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Gemme Da Scoprire

Scommetto che vi stavate chiedendo cosa fosse quel bollino sulla copertina.
Ebbene sì, alla fine ho rinunciato (momentaneamente) ai WIAItalia e al CactusProject a causa degli innumerevoli problemi della mia e-mail. Ora non mi fa più neanche aprire l'app, sigh.
Così, solo grazie all'estrema disponibilità degli utenti che si occupano di GemmeDaScoprire, sono riuscita a partecipare a questo nuovo fantastico movimento!
(Che a quanto pare, la mia e-mail ha stabilito che sarà anche l'ultimo a cui io potrò aderire -.-)
Ma, vi chiederete: a cosa serve GemmeDaScoprire?

1) Fornisce recensioni fantastiche, a prescindere dal fatto che supportiate o meno il movimento (supportatelo, vi tengo d'occhio ò.ò).

2) Aiuta a trasformare i libri su Wattpad in libri veri, cartacei. O perlomeno ci prova.
In ogni caso, io lo trovo davvero utile e, anche se soltanto agli inizi, si sta organizzando molto bene.
Se volete scoprirne di più, passate su GemmeDaScoprire, non ve ne pentirete! ;)

Se siete passati a dare un'occhiata (vi sto osservando, non l'avete fatto. Cliccate sopra subito! ò.ó), saprete che ci sono due tipi di recensioni, quelle Brillanti e quelle Opalescenti, e saprete pure a cosa servono.
Ebbene, Nobody's Land - Evil è finito tra le Brillanti (con mia estrema sorpresa °^°) e ora fa parte delle Gemme!
Il percorso che mi attende è ancora lungo, ma il solo pensiero di essere arrivata fin qui mi fa fare ancora il balletto della vittoria.

Perché io ho un balletto della vittoria.
GIÀ.

E ora vi presento la mia scheda! Potrete trovarla anche su "Gemme Fantasy"!
Ah, se passate di là non fate caso alle frasi tra parentesi della gattoniglietta -TheMadHatter_
Stalker, stalker ovunque! \_(°Δ °)_/

Titolo: Nobody's Land - EVIL

Autore: Emily_S_Winchester

Beta: No. Cioè, ci ho provato xD, ma per il momento sono impossibilitata a lavorare con gli altri a causa della e-mail che non mi funziona, quindi faccio tutto da sola, sigh. Comunque, se qualcuno è disposto a sopportarmi, allora "cerco".

Genere: Fantasy, urban-fantasy, romantico.

Stato: In corso, parte di una serie.

Rating: Potrebbe essere benissimo verde, ma per ogni evenienza, metterò "giallo".

Avvertimenti: Non adatto a chi non riesce a leggere una saga composta da più libri. Questa saga potrebbe far venire un infarto a chi crede per forza nel lieto fine per tutti i personaggi e a chi pensa di poter sbrogliare la matassa di intrighi e misteri dei quali i libri sono colmi.
Adatto a chi soffre di disturbi maniacali da ship.

Trama: Nessuno sarebbe un ragazzo come tanti, se non fosse per il tormentato passato ed il particolare aspetto fisico che da sempre lo allontanano dalle persone.
Intorno a lui si susseguono numerosi e inspiegabili incidenti, e la colpa gli è da sempre attribuita.
A volte, basta una sola occhiata per capire le persone, una sola per sentire il disgusto trapelare dai loro sguardi.
Un oscuro pericolo lo minaccia da anni, tessendo pazientemente la sua rete mortale.
E intanto il suo mondo crolla sempre di più, trascinandolo in un vortice di disperazione e caos: sarà disposto a mettere in gioco tutto ciò in cui crede per salvarsi? Tradire tutto quello che ha imparato ad amare?
Ma la vera domanda è: ne varrà mai la pena?
Lui è Nessuno. Portato via come il vento da un luogo ad un altro, senza mai trovare fissa dimora.

E tu?
Cosa faresti se scoprissi che la tua anima nasconde un segreto?

Spazio autore.

