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Capitolo 14

Nessuno non riusciva a capire.
Sapeva che sarebbe dovuto essere almeno un po' scioccato, dopo tutto quello che era successo, e che avrebbe dovuto provare stupore, sbigottimento e sì, anche paura.
Ma un solo pensiero non gli dava tregua, facendogli ipotizzare i peggiori scenari possibili.
Che cosa sarebbe successo ora?

«Ehi» si sentì chiedere da Rory. «Ci sei? Sembri ipnotizzato.»

Nessuno lo ignorò, anche se iniziava a pensare di aver fatto una faccia strana se persino Rory, che non sembrava il ragazzo più sensibile del mondo, si era accorto che qualcosa non andava.
Ma a Nessuno non importava quello che pensavano gli altri, non più da tanto tempo.
Al momento, aveva solo una certezza: Cooper gli aveva mentito.
Era l'unica ipotesi plausibile, perché gli Shifter esistevano ancora. Ne aveva conosciuti due proprio poche ore prima.

Stranamente addolorato da questo pensiero, Nessuno abbassò il capo.
Perché disturbarsi tanto a raccontargli cose inventate?
Era stato uno stupido a credere - seppur per un brevissimo istante - di potersi fidare di quelle persone.

«Tutto ok?» gli chiese stavolta Cooper, visibilmente preoccupato. «So che quello che hai sentito potrebbe averti sconvolto, ma ancora non ho finito.»

All'improvviso la rabbia prese il sopravvento, e una furia sconosciuta guizzò negli occhi di Nessuno, che non riusciva più a distinguere nessuna delle parole dell'uomo.
Sentiva gli altri sussurrare, mormorare frasi che le sue orecchie non riuscivano più a cogliere.
Ma forse era meglio così.
Non voleva ascoltare le loro bugie, le loro assurde menzogne.
Forse Nessuno sarebbe stato più disposto a riflettere senza saltare a conclusioni affrettate, se fosse stato più lucido; ma il dolore lo ottenebrava e non gli permetteva quasi più di muoversi.
Non gli venne in mente di chiedere spiegazioni, prima di saltare a conclusioni affrettate, e forse non avrebbe neanche potuto.
Strinse i pugni, furioso, deciso ad annunciare a tutti che se ne sarebbe andato da lì che lo volessero o no, quando una fitta più potente delle altre lo trapassò come avrebbe fatto un coltello nel burro.

«Stai bene?» Nessuno stavolta riuscì a percepire le parole di Liv che, improvvisamente accanto a lui, si stava sporgendo verso di lui con la mano tesa.
Sapeva che se Liv lo avesse toccato, sarebbe stato contagiato anche lei.
Avrebbe voluto scansarsi, ma non poteva.
E allora si stupì. Stava ancora cercando di proteggerli?

Ma poi non ci pensò più.
Sentiva i sensi abbandonarlo, mentre cedeva alla confortante sensazione dell'oblio.
Vide nero per un attimo, ma cercò di resistere.
Non poteva addormentarsi, per quanto lo avesse voluto.
Si sentiva circondato da possibili nemici: l'unica cosa da fare era scappare.
Intontito, riuscì a scansare Oliver per pura forza di volontà, e si alzò barcollando.
Sentì la sedia cadere dietro di lui, e vide lo sguardo perplesso di Oliver, che fu subito sostituito da un lampo di comprensione.
Anche lui aveva capito, doveva andarsene subito da lì. Non voleva la loro pietà.

Nessuno fece un passo indietro, sotto gli occhi di tutti. Stava ancora nascondendo le mani sotto il mantello.
Cooper era ancora seduto al suo posto, con il viso nascosto dalla penombra, ma Liv e Rory si erano alzati.
Rory sembrava solo confuso, mentre Liv aveva la faccia di un medico i cui esami avevano appena riferito che ciò che aveva diagnosticato era giusto, anche se terribile.
In mezzo a quel marasma di sensazioni, Nessuno ebbe appena il tempo di sentire una voce flebile che finalmente parlava. Era quella di Ellie.

«Non toccatelo... State attenti al contagio... ha la... Maledizione...»

Poi Nessuno cadde.

***

«Dov'è?» sussurrava la voce. «Dimmelo Kyle
Lui stava tremando. Si sentiva bruciare, avvolto com'era dalle fiamme.
Ma non avrebbe parlato. Non poteva.
Deciso, si voltò a fronteggiare il nemico.
Poteva solo guardarlo.
Sapeva bene che, se avesse aperto bocca, sarebbe stato spacciato.
Se si fosse distratto, sarebbe stato in preda al suo volere, e avrebbe rivelato tutto quasi senza rendersene conto.

«Dimmelo» mormorava gentile la voce, in una sorta di quieta cantilena. «Dimmelo e ti libererò. Smetterai di soffrire, per sempre...»

