🌹ʏᴏᴜ ᴀʀᴇ ᴍʏ sᴍɪʟᴇ 🌹[Capitoli 3-4]
Trigger Warning: Questa recensione contiene menzioni di stupro e discussioni riguardanti il tema. La descrizione dell'atto non è inclusa per ovvi motivi.
E bentornate, torte al cioccolato.
Oggi facciamo un bel respiro e ci sorbiamo DUE capitoli insieme, perché gran parte del terzo è stata saltata.
Tenetevi da parte la vostra bevanda preferita, che sia té, vodka o candeggina, e iniziamo.
"F-Freddy?!" disse sussurrando in modo incredulo 'Possibile che adesso mi deve anche stolkerare?! Non gli basta farmi da ostacolo!? Oppure non gli basta infastidire Jason?! Adesso mi sente!!', prese la sua giacca e uscì fuori.
Questo doppio standard mi fa un po' storcere il naso. Michael, tu che fai lo stalker va bene, però Freddy no? Sì, okay, non ci è mai stato mostrato, ma è stato detto. Però la tua è una reazione umana e comprensibile, quindi te la passo.
"Freddy!" disse gridando per cercarlo, dato che non c'era più dov'era inizialmente... "Micheal..." disse il rosso attirando l' attenzione del moro, quest'ultimo si girò verso di lui,"Che ci fai qui?!" "Ti ho seguito" "Ma non mi dire! Che vuoi?!" "Volevo solo dirti una cosa...." "Tu in realtà me ne dovresti dire tante, ma lasciamo perdere, ti ascolto!" "T-tu mi p-piaci" ammise guardando a terra, Michael non sapeva cosa dire e si poteva rispondere a tutte quelle domande,....l'umore di Freddy cambiò e fece una faccia ringhiosa verso Michael ed esclamò "Ma a te piace Jason non è cosí?!?!" "E tu che ne sai?!" "Lo so e basta! Ma io otterrò comunque quello che voglio!" "E cosa vorresti sentiamo?!" "Questo!"
L'incredibile pathos di questa scena, che dovrebbe essere quella di una confessione amorosa, mi ha quasi fatto addormentare, ma è questo quello che succede quando non si sviluppano i personaggi.
Da qui segue una scena di stupro che, di nuovo, non riporterò, sappiate solo che è scritta malissimo ed esiste.
Ricordo queste tre cose per il futuro: 1) Freddy stupra Michael 2) Lo minaccia con il suo guanto e 3) Poi lo tortura con quest'ultimo.
Tenetevi a mente ciò e andiamo avanti.
Jason cercava Michael dappertutto, poi sentí un urlo "M-Michael!" e si diresse da dove proveniva. "MICHAEL!" gridò il suo nome trovandolo... Freddy scappò e lasciò il moro ferito, sanguinante, a piangere, a mugugnare dal dolore sulla terra umida. "Jason! Aiuto!" urlò piangendo "Devi aiutarmi!" "Michael!" esclamò piangendo spaventato dallo stato in cui era il suo migliore amico, si accovacciò vicino al moro, "Chi ti ha fatto questo!?" e lui gli rispose "F-freddy... Aiuto *mugugni*, fa male, ah!!". Lo prese in braccio e corse verso la sua abitazione.
Lo fece sedere sul suo letto e prese tutto ciò che gli serviva per medicarlo, "Perché ti ha fatto questo?" gli chiese tamponando le ferite con l'ovatta e l'acqua ossigenata per disinfettare tutti quei tagli "Ha d-detto che io gli piacevo... e-e che se io non ricambiavo avrebbe ottenuto comunque quello che voleva" disse lacrimando dal dolore "F-fa male a-ahhh!". Jason finí di disinfettare le ferite, poi cucí le due estremità di pelle, separate dai tagli, unendole, e poi coprí i punti con delle fasce mediche bianche, gli alzò i pantaloni e gli diede una maglia pulita, dato che quella che aveva addosso prima era tutta sporca di sangue e bucata.
