Un mese dopo...

-Dai Camilla sbrigati, se no arriviamo in ritardo-dico sotto casa sua

-Eccomi, arrivo-.

Ho convinto mia zia ad accompagnarci all'aeroporto per andare a prendere mio fratello e il mio fidanzato.

È un passato un mese da quando sono partiti per fare gli in-store in tutta Italia. In ogni centro commerciale che andavano c'erano almeno un centinaio di persone, così almeno ho visto dalle loro storie di Instagram. Non posso che essere più orgogliosa di loro.

Mia zia ci lascia davanti al terminal 1, -Mi piacerebbe rimanere ma devo tornare in negozio-ci dice

-Tranquilla, tanto veniamo da te devo prendere la mia roba-, poi corriamo verso gli arrivi alla ricerca del loro volo

-Hanno detto che partivano da Cagliari alle ore 17:45, senza nessuno scalo, dovrebbero essere qua alle 19:05-dico

-Cioè tra un po'...andiamo a sederci intanto-

-Ma non gli hai detto che saremo venute vero?-

-No, come mi hai detto-

-Io a Ben ho detto che non saremmo venute all'aeroporto perché era troppo distante ma che l'avremmo aspettati a casa-

-Anch'io ho detto la stessa cosa a Fede-

Quando l'altoparlante avvisa che l'aereo partito da Cagliari alle ore 17:45 è appena atterrato, e ci alziamo e andiamo a dirigersi verso le porte di uscita.

-Aspetta non è che...sono alla zona vip?-, domanda Camilla

-Forse-, poi iniziamo a correre verso la zona vip ma ci fermiamo poco dopo

-Ma sai dove si trova?-, domando

-Chiediamo a questo-, indicando la guardia che sta passando davanti a noi, gli andiamo incontro

-Senta scusa, ma dove si va per la zona vip?-, domando

-E perché vi interessa? È una zona riservata a persone famose, e non penso che voi lo siate-

-Infatti non è per noi, ma i nostri fidanzati tornano oggi e gli volevamo fare una sorpresa-

-A me cosa può interessare?-

-Infatti niente, ma loro arrivano da là-

-Beh comunque sempre dritto e poi a sinistra-

-Grazie mille, e scusa per il disturbo-, poi corriamo verso quella zona, quando ad un certo punto andiamo a sbattere contro qualcuno, tale da fargli cadere le loro valigie, -Scusate, non l'abbiamo fatto apposta-, dico continuando a correre e vado a sbattere nuovamente contro due ragazzi

-Gemma? Non avevi detto che mi aspettavi a casa?-, mi dice, alzo lo sguardo e vedo Ben. Sorrido.

-Volevamo farvi una sorpresa-rispondo

-Vieni qua amore mio, mi sei mancata troppo-mi dice Ben, non me lo faccio ripetere due volte e mi fiondo tra le sue braccia, ci baciamo come solo due persone che sono state lontane per troppo tempo possono darsi.

***

-Mi sei mancata tanto-, mi dice Ben mentre stiamo abbracciati nel letto

-Però ci ha fatto bene stare lontani per un bel po', è stata come una prova d'amore-

-Già-

-La lontananza fortifica il rapporto, se due persone si amano davvero non sarà certo la distanza a fargli cambiare idea-

-Ma tutte queste cose come le sai?-

-Ho avuto una chiacchierata con mia zia in questi giorni-

-La lontananza riduce anche l'astinenza sessuale?-

-Benjamin!-, alzando lo sguardo verso di lui

-Sto scherzando ovviamente ma solo perché non avevo tempo per pensarci...che ne pensi di recuperare il tempo perso?-, passa un mano sotto il mio pigiama, sospiro

-Credo che non sia il momento adatto, sei appena tornato da un lungo tour, e sei stanco-

-Ma ho voglia di te, e anche tanta-, mordendomi l'orecchio -E credo che se ti infilassi due dita dentro, scoprirei con molto piacere che sei bagnata-, la sua mano si sta pericolosamente avvicinando nella zona bassa, sospiro

-Meglio andare a dormire, oggi è stata una giornata impegnativa-dico togliendo la sua mano da me e mi giro dalla parte opposta -Buonanotte-, sento il suo abbraccio intorno al mio corpo e mi attira a se

-Sei mia-mi sussurra

-Solamente tua-