Capitolo 49
Quel giorno partiamo e torniamo a Milano. Dopo aver lasciato Fede e Camilla a casa loro, noi andiamo al centro commerciale per fare gli acquisti per il piccolo Mirko
-Sai credevo che non sarei mai entrato in un negozio per bambini-dice Ben
-E invece-, inizio a girare per il negozio per vedere cosa c'è in giro quando si avvicina la commessa, giovane e carina, che ovviamente posa il suo sguardo da gattamorta su mio marito
-Vi posso aiutare in qualcosa?-chiede
-No grazie ma facciamo da soli-, rispondo
-Se vi interessa, sono arrivate le nuove culle...ve lo mostro-aggiunge. Perché non se ne va? Mi sta innervosendo
-Ho detto che non ci serve niente-insisto
-Dai vediamo queste culle-dice Ben, la ragazza sorride e io l'avrai volentieri presa per i capelli, così andiamo verso il reparto culle e la ragazza non la smette di flirtare con il mio ragazzo. Cosa che mi sta facendo incazzare. Quando Ben si allontana per rispondere al telefono mi avvicino alla commessa
-Non so qual è il tuo gioco...ma smettila-, le dico
-Io non sto facendo niente-
-Smettila di flirtare con mio marito come se io non ci fossi oppure ti rovino quei capelli che hai in testa-, la ragazza non risponde nulla e in quel momento ritorna Ben
-Eccomi scusate...va tutto bene?-chiede
-Si amore, stavo dicendo alla signorina che mi piace quella culla celeste-
-Si, gliela faccio subito vedere-, andando verso la culla e noi dopo di lei.
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-Ho visto come vi guardavate tu e la commessa del negozio di bambini, che cos'è successo?-chiede Ben mentre stiamo seduti ai tavoli del centro commerciale
-Niente, l'ho messa solo al suo posto...ci stava solo provando con te-
-Per te tutte ci provano con me, devi capire che non mi interessano le altre, io ho già fatto la mia scelta e siete voi due-
-Lo so ma mi dava fastidio-
-Mi piace che tu sia gelosa ma controllati-
-Vorrei vedere te al mio posto, hai guardato male il tizio che ci ha servito la pizza solo perché mi aveva sorriso-
-Ci stava provando con te-
-Beh anche lei-
-Okay, smettiamola qua...tanto noi siamo legati per sempre e non sarà né una commessa né uno della pizza a separarci-, mi bacia e io ricambio ma veniamo interrotti dal pianto del bambino
-Credo che sia geloso-scherza Ben, rido vedendo che cosa ha Mirko
-Credo che debba essere cambiato...senti qua che odore-esclama
-Già hai ragione...mamma mia, che puzza-, allontanandolo
-E adesso come facciamo?-
-Beh ci dovrebbero essere gli spazi per questo tipo di attività...o andiamo a casa?-
-Non credo che possiamo resistere tutto il viaggio fino a casa con questo gradevole odore che emana, andiamo a cercare questi spazi-. Detto ciò ci alziamo e andiamo a trovare gli spazi per poter cambiare i bambini, quando lo troviamo ci chiudiamo dentro e inizio a cambiare Mirko. È una cosa semplice se solo Ben non mi disturbasse dandomi dei baci sul collo
-Sei così sexy quando cambi il pannolino-, mi sussurra mentre mi accarezza lungo la schiena, solo con quel tocco mi sento fremere il basso ventre
-Dai Ben smettila-
-Non sto facendo niente di male...ti sto solo accarezzando-, sento le sue mani salire verso il mio seno, chiudo il pannolino e rimetto Mirko nella carrozzina, poi lui mi tira a se e mi bacia, mi appoggia sul tavolino dove prima stavo cambiando il pannolino e comincia a baciarmi.
Lo desidero sempre anche adesso. Gli metto le mani in mezzo al ciuffo e glieli tiro, lo sento gemere, sento la sua erezione indurirsi premere sulla mia coscia.
La sua mano calda si infila sotto il mio maglione e raggiunge i miei seni, comincia a palparli fino a quando non diventano duri, mi lascio uscire un gemito. Si inizia a muoversi verso il basso e infila un dito dentro la mia zona e comincia a muoverlo, era così piacevole, sto per venire ma lui si arresta
-Voglio sentirti-, si apre i jeans liberando la sua erezione, penetra in me e comincia a muoversi prima piano e poi veloce fino a riempire tutto lo spazio, raggiungiamo l'orgasmo e in quel momento bussano alla porta
-Scusate, qua ci sono altre persone a cui servirebbe questo posto-dice una donna
-Si, un minuto-rispondo, ci ricomponiamo e poi usciamo. La donna ci guarda male ma noi la ignoriamo quando ci allontaniamo scoppiamo a ridere
-É stato bellissimo-dico
-Anche per me, nessuno potrà dividerci -, lo bacio
-Ti amo-dico
-Anch'io ti amo-, prende la carrozzina con un mano e l'altra l'intreccia nella mia e andiamo verso la macchina e poi andiamo
-Voi siete tutto quelli che voglio, insieme alla musica-.
N/A
Avendo più tempo libero, ho più tempo per scrivere.
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