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(No) Happy Ending; Muke

Luke si gettò sulla poltrona nera, osservò Michael che aveva preso la sua stessa posizione e poi Calum che cercava di suonare il piano -Ooh sta zitto, Cal!- la voce del biondo fu accompagnata da una ciabatta di Ash che volava più o meno vicino alla testa del moro, Mike diede un pugno quando notò di non essere riuscito a colpirlo. -Domani arriva Arzaylea...- l'amico staccò lo sguardo dallo schermo del suo cellulare e guardò Luke -Ho pokèmon go, potete felicemente andare fanculo- gli sorrise alzando leggermente il mento per poi tornare sul cellulare. Luke si solleticò le labbra prima di prenderlo per un braccio e constringerlo a ballare con lui, Michael si illuminò con un sorriso che Luke per i prossimi giorni non avrebbe potuto vedere. -Ti odio- il minore strette la mano sulla vita sottile dell'altro e con un gesto veloce gli fece fare un caquè, poggiò le labbra delicatamente su quelle di Mikey mentre era ancora inclinato -Anche io-. Fu un sospiro a distrarli -Anche io vi odio, anche io.- Calum prese la tastiera e se la portò in un'altra stanza, entrambi risero mentre si assestavano in posizione verticale. -Luke, io non sono la tua groupie- gli sussurò all'orecchio mentre continuavano a ondeggiare -Non lo sei mai stato per me-
-Allora perchè non la lasci?- gli stampò un bacio sul collo prima di rispondere -Non posso, sai che è così per adesso-
-Io sono stanco di questa merda-. I due avevano affrontavo quella discussione più di una volta e Luke ogni volta si sentiva da far schifo mentre guardava Michael che gli urlava contro, i giorni dopo facevano anche più pena, sapeva quale male gravava sulle spalle di Mike, ma lui continuava a peggiorare tutto. Ogni volta il maggiore scoppiava probabilmente tra le braccia di Cal e Luke raccoglieva i cocci, poi tutto sarebbe andato per lo stesso verso. Quella volta invece erano entrambi calmi, Michael non aveva ancora alzato la voce e lui non era ancora immobile davanti a lui a pensare come farsi perdonare, in realtà continuavano a danzare nonostante la canzone non fosse più la stessa -Luke, tu me l'hai promesso. Tu mi ami, vero?- annuì lasciando la testa nell'incavo del suo collo -Okay. Allora domani farò finta di nulla e non starò male.- dichiarò in tono solenne mentre con le mani spostava il piccolo da lui. -CALUM, SMETTILA DI SUONARE! TI ODIO!- urlò prima di uscire dalla stanza. Quella volta era tutto andato diversamente, ma Michael era già a pezzi.


Il titolo della scaletta che lampeggiava sul pc diceva "Madison Square Garden" Luke lo guardò preso dai brividi, mentre Ash girava per la stanza con la penna incastrata tra i denti -Dobbiamo scegliere bene!- disse -Girls talk boys la mettiamo-
-Sì-

-per il resto io direi di lasciarla invariata- tutti lì dentro sapevano che nonostante Ashton stesse dietro la batteria, era comunque lui a tenere tutto sotto controllo, per questo i membri della band solitamente chiedevano a lui per qualsiasi decisione, c'erano state volte in cui aveva imposto come rispondere alle domande che gli facevano, ma i suoi piani fallivano miseramente, come quella volta in cui chiesero a Michael se avesse usato un preservativo regalatogli da almeno una settimana e lui rispose di no, Ashton finse di non sentirlo e Luke lo guardò perplesso, ma il tinto era così spontaneo che ci avevano perso le speranze che potesse dirne una giusta.

