«Stai attento!» urlò Nessuno, aspettandosi di vedere Oliver spiaccicarsi a terra come una sottiletta.

Nessuno vedeva la scena come se fosse a rallentatore.
Oliver si era lanciato da quindici metri d'altezza, e sicuramente la caduta non sarebbe stata attutita da quei pochi centimetri di neve che ricoprivano il terreno.
Si sarebbe fatto molto male, o peggio.

Però non andò affatto come Nessuno si aspettava.

Invece di urlare o cercare di ripararsi dalla caduta raggomitolandosi su se stesso, Oliver fece uno strano movimento con la mano, aprendo il pugno, e all'improvviso il terreno tremò.
Nessuno, impreparato, stava per perdere l'equilibrio, ma si mantenne in piedi.
Vide che Ellie e Rory erano preparati alla cosa: non sembravano affatto stupiti.
Evidentemente quello non era un terremoto normale.

Una colonna di terra si eresse dal campo innevato, andando a fare da base di appoggio per Oliver, che ci era saltato esattamente sopra. Poi lui allungò la mano davanti a sé, come a voler impartire un ordine, e la colonna si estese davanti a lui, abbassandosi però sempre di più, fino a raggiungere il livello del terreno.
Oliver camminò tranquillamente fino a toccare terra, sotto lo sguardo sbigottito di Nessuno.
Serio come sempre, posizionò la mano destra davanti a sé e la spinse verso fuori.
Il cumulo di terra si comprimette, ritornando ad una semplice colonna.
Poi lui posizionò la mano sinistra sotto quella destra e le chiuse entrambe di colpo, facendo appiattire la colonna che ritornò ad essere normalissima terra.

«Come hai fatto?» balbettò Nessuno a Oliver, che vedendo lo shock del ragazzo aveva assunto un'aria soddisfatta.

«Allenamento» rispose noncurante, scrollando le spalle. Poi ripose velocemente qualcosa nella sacca appesa alla sua cintura, cercando di non farsi notare.
Ma Nessuno se ne accorse e fece in tempo a dare un'occhiata.
Sembrava un pugno di terra.

«Non credo che solo allenandomi riuscirei a fare qualcosa di lontanamente simile» sibilò Nessuno, in cerca di risposte. «Che cos'era quello?»

«Qualcosa che i Terrestri non possono fare» ridacchiò Rory, con l'aria di chi la sapeva lunga.

Oliver ed Ellie si girarono entrambi a guardarlo, sincronizzati. «Tu credi davvero che sia un Terrestre?» esclamò Oliver, sorpreso.
Ellie invece sembrava più che altro arrabbiata.

«Ragazzi, andiamo... usate la logica. È da quando che è arrivato qui che non fa altro che chiedere "cos'è questo" o "cos'è quest'altro" e guardare stupito qualsiasi cosa» spiegò Rory tranquillamente. «Non credo che uno come lui riuscirebbe a fare finta per tutto questo tempo.»

Nessuno divenne rosso fino alle orecchie.
L'aveva preso per uno stupido? E che diavolo significava "uno come lui"?
Sicuramente l'aveva etichettato come uno sciocco che non sapeva niente e riusciva a fare solo domande.
«Sai, è la prima volta che visito un altro pianeta» affermò Nessuno, cercando di non far trasparire il suo imbarazzo. Anche se stava cercando di trattenersi, il sarcasmo era palpabile. «La prossima volta che andrò in gita turistica in un Mondo Parallelo sarò preparato.»

Rory si era accorto di averlo messo a disagio. «Veramente io non intendevo dire che tu fossi inutile... Soltanto che non sai le cose del nostro mondo, dato che vieni dalla Terra.»

«Basta così» li interruppe Oliver, severo. «Non abbiamo tempo per queste sciocchezze.»
Si girò verso Nessuno. «Non so chi tu sia o cosa sia, ma ti tengo d'occhio» gli disse, minaccioso.

Nessuno fece il saluto militare. «Agli ordini, generale!»

Rory non riuscì a trattenersi dal ridere, mentre Ellie lo guardò malissimo.
Solo Oliver fece finta di ignorarlo.

«Allora» disse, iniziando a spiegare il piano. Fece un movimento con il dito della mano, e la neve si alzò da terra e iniziò a modellarsi mano a mano che parlava.
Nessuno si trattenne dal chiedere come ci riuscisse: tanto prima o poi lo avrebbe capito comunque.
«Noi ci troviamo esattamente davanti al portone principale. Abbiamo messo fuori combattimento le guardie del Consiglio e parecchi Vigilanti sulle piattaforme. Dobbiamo sbrigarci, prima che si riprendano e diano l'allarme.»

