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Capitolo 2

Benjamin's pov

Quando atterriamo a Roma, sono le dieci e mezza di sera passate.

Dopo aver preso il bagaglio, andiamo verso l'uscita e, qua vediamo un signore vestito con una camicia a mezze maniche e i jeans. Se non avesse avuto il cartello con scritto BENJI E FEDE, lo avrei scambiato per un turista.

Andiamo al nostro van che si riconosce a vista d'occhio poiché ha la scritta BENJI E FEDE a caratteri cubitali che solo un cieco non se ne accorge

E menomale che non dobbiamo dare nell'occhio.

Il van ci porta al nostro hotel

-Ci vediamo domani ragazzi-ci dice prima di chiudere la portiera

-Si-, entriamo nell'hotel non serve neanche che dicessimo il nostro nome

-Siete Benji e Fede?-, ci domanda

-Si, siamo noi-

-Ecco le vostre chiavi...sono le uniche due che si trovano all'ultimo piano-

-Grazie-rispondo e poi prendiamo l'ascensore privato che è riservato al personale, per non dare nell'occhio, e arriviamo nelle nostre stanze

-Notte, amico-

-Notte-dissi e poi entro nella mia stanza, prima di andare in doccia chiamo la mia fidanzata

'Ehi amore, siete arrivati?' mi domanda

'Si, sono in stanza', dall'altra parte sento dei rumori 'Ma dove sei? Sento confusione'

'Ho appena finito un servizio fotografico notturno...e adesso sono con delle colleghe a bere qualcosa'

'Okay*, dopo aver parlato per un po' le dico che devo andare a lavarmi e cosi riattacco, e vado a farmi la doccia.

***

Il mattino dopo abbiamo la sveglia alle otto per andare alla location del videoclip del nuovo singolo.

Siamo stati tutta la mattina a girare prima in uno spazio dell'università della Sapienza, in particolare nella facoltà di giurisprudenza e poi in un parco la vicino. All'una facciamo una pausa pranzo

-Lì c'è una tavola calda, andiamo là-, dico

Gemma's pov

-Denis, vado a prendere le cialde in magazzino, prendi un attimo il mio posto-dico prima di scappare giù.

Una volta ritornata con le cialde vado di nuovo alla mia postazione, -Potresti portare questo vassoio a quel tavolo?-mi domanda

-Si-, mi consegna il vassoio ma sto per andare a portarlo quando mi squilla il telefono -Ester puoi portare questo al tavolo 12, devo rispondere è urgente-, dico

-Certo-, glielo lascio e io andai nella dispensa

'Pronto'

'Ehi sorellina, sono a Roma per qualche giorno, ti va di vederci?'

'Certamente'

'Perfetto, oggi pomeriggio sei libera?'

'No, appena finisco il turno al bar...devo correre all'università che ho una lezione alle due'

'Ah ho capito...stasera per cena?'

'Si...ci sentiamo più tardi allora, finisco l'università alle 18'

'Okay, ti chiamo per quell'ora'

'Perfetto,a stasera', riattacco

-Ester, io devo andare all'università, quindi scappo-dico togliendomi la divisa

-Okay, ci vediamo domani-, prendo la borsa ed esco dal bar, raggiungo la mia macchina e arrivo all'università,. Devo arrivare in tempo almeno trovo un parcheggio vicino altrimenti mi devo parcheggiare lontano e farmi 3 km a piedi.

E non ci penso nemmeno.

Dopo aver parcheggiato, scendo e sto andando verso l'entrata dell'università quando incrocio il mio professore

-Rossi, siamo in ritardo eh-mi dice

-Si, lo so...ho avuto un piccolo contrattempo-

-Su forza vai in aula-, annuisco e vado in aula e lui entra poco dopo.

***

Alle 18 finisco l'ultima lezione ed esco dall'università quando mi sento richiamare

-Ciao-mi dice Simone

-Che cosa vuoi ancora?-

-Devo parlati, puoi?-, mi squilla il telefono ed è mio fratello -Possiamo fare un'altra volta? Ora devo scappare-dico

-Si tranquilla...non è urgente, ti chiamo io-

-Ok, ciao-, e poi raggiungo la mia macchina e rispondo a mio fratello 'Ehi ti va bene per stasera il giapponese?'

'Che domande, sai che lo adoro'

'Beh allora prenoto per le otto e mezza...poi ti passo la direzione per messaggio'

'Okay, ci vediamo lì'

'Si,a dopo sorellina'

'A dopo', riattacca e torno a casa.

Appena entro, trovo Camilla cucinare -Ehm Camilla, io stasera vado a cena con mio fratello-dico poggiando la borsa sul tavolo

-Tutto apposto, io ho il turno di sera-

-Perfetto...vado a farmi la doccia-, prendo la borsa e vado in camera per cambiarmi.

---

-Cami, io vado-dico mettendomi la giacca. Non mi sono vestita tanto elegante. Mi devo vedere solo con mio fratello.

-Salutami tuo fratello-, anche lei sta uscendo per andare al bar, salgo in macchina e mi avvio all'indirizzo che mi ha inviato per messaggio.

-Ehi Fede, ti vedo bene-dico dopo averlo raggiunto

-Grazie, anche a te ti vedo molto bene...sei più bella dell'ultima che ci siamo visti-

-Sei mio fratello, il tuo giudizio non conta-, dico e poi entriamo. Il cameriere ci indica il nostro tavolo, -Come sta andando la tua nuova vita qui a Roma?-mi domanda mentre attendiamo la nostra ordinazione

-Abbastanza bene...tra università e lavoro me la cavo-

-Lavoro?-

-Beh si in qualche modo devo pagarmi la mia metà dell'affitto-

-Come sta lei?-

-Bene, i primi mesi da quando vi siete lasciati sono stati un po' pesanti ma si è ripresa-

-Sono felice-

-Tu invece hai una fidanzata?-

-No, penso alla carriera per adesso no mica come Ben...-, fermandosi, capendo quello che sta per dire

-Ben si è fidanzato?-

-Scusa, non dovevo dirlo-

-Fa niente, sono contenta per lui-dico bevendo per cercare di nascondere tristezza. Di certo non mi sarei mai aspettata che fosse rimasto single a vita. Arrivano le nostre ordinazioni

-Grazie-dico, mangiamo parlando e ridendo, ricordando gli anni passati. Di quando vivevamo tutti insieme a Modena. -Mi manca troppo la mia città-, gli confesso.

-Casa nostra è sempre là, quando vuoi puoi andarci-

-Lo so-.

Alle undici e mezza usciamo dal ristorante -Fino a quando vi fermate?-, domando

-Domani ripartiamo...abbiamo le prove per il tour, partirà a breve -

-Mi raccomando quando ricapiti qui, chiamami cosi ci vediamo-

-Certo...buonanotte sorellina, sono contento di averti visto-

-Anch'io, mi manchi tantissimo-

-Anche tu, fa parte della vita allontanarsi ma ti voglio sempre bene-, lo abbraccio e poi salgo in macchina e torno a casa.

***

Il giorno dopo, come ogni mattina sono in ritardo, e ci si mette anche la macchina

-No, ti prego non farmi questo-dico mentre tento di metterla in modo -Dai su, accenditi-, alla fine ci rinuncio e vado a piedi, mentre sto camminando velocemente perché altrimenti avrei fatto ritardo a lezione, non vedo il gradino del marciapiede e sto per finire per terra se non fossi salvata da un ragazzo

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