Affascinato dalle sue parole, Kyle avrebbe quasi ceduto, se non fosse stato per quel "per sempre" pronunciato con una sorta di malignità a mala pena celata. Aveva una brutta sensazione a riguardo.
Tacque, sentendo le fiamme crepitare e i suoi polmoni bruciare.
Il fuoco sembrava non ferirlo, almeno fisicamente.
Ma la sensazione di star bruciando era fortissima, e aveva i polmoni pieni di fumo.
Tossì, cercando di coprirsi la bocca con le mani.
Purtroppo però, non poteva.
Era ancora bloccato dalle tenebre.
Odiava quella sensazione, ma doveva resistere.
Doveva.

«Oppure, se proprio non vuoi dirmelo, potresti sempre chiudere gli occhi... E dormire... Non desideri riposarti un po', Kyle? Sarai stanco.»

Kyle sentì un respiro gelido dietro la nuca, ma si rifiutò di chiudere gli occhi.
Sebbene li tenesse praticamente spalancati, non vedeva nulla, se non il colore delle fiamme davanti a lui.
Sospettava che dietro di sé, invece, fosse totalmente buio.
Rabbrividì, quando sentì una mano invisibile e gelida sfiorargli lascivamente il volto, in una sorta di carezza rassicurante.
Se avesse potuto, avrebbe urlato.
"Lasciami! Non toccarmi!", pensava in cuor suo.
Avrebbe solo voluto che il dolore non fosse così insostenibile.
Bramava il sonno ristoratore; l'oscurità priva di dolore.

«E così desideri l'oscurità, eh?» gli sibilò una voce all'orecchio.

Riusciva a leggergli nel pensiero?

«Se riesco a leggerti nel pensiero?» ripeté la voce, nella solita cupa cantilena.
«Io sono l'Oscurità, il Signore del Buio.
Conosco tutto quello che succede quando una povera e sciocca anima finisce qui in mezzo.»

"Ma io non sono circondato dall'oscurità. Davanti a me c'è una grande luce!", avrebbe voluto urlare Kyle.

«Una grande luce?» mormorò sfacciatamente la voce. «Ogni volta che voi ridicoli umani vi addormentate, siete nel mio territorio.»
Riprese a parlare, e Kyle avvertì un sorriso gelido nelle sue parole. «Oh, quanto siete fragili e sciocchi. Mi fate quasi tenerezza

Kyle avrebbe voluto ribattere, ma continuò a tenere ostinatamente la bocca ben chiusa. Solo un pensiero lo tormentava. Aveva detto che stava per entrare nell'oscurità, eppure non era possibile.
A meno che...

«Già» rispose la voce, alla muta domanda dell'altro. «Stai per addormentarti

Doveva resistere.
Doveva...

***

Nessuno si svegliò, con il respiro affannoso.
Cosa aveva visto questa volta?
Era quasi sicuro che c'entrasse Kyle, ma proprio non riusciva a ricordare. I pensieri erano ingarbugliati, e le parole gli sfuggivano.
E alla fine la sensazione sparì, lasciando il posto a ben altri pensieri.
Dov'era finito questa volta?
Era disteso al posto di Ellie, sul grande tavolo della Sala del Consiglio.
Si ricordò di ciò che era successo, e si rabbuiò.
Alzò la testa, con cautela, sorpreso di non sentire dolore.
Guardandosi le mani, vide che l'infezione, o qualunque cosa fosse, era sparita.
Sentiva delle voci, poco distanti dal tavolo, che parlottavano tra loro.
Probabilmente Rory e gli altri si trovavano vicino alla libreria.
Non si erano ancora accorti che era sveglio.
D'istinto si riabbassò, chiuse gli occhi fingendo di dormire e tese le orecchie.

«Com'è possibile?» domandò la signora Carter incredula, rivolta apparentemente a nessuno. «Non ha senso. La Maledizione avrebbe dovuto fare effetto su di lui. È solo un Terrestre!»

«Non è solo un Terrestre» tagliò corto Cooper.
Un silenzio di tomba irruppe tra di loro.

«Di che state parlando?» chiese loro Oliver, con voce serissima.

Ma Liv e Cooper lo ignorarono.

«In ogni caso, come ha fatto a sopravvivere?» sbottò la donna, incredula.

«Ne riparleremo dopo» esclamò Cooper con fermezza, esortandola a tacere davanti ai ragazzi, che lo guardavano risentiti.

«A parte ciò, è stato molto altruista da parte sua rischiare la vita in quel modo» borbottava Cooper, con voce stupita. E forse anche un po' fiera. «Davvero molto altruista.»

«Mi dispiace non averlo capito prima. Se solo mi aveste raccontato della Maledizione, tutto questo non sarebbe successo...» mormorò Oliver, con un tono che passava dall'amareggiato al deluso.
Probabilmente ce l'aveva con Cooper perché non gli aveva rivelato nulla riguardo la fantomatica Maledizione.