Scena rescue semi decente, un po' trash ma ci sta, è okay e offre consolazione al povero Michael.
"Grazie, mi hai salvato in tempo, sennò sarei anche potuto morire" disse Michael tremante e lacrimando, abbracciando Jason, e lui gli rispose "Non ti lascerò mai da solo e non permetterò mai a nessuno di farti ancora del male... Freddy me la pagarà cara..." "So difendermi benissimo da solo, devo farmi giustizia da solo" "Non ci pensare proprio, è una questione tra me e lui! Hai sofferto abbastanza...", il moro strinse ancora di più la presa.
I due si staccarono e Michael chiese "Hai ordinato la pizza?" "Si e dopo che avrai mangiato rimarrai a dormire qui!" "Ok" "Bene, anche perché se tu fossi stato contrario, ti avrei attaccato al letto... Hahahaha!" ' Perché al letto? ' penso fra se e se.
E qui mi inizio ad incazzare.
1. L'intento dell'Autrice era ovviamente sfruttare lo stupro come un twist drammatico della storia e già lì mi girano, perché è un argomento serio che va trattato con competenza;
2. Se la reazione di Michael vi può sembrare strana o fuori luogo per il fatto che "sembri riprendersi subito", per esperienza personale posso dirvi che è possibilissimo: dopo un accaduto del genere ci si può sentire spaesati, distaccati dal proprio corpo, dalle proprie circostanze, si può non aver metabolizzato ancora del tutto. Il problema qui è la totale mancanza di consapevolezza dell'Autrice che inficia ciò che avrebbe dovuto essere un momento drammatico;
Dopo un ora...
Jason entrò dalla porta di camera sua e vide Michael dormire beato tra le coperte verdoni del suo letto, con una mano sulla fronte e l'altra sullo stomaco, si mise il pigiama e poi si accomodò vicino a Michael...poi penso fra se e se 'E se mi facessi un po' più vicino?', e così fece, lo abbracciò e face incrociare le dita delle loro mani senza che il moro se ne accorgesse.
Dopo qualche minuto di addormentò beato anche lui.
MA PORCA TROIA MA PUOI.
Jason, il tuo migliore amico è appena stato STUPRATO. PERCHÉ TE NE STAI APPROFITTANDO IN QUESTO MODO SENZA NEMMENO CHIEDERGLI SE VA BENE?
Non dico sia un vaso di cristallo, ma trattarlo come un essere umano con dei limiti, contando che quei limiti sono appena stati violati, farebbe bene.
Passiamo al quarto capitolo: DON'T TOUCH HIM OR I KILL YOU!
E va bene, ma non urlare così.
IL GIORNO DOPO...6:50 AM
La luce filtrava dalle fessure della tapparella, andando poi a posarsi sui loro corpi ancora abbracciati e da qualche angolo della camera. Michael dormiva beatamente tra le braccia di Jason con la testa appoggiata sul suo petto... ancora con le dita delle loro mani incrociate...ognuno riscladava il corpo dell'altro con il calore che emanava ciascuno di loro due...
Ricordo che questa descrizione molto romantica e da Harmony è posta immediatamente dopo un capitolo in cui si parla di stupro, perché questo è quello che molti scrittori/recensori intendono quando dicono che a volte si è davvero troppo giovani: una dodicenne, molto probabilmente, non avrà la consapevolezza necessaria per descrivere accuratamente una cosa del genere. Ci vuole pratica.
Jason si svegliò per primo, osservò il viso di MIchael, che aveva ancora gli occhi chiusi, ne approfittò e così, iniziò ad accarezzare il suo viso chiaro che gli metteva gioia appena lo guardava dall'inizio delle superiori. Dopo qualche secondo il moro si svegliò, aprendo con forza gli occhi come se non avesse dormito per niente,la prima cosa che vide fu il biondo, affianco a lui che gli sorrise al suo risveglio... Sentí una presa calda aderire al suo corpo e poi vide un braccio di Jason attorno alla sua vita e la sua mano con le dita incrociate con quelle del suo migliore amico....