-Invariata, dici?- incastrò il mento tra due dita -Chiamo Feldy- il minore alzò le spalle e si rigirò verso il portatile. Iniziò a mordicchiarsi il pollice mentre pensava a quello che era successo il pomeriggio. Voleva davvero convincersi che non ci fosse nulla di cui preoccuparsi, ma non era vero, sapeva che ogni volta che Arzaylea doveva raggiungerli, Michael diventava più affettuoso e la prima cosa che faceva era portare Luke su un letto o su un divano, oppure a terra, l'obiettivo era comunque scoparselo. Era diventava un'abitudine, era per quel motivo che quel pomeriggio Cal era scappato dalla stanza imprecando contro loro. -Invariata sia!- l'amico lo distrasse dai suoi pensieri e lo portò a sorridere per la sua entrata trionfante -Le mie idee funzionano sempre- disse dandogli una gomitata -Menomale che esisti tu- Luke portò la penna dietro l'orecchio e guardò Ashton scrivere al computer, quando ebbe finito andò a prendere due birre, mentre l'altro controllava se c'era qualcosa da modificare -Speriamo che Cal non dimentichi le parole-
-No, non credo. Sono facili da ricordare- Ashton gli porse la sua bibita e si sedette accanto a lui studiandolo per un po' prima di parlare -Hemmo, c'è qualcosa che non va?- alzò le spalle e iniziò a mordersi le labbra, gli mancava il suo piercing, gli serviva anche un po' come antistress -Hem- lo richiamò. Quando alzò lo sguardo i suoi occhi incontrarono quelli di Ash che gli sorrise intenerito, per lui Luke era ancora piccolo per essere già abituato al mondo degli adulti, gli posò una mano sul ginocchio stringendolo con i polpastrelli -Michael, io so che sta così male solo per colpa mia-
-Tu sei una delle ragioni, ma non è tutta colpa tua.-
-Sì, ma io non faccio nulla per farlo stare meglio- il maggiore si grattò la nuca, Luke un po' di ragione ce l'aveva ma non doveva sentirsi in colpa e avrebbe fatto di tutto per aiutarlo -Lo fai stare meglio, sempre. Sai quante volte ci racconta di come si sente con te?- vide uno spiraglio di tranquillità nei suoi occhi -Lui...Michael ha questa facciata dura però lo sappiamo tutti che è il più dolce e fragile del gruppo, solo che a noi non lo dimostra mai mentre a te sempre. Vorrei che qualcuno mi sorridesse nello stesso modo in cui Mike sorride a te. - alzò un angolo delle labbra abbozzando un sorriso -E ora bevi questa dannata birra prima che diventi calda- il minore lo guardò grato prima di prendere un grande sorso.