Be', che dire? Questo libro nasce da un altro libro che doveva essere un altro libro.
Confusi? :D
Vi spiego. Inizialmente, avevo pensato di scrivere un libro di narrativa (che tra l'altro ho ancora in mente di scrivere, ma dettagli), ma poi mi sono accorta che non mi ispirava per niente.
Non avevo ancora trovato uno stile di scrittura che fosse "mio", e le mie bozze risultavano pesanti e noiose anche per me. Che bello.

Allora ho deciso di trasformare il mio libro in un qualcosa di più leggero e leggibile, e mi è venuto in mente di trasformarlo in uno di azione.
Amo i libri di avventura e di azione, e mi sono detta: perché no?

È stata in quella fase che ho pensato di chiamare il mio protagonista Nessuno.
Sinceramente, ero un po' terrorizzata all'idea di usare un protagonista maschile al posto di uno femminile, perché... C'è bisogno di spiegarlo?
Insomma, non mi rispecchiavo in lui, ero in imbarazzo con un personaggio di pura fantasia solo perché maschio (sì, io e la mia timidezza siamo inseparabili), e non sapevo come farlo interagire.
Eppure, sapevo che lui doveva essere un lui.

In ogni caso, dopo un po' ho iniziato a immedesimarmi in lui, con tutte le mie timidezze e paure, e mi è venuto il mente il nome perfetto.
Okay, non sarà il nome più bello del mondo, ma mi rispecchia. E rispecchia i sentimenti di Nessuno, il protagonista della saga.
Nessuno non ha una casa, non ha una famiglia... Inizierà un percorso di sconvolgimento interiore alla ricerca di ciò che rende noi, noi stessi.

In quel periodo, il mio stile di scrittura stava finalmente iniziando a distendersi, e il mio libro di azione è diventata una saga fantasy.
Ancora ora, si può notare il cambiamento di stile dai primi agli ultimi capitoli.
Con la revisione che ho intenzione di apportare una volta finito il libro, ciò non si noterà, perché sarà tutto più omogeneo.

In ogni caso, Nessuno è me. Non ho parole per descrivere come mi sia affezionata a quel personaggio, come lui sia diventato me e viceversa.
È emozionante scrivere delle sue avventure e dei suoi problemi, ed io amo scrivere i capitoli di questa saga.
Non credo che riuscirò ad amare mai il protagonista di un altro mio libro più di Nessuno.
I personaggi della mia storia hanno preso vita propria, trasformandosi in qualcosa di tangibile e quasi reale.
Ne ho perso totalmente il controllo.
Ora sono solo uno strumento che descrive le loro vite: il mio braccio si muove per loro volontà e a seconda delle loro personalità e dei loro desideri.
Nyareth ha preso una forma solida, ormai, e le Dimensioni Parallele, che saranno molto più presenti nei volumi seguenti della saga, si delineano chiare davanti ai miei occhi come lo sono le strade della mia città.

Questo libro è vivo, e nasce come una sfida: una sfida nei confronti di me stessa. Ho voluto mettermi alla prova, tastare le mie capacità di scrittrice, e spero di non fallire.

Sinceramente, non avrei mai creduto che così tante persone avrebbero letto il mio libro.
Una ragazza ha addirittura creato una fanpage su Instagram.
Sono abbastanza sconvolta.

Inoltre, oltre a testare le mie capacità di scrittura, da un po' di tempo sto provando a migliorare nella grafica:

Credo di essere sulla buona strada, ma sinceramente mi viene immensamente più facile scrivere (probabilmente perché senza pc creare copertine e immagini con il cellulare non è il massimo -.-).
Inoltre, per ognuno dei sette libri della saga, ho ideato delle filastrocche che fungono da "profeti": in pratica riassumono, per indovinelli e rime, ciò che accadrà in quel determinato libro.
E questi due banner, quello sopra e questo qua sotto, sono esattamente ciò che mi serviva.

