Chào các bạn! Vì nhiều lý do từ nay Truyen2U chính thức đổi tên là Truyen247.Pro. Mong các bạn tiếp tục ủng hộ truy cập tên miền mới này nhé! Mãi yêu... ♥

Nina & Diego


~Nina e Diego~

~*~

La scuola media di Crema si erge al centro della cittadina. É una giornata splendida, il Sole scalda tutto con i suoi raggi, seppur tenui. È quasi la fine dell'inverno, manca sì e no un mese, ma giorni come questi mi fanno sembrare già di essere in piena primavera, con i fiori che sbocciano nei campi, colorandoli di allegria, neanche ci abbia messo mano un pittore del calibro di Monet. In giornate come queste, l'unica cosa che vorrei fare è suonare la mia amata chitarra all'ombra della quercia del parco vicino a casa mia. Lì è così rilassante. Nessun rumore, solo qualche uccellino ogni tanto. Solitamente sono le rondini che rimpatriano dopo l'inverno; mi è persino capitato di vederne un paio con i loro piccoli. Erano così carini insieme. Sembravano la famiglia perfetta: papà rondine proteggeva i suoi piccoli, mentre la mamma li imboccava. Mi piacerebbe tanto rivederli, ma al momento sono a scuola. La lezione di scienze sembra non volerne sapere di terminare, così mi sono perso nei meandri dei miei ricordi.

Flashback-Un anno prima

Mi trovo davanti ad uno specchio, mentre cerco le parole giuste per confessare il mio amore a Nina, una compagna di classe. È bionda, i capelli lisci lasciati liberi di accarezzarle le spalle ad ogni suo movimento. Ha due diamanti al posto degli occhi. Le labbra carnose sembrano essere state concepite apposta per venir baciate. Sicuramente i suoi genitori sono molto benestanti per poter comprare alla figlia tutti i vestiti più alla moda. Non le ho mai visto addosso due volte gli stessi jeans. É di una bellezza che mozza il fiato. Persino lei stessa se ne vanta sempre con tutti. La amo sin dalla prima volta che l'ho adocchiata nei corridoi durante l'intervallo. Da quel momento, tutti i giorni, mi nascondo dietro alla colonna da dove posso osservarla senza che lei se ne accorga. Il mio cuore inizia ad accelerare i battiti, neanche abbia fatto una corsa. Le mie guance prendono colore e il mio volto si trasfigura a causa di un sorriso. Sospiro, sapendo che non potrà mai essere la mia ragazza. Non questa volta. Questa mattina mi sono svegliato dopo uno strano sogno, in cui una voce lontana mi sussurrava una frase: "Provaci. Almeno non morirai col rimpianto di non averci tentato." Ed è per quel motivo che mi sono chiuso in bagno, recitando varie formule sdolcinate per dirle quello che provo nei suoi confronti. Ho aspettato a lungo dopo scuola. I minuti sembravano si fossero fermati. Quando la vedo uscire tutta impettita, provo un lampo di insicurezza, ma so di non poter attendere oltre. Le vado incontro e la saluto, balbettando:

«C-Ciao...»

« E tu sei?» chiede con tono sgarbato. La sua voce mi ferisce le orecchie, le sue parole il cuore. Abbasso lo sguardo e la risposta esce in un sussurro:

«D-Diego...»

« Ah, sì. Il tipo che siede sempre in fondo all'aula senza amici.» mi identifica lei. Mi sento un idiota. Un completo idiota innamorato di una splendida ragazza. Cafona. Ma è pur sempre bellissima.

Ho pensato che avrebbe potuto inquadrarmi come il rosso, come il "finto" cantautore, come lo stalker, perché credevo davvero che dopo sei mesi mi avesse notato dietro a quella maledetta colonna.

Respiro profondamente, pensando che potrebbe essere stata una giornata storta.

« E-Ecco... I-Io... Io volevo...» niente da fare. Tutto il mio bel discorso, mandato a rovina dalla mia timidezza. In più lo sguardo di Nina si sta infuocando. Ho quasi paura. Chiudo gli occhi ed esclamo quasi senza respirare:

« Mi sono innamorato di te.» dopo qualche secondo di silenzio straziante, alle mie orecchie giunge una risata sarcastica. Riapro gli occhi, ma sarebbe stato meglio se non l'avessi fatto. La vedo che ha le lacrime agli occhi da tanto che si sta sganasciando. Aspetto comunque una risposta, ben sapendo che non sarà positiva. Probabilmente sono masochista, o forse sono le parole di mia madre a tenermi ancorato lì, dinanzi a lei: "È maleducazione non rispondere ad una domanda che ti è stata posta.". Già, hai ragione, mamma. Ma non credi che sia anche maleducato ridere dei sentimenti che una persona prova per te?

« ... Mph... Credi davvero che io possa ricambiare? Per favore, non farmi ridere di nuovo! Mi è colato tutto il trucco a causa tua, irlandese.» okay, questa poteva risparmiarsela. Va bene che non avevo speranze con lei. Potevo passare sopra perfino al fatto che si era messa a ridere. Ma non accetto di essere definito "irlandese".

« Ehi, bellezza, sai una cosa? In due minuti sei riuscita a farti passare per una cafona ignorante. Sono inglese, io. Quindi "Bye-Bye, stupid"!» giro i tacchi e me ne ritorno a casa: stavolta non voglio attendere una sua risposta.