Rega', per uno che è stato stuprato questo è un incubo. Un contatto fisico da cui non si può uscire facilmente e un corpo addosso è decisamente TROPPO. Anche perché, ricordiamo, Jason non gli ha chiesto un cazzo, anzi, se ne è approfittato!
"Buongiorno" disse sorridendogli dolcemente, ma anche timidamente, "Buongiorno" gli rispose, con tono dolce e assonnato,... si trovarono improvvisamente in un silenzio imbarazzante, si guardarono intensamente...
DIO.
per Jason era forte la tentazione di prendere tra le dita il mento di Michael e baciarlo, ma non voleva provarci, non sapeva come avrebbe reagito, non voleva fare passi falsi, era il primo e unico amico che aveva, non si sarebbe mai azzardato a fare niente del genere. Poi però pensava ai momenti che secondo lui erano stati imbarazzanti, per esempio quelle volte che Michael era arrossito, proprio come lui, mentre facevano incrociare le loro dita delle mani, oppure quando si guardavano e rimanevano in silenzio, proprio come adesso nel letto...
Giustamente, Jason. Non lo baci non perché è stato stuprato poche ore prima, ma perché potrebbe non ricambiare. Eccerto. Queste sono le priorità della vita.
e forse non sarebbe stato un passo falso quello di baciare il moro perché i comportamenti verso di lui non erano da classico migliore amico... Di solito i migliori amici non fanno incrociare le loro dita delle mani, non dormono insieme abbracciati, non arrossiscono quando si guardano intensamente, non si mordono le labbra quando guardano una o più parti del corpo dell'amico senza che l'altro se ne accorga, oppure non hanno la tentazione di fare....con l' altro. Nonostante ciò non ne aveva intenzione.... Michael pensava lo stesso e anche lui moriva dalla voglia di baciare Jason, ma si trattenne ancora per una volta, sapeva che quel momento sarebbe arrivato e perciò, decise di aspettare....
OH COGLIONE TI RICORDO CHE L'HANNO VIOLENTATO POCHE ORE PRIMA.
Writing Tip: USATE GOOGLE. E siate rispettosi. Grazie.
Negli occhi verdi di Jason quando guardava Michael spuntava un luccichio, diventavano luminosi, felici e gioiosi di ciò che stavano vedendo....il suo cuore batteva all'impazzata, non aveva un giusto ritmo.... Quando doveva parlare con lui gli veniva una stretta alla gola e allo stomaco, non riusciva a parlare, eppure, parlava parecchio con lui come se avesse mai parlato con nessuno, beh, infondo aveva solo la mamma con cui parlare, i tizi della scuola non gli andavano a genio, per lui erano solo dei buoni a nulla... quindi l'unico coetaneo della sua età in grado di non infastidirlo era Michael, l'unico che lo capisse, che lo apprezzasse per quello che era, era quella persona che ci sarebbe sempre stata per lui, ed erano solo 2 giorni che si parlavano eh, eppure, sembrava che si conoscessero da una vita.... vabbè entrambi sapevano parecchie cose sull'altro anche perché si stolkeravano come se non ci fosse un domani! Nessuno dei due poteva farne a meno dell'altro, Michael era la droga di Jason e viceversa. Ognuno adorava la presenza dell'altro....
Raccontato e non mostrato smielatissimo totalmente fuori luogo.
Siccome questa cosa mi stava troppo sul cazzo, ho riscritto l'intera scena:
Era come guardare un'anima tormentata.
Questo era ciò che aveva pensato Jason, appena entrato in camera sua, dove aveva lasciato Michael la notte prima.
Il piumone giaceva per terra, come uno straccio vecchio, e le lenzuola erano avviluppate al suo corpo, come se lo tenessero inchiodato a quel letto. Stringeva il cuscino, le nocche bianche, gli occhi azzurri fissi a guardare il pavimento.