Ho già detto che generalmente sono una frana con questo tipo di cose?
Eppure, dopo vari tentativi sono riuscita a creare questi e la copertina del libro, e sono molto soddisfatta dei risultati ottenuti.

Tra musica e studio, sono una ragazza parecchio impegnata e con una connessione saltuaria, ma cerco di aggiornare ogni giorno. Per complicarmi la vita, però, sto scrivendo anche una nuova saga. E ho intenzione di tradurre Nobody's Land in inglese.
Avete già capito che ho rinunciato da tempo ad una vita sociale, vero? :D
Ma in fondo, la normalità è sopravvalutata u.u

Estratto.

Dal capitolo 15:

«Al signorino non piace il freddo, vedo» lo derise Ellie, un po' più rilassata grazie al ragazzo.

Nessuno rabbrividì. Lui il freddo proprio lo odiava.
«Vorrei vedere te in una cella gelida con nient'altro che il tuo corpo per scaldarti durante le notti invernali più fredde della storia» sibilò cupo.

Ellie si era fatta curiosa. Gli si avvicinò per domandargli a cosa si riferisse, ma non fu abbastanza attenta, perché appena il suo piede affondò nella neve si sentì un violento crack.

«Crack?» fece appena in tempo a dire Nessuno, che da sottoterra iniziarono a spuntare i musi rivoltanti e deformi di quelli che dovevano essere i Viandanti.

***

«Ecco, lo sapevo!» gridò Ellie sopra il frastuono della terra che velocemente si spaccava. «Gli Intermondi avevano messo delle trappole!»

Gli Intermondi erano esseri davvero ripugnanti. Sbucavano dalla neve con urla disumane e agghiaccanti, facendosi strada con le loro minuscole zampette.

Nessuno fece un salto verso destra, scansando appena in tempo le fauci di un Intermondo che stava spuntando nel punto in cui si trovava lui un secondo prima. Ellie gli si affiancò velocemente, scansando anche lei un paio di Intermondi che stavano iniziando a raggrupparsi.

I mostri erano una decina, ma ne stavano spuntando altri dal terreno. Somigliavano a degli enormi lombrichi rosa ad anelli, con quattro paia di zampette minuscole rispetto al resto del corpo che terminavano in un uncino alle estremità. Quello che doveva essere il muso era occupato quasi totalmente da un'enorme bocca circolare piena di dentini sottili come spilli, ma affilatissimi.
L'estremità del loro corpo terminava con una coda nera molto simile a quella di uno scorpione, e probabilmente altrettanto velenosa.

Nessuno deglutì. Sapeva che i demoni erano esseri orribili e assetati di sangue, ma mai si sarebbe immaginato un tale rivoltante scenario.

Intanto gli Intermondi si erano quasi tutti allineati e stavano cercando di avanzare verso i due ragazzi.
Stranamente però, spesso giravano in tondo o si scontravano tra di loro, cadendo a terra per rialzarsi subito dopo.
Ellie mise un braccio davanti a Nessuno, come a volerlo proteggere dalle creature infernali che stavano puntando verso di loro.
Nessuno fu un po' stranito dal gesto protettivo, ma non ci fece molto caso in quel momento.
«Sono quasi del tutto ciechi» bisbigliò Ellie, arretrando lentamente insieme a lui. «Al momento sono confusi dalla luce del sole, però si stanno riprendendo velocemente. Arretra lentamente e forse riusciremo a cavarcela

Bene, Nessuno pensava che non sarebbe stato tanto difficile. Doveva solo fare con calma e attenzione...
Con sua enorme sorpresa riuscì ad essere il più silenzioso possibile, e andò tutto bene. Almeno fino a quando il terreno sotto di loro iniziò nuovamente a smuoversi.

Gli Intermondi divennero molto più sicuri e veloci, e puntarono finalmente verso di loro, scivolando veloci sulla neve con i loro uncini.

A quel punto, Ellie urlò: «Corri!» e iniziò a correre verso l'entrata della Foresta con Nessuno.

«Mi avevi detto che non ci vedevano!» le gridò il ragazzo, mentre correva con tutte le sue forze.

