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Nobody Home


"Mi sto dissanguando nel tuo seminterrato..."
Billy deglutì a fatica. "Ti prego non... Non voglio morire da solo..."
Il  telefono gli scivolò di mano, chiuse gli occhi e si strinse mentre il  dolore lasciava il posto al freddo che lo stava avvolgendo,  stringendolo con forza. Ogni respiro si faceva più faticoso,  un'insopportabile agonia.

Sentì dei passi, rise "Sapevo che saresti stato tu... Alla fine..."
Solo un colpo e poi l'oblio, rimase solamente il gelo e il silenzio.

Lei,  la Morte, lo stava osservando, lo percepiva. Era venuta a prenderlo ne  era certo, allora perché stava esitando? Un'ombra, una cupa presenza  raggomitolata accanto a lui.
Percepì il suo tocco, era di nuovo un  ragazzino, solo in un letto freddo, mentre quelle parole lo colpivano  più di quella cinghia.

Non sei  niente e nessuno può desiderarti. Io sono qua, non come quella  degenerata che ti ha buttato via e sarebbe cortese ricambiare questo mio  generoso affetto...

Solo quello restava di lui, un  giocattolo rotto. Era stata la sola risposta alla sua domanda  incessante? Nessuno lo lasciava mai davvero entrare nella propria anima  perché persino sua madre lo aveva gettato come immondizia non appena lo  aveva messo al mondo?

Il suo braccio era di nuovo spezzato, il suo spirito malamente rimesso assieme e tutto sarebbe svanito in un baratro di dolore.

"Non ancora..."

Quella  voce lo sfiorò come una delicata carezza prima che il dolore lo  trafiggesse di nuovo strappandogli un grido. Come poteva esserci tanta  sofferenza persino oltre la vita.
Ogni parte di sé urlava, andava in mille pezzi per ricomporsi ancora.
Sbatteva  contro quel vetro, infinite volte. Quel teschio di sangue gli sparava e  lo pugnalava e la vita gli scivolava tra le dita ancora e ancora...

"Non ancora..." ripeté la voce.

Una mano gli si poggiò sul petto dove il suo cuore batteva ancora fremente.
Lentamente aprì gli occhi, Lei lo stava davvero osservando.
La Morte incombeva su di lui. "Alzati, non è ancora il momento di andare"

Billy  sollevò il volto, l'Essere lo osservava, faticava a metterla a fuoco.  Sembrava una donna o una bambina, o un'anziana. Era molte cose tutte e  assieme, un'idea inafferrabile.
"Vedo così tanta oscurità in te, così tanto confuso dolore..."
Billy distolse lo sguardo, era come cercare di mettere a fuoco quella figura lo ferisse.
"Molte cose possono cambiare se si modifica una piccolo insignificante dettaglio..."
La Morte gli sfiorò la fronte e Billy percepì il calore aumentare mentre la vista gli si offuscava.

Si  sentiva soffocare, non riusciva a muoversi, del tessuto lo fasciava,  stringendogli le braccia al corpo. Era scivolato indietro lasciandosi  alle spalle quello scantinato, la vendetta di un falso amico e molte  altre cose. Il tempo si era riavvolto lasciandogli addosso l'amara e  vaga sensazione di un sogno.
Come poteva essere di nuovo in ospedale?  Come se gli avvenimenti degli ultimi giorni non fossero mai avvenuti.  La fuga, la sua banda, le rapine e infine la sua morte. Tutto spazzato  via dal tocco della Pallida Signora. Era il delirio di una mente  agonizzante o davvero gli era concessa una seconda opportunità?

Un piccolo dettaglio, una modifica...

Qualcuno gli stava scostando la maschera, il volto che aveva creato per  mostrarsi al mondo di nuovo. Due occhi dorati e una lunga treccia  castana apparvero.
"Non deve rimuovere le contenzioni è per la sua sicurezza"
Una voce maschile riecheggiò nella stanza. La donna scosse la testa. "È rovente... Non resterò a guardarlo agonizzare..."
La  pressione diminuì, sarebbe voluto balzare in piedi ma poté solo  abbandonarsi alle braccia di quella donna, aveva una divisa chiara,  quella degli infermieri, doveva averla vista altre volte nella vita  prima della Morte ma non era mai riuscito a metterla a fuoco.
Poteva  sentire il tocco della Morte, l'odore del suo sangue, il dolore che gli  si imprimeva negli occhi alla visione di Krista spezzata davanti a lui.
Ma  adesso era di nuovo in ospedale, quei ricordi erano solamente un altro  maledetto sogno? Era stato così reale. Krista, il loro legame, i suoi  baci, la sua banda, quel senso di famiglia che si era costruito di  nuovo, il suo branco. Ma anche l'odio di Frank, il terrore dei riflessi,  il dolore del suo volto sfregiato, le sue mani sulla gola di Madani e  le pallottole di lei che lo spingevano verso la fine. L'eco della  felicità di quei fiori blu e la flebile speranza di donarli a Krista e  di iniziare qualcosa di nuovo. Era davvero frutto del solo delirio  febbrile? Si sentiva bruciare mentre quelle sensazioni e quei frammenti  di memoria svanivano.