«Scusami Oliver» disse Cooper, calmo. Nessuno ebbe la sensazione che avesse appena dato una vigorosa pacca sulla schiena ad Oliver. «Solo pochi erano a conoscenza del segreto, e non mi sembrava il caso di divulgarlo.»

«Però ad Ellie l'hai detto» borbottò Rory, un po' risentito. Probabilmente stava facendo il broncio, perché Cooper sospirò.
Nessuno non poteva dargli torto.
Era sicuro che quel ragazzo fosse molto bravo ad interpretare il ruolo di cucciolo ferito.

«Tua sorella è venuta a saperlo per pura coincidenza. Tanto valeva raccontarle tutta la verità» affermò Cooper, senza scomporsi. «Diglielo anche tu, Eileen.»

Ellie. Nessuno non ci aveva pensato prima, ma doveva essersi svegliata, dato che l'aveva sentita parlare, poco prima di cadere a terra.
Chissà se ora stava meglio...
Si schiaffeggiò mentalmente per quel suo pensiero inopportuno.

«È vero» confermò lei, con voce un po' rauca. Sembrava stare bene. «È successo due anni fa. Stavo uscendo dalla stanza di quell'arpia di Madeleine...»

«Immagino dopo una bella azzuffata magica» la interruppe Oliver. «Che ti ha fatto di male quella ragazza?»

Ellie sbuffò, continuando a raccontare. «Mi sono imbattuta in Tristan, e abbiamo iniziato a chiacchierare. Allora...»

«Aspetta, cosa? Che ci facevi con quello sbruffone?» esclamarono Oliver e Rory in coro.

Nessuno ebbe la sensazione che Ellie avesse appena roteato gli occhi, spazientita. «Stavamo solo facendo quattro chiacchiere!»

«Sì, ma proprio con quell'egocentrico narcisista?» continuarono loro, all'unisono.
Erano completamente sincronizzati.

Nessuno era al tempo stesso affascinato e divertito.

«La smettete di interrompermi?» urlò lei, infastidita. «Come faccio a raccontare se voi mi parlate sopra?»
Entrambi ammutolirono.
«Bene così!» constatò soddisfatta la ragazza, battendo le mani. «Dunque, stavamo parlando, e all'improvviso Tristan si è allontanato, lasciandomi da sola. Si era dimenticato di sbrigare una commissione. Io stavo per ritornare nella nostra area, da brava Rifugiata, quando...»

Rory la interruppe, scoppiando a ridere selvaggiamente. «Da quando saresti una brava Rifugiata?» le chiese, sarcasticamente. «Sicura di star parlando di te stessa?»

«Sicurissima, fratellino» sibilò lei. Poi aggiunse: «È stato allora che ho visto Cooper parlare con Liv. Si stavano dirigendo verso la mensa. Dovevo parlare a Cooper di una questione urgente e, vista la coincidenza, mi sono affrettata a raggiungerli. Non ho proprio potuto fare a meno di sentire uno stralcio della loro conversazione» concluse in fretta, quasi come se qualcuno l'avesse rincorsa.
Forse voleva solo evitare di essere interrotta di nuovo da quei due.

«Il giorno dopo Ellie mi ha chiesto dei chiarimenti, e ho ritenuto opportuno spiegarle tutto» rimarcò Cooper.

«E a noi quando hai intenzione di rivelare tutto?» si lamentò Rory.

«Già» ribadì Oliver, flemmatico. «Ci devi una spiegazione.»

«Tutto a tempo debito» si intromise Liv. «Si è svegliato.»

Nessuno avvertì cinque teste voltarsi verso di lui.
Strinse gli occhi, cercando di riflettere e cavarsi così fuori dall'impiccio.


*Angolo Autrice*
Allora... Ho scritto questo capitolo un po' in fretta, ma l'ho fatto con passione, e spero che vi sia piaciuto.
Scrivete qui cosa ne pensate! :D -------->
Mi scuso ancora per l'inconveniente di stamattina
*si prostra a terra* e spero di essermi fatta perdonare.
Ma qualche sorpresina vi attende, nei prossimi giorni! ;)
(O almeno spero di riuscire a fare in tempo ^-^")
Detto ciò, come promesso... TAG!
_Alessandra_Shadows_
AriannaPardi
BloodyMoodySun
EyelessLuke (non so perché taggo pure te .-.)
LadyBunny02
love_books_03
M_Inside ciao, bello&fascinoso!
Silverwinx-Korra
stayla_012 che fine hai fatto? D: non rispondi più in chat! Mi devo preoccupare? ~(° Δ°)~
ZevisLovers
Zettoshin
Detto ciò, spero di avervi avvisato tutti e di non essermi scordata qualcuno... *probabilmente è così*
Zitta! D:
Ehm... ^-^"
Spero che il capitolo vi sia piaciuto! :"D

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