«E infatti è così, ma la loro Regina ci vede benissimo, e sta dando loro delle indicazioni da sottoterra. Pensavo che non fosse presente, invece sta risalendo in superficie. Devo aver rotto accidentalmente l'involucro esterno della sua trappola, accidenti!»

«Allenamento eh?» cercò di sdrammatizzare Nessuno, correndo come se avesse il diavolo alle calcagna.

«Taci!» urlò Ellie, fermandosi di colpo. «Ce ne sono troppi! Vai avanti, io ti raggiungo subito.»

«Te lo sogni!» le gridò Nessuno, fermando anch'egli la sua corsa. Si girò, e quello che vide lo scioccò. Gli Intermondi si stavano avvicinando rapidamente. Erano davvero vicini, troppo perché i due ragazzi riuscissero ad arrivare alla Foresta sani e salvi.
La Foresta Pietrificata infatti era ancora parecchio distante, e gli esseri li avevano praticamente circondati, ormai.

Al fianco di Nessuno, intanto, si stava sprigionando un calore inatteso. Nessuno si voltò a guardare Ellie, e la trovò circondata da linguette di fuoco.
I suoi occhi verdi sembravano sprizzare scintille, e i suoi capelli rossi si muovevano come per volontà propria. Aprì il pugno della mano, e vi si formò una fiamma quasi del tutto bluastra. Poi con l'altra mano attraversò la fiamma, che si ingrandì molto, facendo sciogliere la neve sotto di lei e creando una pozza d'acqua. Con la mano sinistra afferrò una parte della fiamma e la lanciò rapidamente verso i mostri, che d'istinto indietreggiarono, creando un varco verso la Foresta.

«Vai, ti ho detto!» gli ripeté Ellie, iniziando a tirare palle di fuoco a raffica.

«Non ti lascio qui da sola!» disse Nessuno, proprio mentre gli Intermondi si riavvicinavano. «E poi anche volendo non potrei, vedi?»

«No che non vedo, idiota. Sto lottando contro due mostri, non ho il tempo per godermi lo spettacolo!» gli urlò Ellie, ironica, chiudendo il pugno destro immerso nel fuoco. Con quello, colpì la testa dell'Intermondo che le si era avvicinato e che, urlando di dolore, ritornò sottoterra, forse nella vana speranza di placare le fiamme che lo stavano divorando vivo. Con un altro pugno colpì il secondo Intermondo nella parte addominale, poi si rialzò con una capriola in avanti e gli lanciò una palla di fuoco dentro la bocca che il mostro aveva spalancato per il dolore.
All'improvviso questo si accasciò a terra, e non si mosse più.

Soddisfatta, Ellie gli diede un calcio per accertarsi che fosse effettivamente morto, ma non si accorse della presenza di un terzo Intermondo che stava per attaccarla alle spalle.

Nessuno, che intanto stava schivando i morsi mortali di un paio di Intermondi, si rese conto del pericolo che Ellie stava correndo e, con una falcata repentina di cui si stupì lui stesso, scavalcò i musi di altre due creature che stavano cercando di azzannarlo, e saltò in groppa all'Intermondo dietro di Ellie. Facendo così, riuscì a distrarlo dal suo obiettivo originale, permettendo ad Ellie di sfuggire alle sue grinfie.

«Tieniti forte!» gli gridò Ellie, che si era accorta del pericolo scampato. Fece per aiutarlo, ma fu distratta da un altro paio di Intermondi che le si avvicinarono minacciosi.

«Dove mi dovrei tenere?» urlò Nessuno, esasperato. «Non c'è nessun appiglio qui!»
Quel coso puzzava tantissimo e si divincolava a più non posso, nella speranza di scrollarsi di dosso l'intruso. A Nessuno quel mix di combinazioni letali fece venire la nausea. Mentre con le braccia tentava disperatamente di tenersi aggrappato, un uncino riuscì quasi a sfiorargli il volto.