Nessuno diede una sbirciatina alla neve per terra, dove si era formata una X che probabilmente li rappresentava.
La X stava di fronte a quella che sembrava il modellino miniaturizzato della città.
La città però, stranamente, stava sotto quella che sembrava una cupola di ghiaccio.

Nessuno si girò a guardare le mura del Rifugio. Poco sopra a dove terminavano, riuscì a scorgere un riflesso, come un lampo di luce.
Strizzando gli occhi e osservando con attenzione, si rese conto che le mura non terminavano, ma continuavano al di sopra della città, rinchiudendola in una bolla di vetro.

Oliver si rivolse a Rory. «Andy e Colby ti hanno visto quando li hai stesi?»

Rory fece un cenno di diniego con il capo. «No, ma credo che Colby abbia visto Ellie.»

Nessuno era esterrefatto. «Che cosa hai fatto tu?» chiese a Rory, interrompendolo. «Pensavo che fosse stata lei!» precisò, indicando Ellie.

«Eppure mi sembrava di avertelo detto, idiota» borbottò Ellie, improvvisamente timida dopo l'occhiata di rimprovero che le aveva lanciato Oliver quando aveva saputo da Rory che si era fatta beccare.

«È acida solo con me, ovviamente» borbottò Nessuno, lanciandole un'occhiata truce.

Rory lo sentì, e ridacchiando gli diede un'amichevole pacca sulla spalla. «Benvenuto nel mio mondo, amico.»
Nessuno fece un sorrisetto divertito.

Ellie lanciò loro un'occhiataccia, mentre Oliver, ignorandoli, riprese a parlare: «Per fortuna Colby non è tipo da fare la spia. Ritieniti fortunata.»

Ellie fece un cenno con il capo, annuendo.

«Siamo messi piuttosto male. Oltre alla tempistica non propriamente a nostro favore, dovremo pensare a come recuperare le armi.»

Nessuno gli lanciò un'occhiata perplessa. «Armi? Non avevate armi quando mi sono svegliato.»

Ellie lo guardò con disprezzo. «Siamo stati costretti a lasciarli in armeria quando siamo tornati al Rifugio e dovevamo entrare nel Nucleo. Sai, eri piuttosto pesante da trasportare, e dovevamo farlo anche di nascosto dato che non avevamo ricevuto l'approvazione del Consiglio. Le armi avrebbero solo attirato l'attenzione su di noi.»

Nessuno la guardò con aria di sfida. «Potevate anche lasciarmi alla Torre, se davvero non vi importava.»

Ellie iniziò ad alzare il volume della voce. «Se solo ci fossimo accorti prima che non eri uno di noi, ti avremmo lasciato lì con piacere!»

Nessuno ed Ellie iniziarono un gioco di sguardi nel quale nessuno dei due aveva intenzione di perdere. La tensione era palpabile.

«Smettila, Ellie» le ordinò Oliver con voce severa.

Ellie era furiosa. «Ho ragione io, e lo sai!»

Oliver la guardò negli occhi. «È vero, hai ragione» le rispose, non stupendo affatto Nessuno.
Ma doveva darle ragione anche quando aveva torto?
Ormai aveva capito come si comportava Oliver nei confronti di Ellie, e ne era piuttosto infastidito.

«Però abbiamo deciso noi di aiutarlo. Lui non ci ha chiesto nulla. Inoltre, ti stai comportando in modo davvero infantile.»

Nessuno annuì con aria saccente, come a dire: "Hai perfettamente ragione", dimenticandosi completamente del fastidio provato poco prima nei suoi confronti.

Ellie lo notò e gli lanciò uno sguardo omicida, promettendo vendetta. Poi assunse uno sguardo affranto e deluso, che rivolse ad Oliver.
Sicuramente non si aspettava di venire rimproverata da lui che la trattava sempre con dolcezza e la rimbrottava unicamente quando litigava con Rory.

Oliver si limitò a lanciarle uno sguardo dispiaciuto, come se si fosse già pentito di quello che aveva detto, ma poi si riscosse e riprese a parlare.
«Dobbiamo trovare un modo per recuperare quelle armi. L'armeria è troppo vicina al Nucleo del Rifugio, e le porte della città si chiuderanno presto. Qualcuno si accorgerà che qualcosa non va e chiamerà gli Indagatori.»

Osservando il modellino di neve, Nessuno capì che il Nucleo doveva essere la fortezza in cui era stato processato prima. In effetti, accanto ad esso vi era una struttura più piccola, che doveva essere l'armeria.
Una domanda gli sorse spontanea sulle labbra. «Ma se voi non avete armi al momento, chi ha lanciato quella freccia ad Andy?»