La sua camera di ospedale si stringeva attorno a lui, ed era fuori fuoco, come la figura della Morte.
Si  dimenò ma le braccia di quella donna non lo lasciarono. Voleva  aggrapparcisi ma riusciva solo a urlare. Voleva essere stretto, eppure  cercava di allontanarla. Ma lei non si perse d'animo e non lasciò la  presa e Billy ripensò alle parole dalla Morte. Quante cose potevano  cambiare modificando un solo, forse insignificante dettaglio?

Così si arrese, smise di lottare e si abbandonò a quella stretta finché l'oblio non lo accolse.


Fu il tocco del panno fresco a risvegliarlo. La donna gli sorrise.
"Stai ancora scottando, ma presto starai meglio, te lo prometto."
Anche la sua voce era un tocco gentile.
Era strano, non era abituato ad essere accudito, ma lo aveva desiderato molte volte.
Quegli occhi dorati lo osservavano gentili e lui la ascoltava in silenzio giorno dopo giorno.
Quando si svegliava la notte sentiva li sentiva su di sé, in cortese attesa di un cenno.

Lui la osservò per molti giorni prima di esprimere quel desiderio nascosto.
"Potresti leggermi qualcosa?"
Lei annuì e la sera successiva si presentò con una vecchia copia de "Il ritratto di Dorian Gray".
E  quando lui si svegliò con la mente ricolma di incubi lei si fece  trovare al suo fianco, riempiendo la stanza di parole, scacciando le  grida e ogni pensiero oscuro.

Billy aveva notato il nome sulla  targhetta che portava appesa al taschino ma preferiva sentire che suono  avesse detto da lei. Così glielo chiese e lei gli rispose  tranquillamente. Il suo nome era Evie, Evelyn Blackwood.

Era sempre più tranquillo quando percepiva su di sé lo sguardo di lei.
Di  solito Evelyn si sedeva e leggeva per lui ma una sera rimase a  osservarlo con occhi ricolmi di tristezza e quando parlò la sua voce era  spezzata forse quanto lo spirito di lui.
"Avrebbe avuto la tua età, forse un po' ti sarebbe somigliato almeno un po'..."
Billy  attese trattenendo il respiro per qualche minuto ad occhi chiusi. "Solo  se avessi deciso di abbandonarlo in una lurida stazione, dimenticandoti  di lui... Allora in quel caso sarebbe stato come me..."


Dopo mesi di attesa si era deciso, era scappato. Billy trovò strano  ricordare ogni dettaglio di qualcosa già accaduto nella sua mente. Tutto  era andato inesorabilmente come ricordava. Forse non c'era via di  scampo e il suo ciclo era semplicemente destinato a ripetersi.

Come  dolore dei ricordi frammentati nella sua mente, andati in pezzi contro  lo specchio contro cui Frank gli aveva fracassato la testa. Ma ogni  avvenimento si era ripetuto, l'omicidio di Arthur al sapore della  vendetta del bambino ancora sofferente che si annidava nel suo petto...
La sua fuga verso Krista, verso il suo amore che percepiva da un'altra vita ormai perduta.

Tutto  era andato come nei suoi ricordi, la sola differenza era che ora  sapeva, ma aveva comunque scelto di intraprendere quella strada, perché  l'avrebbe portato da lei, da Krista. Perché per quanto la loro unione  avvicinasse entrambi alla morte, il sentimento che li aveva legati gli  aveva donati un sorso di puro amore. Si erano trovati, e questo valeva  il prezzo.

Stavolta nell'appartamento di Krista non trovò la  dolce psichiatra bensì la Morte, che lo attendeva ancora una volta, con  il suo volto indecifrabile e il suo sguardo senza età, ed un monito. "Se  continuerai sul tuo attuale cammino arriverai di nuovo a quel  vicolo..."
Billy aveva sorriso cercando di calarsi sul volto la sua consueta maschera di indifferenza, ma era troppo turbato per farlo.
"Non mi sembra di avere molte altre strade... Forse è semplicemente inevitabile"
La Morte gli protese una mano e Billy la afferrò "Posso mostrarti cosa potresti avere se cambiassi la tua strada..."