"Come ti senti?" Fu Jason a rompere il silenzio, sedendosi sulla scrivania. Il silenzio seguì alla sua domanda, e poi Michael sembrò riscuotersi, come se si stesse risvegliando da un lungo sonno.
"Mh?" Fu la risposta, accompagnata da una lieve alzata di sopracciglia.
"Ho chiesto come ti sentissi" ripetè Jason, senza avere il coraggio di guardare Michael negli occhi. Scelse invece di guardare fuori dalla finestra, perdersi nel verde della foresta.
"Ah. Sì." Michael si mosse, mettendosi seduto, senza però lasciar andare il cuscino. Per un attimo, si udì solo il fruscio del vento che soffiava tra le foglie degli alberi.
"In realtà non lo so." Sospirò prima di parlare di nuovo. "Ho bisogno di una doccia. Che ore sono?"
"Sette meno dieci." Rispose Jason, scendendo dalla scrivania. "Chiederò a mia mamma di prepararti degli asciugamani". Lasciò che qualche momento passasse ancora, che Michael annuisse, prima di togliersi un peso dal petto: "Mi dispiace di non esserci stato stanotte. Avrei voluto ma avevo paura che..." Gesticolò verso l'amico. "Che la prendessi male. Non volevo impormi".
"Grazie, lo apprezzo".
E questa è una scenetta elementare che ho scritto in dieci minuti massimo eh, ma provate a paragonarla a quella della storia, tutta zucchero e miele, poi ditemi quale preferite.
Quel silenzio imbarazzante venne interrotto dalla mamma del biondo che stava per aprire la porta, i due tornarono composti e si alzarano dal letto, "Buongiorno ragazzi!", i due protagonisti la salutarono e poi si andarono a preparare, dopo di che, scesero in cucina per fare colazione.
"Jason mi raccomando fa il bravo a scuola!" "Mamma! Non sono un bambino... mi metti in imbarazzo..." e la mamma rispose "Tu per sarai sempre il mio cucciolo..." l'animo di Michael cambiò al sentire quella frase, 'Beato lui che ha una mamma... Perché I miei genitori mi hanno abbandonato? Perché non ho una famiglia? Ho qualcosa che non va?!' non riusciva a darsi una risposta per la medesima volta alle medesime domande...non c'era mai riuscito dopotutto, queste domande lo torturavano da quando aveva 6 anni, ha sofferto molto sulla mancanza della sua famiglia... nessuno è mai riuscito a consolarlo, nemmeno sua nonna, non aveva nessuno che gli dicesse:<< No, tu non hai niente che non va,... sei un bravo ragazzo... >>
Di nuovo, caratterizzazione molto carina per Pamela, ma le insicurezze di Michael non le capisco: cioè, i genitori sono morti in un incidente, non l'hanno abbandonato, quindi non riesco a spiegarmi queste paturnie.
il dolore lo ha sempre tormentato... faceva finta di stare bene, ma sapeva che stava mentendo solo a se stesso, in fondo a chi poteva mentire? Non aveva nessuno... Pensava che tra un momento all'altro sarebbe potuto scoppiare, oppure che gli sarebbe caduto il mondo addosso, che sarebbe stato troppo il dolore da sopportare... non aveva un senso per lui vivere, questo lo credeva fin quando non ebbe 14 anni, quando iniziò le superiori e conobbe Jason...quella persona che adesso è suo amico...ma non credo che si possa chiamare <<amico>> una persona che si ama... da cui si è attratti. Michael pochi giorni fa era riuscito nel suo intento, cioè quello di diventare il migliore amico del Jason silenzioso e coperto, secondo lui ,da mille barriere...
Si ripeteva tante frasi, tante domande, le risposte che si dava lo facevano soffrire, la sofferenza aumentava di giorno in giorno, arrivò a tal punto che gli diede al cervello e tutti questi fattori gli procuravano lacrime, che si facevano sempre più intense così da procurare del pianto infinito...