«Non farti toccare da quei cosi: sono velenosi!» specificò Ellie, mentre faceva fuori un altro Intermondo.

«Grazie per avermi avvertito solo ora, eh, grazie tante» ribadì Nessuno mentre scivolava sempre più lungo il dorso del mostro.
Si trovava su un maledetto scivolo mortale.
Se fosse andato a destra o a sinistra sarebbe morto, se fosse scivolato verso il basso sarebbe morto.
Dove diavolo doveva andare?
Ormai era quasi arrivato alla fine della sua corsa, e il pungiglione velenoso si faceva sempre più vicino.
Il mostro, capendo di averlo in pugno, iniziò a spruzzare veleno verde dalla coda, che per pochissimo non colpì il ragazzo.
«Un aiutino qui mi farebbe comodo!»

Ormai non aveva più scampo: il pungiglione mortale si abbassò su di lui, e Nessuno chiuse istintivamente gli occhi in attesa del dolore lancinante. Passarono alcuni secondi di attesa.
«Pensavo peggio» borbottò, non sapendo se aprire finalmente gli occhi o meno.
Si aspettava quasi che la creatura stesse solo attendendo il momento in cui avrebbe tirato un sospiro di sollievo per ucciderlo quanto meno se lo aspettava.

«Vuoi sbrigarti a scendere da lì o preferisci morire?» gli chiese Ellie. Nessuno riaprì gli occhi.
Si trovava ancora sull'Intermondo, che ora era disteso a terra in una pozza verdastra puzzolente.
Il pungiglione era bruciacchiato e quasi staccato del tutto dal resto del corpo, e il mostro non si muoveva più.

«Grazie» balbettò Nessuno, sollevato e imbarazzato al tempo stesso per non essere stato di alcuna utilità. Attorno a loro, i cadaveri di nove Intermondi stavano già iniziando a scomporsi in mille pezzettini che svanivano nell'aria, con estremo sconcerto di Nessuno.

«Non mi ringraziare, piuttosto muoviti!» gli ripeté Ellie, iniziando a correre. «Ce ne sono troppi anche per me!»

Nessuno la seguì, correndo più che poteva con la neve che cercava di impedirgli ogni movimento. «Ma se li hai uccisi tutti! A proposito, non puoi sciogliere la neve e liberarci un po' il passaggio? Andremmo più veloci.»

Ellie lo guardò malissimo. «Innanzi tutto io non sono una serva a tua disposizione, e quindi no: scordatelo. E seconda cosa... Guarda dietro di te.»

Nessuno girò la testa per un attimo, continuando a correre.
Una ventina di Intermondi era sbucata dal terreno e si dirigeva verso di loro.
Caspita, quei cosi erano velocissimi.
Come se non bastasse, un Intermondo più grande di tutti gli altri si sollevò da terra e iniziò a volare sfruttando le sue enormi ali da pipistrello: doveva essere la Regina.

«Ora hai capito?» gli chiese Ellie, guardandolo per un attimo. «Anche se riuscissi a rallentarli, non riuscirei a battere lei» disse, indicando con un cenno del capo la Regina. «Quindi muovi le chiappe.»

Nessuno non se lo fece ripetere due volte, e accelerò l'andatura. Erano quasi arrivati alla Foresta, quando decise di guardare dietro di sé.
Gli Intermondi erano vicinissimi: poteva quasi sentire il tanfo della Regina sopra di loro.

«Dentro la Foresta non riusciranno a prenderci, soprattutto lei con quelle sue ali! Dai, ci siamo quasi» urlò Ellie, incitandolo a correre più in fretta.

La ragazza era praticamente arrivata e stava già inoltrandosi in mezzo agli alberi. Nessuno era pochi passi dietro di lei e stava per tirare un sospiro di sollievo, quando la Regina si scagliò su di lui e lo afferrò per il mantello con i suoi uncini, sollevandolo in aria per pochi secondi per poi tuffarsi stranamente verso terra.

Ellie si girò appena in tempo per vedere il ragazzo che scompariva sotto terra.

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