«Alex» tagliò corto Oliver che, ancora concentrato sulla missione, non si accorse della faccia stupita che fece Nessuno a quelle parole. «Ragazzi, l'unica soluzione è dividerci. Io e Rory torneremo indietro e recupereremo tutto il possibile. Anche se il portone si chiudesse, non avremmo difficoltà a scappare dall'alto. Grazie a una delle avventure di Rory, sappiamo che sopra la cupola c'è un'uscita» spiegò, scuotendo la testa con aria di disapprovazione.

Rory sembrava fiero di sé. «Se non fosse stato per me non l'avreste mai scoperto. Mi aspetto delle scuse per tutte le volte che mi avete rimproverato ingiustamente!» esclamò, incrociando le braccia davanti a sé con aria di superiorità.

«Vedi che le cose che fai sono pericolose e contro la legge» gli rispose Oliver, facendogli mettere il broncio.
«Però ora vi torna utile questa informazione» borbottò Rory.

Eileen si limitò a lanciargli uno sguardo orgoglioso. «In ogni caso non ti chiederò mai scusa.»

«Peggio per te. Vorrà dire che tu non userai mai quell'uscita segreta per scappare dal Rifugio» disse Rory con noncuranza.

Ellie sbuffò annoiata, attorcigliando con il dito una ciocca di capelli che continuava a caderle sulla fronte.

«Ellie, tu dirigiti con Nessuno verso la Foresta Pietrificata. Raggiungi Alex e Brinco, e aspettateci lì. Se non torniamo entro venti minuti, venite a recuperarci alla piana.»

Ellie cercò di opporsi a quella decisione. «Voglio venire con voi!» protestò, battendo i piedi a terra come una bambina piccola. «Ci può arrivare da solo all'entrata della Foresta!»

«No che non può, e lo sai» le rispose Oliver, alzandosi in piedi e distruggendo il modellino di neve chiudendo il pugno della mano.
Aggrottò la fronte, avvicinandosi alla ragazza. «A questo proposito... Stai attenta, Ellie. Sei senza i tuoi pugnali, dovrai ricorrere all'Evocazione, nella radura. Cerca di non affaticarti» le raccomandò, spostandole la ciocca di capelli dagli occhi.

Nessuno distolse lo sguardo.

«Non lo farò» balbettò la ragazza, improvvisamente rossa in volto. Nessuno alzò gli occhi al cielo. «State attenti anche voi» aggiunse, guardando Rory e Oliver preoccupata.

«Sorellina, stai parlando con l'Evocatore migliore dell'universo!» ribattè Rory, con un sorriso enorme.

Eileen ridacchiò. «Nel tuo caso non si è ancora capito se si tratti di Evocazione o di Manipolazione. Non mi vanterei, se fossi in te.»

Rory le lanciò uno sguardo assente. «Sei solo gelosa del fatto che sono un Evocatore migliore di te, anche se faccio parte nel 4° livello» disse, sbadigliando.

Eileen iniziò a sprigionare scintille. Letteralmente. Nessuno si allontanò lentamente da lei, fischiettando come se non avesse notato nulla.

Rory scoppiò a ridere. «Sei troppo irascibile!» le disse, muovendo la mano. In un attimo le scintille si spensero, come se il vento lo avesse fatto apposta.
Poi il ragazzo iniziò a saltellare verso il Portone, seguendo Oliver. Ogni salto che faceva era sempre più alto, come se Rory non conoscesse la gravità.

Nessuno restò a bocca aperta.

«Proteggi Nessuno, mi raccomando!» le urlò Rory, scomparendo all'interno delle mura.

«Certamente» sibilò Ellie, rispondendogli.
Poi si girò verso Nessuno.
Il suo sorriso non prometteva nulla di buono.

*Angolo Autrice*
Non mi va di scrivere un angolo autrice xD, però lo farò :3
Intanto scusatemi la leggera assenza di due settimane, ma sono stata senza wi-fi, e non mi faceva aggiornare con la connessione dati.
A malapena riuscivo a rispondere ai messaggi -.-
Però ora ho aggiornato :D, e vedrete che riprenderò come prima della mia assenza, ovvero aggiornando spesso *^*
Inoltre, ho saputo che una fan della saga *coff coff -TheMadHatter_ coff* ha creato una fanpage su Instagram, dal nome "nobodys.land.saga".
L'ha fatto a mia insaputa -.-, e inoltre io non volevo xD, ma mi ha fatto accettare la cosa con la violenz- ehm ^^", con la sua gentilezza e comprensione(?) :")
Per cui passate a darle un'occhiata, se vi va!
Spero che il capitolo vi sia piaciuto ^^
A presto! :D