Writing Tip: Introducete emozionalmente i personaggi, grazie, possibilmente senza wall of text piazzati in mezzo alla storia. Non riuscirete mai a coinvolgere i lettori altrimenti.
Prese la sua borsa e mentre se la metteva a tracolla, Jason lo chiamò, "Michael..." e il moro rispose "D-dimmi...", "Va tutto bene?" 'Si, si va tutto bene, vedi no?!Sto solo lacrimando dalla sofferenza, niente di che...' "S-si", rispose invece, "Sai che a me puoi dire tutto, vero?" "Si lo so" "Mi dici che hai?" "H-ho paura..." "Di cosa?"chiese triste Jason,"Di rimanere solo", il biondo lo abbraccio e disse consolandolo con tono dolce: "Ci sono io per te, non ti lascerò mai Michael, ora non piangere, pensa ad essere felice... hai me, non devi soffrire più... capito?" si staccò da lui e gli asciugò le lacrime che rigavano il suo viso chiaro. Si riabbracciarono e andarono a scuola.
Io continuerò a ricordare che è stato violentato poche ore prima. Non un mese fa. Capisco il non voler pensarci, ma di nuovo, magari impegnamoci nel non far sembrare tutta quella scena come twist drammatico e basta (cosa che è, ma tant'è).
Arrivarono davanti all'ingresso della scuola e scesero dallo scuolabus, il moro venne chiamato dal rosso," Che vuoi?" chiese "I-io ti chiedo s-scusa per quello che ho fatto ieri..." "Ti sai anche scusare adesso?! Hahaha! Andiamo Jason o faremo tardi" il biondo annuí e si diressero verso la loro classe lasciandosi Freddy alle loro spalle....Freddy non si aspettava una risposta simile da Michael, è sempre stato tollerante e lo perdonava per qualunque cosa facesse, ma stavolta aveva esagerato,...lo aveva stuprato, come poteva perdonarlo per quello che gli aveva fatto dopotutto,
V A F F A N C U L O.
Questo è tutto quello che ho da dire.
poi intervenne la sua seconda personalità nel suo contemplamento e pensò fra se e se 'Io giuro che Jason morirà, mi sta portando via Michael....farò qualsiasi cosa per riaverlo... ' se ne andò in classe anche lui, mentre pensava a un piano per farla pagare al biondo....
"Intervenne la sua seconda personalità".
Ah sì, le famose personalità multiple di Freddy, cosicché l'Autrice abbia la scusa pronta per poterlo giustificare.
Ragazzi, un disturbo del genere VA SVILUPPATO.
Queste situazioni, in cui una personalità compie atti illeciti e criminali senza il consenso delle altre esistono, basta leggersi la storia di Billy Milligan, ma bisogna, di nuovo, SAPERLE GESTIRE.
E il piano gli venne: ' Quindi ricapitolando, creo un diversivo così che Michael si allontani per il tempo necessario che mi serve per fare un bel discorsetto a quel mongoloide muscoloso di Voorhees...' questo <<piano>> che aveva formulato doveva architettarsi a pranzo, nessuno avrebbe assistito a niente, dato che tutti sarebbero stati in mensa e avrebbero lasciato ogni angolo della scuola libero, ma per stare più sicuri Freddy aveva pensato al cortile come il miglior posto dove risolvere quella faccenda...Michael venne distratto da dei suoi compagni di classe, mentre Jason ricevette un biglietto che divceva: ~Jason vediamoci nel cortile, ti devo parlare~ e costui a cui era intestato il beglietto fece finta di crederci, sapeva che c'era qualcosa sotto, perché mai Michael avrebbe dovuto mandargli un biglietto, quando avrebbe potuto chiederglielo di persona? Andò in cortile... e guarda un po' chi c'era?!... Freddy il maniaco!