Luke sciacquò i denti per ultima volta e uscì dalla porta, si ritrovò a un palmo di mano da Michael, il maggiore aveva gli occhi rossi e le labbra anche più rosate del solito -Va tutto bene?-
-Ovvio, ovvio- rispose l'altro prima di stampargli un bacio sulle labbra -Mi manca il tuo piercing, comunque- tirò con due dita la parte ormai vuota e baciò il resto delle labbra, provocando un rumore quasi divertente. -Adesso fammi passare, stronzo.- lo spostò con un colpo di fianchi e si inoltrò nel bagno. -Ti amo- continuò a dargli le spalle e quando vide che non arrivava alcuna risposta si girò verso lui -Anche io- gli sorrise prima di inghiottire una delle sue "pillole magiche"e spogliarsi. Luke uscì in silenzio dalla stanza e percorse metà corridoio, si impalò davanti a Dave che lo guardò male prima di passare avanti, fu raggiunto pochi attimi dopo dal ragazzo che corse verso al bagno, superandolo. -Michael, stai facendo una doccia?- chiese mentre l'altro iniziò a far scorrere l'acqua -Ti pare?-
-Okay, allora ti raggiungo- tolse gli indumenti e aprì il box doccia -E' troppo piccolo, Luke-
-Sta' zitto, ci entriamo!- chiuse le porte dietro di lui, era sicuro che se avesse fatto un passo falso sarebbero caduti entrambi fuori. -Noto che sei felice di vedermi- disse indicando il membro di Luke -Non mi sembra che tu non lo sia- ribattè guadagnandosi un sorrisetto. Michael si schiarì la voce prima di ribadire per la seconda volta che erano troppo stretti -Dovremo stringerci, Mike- il biondino infilò due dita nell'apertura dell'altro che drizzò le spalle appena sentì l'intrusione, non si rese nemmeno conto di aver chiuso gli occhi mentre si torturava il labbro inferiore -Hai chiuso la porta?- chiese con l'ultimo barlume di coscienza -Non entrerà nessuno-. Luke lo fece accomodare sui suoi fianchi, guadagnando spazio, la schiena di Michael diventò un tutt'uno con il muro. -Non sono la tua gr-groupie- esclamò allungando le ultime due lettere, Luke si avventò sul suo collo lasciando dei segni rossastri che non sarebbero durati molto, fu appena il minore si infilò dentro lui che il tinto perse completamente il senno, andava sempre in quel modo. Si fece spazio al suo interno, regalandogli dei piccoli orgasmi quando si permetteva di entrare con una sola spinta. La sua schiena era ormai diventata tela sotto le unghie di Michael, temette per un attimo che potesse farlo sanguinare e si fermò a constatare i danni, quando notò che non c'era da preoccuparsi gli piantò un morso sull'unico punto ancora intatto. L'acqua scorreva tra i due trasformandoli in una cosa sola -Tieniti- Luke prese il getto dell'acqua e lo puntò sotto l'apertura aggiungendo un'ulteriore pressione -Vaffanculo, vaff- non riuscì a terminare perchè lo interruppe l'orgasmo, quello che non aveva ancora raggiunto il compagno mentre continuava a farsi spazio dentro di lui con prepotenza mentre lui cercava di sottrarsi, il piacere si sostituì al dolore e quelli che erano gemiti sommessi si trasformarono in urla. Fu proprio mentre il biondo esplodeva dentro di lui che Calum entrò nel bagno e sentì tutto. -Porca troia, porca troia- si tappò gli occhi con entrambe le mani -Porca troia, c'è una merda di chiave, usatela, Dio!-
-Amico, vattene- disse Luke mentre lasciava che Michael scendesse dai suoi fianchi -Devo prendere la mia tovaglia. Stronzo ti sento ridere- si riferì al tinto che cercava di soffocare la sua risata con, ovviamente, scarsi risultati, Calum afferrò quello che cercava e uscì borbottando qualcosa. -Usciamo?-
-No, restiamo un altrò po'- avvinghiò le braccia tatuate attorno alla vita di Luke -Mi odi ancora?-
-Anche più di prima- si mise sulle punte lasciando un bacio sulla pelle morbida dietro l'orecchio. Divincolò Luke solo per prendere lo shampoo e insaponargli i capelli ramati -Sono così morbidi- disse mentre continuava a massaggiare la cute, il minore fece lo stesso su di lui, rimasero in silenzio per qualche minuto prima che Luke chiedesse se preferisse cocco o lime come bagno schiuma -cocco- decise infine porgendo la spugna viola dell'altro -Questo colore fa schifo-
-Io almeno ce l'ho una spugna, Mikey- alzò le spalle -A me non serve, uso la tua- .
Si avvinghiarono di nuovo e il maggiore insaponò tutto il corpo dell'altro partendo da una natica e stuzzicando la sua apertura con l'indice -Non ci provare- disse spostando la spugna sulla schiena, quando Michael finì, Luke prese la stessa spugna e ripetette le sue mosse, si strinsero sotto il getto per sciacquarsi dalla schiuma e uscirono. Continuarono ad asciugarsi e baciarsi, persero almeno un'ora dentro il bagno, si dedicarono soltanto a loro due, era una cosa che non succedeva da troppo.
Michael strofinò i capelli di Luke e gli diede un bacio sulle lentiggini appena lo liberò dalla tovaglia, l'altro riempì la schiena di baci mentre lo aiutava ad asciugarla. Fu Ashton a interromperli -Sapete che qui c'è altra gente che deve fare la doccia?- disse mentre toglieva la maglietta e spingeva gli altri fuori. -Allora...buona notte- Luke gli fece un sorriso malinconico e annuì -Notte-.

