Buongiorno, semifreddi al torroncino.

Oggi parliamo di un argomento critico, che mi sta molto a cuore.

Li vedete questi due ragazzi?

Potrebbero sembrare normali ragazzi di fine anni '90, con una vita normale, che vanno a scuola, come tutti noi.

E se vi dicessi che questi due ragazzi sono Eric Harris e Dylan Klebold, i due autori della strage della Columbine High School, che ha causato dodici morti?

Sarete disgustati, di certo.

Dove voglio andare a parare è che un assassino non ha la faccia da assassino. Non c'è un tratto che ci fa dire: "Toh, quello lì ucciderà tutti i suoi compagni di classe".

È perfettamente lecito, senza conoscere i loro crimini e anche conoscendoli trovarli attraenti, non c'è nulla di male.

Se qualcuno mi facesse vedere una foto di Harris e Klebold direi senza problemi che, per me, hanno dei bei visi, dei begli occhi, per me Dylan ha dei bei capelli. Li trovo attraenti.

L'importante è pensare: "Ma che pezzi di merda, questi".

L'importante è sapere ed essere coscienti che hanno ucciso delle persone.

Molte persone, però, non sembrano esserne coscienti.

In molti casi (escludendo casi di ibristofilia) le persone assolvono un criminale solo perché è attraente.

Potrei fare mille esempi, Dylan ed Eric, Ted Bundy, Jeffrey Dahmer...

Se è attraente (ed eventualmente se ha un passato oscuro) allora è automaticamente innocente.

Questa mia teoria deriva dal fatto che, per esempio, non ho trovato fan art, elogi o cose del genere su Andrej Čikatilo.

Che non è che sia un campione di bellezza, ecco.

Io non sono psicologo, non ho una laurea (sono ancora piuttosto lontano, sigh) quindi prendete le mie parole con le pinze, però credo di avere un'interpretazione abbastanza convincente.

Nella nostra società, di solito, chi è bello, maschio e caucasico si può permettere tutto, può, più o meno, fare tutto ciò che vuole (di solito questo discorso vale solo per gli uomini, le donne che sono belle sono prostitute, le altre etnie non sono meritevoli di considerazione).

Siccome questo messaggio ci è ripetuto mille volte almeno al giorno, quando un maschio attraente e caucasico commette un crimine sembra impossibile.

È bello e bianco, solo i brutti e gli stranieri sono criminali (le donne sono considerate troppo deboli e delicate), com'è possibile?

In alcune persone scatta il meccanismo della sindrome della crocerossina, si appigliano a qualsiasi cosa per giustificare il maschio caucasico attraente che ha commesso quel crimine.

Bullismo, infanzia disastrata, droga, abusi... sono varie le giustificazione per cui si cerca di assolvere il criminale.

Che, ovviamente, non reggono, ma per alcuni sì.

Tutt'ora Eric e Dylan sono giustificati perché, a quanto è stato detto, subivano bullismo.

Di solito si tende anche ad attaccare chiunque metta in dubbio l'innocenza del proprio idolo.

Una sopravvissuta della Columbine (che vi ricordo essere sopravvissuta a una sparatoria quindi Iddio solo sa quale trauma ha dovuto affrontare) è stata attaccata semplicemente perché aveva posto una domanda (Were you involved?) alla madre di Dylan Klebold, Sue.

Ed è stata attaccata perché è bionda, insomma, tutti sanno che le bionde sono stronze.

È stata addirittura accusata di essere una delle bulle, quando è stato confermato che era appena arrivata a scuola.

Come se questo giustificasse il fatto che le sia arrivato un proiettile nella spalla e avesse rischiato di perdere il braccio.

Vorrei ricordare a tutti che Eric e Dylan hanno sparato a casaccio, uccidendo innocenti ed esultando mentre lo facevano.

Io non so quanto senso morale abbia la gente per idolizzare persone del genere, con tutto il male che hanno causato.

Sono piuttosto sicuro che molte di queste persone non abbiano problemi mentali o comunque qualcosa che possa far capire la ragione di questa attrazione, sono semplicemente... ingenue, oppure molto giovani (voglio ricordare che la giovinezza e l'ingenuità non sempre vanno di pari passo).

Forse non si rendono conto della portata degli atti che il loro idolo ha fatto, quindi bisogna spiegarglielo.

Probabilmente questa attrazione passerà da sola, con il tempo, e si renderanno conto dei propri errori.

Però, però... se si vanno ad insultare le vittime e i sopravvissuti allora sì, bisogna criticarli, anche aspramente.

Perché la giovane età non è una scusante. Nulla è una scusante.

Non esiste nessuna giustificazione che regga, fissatevelo bene in testa, non c'è.

Non si può insultare i sopravvissuti, perché si manca di rispetto a persone che hanno (o non hanno) superato un trauma inimmaginabile, e non si possono insultare le vittime, perché sono morte.

E insultare i morti è di una bassezza incommentabile, a meno che non sia Hitler e affini, lì siete autorizzati.

Su questo discorso ci sarebbe da sviscerare molto di più, entrando però nel campo della psicologia, su cui non posso proferire parola, perché non ho una laurea e non posso parlarne (e dovrebbero ricordarselo tutti di non parlare di argomenti senza informarsi e/o senza avere una laurea in merito).

Però i vostri commenti sì, mi fanno piacere sempre, quindi commentate ché si crea un dialogo.

Auf Wiedersehen,
Dark