Il fatto che "Freddy il maniaco!" Sia stato scritto al 90% per far ridere è rivoltante. Lo stratagemma del biglietto, inoltre, non ha nessun senso; se Jason sa che non è stato Michael a scriverlo, allora perché dovrebbe andare?
"JASON!" lo chiamò, il biondo odiava la voce fastidiosa e squillante di quello squilibrato mentale, che aveva procurato dolore e sofferenza al suo migliore amico Michael, "Sapevo che eri tu...Trucchetto intelligente, eh?" disse Jason "Grazie" "Che imbecille che sei!" "Haha, lo so" "Che vuoi?! C'è Michael che mi aspetta,sai..." e Freddy iniziò a parlare "Sai lui è davvero un bravo ragazzo, attraente, con un bel carattere... gli vuoi bene giusto? Sembri tu l'unica sua ragione di vita... mi chiedo che cosa ci possa essere di così <<meraviglioso>> in un coglione come te... Sai Michael non è quello che credi, ha una maschera, è stato lui ad uccidere la sua famiglia-" Jason lo interruppe
" Menzogne! Non crederò mai ad un coglione come te! Arriva al dunque! " "Ok ok" e aggiunse "Allora arriviamo al punto preciso della questione,...uhm...tu tieni molto a lui, giusto!? Si vede da come lo guardi, da come ti atteggi, da come gli parli... e se io gli torcessi un capello come reagiresti?" chiese con un sorriso perfido sul suo volto e Jason, rispose "Ti ucciderei in modo brutale...una morte lenta e dolorosa..."
Okay, la mente contorta di Freddy sta cercando di convincere Jason che Michael sia un assassino in modo che quest'ultimo venga abbandonato e quindi tenerselo per sé, ma quanto ha retto questo tentativo? Un minuto? Neanche? Ma produci delle prove false, deficiente! Pensi davvero che Jason ti creda sulla parola?
"Quindi questi sono i patti: tu gli stai lontano e io non gli farò niente, ma se non lo farai, Michael non vivrà più!... lascialo a me, è con me che deve stare non con un demente come te, non sei degno di averlo al tuo fianco... Se non gli starai lontano soffrirai comunque perché lui non ci sarà più e di conseguenza anche io starò male...entrambi lo amiamo....".
Che ricatto del cazzo, oh. Freddy, ascolta a zio: stalkera un po' Jason, raccogli cose sulla sua vita privata E su quella famosa infanzia difficile che non è mai più stata tirata su, POI mostragli le false prove di cui ti ho accennato prima.
"Allora, caro puck, questa è la proposta: stai lontano da Michael, non rivolgergli più la parola e fai finta che non esista, altrimenti... beh, un uccellino potrebbe distribuire a tutta la scuola queste cosucce sul tuo passato che ho trovato, casualmente, certo. Allora? Che te ne pare? Mi sembra un accordo piuttosto onesto, no? Oppure... puoi rifiutare. È una semplice proposta in amicizia, questa. In fondo, non sarò io quello che avrà scelto di stare dalla parte di un assassino".
Tutto io devo fare, ma pensa te.
Jason stava perdendo le staffe, preferiva non ascoltarlo, voleva ritornare a mensa, ma poi pensava a quello che Freddy aveva fatto al suo migliore amico...lo aveva stuprato... e se lui non avesse fatto qualcosa quel bastardo gli avrebbe potuto fare ancora del male, e lui non poteva permetterglielo...poi pensò al pianto, alle ferite, ai mugugni, quelle grida di aiuto di Michael. Poi pensò ai momenti felici, teneri e imbarezzati che aveva passato con lui, e ne avrebbe passati ancora tanti insieme a lui... Voleva troppo bene, anzi, amava troppo Michael per permettere a Freddy di strapparglielo via o di farlo male...
Ottima introspezione del conflitto. Giuro. 100%. Non è per nulla involontariamente comico.
