Capitolo 39
Tornare a scuola è stato un trauma, e sono anche triste per aver rotto con Ben per uno stupido bacio con un ragazzo che non vedevo da cinque anni fa. Ma lo so che non è colpa sua.
La colpa è mia per essere caduta così in basso, dovevo allontanarlo subito.
-Ehi, non ti chiedo come stai, perché lo vedo dalla faccia-mi dice Camilla davanti al cancello della scuola
-Mi ha lasciato...ha detto che non c'è più un noi, è finita per sempre-dico cercando di non scoppiare di nuovo in lacrime
-Oh la nostra Rossi è stata lasciata da Benjamin Mascolo si sapeva che non durava, c'era da aspettarselo- dice Jasmine, per quanto sono di giù di morale non riesco nemmeno a controbatterla
-Jasmine perché non te ne vai a fanculo, e ci lasci in pace per favore-dice al mio posto Camilla
-Che c'è? Ho detto solo la verità-, Camilla sta per ribattere ma io la fermo,
-Non ne vale la pena- e poi ce ne andiamo via verso la nostra classe.
Durante le lezioni non riesco proprio a stare attenta, ripenso a tutti quei nostri momenti passati insieme, il professore dopo avermi ripreso più volte alla fine mi ha lasciato in pace.
-Benji è a casa?-, domando appena entrata
-No, è rimasto in studio e ha detto che torna tardi-
-Non vuole vedermi, per questo che fa tardi-
-Eì di cattivo umore, si incazza con tutti per qualunque cosa, stamattina si è arrabbiato due volte con l'assistente che ci porta il caffè dicendo che una volta era troppo caldo e la seconda perchè era troppo amaro-
-E stavolta è tutta colpa mia, non so come farmi perdonare-
-Spero che gli passi presto altrimenti lavorare con lui, diventerà impossibile-, vado verso la mia camera, appoggio lo zaino sulla sedia e mi butto sul letto, per cercare di dormire almeno un po'.
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-Guarda chi si rivede-esclama la mia insegnante di danza -Quest'anno non ti farò fare il saggio, vieni per due volte poi non vieni per un mese per ritornare, così non va bene non siamo hai tuoi comodi-
-Lo so, infatti sono venuta proprio per questo...non sono nell'umore giusto per ballare-
-Che cosa ti è successo?-
-Mi sono lasciata con il mio fidanzato-
-Ahia, e come mai?-
-Stavamo a Cervia, e l'ultima sera rivedo un mio ex...e sai come vanno a finire queste cose-
-Sono cose che succedono, ma vedrai che se è amore vero, si supera anche questo-
-Lo spero, io non posso stare senza di lui...adesso vado ti lascio alla tua lezione-, saluto e poi esco dalla palestra.
Quando faccio ritorno a casa, sono le otto passate e Fede sta allegramente canticchiando mentre cucina, -Sono andata a parlare con l'insegnante di danza, e quest'anno non farò il saggio-dico
-Peccato, so che ci tenevi tanto-
-Non più ormai, voglio dedicarmi ad altro-
-Alla scuola dici-
-Beh si anche a quello ovviamente, e infatti ora vado a studiare- e così vado in camera mia per mettermi a studiare.
Benjamin' s pov
-Ben, sono le nove io andrei a casa-mi dice Elena, siamo rimasti solo io e lei nello studio
-Okay, io ho delle cose da sbrigare, rimango un altro po'-
-Beh allora buonanotte-
-Notte-, e poi esce e io rimango da solo, lascio quello che sto facendo e prendo la mia chitarra e comincio a suonare una melodia che ho in testa in questi giorni, sento aprire la porta ed è sempre Elena, -Ho dimenticato la giacca...ma va tutto bene?-, domanda
-Si, alla grande-rispondo
-Hai voglia di parlarne?-
-No, preferisco non pensarci-
-Magari parlarne con qualcuno ti fa bene, andiamo a prendere qualcosa qua sotto e mi racconti-
-Va bene-, e così prendo la giacca e ci dirigiamo verso la pizzeria, ordiniamo e mentre aspettiamo che ce le portano, le racconto tutto e ha ragione averlo detto a qualcuno mi ha liberato da un enorme peso che ho dentro
-Mi dispiace, alla fine si è dimostrata per quello che è, una ragazzina in cerca di attenzioni...hai fatto bene a troncare la vostra storia-mi dice
Non è proprio il tipo di risposta che mi sarei aspetto da un amica.
Ci portano le pizze, e mangiamo in silenzio per un po', -E adesso cosa penserai di fare? Rinchiuderti nello studio fino a quando non ti sarà passata?-, domanda, non rispondo perché è proprio quello che voglio fare. La musica è sempre stata la mia medicina.
-Non riesco a crederci...davvero?-
-È l'unico modo che conosco per non pensarci-
-Mi deludi Ben, non pensavi potessi diventare così per un ragazzina di 17 anni-, il cameriere ci porta il conto pago io per tutti e due e poi usciamo
-Grazie, per essere stata a sentire-dico
-Beh a questo servono gli amici...comunque se fossi in te ci penserei bene-, poi ci salutiamo e va verso la sua macchina, la saluto per poi dirigermi verso lo studio, presi la chitarra e dopo aver chiuso, mi incammino verso casa visto che la macchina l'ha presa Fede, però non mi importa camminare mi aiuta a riflettere.
-Dove sei stato?-mi domanda Gemma quando entro in casa, -Ti abbiamo aspettato per cena-continua
-Avevo delle cose da fare in studio...non sono affari che ti riguardano-, sto per dirigermi verso la mia stanza, -Ah visto che sei qua, te lo dico subito...-, ritornando indietro
-Cosa?-
-Evita di parlarmi. Anzi, fai proprio finta che io non abiti più in questa casa...dimentica ciò che eravamo perché non ci sarà più-. È doloroso da dire ma quello che mi ha fatto lo è di più
-Ben non stai dicendo sul serio vero?-, domanda lei, con la voce spezzata, vedo che ha le lacrime agli occhi. Odio vederla piangere.
-Mi dispiace ma non posso fare finta di niente-, e poi mi dirigo verso la mia camera senza voltarmi.
Gemma's pov
Una volta sola in salotto, scoppio a piangere, non posso credere a quello che mi ha appena detto. Come faccio a dimenticare quello che eravamo stati? Tutti i nostri baci, i nostri momenti di intimità, la mia prima volta.
Non possono dimenticarli
-Che cos'è successo?-mi domanda mio fratello vedendomi piangere, non rispondo ma mi limito ad abbracciarlo
-È finita per sempre-dico sulla sua spalla bagnandogli la maglietta
-Sediamoci, e raccontami tutto-, andiamo sul divano
-Non può dimenticare quello che gli ho fatto, e mi ha detto che non ci sarà più un noi e dimenticare tutto quello che eravamo-, mi asciuga le lacrime,
-Vedrai che gli passerà, lui ti ama e non può vivere senza di te-
-No, non gli passerà questa volta, era troppo arrabbiato...e questa volta è tutta colpa mia-, mi alzo dal divano -Dove vai?-mi domanda
-In camera mia a cercare di studiare, anche se mi sembra impossibile-, senza aspettare la sua risposta mi chiudo in camera.
L'unica cosa che voglio fare, è soltanto infilarmi nel letto e cadere in un sonno profondo, e svegliarmi e sperare che prima o poi sarebbe tornato tutto come prima.
Io e lui insieme contro tutti.
Ma chissà tra quanto tempo?
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