Lui ci provava, ma proprio non ci riusciva. Voleva davvero dormire, ma era quasi impossibile, soprattutto dopo aver visto che Arzaylea aveva leakato altre foto di Luke. Lui mi ama, mi ama. Si ripetette portando le mani alla testa e iniziando a dondolarsi, quello era un attacco di panico e lui non voleva che succedesse un'altra volta di notte, mentre gli altri dormivano e lui non poteva chiedere aiuto, prese così il cellulare e mandò un messaggio alla prima chat che gli capitò "Sto avendo un attacco di panico, aiuto" quando lesse sullo schermo il nome di Crystal capì che era stata lei a rispondergli, ma non aprì il messaggio, gli iniziarono a tremare la mani talmente forte che avrebbe potuto rischiare di far schiantare il telefono sul pavimento. No, Michael. Non ora, no. Iniziò a torturarsi il piercing al sopracciglio. Tremava talmente tanto che il letto iniziò a cigolare. -Michael?- sentì la voce di Cal che lo chiamava dal letto difronte -Ch-che c'è?-
-Stai bene-
-Ss-sì-
-Allora perchè tremi? Sento i tuoi denti sbattere da quì-
-Va tutto bene, CalPal- si sforzò di limitare il suo tremolio. -Ragazzi, che succede?- la voce di Luke gli arrivò all'orecchio e lo infastidì più di un martello pneumatico piantato in testa -N-niente.-
-Non è vero-
-Andate a fanculo- disse Cal mentre scendeva e andava fuori per fumare una sigaretta. Michael rise del suo comportamento, non riusciva a sopportarli più. -Mike, che succede?-
-Succede che la tua ragazza ti ha sputtanato di nuovo-
-Mikey-

-No-non chiamarmi così, capito?- piantò un pugno sulla sbarra della sua cabina. Luke spostò la tenta e si ritrovarono entrambi sullo stesso letto -Fammi spazio-
-Te lo meriti?-
-Ovvio- alzò il mento e finse di cadere, costringendo il tinto a spostarsi. -Luke, tu a lei lo dici che la ami?-
-No- annullò lo spazio tra loro e permise a Michael di riprendere a respirare - Mikey, lo vedi questo?- alzò la mano sinistra su cui spiccava il bracciale giallo -Questa è la mia promessa, non mi importa se tu l'hai tolto, io ti amo e continuerò a farlo anche se sto con lei-
-Ma tu non la tratteresti come la tratti se non l'amassi-
-Come la tratto?-
-Le permetti di pubblicare queste foto, continui a starci e l'hai portata a casa tua e probabilmente avete fatto l'amore sul tuo letto- un tocco di nostalgia colorò la sua frase. Quello era il loro letto, il letto della prima volta, tutto ciò che era di Luke apparteneva a lui, persino il suo stesso respiro -Mamma ci ha fatto stare in albergo, non la tollera.-
-Ma l'ha difesa-
-Non poteva fare altro...Michael io ti amo e se sto con lei è perchè non posso fare altro, ma ti prometto che ci porterò fuori da questo casino. Te lo prometto su quanto amo i pinguini- disse, poggiando una mano sui pettorali -Non mi prendere per il culo, ti faccio cadere da quì con un soffio-
-Lo prometto su quanto amo...su quanto amo le mie chitarre-.
Michael ci pensò su, se aveva promesso sulle sue chitarre poteva credergli. -Luke, tu mi ami?-
-Ti amo!- disse portando di nuovo la mano al petto -Me lo fai un sorriso?- lasciò che le sue labbra si increspassero e ci rinunciò. Rinunciò a tutta quella tristezza, a tutti quei dubbi. Loro due si appartenevano, avevano un rapporto che andava oltre il sesso nella doccia, oltre delle foto rubate. Quel Luke, quello sempre sorridente e calmo era soltanto suo. -Grazie- disse il minore prima che Michael si accoccolasse sul suo petto e si addormentasse cullato dai loro respiri che si univano per un'altra notte.

"Sometimes I have these weird conversations where I finish in Luke's bed."

NdA:

La storiella doveva essere molto diversa: molto più leggera e doveva essere dedicata al compleanno di Luke, ma è uscita questa cosa nosense e brutta. Mi sono un po' ispirata all'intervista dove Mike dice di fare la doccia insieme a Luke e poi GTB mi ha fatto venire voglia di scrivere qualcosa.
Duuunque eccoci quì lmao
So che mi state odiando perchè volevate l'ultimo capitolo de "il posto dei santi"...è pronto, ma voglio sistemarlo un po' meglio.
Dettò ciò scappo e vi ano e spero che qualcuno legga questa storia, ovviamente se avete dubbi commentate e se vi è piaciuta lasciate un votuzzo <3


p.s. La frase è presa da un tweet di Luke e so che non c'entra molto, però mi andava di inserirla. Se qualcuno ricorda il tweet per bene può scrivermelo? Perchè vorrei sistemare la frase se mai fosse sbagliata :)

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