Strinse i pugni e i denti e iniziò ad urlare contro il folle,
"FREDDY IO GIURO CHE TI UCCIDO! TU NON LO DEVI SFIORARE! NON DECIDI TU PER LUI CON CHI DEVE STARE! NON AMA TE, LO VUOI CAPIRE SI O NO!-" "E SENTIAMO AMA TE?! HAHAHAHAHAHA! TU LO AMI NON È COSÌ?!" "TU NON LO TOCCARE, E SO LO FARAI TI TROVERAI CON LA TESTA STACCATA DAL COLLO!" "MA CHE PAURA, AIUTOOO! HAHAHA!" e aggiunse "ALLORA FARÒ DI TESTA MIA! LO PORTERÒ IO LONTANO DA TE! FARÒ IN MODO CHE NON SI RICORDI MAI PIÙ DI TE! IO OTTERRÒ QUELLO CHE VOGLIO, CHE TI PIACCIA O MENO!"... a quelle parole Jason gli saltò addosso iniziando a picchiarlo, non era mai stato così furioso, " TU NON GLI FARAI UN BEL NIENTE! LUI È MIO! SE LO VUOI, DEVI PASSARE SUL MIO CADAVERE! TU SEI UN MOSTRO! IERI TU GLI HAI PROVOCATO TANTO DOLORE, L'HAI STUPRATO, L'HAI FERITO FISICAMENTE E MORALMENTE! COSA TI PASSA PER LA TESTA?! *lo mise con le spalle al muro* MI RICORDO ANCORA LE SUE GRIDA DI AIUTO, IL SUO PIANTO, IL SANGUE CHE PERDEVA! TI FARÒ PENTIRE DI ESSERE NATO! *iniziò a piangere* T-TU NON LO SFIORERAI NEANCHE C-CON UN DITO, LUI È MIO E DI NESSUN'ALTRO! "
Perché è proprio questo il momento adatto per fare il possessivo, Jason, certo.
Inizio a pensare che nessuno in questa storia voglia davvero il bene di Michael.
Jason strinse i denti e lasciò Freddy cadere a terra sanguinante, strinse i pugni con le lacrime che gli rigavano il viso come la pioggia in un temporale.
"BASTARDO!", Freddy aveva ancora un sorriso stampato sul suo volto mentre vedeva Jason disperato, "M-MERITI SOL-SOLO DI MORI-RE!".
Michael assistí a tutta la lite e sentí tutte le parole che disse Jason.
Nessuno interviene? Professori, bidelli, studenti, passanti? No?
E da dove minchia è uscito Michael? Da un buco nel muro?!
"J-jason..." corse verso di lui e lo abbracciò "M-michael..." ,strinse la presa, nessuno dei due si voleva staccare da quell'bellissimo abbraccio. Il moro portò lontano il biondo per farlo calmare e si sedettero su una panchina e Michael disse, abbracciandolo di nuovo, "Shhh... è tutto finito-" "M-Michael io non voglio perderti, non posso permettere a nessuno di farti del male, ti voglio bene, non hai niente che non vada bene se lo pensi, sei perfetto..." e aggiunse "Mi rendi felice" e gli ripetè di nuovo, staccandosi da quell'abbraccio, "Ti voglio bene" "Io di più!" "No" "Si" "No" "Si" "Hahahahaha!" "Hahahahaha!" e alla fine Michael disse: "Ora andiamo in classe, tra 5 minuti suona la campanella", il biondo annuí, presero gli zaini e andarono in classe. Mentre ci andavano, il moro chiese al biondo, "Dopo la scuola vuoi venire a casa mia?" "Ok, allora dopo avviso mia madre" "Domani è sabato, che bello! Niente scuola!" "Whoa! Hahaha!" e aggiunse, "Vogliamo fare qualcosa anche domani ?" "Giornata fra amici?" e Jason annuí felice.
Jason ha appena picchiato a sangue uno studente ma finisce tutto a tarallucci e vino come se nulla fosse successo.
Auf Wiedersehen,
Dark
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