Capitolo 45
Il mattino dopo quando apro gli occhi, vedo che non sono nella mia stanza subito penso di essere a casa di Davide ma quando mi guardo intorno mi rendo conto che quella stanza la conosco, infatti mi giro dall'altra parte del letto e vedo Ben, a petto nudo.
Mi domando come sono finita nel suo letto.
La sera precedente non ho quasi bevuto niente se non un bicchiere di vodka lemon. Ho bisogno di capire, cerco di svegliare Ben ma con scarsi e inutili risultati, lui come mio fratello sono due dormiglioni.
Faccio per alzarmi dal letto, mi accorgo di essere in intimo, inizio a temere che io e Ben lo abbiamo fatto.
Mentre stavo seduta a pensare ad una soluzione, non mi accorgo che Ben si è svegliato
-Se ti stai chiedendo come ho fatto a trovarti in quella discoteca, si mi ha avvertito Davide dicendomi che eri pericolo-, e da quel momento in poi comincio a ricordare: sono sola con tre tizi che stavano per stuprarmi, e poi l'ingresso di Ben, prendo il mio cellulare e trovo un messaggio di Davide
Perdonami se ti ho abbandonato, ma mi avevano cacciato via.
Ecco, che si spiega qualcosa.
Si, ma voglio una spiegazione.
Ti darò tutte le spiegazioni, se accetti di venire al mare con me?
Okay.
Mi alzo dal letto, e mi dirigo nella mia stanza ma Ben mi richiama indietro -Ehi, dove vai?-mi domanda
-Davide mi ha chiesto se volevo andare al mare con lui-, lo vedo serrare la mascella, non nego che spero che mi avrebbe fermato
-Fai con comodo-, ed esco dalla sua stanza andando nella mia.
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Quando arrivo sotto i portici dove mi aspetta Davide quasi mi pento di essere venuta. Potevo approfittare di questo giorno che non c'era mio fratello per risolvere la situazione con Ben ma ormai ho accettato e non potevo più tornare indietro
-Grazie, per aver accettato-mi dice aprendomi la portiera della macchina, aspetto, lui fa lo stesso dall'altra parte e poi parte alla svolta del mare, che da Modena ci vogliono circa due orette di macchina.
-Perché mi ha lasciato da sola?-, mentre stiamo seduti in riva al mare
-Non era mia intenzione, ma quei tizi mi hanno costretto ad andare via ma che tu saresti rimasta con loro...ero con le spalle al muro-
-E quindi ha avuto la bellissima idea di chiamare Ben!-
-Sentivo che eri in pericolo e l'unica persona che poteva salvarti era lui, anche se mi è costato tanto chiamarlo-
-Beh allora non mi resta che dirti grazie-
-Grazie perché ho chiamato Ben?-
-No, per esserti preoccupato per me...se non lo avessi fatto chissà dove sarei ora-
-A questo servono gli amici, no?-
-Già-, restiamo in silenzio guardando il mare,
-Sono contento che tu sia qui-
-Anch'io-
-Oggi il mare è proprio bello-
-Ma è mosso, come fa a essere bello?-
-È bello perché tu sei qui con me-, dopo questa affermazione divento tutta rossa in faccia
-La smetti di dirmi queste cose?-
-Mi vengono spontanee, mi stai cambiando troppo prima non ero per niente così con le ragazze-
-Cerco di prenderlo come un complimento-
-Infatti, lo era-
-Ah davvero, perché da come l'hai detto non sembrava...ho voglia di un gelato, tu?-, domando cambiando argomento, alzandomi
-Anch'io-
-Allora andiamo...chi arriva ultimo paga-, e così comincio a correre verso la gelateria
-Ma camminare no eh?-, mi volto e gli faccio segno di no, quando vado a sbattere contro qualcosa facendomi cadere con il culo a terra
-Tutto apposto?-mi domanda Davide venendo in mio soccorso
-Si-, mi aiuta ad alzarmi
-Grazie ma la gara ancora non è finita-dico ricominciando a correre, arrivo davanti la gelateria con il fiatone e poco dopo anche Davide, -Hai perso, tocca pagare-dico colpendolo sulla spalla
-Avrei pagato lo stesso-, entriamo e ordiniamo due coni piccoli, ci sediamo ai tavoli che stanno fuori.
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-Grazie, sono stata bene-dico quando ferma la macchina davanti casa
-Anch'io-, gli do bacio sulla guancia e poi scendo. Faccio per entrare quando rimango senza parole da quello vedo.
N/A
allora è l'1:26, e anche il giorno del mio compleanno.
Faccio 19 anni.
Tanti auguri a me.
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