Fine Flashback

Per le prime due settimane, ricordo, ho avuto una rabbia dentro che avrei potuto accartocciare il mondo intero come una lattina di Coca-Cola. Quando, bene o male, l'ira era scemata, ho iniziato a provare tristezza. Moltissima. La ragazza che avevo inseguito per mesi si era rivelata una pessima illusione. Per cercare di non pensarci, impegnavo il mio tempo libero suonando la chitarra e ogni tanto scrivendo canzoni. Durante le vacanze estive ho conosciuto diverse ragazze, che erano incuriosite veramente da me.. In quel periodo mi sembrava di essermi trasformato in un vegetale; ma lentamente mi sono ripreso.

Non ho più rivolto lo sguardo a Nina, non perché mi vergognassi, ma perché non si "meritava" di rivedere i miei occhi, finché lei mi ha chiesto di parlare l'altro giorno.

Flashback-il giorno precedente

Sento un tocco lieve sulla spalla e mi volto, cercando di contenere il più possibile la mia sorpresa quando mi si materializza davanti Nina. Mi chiede di seguirla in un luogo più appartato e acconsento. Quando ci fermiamo, riconosco l'esatto punto in cui un anno prima io mi ero dichiarato a lei. In uno schiocco di dita, tutti i ricordi e il dolore tornano a galla, esattamente come una ferita mal rimarginata si riapre. Il mio viso si contorce in un'espressione di dolore, ho sentito il mio cuore insanguinato pulsare forte.

Senza tanti giri di parole, la interpello. Inconsciamente, utilizzo un tono un po' sgarbato:

« Dimmi.»

Lei alza il suo volto, abbronzato -anzi, dovrei dire bruciato- dalle lampade solari, e mi fissa, forse leggermente intimorita.

Di certo non si aspettava un cambiamento così radicale in me, quel ragazzino che dodici mesi prima le balbettava in faccia per dirle che l'amava.

« Vedi, io... Mi dispiace per come ti ho trattato la scorsa volta.» dice a denti stretti, quasi come se fosse costretta. Si vede che non è abituata a domandare perdono. Dovrei, dunque, sentirmi un privilegiato? No. Affatto.

« Non ti sembra sia un po' tardi per chiedere scusa? E poi cosa ti fa pensare che io sia disposto ad accettarle, le tue scuse?» chiedo incrociando le braccia al petto. Sono cambiato moltissimo da quel giorno. Non mi sarei mai sognato di rispondere così a qualcuno, tantomeno alla ragazza per cui avrei fatto di tutto se solo me l'avesse domandato.

La vedo pensarci su un attimo, poi dice:

«Beh, una volta eri innamorato di me.»

« Hai detto bene. Ero. Ora non lo sono più. E non intendo accettare le tue scuse.»

« Neanche se ti dico che ti amo?»

A quelle parole mi sono bloccato. Lei mi ama? Nella mia mente si è visualizzata l'immagine di noi due insieme. Impossibile. Sicuramente è solo un modo per eliminare il rimorso che l'affligge. Ho capito qual è il suo piano. Si mette insieme a me e poi tra una settimana mi scarica. Ma io non sono un sacco della spazzatura e lei non è un netturbino.

« No, mi dispiace. E se non hai nient'altro da aggiungere, io avrei da fare.» non vedo nessun cenno di risposta, così, con le stesse parole di un anno fa, la liquido:

« Bye-Bye, stupid.» giro i tacchi e mi dirigo verso casa mia, senza rimorsi o rimpianti.

Fine Flashback

Devi soffrire tanto quanto ho sofferto io a causa tua, penso lanciandole un'occhiata. No, che dico. È troppo superficiale per capire come mi sono sentito un anno prima, al suo rifiuto.

Sento la campanella suonare. Anche la lezione di scienze è finita. Ritiro i libri e preparo il materiale per l'ora dopo: Italiano.



Nina, la seducente "figlia di papà"

Diego, il rosso cantautore



Note dell'autrice:


HI!!!!!!!!

Come va?

Tutto bene io, sto mangiando cioccolato! ♪♫♪

Alloooora, la storia in teoria doveva concludersi così, maaaa... ho deciso di attaccarci qualche capitolo extra! Voi cosa ne pensate? Vi può piacere come idea?

Facciamo così: se raggiungo i dieci voti e i tre commenti (non chiedo tanto, daaai!), posto gli altri capitoli!

La copertina è una bozza. Ho voluto provare ad utilizzare l'editor di Wattpad, ma appena ho più tempo ed ispirazione la rinnovo.

Okay, loro sono i due protagonisti. Sostanzialmente prendo solo la fisionomia da loro e qualche particolare (tipo Diego che "strimpella" la chitarra *faccina sognante*). Cara Delavigne non la conosco che di vista. Non ho la più pallida idea di come sia caratterialmente. Quindi, per tutti i suoi fan, PLZ abbiate pietà di me! *mani giunte e sguardo da cucciolo*

Ho finito di asfissiarvi. Giuro.

Dio quanto sono prolissa...

Me ne vado.

Byeeee!!!

P.S.: Ho visto che molti fanno domande alla fine di un capitolo per conoscersi meglio. 

Per vostra (s)fortuna ho deciso di farlo anch'io. *faccina diabolica*

Iniziamo con qualcosa di classico: come vi chiamate? I'm Noemi.

Bạn đang đọc truyện trên: Truyen247.Pro