Save me.
"How can you see into my eyes
Like open doors?
Leading you down, into my core
Where I've become so numb
Without a soul
My spirit's sleeping somewhere cold
Until you find it there, and lead
It, back, home "
Cosa fareste se vedeste la cosa, o in questo caso la persona, che più amate distruggersi davanti ai vostri occhi?
Provereste a salvarla, a rimettere insieme quei pezzi che un tempo creavano un meccanismo perfetto ed era proprio questo che voleva fare Aurora.
Voleva salvarlo, aveva promesso a se stessa che ci sarebbe riuscita a qualsiasi costo.
Il problema? Non sapeva come fare.
Infatti si stava limitando ad abbracciarlo stringendolo forte convinta che, in qualche modo, quell'abbraccio potesse aiutarlo e pregava con tutta se stessa che quello non fosse il loro ultimo abbraccio.
Salvatore sciolse l'abbraccio e la guardò negli occhi: erano ancora colmi di lacrime.
"Come stai?" le chiese, la risposta era scontata.
"Come vuoi che stia? Ho appena scoperto che una delle persone più importanti della mia vita si droga, di eroina, e chissà da quanto lo fai"
"Hai idea di quanto male faccia? Non solo a te ma anche a me!" continuò a dire "Che poi chi cazzo se ne frega di me, io...io non voglio che tu lo faccia" abbassò lo sguardo e si morse il labbro cercando di tenere le lacrime dentro ai suoi occhi.
Lui le alzò delicatamente il viso asciugandole le poche lacrime che erano riuscite a scapparle, si avvicinò e inclinò leggermente la testa verso destra.
Lei chiuse gli occhi aspettando di sentire le loro labbra sfiorarsi.
Appena furono abbastanza vicini la baciò lentamente.
Aveva bisogno di quel bacio, aveva bisogno di lei esattamente come aveva bisogno dell'eroina.
La sua droga preferita era lei.
Tutto ciò che aveva fatto lo aveva fatto a causa sua, si era completamente distrutto per una ragazza.
Che coglione.
Poteva avere chiunque, non avrebbe avuto problemi a trovarsi un'altra, invece aveva preferito aspettare che lei tornasse nonostante sapesse che una qualsiasi relazione con lei era impensabile.
Si stava letteralmente distruggendo da solo.
La sua cotta si era trasformata in ossessione fino a diventare una dipendenza, non poteva fare a meno di lei, di Aurora.
"Ti prego" sussurrò vicino alle sue labbra "Salvami"
Lei gli stringeva la maglia tenendolo vicino a se, come se da un momento all'altro potesse scapparle.
"Come faccio?"
Scosse la testa, la guardò negli occhi "Non lo so"
Non rispose, non sapeva cosa fare.
La pelle di Salvatore era rovinata, le pupille costantemente dilatate, i suoi occhi fissavano sempre il vuoto.
"Da quanto tempo ti fai?"
Se voleva davvero aiutarlo doveva saperne di più, nonostante avesse paura di scoprire che, ormai, era troppo tardi.
"Sei mesi"
Annuì lentamente mentre pensava a cosa avrebbe dovuto fare ma nella sua mente non c'era assolutamente nulla che la aiutasse.
"Non lasciarmi" le parole che uscivano dalla bocca di lui erano deboli, sussurrate, quasi come se non volesse essere sentito da nessuno "Non lasciarmi di nuovo, ho bisogno di te"
"Se io resto mi prometti che proverai a smettere?"
"Sì" rispose in un sospiro.
"Quindi da adesso basta eroina?"
Si guardò attorno evitando lo sguardo di Aurora, si morse il labbro e non rispose.
Lei sperava di sentire una risposta affermativa da parte sua invece continuava a stare zitto.
Dopo alcuni interminabili minuti di silenzio, finalmente, parlò.
"Da domani smetto"
Sorrise e lo abbracciò stringendolo forte e ringraziandolo, per cosa lo ringraziava?
Non lo sapeva nemmeno lei, sentiva semplicemente di doverlo fare.
Era terribilmente spaventata da ciò che sarebbe potuto accadergli, conosceva bene gli effetti di quella droga, sarebbe potuto morire da un momento all'altro.
Ogni dose poteva essere quella fatale.
Si convinse che avrebbe cercato di smettere e ci sarebbe riuscito, sapeva che poteva farcela, o almeno ci sarebbe riuscito diciassette anni fa.
"Sal, devo andare" mormorò Aurora tenendo lo sguardo basso, le mise una mano sul viso spostandole una ciocca di capelli che le ricadeva davanti agli occhi.
"Tornerai, vero?"
"Sì"
Gli prese la mano intrecciando le loro dita, senza mai distogliere lo sguardo dal suo, si avvicinò al suo viso e gli lasciò un piccolo bacio sulle labbra.
Quando rimase da solo c'era solo una cosa nei suoi pensieri, per la prima volta era felice che Aurora se ne fosse andata perché non riusciva più a resistere.
Le aveva promesso che avrebbe provato a smettere, ed era intenzionato a farlo, ma di sicuro non adesso, forse nemmeno il giorno dopo ma l'avrebbe fatto e, se non ci fosse riuscito da solo, ci sarebbe stato altro a farlo smettere.
Si rigirò la siringa tra le mani mentre fissava il liquido che tra poco sarebbe finito nella sua vena.
Gli faceva schifo dipendere da quella merda e allo stesso tempo aveva un bisogno incontrollabile di averla.
Strinse il laccio attorno al braccio, prese il liquido e avvicinò lentamente l'ago al braccio.
Bucò per l'ennesima volta la pelle e mentre faceva scorrere la sostanza si appoggiò al muro, buttando indietro la testa.
Scivolò su di esso finendo a sedersi nel pavimento e chiuse gli occhi.
Più eroina aveva in corpo più si sentiva rilassato, calmo, felice.
Per questo lo faceva, ogni volta si sentiva come se si staccasse dal mondo, dalla realtà, si dimenticava di ogni cosa persino dello schifo che era diventato e, quando finiva l'effetto, andava a cercarne altra.
Non poteva più stare senza.
Era dentro ad un tunnel buio e non vedeva nessuna luce, nessuna via d'uscita.
Heyhey, I'm sorry
vi ho fatto aspettare una settimana per sto schifo, che è anche più corto del solito.
Potete venirmi ad uccidere (ma se lo fate nessuno continuerà 19, sappiatelo)
Anywaay, anche se il capitolo è una merdina spero che vi sia piaciuto comunque.
Vi ringrazio per tutti i voti e i commenti e scusate se non rispondo a tutti i messaggi privati :(
Ps: se dovete spammare la vostra ff nei commenti almeno assicuratevi che non sia copiata dalle mie :))
Detto questo, mi eclisso.
Ciaone
instagram: __weltshmerz__
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