La mano della Morte era gelida e Billy si affidò alla visione che la Pallida Signora aveva per lui.

Dinanzi a lui poteva vedere un altro sé, su quello stesso divano, assieme alla sua Krista, e lei aveva in braccio un bambino
Era così piccolo, glielo porgeva senza esitazione. Billy di solito aveva le mani ferme ma si accorse di tremare in quel momento.
Non  voleva prenderlo e mostrarsi a quella piccola vita. Vedendo quel suo  volto segnato si sarebbe di certo spaventato. Non voleva sentirsi  rifiutato, vedersi come un mostro attraverso quegli occhi innocenti.
Ma  il piccolo gli si aggrappò al volto e rise. Quando udì quel suono si  accorse di trattenere il respiro, guardò il bambino. Gli sorrideva,  rideva era sinceramente felice.
"Ma guarda, non ha mai reagito così al primo incontro, devi piacergli davvero molto"
"Ehi..." farfugliò Billy piacevolmente confuso.
"William... Si chiama William"
Sorrise  incredulo. Voleva dirgli ciao, chiamarlo per nome ma quando il piccolo  rise di nuovo riuscì solo a ripetere un ennesimo "Ehi..."

La Morte apparve di nuovo.
Billy fissava il vuoto lasciato dalla visione con un mezzo sorriso.
"Tutto questo diventerà reale?"
"Potrebbe... E sarà reale come il male che sta consumando Evie..."

Il  sorriso di Billy scomparve. Era fuggito da quell'abbraccio ma era certo  che fosse per il suo bene, non pensava che potesse essere un addio.
"Potrei rivederla ancora?" chiese Billy, ma ben sapeva la risposta.
Una  settimana di libertà, l'aveva lasciata sorridente, poteva in una sola  settimana era cambiato tanto? Ma la Morte non mentiva, Evie stava  davvero morendo o non gli avrebbe detto nulla.
Voleva davvero andare  da lei ma se fosse tornato indietro lo avrebbero catturato e internato  di nuovo. Ma che fosse quella la strada che alla fine l'avrebbe  riportato da Krista, a quel bambino sorridente?

Ripensò a Evie,  in fondo le doveva quel saluto, preferiva raccontare a se stesso di  essere in debito piuttosto che confessare che quel piacevole senso di  protezione gli aveva ricordato la madre che aveva sempre desiderato  avere.

Era stato solo un breve frammento della sua vita, ma  caldo e luminoso, così si ritrovò davanti al suo letto senza neanche  accorgersene.
Non sembrava passato così tanto eppure eccola la, lo spettro della donna che ricordava.
Quando lo vide il suo volto si illuminò di sorpresa e felicità, seguita da preoccupazione.
"Stai bene?"
Lui annuì, si avvicinò e si sedette a fianco del letto. Non sapeva esattamente quanto tempo avesse, ma non aveva importanza.
"Resta al sicuro..."
Era  strano le teneva la mano ma aveva l'impressione che fosse lei a  sostenere lui, persino in quel momento cercava di rassicurarlo.
I  loro erano stati sporadici momenti, eppure era quanto di più vicino a  una madre che avesse mai avuto. Billy poteva vedere l'ombra della Morte  avvicinarsi al letto di lei, le strinse la mano fremente "Speravo che  avremmo avuto più tempo...".

La stretta di Evelyn era fragile e forte al tempo stesso. La sua voce esile come un foglio di carta.
"Io  resterò, sarò composta di momenti sparsi nella tua memoria, il percorso  che ci ha unito. Grazie di essere stato il mio bambino quel poco di  tempo che mi hai lasciato avvicinare a te era tutto quello che ho sempre  desiderato, il tuo cuore! Tienilo al sicuro..."
"Non credo di esserne in grado..." farfugliò lui, scacciando una lacrima.

Billy  si sfilò le scarpe e scivolò al suo fianco e la prese tra le braccia.  Voleva cullarla come lei aveva fatto. "Posso restare con te?"
Lei gli delineò il volto carezzando le cicatrici che segnavano la sua pelle.
"In realtà ci sei sempre stato..." sussurrò prima di baciarlo sulla fronte.
Lui si rannicchiò al suo fianco a occhi chiusi, ascoltando il lento battito del suo cuore.
Un momento poteva cambiare una vita intera.




One Shot scritta per il contest di scrittura indetto da Le Fate Della  Notte in occasione della ricorrenza di Halloween 2021 ~ Lista Guglielmo  del Toro ~ Prompt N.3 ~ La forma dell'acqua

I Personaggi di  Billy Russo, Madani, Krista, Arthur sono tratti dalla serie Netflix di  The Punisher. Mentre la Morte e Evelyn sono una mia creazione.

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