti e le stelline, mi riempiono di gioia e vi ringrazio con tutto il cuore se mi date un segno del vostro passaggio), dal prossimo capitolo in poi ci sarà un flash-back e capiremo cos'è successo prima di arrivare alla partenza di Childe. I POV che userò saranno quelli di Childe e Zhongli, e occasionalmente Xiao, Venti o altri personaggi. La prima parte sarà ambientata a Liyue, la seconda a Monstadt, e l'ultima a Snezhnaya. Incontreremo tanti personaggi, tra cui Hu Tao, Chongyun, Xingqiu, Xiangling, Xinyan, Xiao, Ganyu, Ningguang, Beidou, Venti e tutto il cast di Monstadt (principalmente Diluc, Kaeya e Jean, con altre comparse)

Noctilucous jade è la mia prima fanfiction in assoluto (salvo una oneshot su Mirio e Tamaki di BNHA), nata dalla mia ossessione per Genshin e i suoi bellissimi personaggi, 

Ringrazio chi mi ha dato una mano a correggerla o ci ha già dato una lettura, il mio fidanzato Rowan per la copertina (momocha_cup) e la pazienza di chi mi ha sopportato per le mie ricerche, non sarei mai riuscito a trovare il coraggio di metterla qui, altrimenti eheh

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro